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| sent on November 24, 2019 (17:00) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
... it's a shocking beauty, really lovely... however, in impeccable conditions, who knows... masterfully restored or perhaps new...
congratulations...
Ben-G ...è d'una bellezza sconvolgente, davvero incantevole... peraltro in condizioni impeccabili, chissá... magistralmente restaurata o forse nuova...
complimenti...
Ben-G |
| sent on November 24, 2019 (23:55)
La vecchia giovane Rollei aveva atteso per dieci lustri in un armadio. Il padre della mia amica, morto alcuni anni prima che questa strana storia avesse inizio, l'aveva ricevuta in dono per il Natale del '61 dalla contessa Zeppi del piano di sopra. La contessa Zeppi che lui, cardiologo di fama, visitava quotidianamente da quando, per motivi di salute, non si muoveva più dal letto. Caricata con il suo primo rullino formato 120 in bianco nero aveva scattato nel 1962 le sue prime 9 pose delle 12 disponibili. L'occasione era stata il primo compleanno delle gemelle, poi una lunga inattività e l'oblio. Questo fino all'arrivo del nuovo amico nel 2013: cioè io, fotoamatore digitale, con la mia D60. La madre allora riesuma la vecchia Rollei e me la porge. E' immacolata, nemmeno un segno, anche la custodia in cuoio con il suo sottile cinturino che nemmeno reca l'impronta della fibbia. Scatto le ultime 3 pose, tolgo il rullino e la ricarico con uno nuovo dopo avere consultato le istruzioni su internet per come farlo: un'operazione cui ormai sempre meno persone ricorrono nell'era dei numeri. Con la Rollei provo un altro modo di fotografare ma, tutto considerato, inquadrare nel vetro smerigliato ricorda un po' inquadrare nello schermo orientabile della mia digitale. Certo scattare a mano libera con poca luce vedendo la realtà capovolta non è semplicissimo e, se la prima non è buona, lo schermo smerigliato non te la lascia rivedere: niente zoom a pixel reali, niente istogramma, niente automatismi e poi niente file raw da sistemare. Se hai sbagliato ed hai fortuna potrai tornare sul posto e riprovare, altrimenti addio.
Ma tutto questo il papà cardiologo non ha potuto vederlo e nemmeno le foto del primo compleanno. La torta con una candelina, le gemelle e la mamma: tutte mosse e sottoesposte, non esisteva l'Auto ISO allora.
Andrea Taiana, 09.02.2015
La vecchia giovane Rollei aveva atteso per dieci lustri in un armadio. Il padre della mia amica, morto alcuni anni prima che questa strana storia avesse inizio, l'aveva ricevuta in dono per il Natale del '61 dalla contessa Zeppi del piano di sopra. La contessa Zeppi che lui, cardiologo di fama, visitava quotidianamente da quando, per motivi di salute, non si muoveva più dal letto. Caricata con il suo primo rullino formato 120 in bianco nero aveva scattato nel 1962 le sue prime 9 pose delle 12 disponibili. L'occasione era stata il primo compleanno delle gemelle, poi una lunga inattività e l'oblio. Questo fino all'arrivo del nuovo amico nel 2013: cioè io, fotoamatore digitale, con la mia D60. La madre allora riesuma la vecchia Rollei e me la porge. E' immacolata, nemmeno un segno, anche la custodia in cuoio con il suo sottile cinturino che nemmeno reca l'impronta della fibbia. Scatto le ultime 3 pose, tolgo il rullino e la ricarico con uno nuovo dopo avere consultato le istruzioni su internet per come farlo: un'operazione cui ormai sempre meno persone ricorrono nell'era dei numeri. Con la Rollei provo un altro modo di fotografare ma, tutto considerato, inquadrare nel vetro smerigliato ricorda un po' inquadrare nello schermo orientabile della mia digitale. Certo scattare a mano libera con poca luce vedendo la realtà capovolta non è semplicissimo e, se la prima non è buona, lo schermo smerigliato non te la lascia rivedere: niente zoom a pixel reali, niente istogramma, niente automatismi e poi niente file raw da sistemare. Se hai sbagliato ed hai fortuna potrai tornare sul posto e riprovare, altrimenti addio.
Ma tutto questo il papà cardiologo non ha potuto vederlo e nemmeno le foto del primo compleanno. La torta con una candelina, le gemelle e la mamma: tutte mosse e sottoesposte, non esisteva l'Auto ISO allora.
Andrea Taiana, 09.02.2015 |
| sent on November 25, 2019 (12:41) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Here to me and others ... a moving narrative,
this delicate diary page of his,
generously offered
.
thanks
Qui a me e ad altri ... una narrazione commovente,
questa Sua delicata pagina di diario,
generosamente offerta.
grazie |
| sent on November 25, 2019 (13:34) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
A jewel! :-o Un gioiello! |
| sent on November 25, 2019 (20:22) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Thank you for your visit. The old Rollei has just been to the doctor to do a check-up because lately this summer was not very well, despite the youthful semblance some vital fluid had dried up and some joints squeathed. Thank you again. Grazie a voi della visita. La vecchia Rollei è appena stata dal medico a fare un check-up perché ultimamente questa estate non stava molto bene, nonostante il sembiante giovanile qualche fluido vitale si era seccato e qualche articolazione cigolava. Grazie ancora. |
| sent on April 13, 2020 (8:44) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
I have one the same.
I used it a lot as an alternative to the 500 C and 35mm reflexes at the time; only bn to be developed in the darkroom.
Splendida the story told, only reality can be so imaginative. Ne ho una uguale.
La usai molto in alternativa alla 500 C ed alle reflex 35mm di allora; solo bn da sviluppare in camera oscura.
Splendida la storia raccontata, solo la realtà può essere così fantasiosa. |
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