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Ma cos'è la "Street-Photography"? ... se esiste.


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avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 21:26

Catand, secondo me c'è del buono, e sono d'accordo sul fatto che alla quarta foto manchi del sale.
Utilizzando le tue foto, però, vorrei approfittare per sviscerare un argomento tra quelli usciti in questo thread che ancora mi appare oscuro: la distinzione tra street e reportage.
Le tue foto sono fatte in India. Qualcuno le passerebbe come reportage di viaggio, e in questo thread si è più volte ammonito a non confondere assolutamente i due generi.
Però ricordo un'obiezione di occhiodelcigno che giustamente affermava che non è possibile che per un italiano sia reportage ciò che per un indiano è street e viceversa.
Qualcuno vuole commentare su questo?

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 21:27

Faccio anche notare che tristemente siamo a pagina 15, e quindi questo thread è agli sgoccioli

avatarjunior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 22:03

Per me è solo una grande pena ogni volta che vedo qualcuno che con le unghie e a morsi, è intento a restare immancabilmente nell'ignoranza più pura ... è soltanto una vera pena !!! Triste


Sei un Artista? ... bene, bravo, vai fuori e vai a fare foto-artistiche o musiche-artistiche! ... lascia stare la filosofia e la scienza, la cultura e lo studio, vai a giocare a pallone o a farti delle canne, vai a divertirti: tromba !!! ;-)


Non ho davvero parole, che maturità. Confuso

Saluti e buona serata a chi sa prendere la vita serenamente.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 22:45

Io aggiungerei a tutto quello che è stato detto finora un altro elemento che serve a caratterizzare il genere street.
Il fattore scenico o scenografico!
Il fotogramma deve poter raccogliere le informazioni necessarie affinché la rappresentazione sia auto-consistente e completa, descrittiva in tutto il suo ensemble, dove tutti gli elementi sono in qualche modo collegati.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 22:57

Consiglio a chiunque di cercare il film / documentario Everybody Street. Io l'ho trovato su Netflix usa.

user46920
avatar
inviato il 26 Gennaio 2016 ore 23:18

Faccio anche notare che tristemente siamo a pagina 15, e quindi questo thread è agli sgoccioli


appena ho tempo volevo riassumere tutti i punti leggendo le 15 pag quindi se finisce il thread ne apro un altro e metto il link qui

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2016 ore 15:22

Senza titolo o con titolo non esplicativo del contenuto proprio perché come dicevamo deve essere autoesplicativa dove il contenuto non viene ne suggerito ne "giudicato" ma "mostrato". Col titolo la si tramuterebbe in una foto "concettuale" o una "vignetta".

Di solito le focali più utilizzate o quantomeno "storiche" sono i fissi 28/35/50. Qualcuno considera lungo anche il 50.
Lo zoom non viene usato spesso perché in alcune situazioni non ci sarebbe neanche il tempo di impostarlo. Di solito si previsualizza la foto per cui il fisso aiuta anche in questo verso.

Volevo solo aggiungere che una volta inquadrata la foto come Street va anche letta con la giusta "grammatica". Per cui elementi che potrebbero essere scorretti in altri generi (come ad esempio imprecisioni formali) passano in secondo piano. Anzi a volte sono un valore aggiunto (effetto mosso, dinamismo dato da orizzonti storti). Mentre altri elementi che di solito sono secondari (tra cui giustapposizioni/contrapposizioni talvolta anche difficili da individuare) possono invece essere l'elemento chiave della foto...

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2016 ore 17:52

Ho letto un po' i punti che avete tirato fuori.
Io personalmente dovessi cercare di abbozzare una perfettibile lista metterei:

1- auto-consistente e "fruibile" (anche se eventualmente aperta a diverse chiavi di lettura) senza nessuna didascalia o titolo esplicativo del contenuto del messaggio
2 - scena non preparata a tavolino dal fotografo ne alterata "significativamente" in post, e soprattutto eventuali soggetti umani spontanei
3 - Espressione anche indiretta di elementi o attività umane
4 - Non contenente un messaggi "espliciti" di carattere intimo, privato o autobiografico


...vorrei approfittare per sviscerare un argomento tra quelli usciti in questo thread che ancora mi appare oscuro: la distinzione tra street e reportage. Qualcuno vuole commentare su questo?


Spero che siamo tutti d'accordo sul fatto che una foto da street debba riprendere una "scena non preparata a tavolino dal fotografo" , in modo da avere "eventuali soggetti umani spontanei". Perchè ciò avvenga devono essere inconsapevoli. L'inconsapevolezza garantisce spontaneità e quindi realtà di ciò che si riprende. Se invece il fotografo si rende visibile o più ancora entra in contatto con i soggetti, addirittura scambia quattro parole, ne altera la spontaneità, e allora ci si addentra in altro genere di foto che è il fotogiornalismo/reportage. In realtà più che l'inconsapevolezza dettata dalla totale invisibiltà del fotografo, la vera demarcazione tra street e reportage è la spontaneità. Se un soggetto si accorge della presenza del fotografo ma per una serie di ragioni continua a comportarsi come farebbe di solito (un bambino molto piccolo che ti guarda istintivamente, una persona intenta a svolgere il suo lavoro, etc.) per cui la scena resta "reale", si può ancora parlar di street e non di reportage.

avatarjunior
inviato il 28 Gennaio 2016 ore 18:14

Premetto che non ho letto le 15+15 pagine del thread..... spero di non essere ripetitivo (ma certamente lo sarò):
la street photography deve ritrarre la "vita di strada".
Il reportage per me è tutt'altro: deve avere un tema, deve raccontare qualche aspetto o luogo o avvenimento specifico, rintracciabile nello svolgersi del racconto fotografico ed esplicitato dall'autore.

