| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 7:17
Interessante! |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 7:44
Il concetto del tutto a fuoco e PDC da regolare in PP mi ricorda la LYTRO. |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 7:51
Concettualmente è un bel lavoro, ma bisognerà vedere all'atto pratico la reale qualità e funzionalità.
È comunque chiaro che se riuscirà ad affermarsi, andrà a coprire solo una fetta di utenza e che gli appassionati, i fotoamatori evoluti o i professionisti non l'acquisterebbero certamente come sostituta, bensi come complemento al limite.
Personalmente non comprendo perché fanno investimenti mostruosi in nuove tecnologie, ma non riescono a risolvere un vero collo di bottiglia di tutta l'elettronica moderna, e cioè l'alimentazione.
Le batterie ormai non reggono più strumenti così evoluti tecnologicamente e particolarmente energivori e soprattutto ci sarebbe la necessità che si caricassero in fretta.
Allo studio ci sono super accumulatori al grafene che andrebbero proprio in questa direzione (maggiore durata e tempi di ricarica infinitamente più brevi), ma ho l'impressione che le aziende specializzate volutamente tengano il freno a mano tirato per non decretare la fine del mercato delle batterie convenzionali. Troppi interessi.
Morale, mezzi elettronici evolutissimi alimentati con tecnologie 'preistoriche'. |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 8:01
Sarà pure vero..... ma finora per fare belle foto ci sono sempre volute ottime ottiche che, guarda caso, hanno sempre avuto dimensioni fisiche "non comprimibili".
Poi questa macchina che sensore avrebbe? 1" della Sony o equivalente?
Ci sono già le Sony RX 100 (da I a IV) o le Olympus che, tra l'altro, mi sembrano anche più piccole e sono ottime ma non arrivano alla qualità delle FF! |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 8:06
tecnologie nuove, software nuovi... prima non era neppure pensabile fare cose del genere... quindi prima di alzare gli scudi e dire "ma si e' sempre fatto cosi'!" ;-) bisogna capire cosa fa, come lo fa e soprattutto vedere il risultato finale.  i sensori mi sembrano molto piu' piccoli di quelli da 1" a naso... |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 8:09
Avevo già letto di questa tecnologia che, sulla carta, sarebbe rivoluzionaria.
Se messa a punto ed applicata a sistemi ottici di dimensioni maggiori, potrebbe davvero decretare la fine della fotografia dslr come la intendiamo oggi.
Mi sembra che questo sistema abbia le potenzialità per cambiare il mondo della fotografia, molto più di quanto non possa fare il sistema ML.
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| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 8:18
Se potessero dare la sfocatura alle foto dei telefonini......quante belle foto. |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 9:32
Per dare sfocatura come si deve ci vuole un sensore di certe dimensioni e magari una lente luminosa, un sensore FF nel telefonino più un'ottica? Non penso sia proprio tascabile... |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 9:36
E' un prodotto curioso, però nessuna svolta... un prodotto del genere ha sempre i limiti di un sensore di piccole dimensioni e di obiettivi di media qualità e scarsa luminosità, non può neanche lontanamente sostituire un sistema fotografico serio  |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 9:39
Juza mi hai anticipato di un attimo,ti quoto deciso! |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 9:41
Insomma per dirla tutta..e'un giocattolino da circa 1200 euro per cazzeggiare.. |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 10:25
juza, quando sento parlare dei limiti dei sensori di piccole dimensioni mi ricordo quando negli anni ottanta-novanta si parlava dei limiti dei processori dei piccoli computer. Fino a che non si è scoperto che tanti piccoli processori, con l'aiuto di un buon software, in molti casi andavano molto meglio di pochi grandi processori. Oggi il paradigma del calcolo distribuito in informatica è entrato praticamente ovunque con tutti i suoi piccoli e grandi vantaggi e i produttori di grandi calcolatori hanno tutti chi più chi meno chiuso o cambiato prodotti. Persino i mitici mainframe IBM oggi sono emulati su piccoli processori distribuiti. E' stato il software a consentire tutto ciò. Io mi aspetto che anche in fotografia accada prima o poi qualcosa del genere. Questo, come lytro, non sarà il prodotto che cambia oggi il mondo della fotografia, ma rappresentano un segnale da non sottovalutare e dimostrano (se funzionano, ovviamente) che il software può velocemente intervenire là dove si prima occorreva l'hardware e può superarne alcuni limiti. L'hardware è limitato dalla fisica, il software lo è molto meno. |
| inviato il 09 Ottobre 2015 ore 10:47
Alcuni limiti però sono 'fisici' :-)
Un sensore più grande sarà sempre migliore di uno più piccolo... semplicemente perchè su quello più grande si può mettere la stessa tecnologia di quello piccolo e avere molta più risoluzione, oppure usare pixel più grandi e avere molto meno rumore.
Poi è possibile che si arrivi al punto in cui un sensore piccolo abbia qualità sufficiente per la maggior parte degli utenti - io ad esempio fotografo spesso con APS-C e mi basta - questo però non toglie che un sensore grande sia comunque migliore.
Per quanto riguarda gli obiettivi, un 300 2.8 o un 600 f4 non potrà mai essere 'ristretto' in una compatta... magari grazie a sensori minuscoli si potrà avere un "600mm equivalente", ma la resa sarà ben diversa da quella di un 600mm f4 'vero'... stesso discorso per gli altri obiettivi, a qualcosa si deve rinunciare :-) Il mio Samsung S6 ad esempio ha un 26mm equivalente f/1.9, è molto nitido ed è luminoso, però ha una focale fissa ed è poco versatile; Samsung Galaxy K ha uno zoom 10x compattissimo e versatile, ma la qualità è scarsa ed è buio... non si può avere tutto! |
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