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L'importanza dei colori parte 2


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avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2024 ore 11:49

Ripartiamo da qui:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4757231

Ricapitolare tutto è lungo, ma siamo partiti da questo profilo instagram che mostra le varie palette delle scene dei film

www.instagram.com/colorpalette.cinema?igsh=MWJqazV5aGQycHBkNQ==

e si è discusso di come il colore possa rafforzare il messaggio, di alcune "regole" base, di come accostare colori in modo da creare una sorta di vibrazione come fatto da van gogh in notte stellata e di abbinamenti che risultano all'occhio fastidiosi e poco piacevoli

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2024 ore 13:38

Sì, viene da pensare che molti regist(ucol)i di ultima generazione abbiano studiato la lezioncina sull'uso espressivo del colore e la applichino sempre, ma a volte esagerando. A volte fanno venire voglia del BN dei film di Hitchcock (ma anche del suo colore, anche se è demodé...). O magari sono io che sono troppo vecchio, boh...


Miopiartistica non credo sia una sensazione la tua, ma spesso si spinge molto per creare una sorta di effetto wow e questo maschera un po' magari buchi di trama o recitazione, a volte si esagera pure perchè le scelte non aggiungono davvero qualcosa alla trama


Un esempio, per me, di quanto affermate, ossia "abbinamenti che risultano all'occhio fastidiosi e poco piacevoli":



Certe volte, ma sempre più spesso, il troppo stroppia.

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2024 ore 14:35

Un esempio, per me, di quanto affermate, ossia "abbinamenti che risultano all'occhio fastidiosi e poco piacevoli":

Totalmente d'accordo, quel film (e altri con resa cromatica simile) mi fa venire la nausea, per me davvero inguardabile.

avatarjunior
inviato il 15 Aprile 2024 ore 17:07

Di "Smetto quando voglio" mi è piaciuta la trama, ma devo ammettere che il coloring è davvero pessimo. Forse, quei colori acidi volevano richiamare gli effetti psicotropi delle droghe. Errore, perché non è un film alla "Trainspotting", dove la droga è il tema centrale del film e tutto ruota attorno all'eroina e ai suoi effetti, mentre in "Smetto quando voglio", il tema è la vendetta (in chiave umoristica) posta da menti brillanti alle quali non viene riconosciuto alcun merito sociale.
Al contrario, un film "acido" di cui trovo il coloring azzeccato è questo:

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2024 ore 23:13

Una pagina del CSC dove Storaro fa diversi riferimenti al colore:
www.fondazionecsc.it/evento/vittorio-storaro-scrivere-con-la-luce/

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 1:45

La discussione mi piace.
Ma finché le citazioni sono solo quasi esclusivamente cinematografiche, temo che questo post avrà lunga vita, ma ben poca utilità.

E ve lo scrive un amante del Cinema.


E per tornare alla Fotografia e sul colore, direi che il rosso, come é stato fatto notare, é un colore dominante.

Come lo mostra perfettamente Harry Gruyaert.





Un rosso scuro che rincorriamo prima nella maglietta del soggetto principale, poi nel colletto del ragazzo, poi nei tendoni, nelle vele delle barche, nei fanali delle moto delle giostre ma anche nella maglia di un soggetto in secondo piano al di sotto di un cartello stradale.
Anche lui rosso, ovviamente.

La predominanza del colore ci fa non vedere le mani tagliate, i piedi tagliati, qualche fuori fuoco e qualche mosso non necessario, ma ci mostra una grandissima foto, con buona pace dei fotoamatori ancorati a un essenza tecnica, ma ciechi verso un essenza estetica.



avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 8:32

Con la foto di Lastprince approfitto per riprendere il discorso del topic precedente.
In questa foto c'è un abbianamento giallo rosso e in entrambi i colori la saturazione è simile, ma è anche un abbinamento tipico e consigliato perchè tendono a portare ad avere una percezione dinamica e coinvolgente dello scatto.
Si è parlato anche di abbinamenti fastidiosi visivamente

Arancione e verde chiaro: Se si accostano un arancione acceso e un verde chiaro, i quali non sono esattamente complementari ma si trovano su opposte estremità dello spettro visibile, si può ottenere un effetto di vibrazione cromatica. Questa combinazione può risultare fastidiosa per l'occhio poiché i due colori sono abbastanza distanti l'uno dall'altro, creando un forte contrasto visivo che può causare una sensazione di instabilità o irritazione.

Blu e giallo pallido: Anche l'accostamento di un blu intenso con un giallo pallido può provocare una vibrazione cromatica. Nonostante non siano complementari esatti, la loro distanza sul cerchio cromatico può generare un contrasto visivo forte e disturbante. Questa combinazione può risultare difficile per gli occhi da focalizzare, portando l'osservatore a distogliere lo sguardo per ridurre il disagio visivo.

Viola e verde menta: Un'altra combinazione che può causare vibrazione cromatica è quella di un viola profondo con un verde menta chiaro. Anche se non sono complementari perfetti, la loro combinazione può creare un contrasto visivo abbastanza forte da causare una sensazione di instabilità visiva o fastidio per l'occhio

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 8:35

Riprendo la definizione di vibrazione cromatica

la vibrazione cromatica è un fenomeno visivo che si verifica quando due colori adiacenti, anche se non perfettamente complementari, interagiscono per creare una percezione di movimento o pulsazione visiva. Questo effetto è spesso descritto come una sensazione di instabilità o tremolio nell'immagine.

