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Scattare in bianco e nero direttamente in-camera?


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avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2016 ore 1:26

Filtro: ma certo, ognuno ha la sua visione.

Francesco: un nel pezzo davvero, ogni tanto me lo rileggo perché è un mattone importante della mia crescita. Non dico pilastro perché non ho nulla da sorreggere (ma disclaimer : chi ha pilastri e qualcosa sa sorreggere ha tutto il mio rispetto! :-P), ma diciamo un mattone di un muro maestro.
Mi cercherò il pezzo relativo a Smith, così magari aggiungo un altro componente di costruzione . C'è da dire che quello che ho linkato parte parlando di reportage. La definizione di fotografia in generale lascia poco spazio a interpretazioni, anche perché precisa che tutto ciò che esula da essa finisce nella categoria dei pittogrammi (lo dice Smargiassi, non io), ma il punto di partenza del ragionamento è quello, anche perché il reportage è probabilmente l'essenza della fotografia (immagine, realtà, messaggio, significato). E non parla minimamente di camera oscura o sviluppo spinto o meno, individua l'elemento dissonante nella rimozione/stravolgimento in toto di elementi presenti al momento dello scatto, che sono di per sé significativi. Son curioso, googlerò.

user46920
avatar
inviato il 03 Agosto 2016 ore 1:32

se ne volete discutere qui c'è lo spazio giusto ;-)
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1943256

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2016 ore 1:51

Certamente Smargiassi, pur nella spinta talvolta forse un po' estrema, conduce a una logica di riflessione che, concordo con te Max, può ragionevolmente far bene.
Personalmente (ognuno, già lo abbiamo detto, ha i suoi paletti), è sempre stato il "faro" un passaggio presente proprio nel pezzo che hai linkato.
Quando cioè, pur dicendo che è linguaggio vecchio, identifica il limite etico entro il quale si contiene quella che è ancora fotografia, nella "normale pratica di camera oscura".
Come lui precisa, è una definizione che ormai dice poco ai più, e quindi va in qualche modo rivista.
Però personalmente l'ho sempre sentita un po' come riferimento: cioè, se in camera oscura sommariamente si faceva ok, sennò ci si ferma. Specificando sempre, non come regola ma come approccio personale.
Ma è poi tutto relativo, proprio perchè chi in c/o era mago.... faceva anche troppo Cool

Occhio.... un pezzo alla volta: io vado a dormire, per ora ;-)

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2016 ore 9:03

Perfetto, ora che abbiamo raggiunto un accordo su questo tema (grazie Smargiassi, nessuno ti dirà "ehi ce l'hai con me?" anche perché non sei sul forum), per rincondurlo a bomba al soggetto del post : per me il BN in-camera è una piccola camera oscura, portatile ed essenziale, che non mi distrae e non mi porta via troppo tempo proprio grazie al fatto che è limitata.
Ci stavano i filtri colorati e ce li ho aggiunti. Grazie per i Tips al riguardo, ne avete altri?

avatarjunior
inviato il 03 Agosto 2016 ore 14:36

se unisci più scatti fatti a bracketing fai HDR - recuperi gamma ma non puoi dire che ti avvicini alla realtà, perché l'occhio ha una gamma di molto inferiore a quella di qualsiasi sensore in commercio dagli albori del digitale


Maxbini, premesso che non sono molto distante dalla tua visione sulla post (per me se una cosa non si può fare con Lightroom e serve Photoshop, allora non la faccio, mai mi sognerei di incollare un pezzo di foto su un'altra e chiamarla ancora foto, non che sia brutto o sbagliato, semplicemente diventa un'altra cosa e a me interessa solo fare foto), quello che scrivi sull'HDR e sulla gamma però non mi torna.
Secondo me la capacità dell'occhio di distinguere dettagli sia nelle luci che nelle ombre in scene ad alto contrasto è ancora superiore a quella di qualsiasi sensore. E questo anche osservando la scena nella sua interezza nello stesso istante. Secondo me solo fondendo due scatti ci si può avvicinare a quello che vede l'occhio, e lo trovo lecito, non penso si possa parlare in questo caso di fotomontaggio (io comunque ancora non l'ho mai fatto perché ragiono ancora come se stessi scattando con la dia, se c'è troppo contrasto o non scatto, o al limite provo, e poi scarto il risultato!). Quello che non si può vedere sono certi eccessi che purtroppo si trovano in rete.
Adams del resto in CO riusciva a fare proprio questo, contrarre ed espandere la gamma a piacimento. Solo che in camera oscura era molto difficile e la gente normale non lo faceva. Ora con il digitale è "leggermente" più facile!

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 1:13

Spock (concedimi il diminutivo) io non so cosa faceva Adams (l'ho chiesto anche prima ma è sfuggita la domanda). Mi informerò. Tuttavia tecnicamente l'occhio ha una gamma dinamica di 6-7 ev, contro i 12-14 delle attuali fotocamere, ed un potenziale 36-42 di un HDR risultante dall'unione di un bracketing di tre scatti. Almeno questo è ciò che ho letto. E comunque il rendering finale permesso dai sistemi di visualizzazione (stampe, monitor) rimane al di sotto della capacità di un sensore anche non particolarmente evoluto da questo punto di vista.

EDIT: mi ero dilungato troppo fuori tema, altrove è stato aperto un post apposito sulla definizione di Fotografia, meglio discuterne là.

avatarjunior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 9:55

Interessante. Su questo vedrò di documentarmi ulteriormente. Se è come dici allora probabilmente anche quando mi sembra di abbracciare tutta la scena con un solo sguardo in realtà l'occhio passa da una zona all'altra adattandosi velocemente alla diversa luminosità e dando la sensazione di una gamma maggiore. Sta di fatto che comunque l'occhio e il cervello fanno tutto con una tale velocità e naturalezza che sembra comunque di avere a disposizione una gamma superiore a quella del sensore e questo forse è lecito cercare di simularlo con esposizioni multiple. Almeno a me questo non provocherebbe problemi etici, sempre che tornassi a fare paesaggi, cose che per vari motivi non faccio praticamente più dai tempi della dia.

