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user59947 | sent on March 23, 2017 (23:21) | This comment has been translated
Nice portrait! |
| sent on March 23, 2017 (23:33) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
1000 Thanks :-D I'm glad you like it. A salutone Hello :-D Grazie 1000 sono contento che ti piaccia. Un salutone Ciao |
| sent on March 24, 2017 (8:42) | This comment has been translated
Excellent portrait, congratulations! |
| sent on March 24, 2017 (9:13) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Gaetano Esposito "Tentazione", 1883, olio su tela cm 72x45. Napoli, museo Pignatelli Il testo della canzone “Signorinella”, una bella poesia del grande poeta Libero Bovio, è scritta in lingua italiana, ma pensata in napoletano, per sintassi e costruzione delle strofe, quindi da considerare una vera Poesia Napoletana, nata per essere musicata. Inoltre, ci presenta un aspetto del tessuto umano di Napoli che oggi non esiste più. È composta di 9 quartine, di un esametro e tre endecasillabi, con rima solo tra i versi pari. Ogni terza strofa ha un quinto verso settenario in rima con il terzo. Signorinella pallida, dolce dirimpettaia del quinto piano, non v'è una notte ch'io non sogni Napoli, e son vent'anni che ne sto' lontano! Al mio paese nevica, e il campanile della chiesa è bianco, tutta la legna è diventata cenere, io ho sempre freddo e sono triste e stanco! Lenta e lontana, mentre ti penso suona la campana della piccola chiesa del Gesù e nevica, vedessi come nevica .... ma tu, dove sei tu? Bei tempi di baldoria, dolce felicità fatta di niente: Brindisi coi bicchieri colmi d'acqua al nostro amore povero e innocente. Negli occhi tuoi passavano una speranza, un sogno, una carezza .... avevi un nome che non si dimentica, un nome lungo e breve: giovinezza! Amore mio! Non ti ricordi che, nel dirmi addio, mi mettesti all'occhiello una pansè e mi dicesti, con la voce tremula: "Non ti scordar di me!" E gli anni e i giorni passano, uguali e grigi, con monotonia, le nostre foglie più non rinverdiscono, signorinella, che malinconia! Tu innamorata e pallida più non ricami innanzi al tuo telaio, io qui son diventato il buon don Cesare, porto il mantello a ruota e fo' il notaio. Il mio piccino, sfogliando un vecchio libro di latino, ha trovato, indovina, una pansè .... perchè negli occhi mi spuntò una lacrima? Chissà, chissà perchè! Lenta e lontana, mentre ti penso, suona la campana della piccola chiesa del Gesù .... e nevica, vedessi come nevica .... ma tu .... dove sei tu? |
| sent on March 24, 2017 (9:14) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Maybe listen to it sung by Diego Togliani- Achille Magari Diego ascoltala cantata da Achille Togliani- |
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