La vibrazione cromatica è il risultato di come il nostro sistema visivo elabora e interpreta i segnali luminosi provenienti dagli oggetti colorati. Quando due colori adiacenti hanno differenze di luminosità, saturazione o tonalità, il nostro cervello cerca di elaborare queste informazioni in modo coerente, ma a volte questo processo può portare a una percezione distorta
Ci sono diverse spiegazioni e teorie su come si genera la vibrazione cromatica:

Contrasto simultaneo: Questo fenomeno è basato sul principio del contrasto simultaneo, secondo il quale i colori adiacenti influenzano reciprocamente la loro percezione. Quando due colori adiacenti sono molto contrastanti, il nostro cervello tende a esagerare questo contrasto, causando una percezione distorta dei colori e un effetto di vibrazione visiva.

Discrepanze nei recettori cromatici: Alcune teorie suggeriscono che la vibrazione cromatica possa essere attribuita a discrepanze nei recettori cromatici dell'occhio umano. Questi recettori, noti come coni, sono sensibili a diverse lunghezze d'onda della luce e possono essere sovraeccitati o stancati quando esposti a determinate combinazioni di colori.

Adattamento cromatico: Un'altra spiegazione potrebbe derivare dal processo di adattamento cromatico, in cui i recettori cromatici dell'occhio si adattano gradualmente a uno stimolo luminoso costante. Quando vengono esposti a due colori adiacenti con diverse proprietà luminose, i recettori cromatici potrebbero adattarsi in modo non uniforme, causando una percezione distorta dei colori e un effetto di vibrazione.

In sintesi, la vibrazione cromatica è il risultato di complessi processi percettivi nel nostro sistema visivo, che possono essere influenzati da fattori come il contrasto simultaneo, le discrepanze nei recettori cromatici e l'adattamento cromatico. Questo fenomeno può essere osservato quando due colori adiacenti interagiscono in modo complesso, creando una sensazione di movimento o instabilità nell'immagine.


Van Gogh ha sfruttato bene l'idea di vibrazione cromatica, il concetto era già noto, ma funziona con effetto piacevole se i colori hanno una saturazione simile e non con colori pastello associati a colori molto saturi




avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 9:09



L'alternanza tra il mondo bianco e l'apparire dei colori in questo film sottolinea l'esplodere delle emozioni.
Perfino nella canzone della colonna sonora, nel trailer, le parole evidenziano il tema dei colori, "colors lost in shades of grey"
Ne avevo cercato di parlare, con scarso seguito, qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4626794
Dove notavo la differenza coloristica tra questa distopia e quella del primo Blade Runner

avatarsupporter
inviato il 16 Aprile 2024 ore 9:35

La predominanza del colore ci fa non vedere le mani tagliate, i piedi tagliati, qualche fuori fuoco e qualche mosso non necessario, ma ci mostra una grandissima foto, con buona pace dei fotoamatori ancorati a un essenza tecnica, ma ciechi verso un essenza estetica.
Bè dai, almeno l'orizzonte è dritto! Bellissima foto, ma mi chiedo: come sarebbe stato lo scatto se la macchinetta viola fosse stata rossa o gialla o blu?

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 11:23












avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 11:26

"finché le citazioni sono solo quasi esclusivamente cinematografiche, temo che questo post avrà lunga vita, ma ben poca utilità"
perché dici ciò?

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 11:26

Harry Gruyaert
Un grande

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 11:33

perché dici ciò?

perchè si è parlato del piacere o meno un color grading ma l'idea del topic era andare oltre al mi piace o non mi piace una scelta ma mi piacerebbe che si affrontasse più nel dettaglio la scelta specifica magari con un frame per capire meglio
Un po' come hai accennato, bianco asettico, assenza di emozioni ben visibile anche dalle espressioni
Tutto l'ambiente va in quella direzione

avatarjunior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 12:54


L'alternanza tra il mondo bianco e l'apparire dei colori in questo film sottolinea l'esplodere delle emozioni.
Perfino nella canzone della colonna sonora, nel trailer, le parole evidenziano il tema dei colori, "colors lost in shades of grey"
Ne avevo cercato di parlare, con scarso seguito, qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4626794
Dove notavo la differenza coloristica tra questa distopia e quella del primo Blade Runner


@Andrea.taiana bravo e io concordo, ampliamo il discorso al cosa l'artista comunica e vediamo poi che relazione ha il colore con la sua comunicazione e con l'impatto sul pubblico che ha creato in un preciso momento storico e sociale.
Farei però un distinguo tra fotografia e cinema, in quanto nel cinema c'è il movimento e l'audio che sono una componente di alta influenza sulla comunicazione che la rende immediata. Mentre nella fotografia è tutto il lavoro dell'artista dove andrebbe collocato lo scatto per poter approfondire le sue ricerche nella comunicazione

Mi sembra la strada giusta per la seconda puntata del 3D.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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