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Testo e foto by Juza. Pubblicato il 16 Marzo 2020; 228 risposte, 134629 visite.
Risposte e commenti
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Complimenti per l'articolo! Personalmente l'ho ritenuto molto chiaro e utile, non essendo a conoscenza di questa tecnica. Mi stavo chiedendo se in qualche modo può essere applicata anche per l'astrofotografia, nel caso in cui si voglia fare una foto della via lattea e siamo costretti a operare ad ISO elevati (>2000) e tempi di scatto brevi. Con questa tecnica sarebbe possibile ridurre drasticamente il rumore, ma non so come potrebbe essere applicata dal momento che le foto non sono perfettamente sovrapponibili a causa del movimento terrestre...
Le foto si allineano manualmente in astrofotografia, facendo una maschera per il terreno e usando lo strumento "Trasforma" e "trasformazione libera" con metodo di fusione "differenze" per allineare ogni singola stella manualmente, proseguendo allo stesso modo di livello in livello.
Un lavoro certosino che richiede pazienza e un po' di tempo.
Dave90, le foto, con le opportune maschere, possono essere allineate automaticamente in astrofotografia. Anzi, lo stack è l'emblema delle foto astronomiche, in cui spesso vengono unite centinaia o migliaia di foto diverse, anche di giorni diversi. Di seguito un mio vecchio articolo in merito.
Grazie per l'articolo ! Posso chiedere una cosa ? Ok l'effetto seta su paesaggi con acqua. Ma l'effetto “scia” delle nuvole non è ottenibile come con una lunga esposizione. Ho capito bene ? Ciao a tutti
È possibile ottenere anche l'effetto "scia" delle nuvole. Chiaramente in questo caso il tempo di esposizione è maggiore di quello dell'acqua. Se per una cascata ti basta anche mezzo secondo, per vedere le nuvole "muoversi" sono necessari diversi secondi di esposizione, se non minuti (dipende dalle circostanze), di conseguenza anche il numero di scatti aumenta considerevolmente.
“ Anche su Nikon Z6 il limite è 10 fotogrammi si può preservare tutte le esposizioni o solo il risultato finale con i seguenti metodi di sovrapposizione: Aggiungi Media Schiarisci Scurisci „
Questa funzione è presente in modo identico anche sulle Canon, già dalla 70D. Il limite massimo però è di 9 scatti.
grazie dell'articolo. Io uso le funzioni allineamento automatico e fusione automatica dei livelli nel menu modifica, da qualche parte sono descritte le differenze fra i due metodi (a parte non poter scegliere fra le diverse modalità di fusione)? grazie
Su Canon 6D ho letto che si possono fare 9 scatti, ma é obbligatoria l'unione in camera o posso fare 9 scatti e poi unire su PC? ( Su Canon il metodo "aggiungi" sarebbe la Mediana? )
Quindi se scatto foto ad un monumento con persone che passano posso usarlo con il metodo Mediana per eliminare le persone in automatico, mentre con il metodo Media posso unirle per fare un bel effetto mosso di una cascata, tutto corretto?
Io non utilizzerei, a mano libera, la funzione integrata, che è pensata più per la multiesposizione creativa, meglio portare a casa i RAW, e sfruttare le capacità di allineamento dei software.
“ grazie dell'articolo. Io uso le funzioni allineamento automatico e fusione automatica dei livelli nel menu modifica, da qualche parte sono descritte le differenze fra i due metodi (a parte non poter scegliere fra le diverse modalità di fusione)? „
“ Su Canon 6D ho letto che si possono fare 9 scatti, ma é obbligatoria l'unione in camera o posso fare 9 scatti e poi unire su PC? ( Su Canon il metodo "aggiungi" sarebbe la Mediana? ) „
La 6D può elaborare in camera fino a 9 scatti usando la funzione di esposizione multipla. Tuttavia, nessuno ti obbliga ad usare l'elaborazione in camera. Volendo, puoi fare tutti gli scatti che vuoi in sede di ripresa per poi fare la fusione successivamente al pc.
“ e a tale proposito ti volevo chiedere che tecnica usi per fare 4-8-16 scatti in sequenza e se necessariamente ci vuole il telecomando? „
Premetto di non essere il "guru" di questa tecnica, anzi, l'ho usata poche volte e più che altro per curiosità. Nel tempo libero mi piace sperimentare, anche se per le lunghe esposizioni continuo a preferire i filtri ND in quanto li ritengo più "artistici", ma è una questione di gusto personale.
Detto ciò, col metodo "stacking" ho provato a fare qualche paesaggio partendo da un assetto molto essenziale: treppiede; telecomando (o smartphone); scatto il Lv (uso reflex); no stabilizzatori e no AF. Per le impostazioni in macchina: qualità RAW; modalità manuale; ISO al minimo; diaframmi tra f8 e f16. Il tempo di esposizione lo lascio calcolare alla macchina e il numero di scatti lo scelgo di conseguenza. Spesso vado a "occhio", nel senso che non faccio calcoli precisi e tendo ad abbondare, tanto sul pc c'è sempre la possibilità escludere qualche scatto.
Le regolazioni di fino vanno fatte in base all'attrezzatura che si ha, al contesto specifico in cui ci si trova e al risultato che si ricerca.
Come software uso prevalentemente Photoshop e seguo una procedura molto simile a quella descritta da Juza. Volendo si può anche partire da LR per poi trasferire in PS gli scatti selezionati e continuare lì. Può sembrare un passaggio in più, ma c'è chi ha tutte le foto organizzate nella libreria di LR oppure chi preferisce usare LR per il ritocco e PS per il processo di fusione ed esportazione dei livelli.