| inviato il 05 Ottobre 2017 ore 22:44
Come conservare le foto stampate
Ciao a tutti,
dopo l'insuccesso del thread sui PPI ideali per stampa fineart, scrivo per un'alro quesito, molto più pratico.
Come conservare le foto stampate?
Se uno stampa, specialmente in proprio, come conserva e rende fruibili le proprie stampe?
Io vorrei stampare le foto ricordo almeno in A4 e quelle che ritengo migliori in A3/A3+ ma non vorrei dimenticarle in un cassetto.
Ho visto che ci sono le scatole PAT ma credo che bisogni mettere tra una stampa e l'altra un foglio di velina per non rovinarle, un modo perfetto per archiviarle ma scomodo per fruirle.
Poi ci sono gli album ad anelli con le buste trasparenti, forse meno indicati per la conservazione ma sicuramente pratici per vederle.
Insomma vorrei conservare le stampe ma anche ogni tanto poterle guardare.
Mi piacerebbe conoscere le vostre soluzioni...
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| inviato il 06 Ottobre 2017 ore 8:35
io le rilego in piccoli libretti.
Utilizzo una spiralatrice (tipo quelle dei notes). Pagina di fondo in cartone rigido. Prima pagina copertina con foglio di vinile trasparente. Dentro, le fotografie separate da velina.
Si conservano a lungo e si guardano che e' un piacere.
Devi solo avere l'accortezzadi lasciare lo spazio necessario per la rilegatura su tutte le stampe (non sfrutti a pieno il formato della carta)
La spiralatrice l'avevo pagata una settantina di euro. |
| inviato il 06 Ottobre 2017 ore 9:37
Personalmente non mi curo delle stampe digitali. Il file è sempre lì, per cui nel momento in cui fosse necessario, posso sempre ristamparla oppure farla ristampare. Di fatto, a fronte degli avanzamenti della tecnologia la nuova stampa sarà probabilmente meglio della prima e ne sarebbe valsa la pena comunque.
Per cui faccio quaderni, album, le incollo come copertina dei diari di viaggio, le attacco al frigorifero con le calamite...
Le vecchie foto "chimiche" invece vengono conservate con cura e velina. |
| inviato il 06 Ottobre 2017 ore 14:06
Le stampe sono importanti. Una stampa fra 60 anni può essere ancora perfetta mentre un file, vuoi per tecnologia o archiviazione, e probabile di no. Dato che il valore di un opera e proporzionato, in primis, a quanto l'autore crede nell'opera stessa. L'archiviazione è una questione essenziale ma purtroppo anche costosa. Perché deve seguire tutti i canoni di sicurezza per favorire la conservazione. Io trovo, facendo anche letture portfolio, che la soluzione scatola + passepartout da presentazione sia la più comoda. Primo perché la scatola protegge da qualsiasi elemento degenerativo e poi perché, il passpartout, evitando la velina risulta la consultazione più semplice, sicura, immediata e modulare. Purtroppo per i formati più grandi dell'A3 non è così semplice trovare i materiali consoni. Puoi pensare alle scatole fino ad A3 e gli album da conservazione in pvc acid free per i formati più grandi. |
| inviato il 06 Ottobre 2017 ore 19:42
Quoto Gianguido
Anche secondo me scatola+passepartout sarebbe la soluzione migliore per la conservazione e altresì la soluzione esteticamente più valida, d'impatto e pratica. L'Unico problema è che questa soluzione è anche la più costosa (se non altro per il costo di passepartout acid free di qualità).
Per quanto riguarda stampe A3, perchè si stampa in tale formato per poi conservare la stampa "buttata" da qualche parte ? Non riesco a capire il senso (un pò come non riesco a capire il senso di chi post produce in monitor da 27" quando poi già un 24" andrebbe più che bene). Personalmente stampo A3 solo se ho intenzione di inserire in apposita cornice e di esporre in casa, da qualche parte o di regalare la stampa ad amici/parenti altrimenti vado di A4 e formati minori. |
user117231 | inviato il 06 Ottobre 2017 ore 19:50
Imbustate singolarmente in buste per alimenti e in freezer a -10 gradi centigradi.
Quando arriva il momento che si vuole ridargli un'occhiata...
bastano 2 minuti nel microonde e sono pronte per l'uso.  |
| inviato il 06 Ottobre 2017 ore 20:10
“ Imbustate singolarmente in buste per alimenti e in freezer a -10 gradi centigradi.
Quando arriva il momento che si vuole ridargli un'occhiata...
bastano 2 minuti nel microonde e sono pronte per l'uso. „
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| inviato il 06 Ottobre 2017 ore 22:53
Mi avete dato degli spunti interessanti... a parte il congelamento, più che altro perchè non ho il microonde
Mi sembra di capire che la soluzione ideale per la conservazione siano le scatole con all'interno le stampe protette da passepartout od eventualmente la più economica velina.
Interessante e versatile la soluzione di Salt, di fatto si possono creare degli album a tema in formato a4 o a3 sia orizzontale che verticale.
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user46521 | inviato il 06 Ottobre 2017 ore 23:24
Scatole delle scarpe... e non scherzo...
Comodissime |
| inviato il 06 Ottobre 2017 ore 23:25
per le A3 occorrono le scatole degli stivali :-) |
| inviato il 06 Ottobre 2017 ore 23:33
Stivali da pesca pero' |
| inviato il 07 Ottobre 2017 ore 1:30
Io le conservo... appese ai muri. Tenere le foto nelle scatole è un delitto. La fotografia è comunicazione, condivisione, informazione, arte, indi per cui deve essere esposta. Ovviamente queste sono opinioni personali, non regole divine da incidere nel marmo. |
| inviato il 07 Ottobre 2017 ore 9:22
diciamo che se le rileghi ottieni molti vantaggi.
Uno, che non ti portano via la fotografia... Spesso quando mostri le foto sciolte gli amici si appropriano di uno o due scatti e diventa difficile negarli. Se son rilegati, al massimo prometti una copia.
Inoltre la rilegatura conserva meglio la fotografia di grande formato (senza la spesa del passepartout) soprattutto nel caso di immagini sfogliate spesso da un gruppo di persone riunito.
Invece di avere dieci fotografie passate di mano in mano in ordine sparso, hai un libro rigido e solido.
Poi l'avere rilegato le foto permette di mantenere un filo logico nell'esposizione. Il che per me e' importante.
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