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| sent on January 03, 2019 (15:43) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Beautiful image, I really like Luke Bella immagine, mi piace molto Luca |
| sent on January 03, 2019 (19:14) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Hi Luca, thanks a lot!! Davide Ciao Luca, grazie molte!! Davide |
| sent on January 07, 2019 (15:30) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Although it is better worked than the other and better composed with regard to the Seggetti considered, it seems a derivative of the previous one. vary the subjects I think is a categorical imperative in publishing photographs of some general interest. a heartfelt appeal for titles in the native language. of English titles we already have plenty of them. Hello Patrick Per quanto sia lavorata meglio dell'altra e meglio composta relativamente ai soggetti presi in considerazione, mi sembra un derivato della precedente. Variare i soggetti credo sia un imperativo categorico nel pubblicare fotografie di qualche interesse generale. Un accorato appello per i titoli nella madrelingua. Di titoli inglesi ne abbiamo già in abbondanza. In piccola misura ciascuno li può fare suoi a patto di non convertire l'eccezione in una regola generale. Sarebbe davvero difficile accettare queste traduzioni in ogni fotografia pubblicata in Italia da fotografi italiani. Ciao Patrizio |
| sent on January 07, 2019 (16:03) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Ciao Patrizio, al solito grazie per il passaggio e per il tuo intervento schietto. In merito alla "somiglianza" con la precedente, non posso negarla e dico che io stesso l'ho notata in modo così netto solo dopo averla pubblicata e vista in anteprima affiancata all'altra. Al punto che ho pensato di fare uno stitching, ma la focale diversa mi ha fatto desistere prima di iniziare. Sulla necessità di variare, ti dò un po' ragione e un po' torto: ci sono bravi fotografi che riescono a proporre gli stessi soggetti in modo da non annoiare, ma anzi incuriosendo l'osservatore. Certamente non è il mio caso, ma in fondo ho pubblicato per suscitare una discussione e trarne degli spunti costruttivi utili alla mia crescita fotografica. Quindi, trovo il risultato quantomeno utile, anche se non pienamente soddisfacente. Sul titolo, confesso che alcuni mi vengono in Italiano ed altri in Inglese. Cerco sempre di provare entrambe le traduzioni prima di pubblicare, e alla fine scelgo quella che mi è più "vicina" sul momento ed in base alla storia di quel dato scatto. Qui è andata per l'inglese, come in altri casi. Capisco che possa piacere o meno. Un caro saluto e alla prossima! Ciao, Davide |
| sent on January 07, 2019 (16:22) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Fatta salva la piena libertà di scelta è anche vero che ciascuno espone o dovrebbe esporre le proprie convinzioni. Il confronto indipendente e il valore intatto delle idee viene misurato e certo questo porta a dei benefici, a delle riflessioni che possono evolvere certi aspetti nel proprio modo di pensare alla fotografia e a come presentare quella parte che si decide di pubblicare. Come ben sai, l'analisi critica nella sua forma indipendente viene assai raramente praticata e con difficoltà in tutte le piattaforme fotografiche. Tanti si rinchiudono in gruppi di amici e questo peggiora ulteriormente le argomentazioni delle analisi che si rivelano una gara al complimento breve e reboante. Altri si aggrappano a tecnicismi piuttosto relativi e ne fanno una priorità, altri ancora descrivono le loro impressioni, i loro pensieri, altri manifestano con molti brevi commenti positivi la loro estesa presenza e il loro attivismo. Molte sono le vie, ma io credo che i miglioramenti sostanziali nel modo di fotografare vengano soprattutto dai propri pensieri e dalla capacità di vedere la realtà, nella ricerca di qualcosa di sfuggente, difficile, che solo per un tempo breve appare e poi dal saper osservare pienamente il bello e il brutto o la banalità di quelle fotografie che decidiamo di guardare. Ciao Patrizio |
| sent on January 07, 2019 (16:46) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Certo Patrizio. Ci tengo solo a precisare la seguente cosa: non tendo a pubblicare foto di cui non sono certo. L'ho fatto rare volte (quella con grano e lavanda che forse ricorderai perché hai commentato, ad esempio). Queste due mi piacciono e mi convincono per approccio sul campo e post. Quando qualcuno avanza dubbi, provo a mettermi nell'ottica di ascoltare per imparare, e cerco di essere educato ed evitare polemiche infantili. Questo non significa però che "se l'utente X (per quanto lo stimi) mi dice di fare questo, allora ha ragione al 100%". Su critica indipendente, cerchie ristrette, etc. mi trovi d'accordo. Nel mio percorso fotografico sto mettendo molto di me stesso, quanto più studio (e quanto più intelligente possibile, per quanto nelle mie facoltà) e un po' di osservazione del mondo circostante. In quest'ultimo ingrediente racchiudo la mia esperienza su questa piattaforma, con peso variabile a seconda del valore che, nel miglior compromesso possibile fra oggettività e soggettività, attribuisco a ciascun evento saliente. Il percorso è iniziato, non so dove né quando finirà e come mi troverò ad essere in quel momento... Per ora è un approccio che mi soddisfa perché mi sento cresciuto rispetto al pochissimo che ero prima, e perché vedo una direzione ed un benessere in questa passione. Il resto importa, ma fino a un certo punto. Ciao e grazie, Davide |
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