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| sent on August 06, 2022 (8:42)
Questa galleria, che ho ripassato di nuovo a seguito della visita del "guardiano del campo", è sempre "nuova" ogni volta che la frequento. Il pittore più famoso giapponese, Katsushika Hokusai, all'apice della sua maturità artisitica dipinse un ciclo denominato "Cento vedute del Monte Fuji", opera rimasta incompleta. Questa galleria mi ricorda quell'opera. Scrisse il pittore “Fin dall'età di sei anni ho avuto un'inclinazione a copiare la forma delle cose, da quando ho superato i cinquant'anni le mie opere sono state pubblicate spesso; ma fino ai settant'anni nessun mio disegno era degno di nota. A settantatré anni sono stato in grado di penetrare la crescita di piante e alberi, e la struttura di uccelli, animali, insetti, pesci. Quando avrò raggiunto gli ottant'anni spero di aver fatto notevoli progressi, a novanta di vedere più in là nel sottolineare i principi delle cose, a cento di aver raggiunto uno stato divino nella mia arte e che a centodieci ogni punto e ogni tocco siano come vivi.”
La tua fotografia gioca sul doppio binario dell'autoironia e dell'empatia emotiva, a volte fa sorridere a volte commuove sempre fa riflettere e ci riesce per la grande perizia tecnica che asseconda la vena creativa.
Buon we!
Questa galleria, che ho ripassato di nuovo a seguito della visita del "guardiano del campo", è sempre "nuova" ogni volta che la frequento. Il pittore più famoso giapponese, Katsushika Hokusai, all'apice della sua maturità artisitica dipinse un ciclo denominato "Cento vedute del Monte Fuji", opera rimasta incompleta. Questa galleria mi ricorda quell'opera. Scrisse il pittore “Fin dall'età di sei anni ho avuto un'inclinazione a copiare la forma delle cose, da quando ho superato i cinquant'anni le mie opere sono state pubblicate spesso; ma fino ai settant'anni nessun mio disegno era degno di nota. A settantatré anni sono stato in grado di penetrare la crescita di piante e alberi, e la struttura di uccelli, animali, insetti, pesci. Quando avrò raggiunto gli ottant'anni spero di aver fatto notevoli progressi, a novanta di vedere più in là nel sottolineare i principi delle cose, a cento di aver raggiunto uno stato divino nella mia arte e che a centodieci ogni punto e ogni tocco siano come vivi.”
La tua fotografia gioca sul doppio binario dell'autoironia e dell'empatia emotiva, a volte fa sorridere a volte commuove sempre fa riflettere e ci riesce per la grande perizia tecnica che asseconda la vena creativa.
Buon we! |
| sent on August 06, 2022 (10:41)
Ciao Kenzo intanto grazie per il bellissimo commento del quale sono onorato, e grazie per la bellissima citazione che mi arricchisce e mi sprona su questo cammino, ho iniziato a fotografare più di 40 anni fa e sino a pochi anni fa non mi sono mai autoritratto, l'occasione è stata la pandemia, ho provato e ci ho preso gusto, anche perché io so cosa voglio da me cioè ho l'idea e quindi so come realizzarla e che espressione devo fare, spiegarla ad un altro impossibile troppe sfumature perché i personaggi che interpreto non sono semplici macchiette ma sono espressione del mio animo al momento, li sento e sono miei e se ho suscitato qualche pensiero a chi li guarda vuol dire che ho fatto bene, non si può vivere solo di paesaggi esotici e belle donne, a me piace l'introspezione e soprattutto il genere noir e quello è difficile spiegare a una ragazza, loro tendono sempre ad apparire belle e mai profonde ho provato a proporlo ma non ne vogliono manco sentir parlare a loro piacciono le foto dove appaiono carine a me piacerebbero quelle dove appaiono brutte  il discorso è lungo, ancora grazie e buona Domenica a te e a tutti, saludos mannos dae Sardigna
Ciao Kenzo intanto grazie per il bellissimo commento del quale sono onorato, e grazie per la bellissima citazione che mi arricchisce e mi sprona su questo cammino, ho iniziato a fotografare più di 40 anni fa e sino a pochi anni fa non mi sono mai autoritratto, l'occasione è stata la pandemia, ho provato e ci ho preso gusto, anche perché io so cosa voglio da me cioè ho l'idea e quindi so come realizzarla e che espressione devo fare, spiegarla ad un altro impossibile troppe sfumature perché i personaggi che interpreto non sono semplici macchiette ma sono espressione del mio animo al momento, li sento e sono miei e se ho suscitato qualche pensiero a chi li guarda vuol dire che ho fatto bene, non si può vivere solo di paesaggi esotici e belle donne, a me piace l'introspezione e soprattutto il genere noir e quello è difficile spiegare a una ragazza, loro tendono sempre ad apparire belle e mai profonde ho provato a proporlo ma non ne vogliono manco sentir parlare a loro piacciono le foto dove appaiono carine a me piacerebbero quelle dove appaiono brutte il discorso è lungo, ancora grazie e buona Domenica a te e a tutti, saludos mannos dae Sardigna |
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2.7 MEGAPIXEL
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