Per quanto riguarda la domanda su Ansel Adams la domanda a me non è sfuggita ma non sono in grado di sintetizzare efficacemente la sua tecnica in un post. Credo che comunque sia stato citato semplicemente come esempio di post processing abbastanza complessa che contemplava tutto quello che ora si può fare in modo molto più semplice con Lightroom (estensione gamma, interventi localizzati su contrasto e luminosità, etc.) e che rendevano le sue foto spettacolari e punto di riferimento per chiunque si interessi al bianco e nero soprattutto per paesaggio e fine-art.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 10:51

La questione etica, che esiste, viene comunque dopo quella tecnica : se simuli la dinamica della simbiosi tra sistema visivo e cervello e la innesti in un sistema che parte da una fotografia (priva di movimento spaziale e temporale) ottieni un ibrido, terzo sia alla fotografia che, per esempio, al cinema. E ciò non sfugge alla percezione : anche gli hdr o le composizioni più sofisticati rivelano la loro natura sotto forma di straniamento. Un processo basato solo su ombre e luci già esistenti nell'istante dello scatto e quindi percepibili naturalmente dall'occhio può essere tirato quanto vuoi, ma non oltre l'impossibille.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 10:54

Il pezzo di Smargiassi che ho linkato sopra comunque affronta anche la questione della verosimiglianza della falsificazione, e lo fa in maniera severa. Ma giusta MrGreen (secondo me)

avatarjunior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 14:09

Un processo basato solo su ombre e luci già esistenti nell'istante dello scatto e quindi percepibili naturalmente dall'occhio può essere tirato quanto vuoi, ma non oltre l'impossibille.


Perfettamente d'accordo. Il 70% (e forse sono generoso) delle foto a colori che vedo in rete a mio parere ha le ombre troppo aperte (per non parlare di saturazione e colori a volte al limite della fantascienza).
Il BN però è qualcosa di molto diverso dal colore. Nel BN secondo me ci sono più margini di manovra pur mantenendo verosimiglianza con la scena reale (per quanto permesso dalla privazione del colore). Anzi operare in raw e poi sviluppare con attenzione e gusto può incrementare la verosimiglianza, che è quello che tento di fare io e, da quanto leggo sopra, molti altri che come me preferiscono scattare sempre in raw.

Smargiassi lo seguo e anch'io sono molto spesso in sintonia con quello che scrive.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 14:26

Però mi sfugge per quale motivo, la ricerca della verosimiglianza, dovrebbe mai produrre mele grigie, visto che da decenni, dalla nascita delle pellicole a colori, non è più necessario farlo.
Secondo me, la reale essenza del bianconero, ora più che mai, ora che non è più condizione di necessità, sta tutta e proprio nella sua natura interpretante, nella sua capacità di essere rappresentazione più che documento, estetica dell'individuo fotografante senza ambizione di oggettività. Da osservarsi poi all'interno di quel "patto" di cui Smargiassi parla.

Poi le distinzioni sulla falsificazione applicate al fotogiornalismo sono una cosa diversa, e certamente non specifica della fotografia. Men che meno della post produzione.
Quando leggo un quotidiano, è ovvio che io pure mi aspetto di trovare qualcosa di più verosimile di Kafka. Che però resta il genio straordinario che è, e sarei curioso di sapere se qualcuno arriverebbe a sostenere che la sua non è letteratura.
Così, opinioni estive... Cool

Saluti
F

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 14:48

Non ho capito, chi ha detto che la verosimiglianza dovrebbe produrre mele grigie? E che c'entra Kafka con la fotografia? Kafka ha prodotto efficacissime immagini allegoriche attraverso la sua tecnica letteraria. Non ha mai riprodotto ed interpretato il reale utilizzando gli stessi stilemi, come per esempio in un bell'articolo di cronaca. Era uno scrittore, non un giornalista.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 14:54

Max, se non si capisce, lasciamolo pure li' come la stupidaggine di un anziano in estate ;-)

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 16:43

Ok MrGreen

Comunque io abbandono il campo generico, è veramente complesso e discuterne ulteriormente a spizzichi e bocconi è solo una perdita di tempo.
Chiarite la motivazioni di base del tema del thread, se interessa ancora il tema in-camera sono qui.

avatarjunior
inviato il 04 Agosto 2016 ore 17:09

Però mi sfugge per quale motivo, la ricerca della verosimiglianza, dovrebbe mai produrre mele grigie, visto che da decenni, dalla nascita delle pellicole a colori, non è più necessario farlo.


Se ti riferisci al mio intervento, effettivamente non mi sono spiegato bene, rileggendolo un'ora dopo mi rendo conto che quello che ho scritto non è esattamente rispondente a quello che volevo dire. E questo è il motivo principale per cui sui forum intervengo pochissimo, non sono proprio capace a scrivere!!
In effetti quando parlavo di verosimiglianza mi riferivo più che altro a quello che anche te avevi citato in precedenza, cioè al fatto che due colori diversi in uno scatto senza post possono tradursi in due toni di grigio troppo simili e intervenendo sui vari canali colore in post si può ricostruire il contrasto che era dato dal colore e che altrimenti può portare a risultati strani.

Comunque, dato che l'argomento è molto complesso e io non all'altezza, lascio.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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