| inviato il 22 Settembre 2023 ore 18:04
Ho visto questo film di fantascienza del regista Drake Doremus che non conoscevo. In breve è una sorta di rivisitazione di vecchi miti, Orfeo ed Euridice o forse meglio di Romeo e Giulietta ambientata in un futuro distopico alla 1984. La produzione è di Ridley Scott, (ricordate? Quello di Blade Runner) e questo avrebbe potuto essere una garanzia, invece il film si è rivelato una specie di fiasco dal punto di vista commerciale. La critica pure non lo ha elogiato unanimemente, ai festival è stato presentato ma non ha portato a casa granché. Ma vorrei concentrarmi più sulla fotografia e l'ambientazione scenografica che a me hanno letteralmente incantato. Voi che lo avete visto cosa ne pensate? |
| inviato il 28 Settembre 2023 ore 21:09
Frega niente a nessuno? |
| inviato il 28 Settembre 2023 ore 21:34
Buonasera. Mi hai incuriosito. In cosa si differenzia da altri fantascienza d'interni? |
| inviato il 28 Settembre 2023 ore 23:48
Non sono un critico cinematografico e non ho nemmeno una grande esperienza di film di fantascienza. Se però lei ricorda il film diretto da Ridley Scott , Blade Runner, lì la fotografia è, al contrario di questa, tutta giocata su toni scuri , il sole non esiste quasi pare un'eterna notte rischiarata solo da pannelli pubblicitari. Qui invece, in Equals il bianco è dominante. Poi troviamo il contrasto tra le scene solari e le scene in interni "privati" dal contrasto limitato colore poco saturo, dal flare creato dall'impiego di vecchie ottiche. |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 14:28
Ciao gli ho dato un'occhiata veloce saltando rapidamente di scena in scena,l'avevo visto tempo fa.Le inquadrature sono molto strette sui protagonisti,con pochi esterni.I colori sono tenui negli ambienti e negli abiti dei soggetti,non ci sono elementi di disturbo.Ho letto da qualche parte nei titoli che è girato in Giappone e a Singapore,quando escono nei giardini le piante sembrano rigogliose da ambiente umido caldo.Si potrebbe pensare ad una scelta stilistica,su misura indicata per seguire la storia e suggerire le sensazioni richieste dal regista o dal copione.Non ho notato queste luci particolari a cui si riferisce il commento,pero' l'atmosfera è morbida e soffusa si nota lo sfuocato.Una sorta di senzazione di spazi abitativi impersonali ,privi di caratteristiche specifiche,per poi concentrarsi sui protagonisti.All'esterno poi si vedono solo archietture recenti molto regolari, squadrate(che potrebbero suggerire ua certa geometria)c'è una inquadratura dall'alto su una zona circolare e poi i giardini,il grigio del cemento si alterna con delle macchie verdi che spezzano la monotonia,ma il contrasto resta moderato. Nel complesso sembra un lavoro pensato per la pellicola,ma che non sovrasta la narrazione con inquadrature spettacolari,senza risaltare eccessivamente nella spettacolarità(tutt'altro).Se si vuole suggerire un'angoscia esistenziale si segue l'assenza di elementi caratterizzanti ,che nel suo complesso potrebbe risultare angosciante. Direi che anche la breve recensione postata segue una logica senza enfatizzare nei toni la critica. |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 19:12
Guleserian illuminated the movie with only LED lights mostly built into the sets. “This gave us the ability to change the color and intensity of the light while the cameras were rolling,” he explains. “We stuck to a limited color palette and wanted the light to feel like it had its own heartbeat. We had images of nebulas taken with the Hubble Space Telescope as references.” Più oltre: deploying Zeiss Ultra Prime spherical lenses for the first half of the film and Super Speeds for the second. “The beginning of the movie is quite static,” Guleserian explains. “Mostly white and lots of straight lines. Our intention was to make the characters feel trapped, to keep them in their world of equals. For this, we used the Ultra Primes. But as they broke out of that world and the disease took hold, we got more messy and added flair by switching to the uncoated Super Speeds and adding in our lights.” |
| inviato il 03 Ottobre 2023 ore 19:15
In molte scene si nota l'impiego di lenti senza trattamento antiriflesso con flare e contrasto molto limitato, totale assenza di toni neri |
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