user236140 | inviato il 15 Dicembre 2023 ore 10:02
Questo weekend fa bello, neve ce n'è anche se non troppa, quindi spero che gli animali siano abbastanza bassi Errata corrige: oggi si vede che s'è sciolta parecchia neve e siamo vicini ai giorni più corti dell'anno dalla webcam si capisce che ci sono pochissime ore di sole nella parte di strada che facciamo di solito ergo, andremo a fare un'escursione in un altro parco in un percorso tutto al sole |
| inviato il 16 Dicembre 2023 ore 14:40
I prossimi giorni in quota avremo anomalie di +10/12° fino a mercoledì, quindi molta, della poca neve, sparirà. |
user236140 | inviato il 17 Dicembre 2023 ore 11:53
Non stento a crederlo Ieri siamo stati al rifugio Selleries (oltre Pracatinat, a 2100 di altitudine) e sembrava primavera Il gestore ci ha detto che lunedì aveva piovuto tutto il giorno, poi nessuna precipitazione Abbiamo saputo che gli stambecchi erano al confine con la neve, intorno ai 2400 mslm I camosci erano anch'essi alle stesse quote, ma per fortuna visibili a binocolo o con il mio 300 mm Incontrati 3 guardaparco abbiamo saputo che erano passati 2 gipeti, evento raro in quell'area, e li avevamo mancati per un pelo, SIGH In compenso, al ritorno abbiamo beccato un bel gruppetto di 6 cerve molto poco fifone, e al mattino un camoscio boscarino molto confidente |
| inviato il 18 Dicembre 2023 ore 10:23
caro Claudio.....c'e' poco da stupirsi....non e' certo il primo anno che accadono queste cose ma e' da un bel po' di tempo che mi sono accorto che qualcosa stava cambiando.....guarda all'incirca dai primi anni 2000 quando frequentavo molto la montagna anche con gli sci da fondo.....ed ora nemmeno piu' le ciaspole se non oltre i 2000m.....si parla ormai in ogni dove di cambiamento climatico e qualcuno addirittura lo nega.....e sara' sempre peggio: ricordi il post dove parlavo della futura estinzione degli stambecchi?......qualcuno forse si era illuso della nevicatina di novembre? |
user236140 | inviato il 18 Dicembre 2023 ore 10:44
“ ricordi il post dove parlavo della futura estinzione degli stambecchi?... „ No, se metti il link vado a vedere Ora, non ho chiesto espressamente degli stambecchi ai 3 guardaparco incontrati Per quanto riguarda camosci, cervi e mufloni mi hanno detto che i numeri sono stabili parlo del parco Orsiera-Rocciavrè |
| inviato il 18 Dicembre 2023 ore 21:02
Per il Piemonte, se mancano le perturbazioni sciroccali, la neve la vediamo col binocolo. L'ultimo episodio degno di nota risale al novembre 2019, poi più nulla... Per quanto riguarda gli stambecchi, l'aumento delle temperature e la mancanza delle precipitazioni (già di per se grave), porta ad uno sfasamento dei periodi vegetativi. Quindi i parti, invece di essere coincidenti con la crescita delle erbe nuove (più nutrienti), si hanno che l'erba è già secca per la mancanza di acqua.. quindi aumenta il rischio di morti premature. Poi ci sono anche motivi di patrimonio genetico povero.... ma non sono un biologo perciò non entro nello specifico |
| inviato il 19 Dicembre 2023 ore 9:12
Claudio, praticamente quello che avevo riportato, in pratica lo ha ripetuto Fabrizio, e' questo: Lo stambecco ha un corpo tozzo e compatto, un pelo scuro e molto isolante ed è in grado di accumulare uno spesso strato di grasso corporeo. Se a questo si aggiunge il fatto che non ha ghiandole sudoripare, si capisce come fisiologicamente lo stambecco abbia difficoltà ad affrontare i rialzi di temperatura a causa dell'aumento delle temperature, gli stambecchi tendono a spostarsi a quote più elevate, restringendo sempre più l'area che occupano. Questo spostamento influirebbe anche sulla qualità dell'alimentazione. Quando le temperature sono alte lo stambecco seleziona aree fresche, dove può evitare il rischio di surriscaldamento corporeo, ma dove però la quantità/qualità del cibo è più scarsa. le attivita' umane come i voli degli elicotteri e l'aumento esponenziale e progressivo di occupazione di allevamenti di bovini e di caprini sempre a quote piu' ampie ed elevate. Spiega Bruno Bassano, responsabile del servizio scientifico del Parco Nazionale del Gran Paradiso: il numero degli stambecchi si e' quasi dimezzato, all'origine c'e' il cambiamento climatico. Nevica sempre meno e la neve era un fattore di regolazione fondamentale di questa specie: ne condiziona l'accoppiamento ed il successo riproduttivo e mantiene gli habitat di prateria produttivi. |
| inviato il 19 Dicembre 2023 ore 9:14
ci vorranno ancora un po' di anni ma il loro futuro, come quello di numerose altre specie, e' gia' segnato...... |
user236140 | inviato il 19 Dicembre 2023 ore 9:38
“ gli stambecchi tendono a spostarsi a quote più elevate, restringendo sempre più l'area che occupano. Questo spostamento influirebbe anche sulla qualità dell'alimentazione. „ Vero, tuttavia esistono eccezioni Inoltre, il grasso serve a resistere al freddo, ma il grasso può anche ridursi, a maggior ragione se c'è meno cibo o cibo di qualità inferiore Per es. conosco un bel gruppetto di stambecchi che vive da almeno dieci anni (e forse più) ben sotto i 2000 metri slm E dato che questi si spostano periodicamente nelle parti più interne del parco Orsiera Rocciavrè si può sperare che trasmettano ad altri gruppi i "geni del caldo" Un'altra bella eccezione è poi quella dei camosci del Pirchiriano, e di altri camosci che mi risulta vivano ancor più in basso nell'est italiano |
user236140 | inviato il 19 Dicembre 2023 ore 10:14
Fra l'altro, qualcuno ha il link ai censimenti nel PNGP? |
| inviato il 19 Dicembre 2023 ore 12:03
“ Fra l'altro, qualcuno ha il link ai censimenti nel PNGP? „ I censimenti se li tengono per loro tendenzialmente |
| inviato il 19 Dicembre 2023 ore 12:06
“ Il che pare suggerire che non è solo questione di cambiamento del clima „ Certamente...i problemi sono molteplici, come dicevo sopra, risiedono anche ad un impoverimento del patrimonio genetico dei soggetti all'interno del parco. In molte aree, come detto da te, gli stambecchi vivino molto più in basso. Le aree del friuli sono molto più nevose/piovose, e fredde. Quindi la fauna ne giova |
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