Riccardo

user46920
avatar
inviato il 28 Gennaio 2016 ore 18:17

- spontaneità e nessuna preparazione ... sono d'accordo;-)





MrGreenMrGreenMrGreen


In realtà più che l'inconsapevolezza dettata dalla totale invisibiltà del fotografo, la vera demarcazione tra street e reportage è la spontaneità.

si, potrebbe essere anche quello certamente, la spontaneità direi che sia fondamentale, anche se non tutte le foto intese street e non tutti gli autori, ne hanno fatto un principio (mi pare); su questo aspetto Gardin era abbastanza indirizzato e l'ha sottolineato anche varie volte.

Ho trovato cmq anche il linguaggio diverso, sia un'altro aspetto che caratterizza i due generi street o reportage, direi completamente diverso: come dire un film comico o un film horror ...

PS: la seconda parte continua qui
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1682511

avatarsenior
inviato il 28 Gennaio 2016 ore 18:19

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1681431&l=it
Fresca fresca!!! ;-)
Questione di istanti!

avatarsupporter
inviato il 28 Gennaio 2016 ore 18:32

mi piace questa foto Domenik
come ti sembra questa?

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1681374&l=it

avatarjunior
inviato il 28 Gennaio 2016 ore 19:57

"Se un soggetto si accorge della presenza del fotografo ma per una serie di ragioni continua a comportarsi come farebbe di solito (un bambino molto piccolo che ti guarda istintivamente, una persona intenta a svolgere il suo lavoro, etc.) per cui la scena resta "reale", si può ancora parlar di street e non di reportage."
finora non ho partecipato alla discussione perche' quelle sulla street sono ripetitive e spesso incocludenti e sterili.premetto che faccio street da ormai 4/5 anni.dopo tale periodo sono arrivato ad una sorta di conclusione,che alla base di tutto per fare buone street e' indispensabile "la conoscenza" non solo di tecniche ,focali,composizione,ma sopratutto di una cultura dell'umanita',di come vive,di come si comporta,di come si veste,di cosa l'attrae,dei suoi sentimenti,etcc per crearvi una memoria e una sensibilita'.per farsi questa cultura bisogna guardare, osservare,studiare l'animo umano spesso senza scattare,solo cosi potete imparare a prevenire e vedere una determinata scena un attimo prima che questa avvenga,perche' nel momento in cui avviene dovete essere gia ' pronti per scattare.e' come quando si fa i macro,se volete elevare le vostre foto non dovete andare a casaccio.dove "conoscere" il vostro soggetto: quindi quando nasce,dove vive,quando si accoppia,dove si mimettizza,dove dorme,cosa mangia,solo in questo modo avrete la possibilita' di fare macro che si elevano dalle altre.con le persone la cosa si complica molto di piu' perche' sei a contatto diretto con uno sconosciuto,che in realta' tu lo conosci,se ti sei fatto una cultura sulle persone e spesso riuscirai a comunicare ,in pochissimi secondi durante lo scatto con il tuo soggetto,che in conclusione e' l'andrenalina della fotografia,dove in realta' il fotografo e' un semplice spettatore.per spiegarmi meglio faccio un esempio riprendendo una parte della frase scritta dal centauro che forse la considero una delle piu' sensate:
sono ad una fiera giro scrutando i miei infiniti soggetti,tengo la macchina fotografica lungo la gamba allacciata ad una polsiera(posso aprire la mano senza farla cadere e posso scattare ad una sola mano al volo).ad un certo punto,grazie alla conoscenza che ho sull'animo umano vedo una mamma che da il gelato alla sua bambina in carozzina a fianco si trova la sorellina anchessa sul seggiolino e mi si accende una lampadina(piccola).mi avvicino e noto un cagnolino che scodinzola,si accende un altra lampadina.capisco che il cane e' abituato a prendere il gelato e aspetto che la scena si compia,studio i miei soggetti la distanza,l'altezza, la composizione.ad un certo punto,mentre la mamma imbocca la bambina piu' piccola, la sorellina per emulazione porge il gelato con il cucchiaino verso il cane.e' il momento di scattare ho pochissimi istanti frazioni di secondo,so gia' quello che devo fare,faccio una prima serie di scatti senza i soggetti mi notino(prima fase)ad una breve distanza.poi entro in scena,mi faccio notare continuando a scattare,senza distruggere la scena che deve finire di compiersi(molto difficile da realizzare:il cervello umano quando sta compiendo un'azione e viene lievemente distratto da un fattore esterno continua la sua azione ma distoglie lo sguardo dirigendo l'occhio verso l'estraneo)seconda fase,il fotografo entra in comunicazione con i soggetti e ferma i loro sentimenti, espressioni in un immagine che rimarra' per sempre e non si compira' mai piu'.domanda quale e' la differenza tra la prima fase e la seconda fase.nella prima lo spettatore guarda i soggetti,ma non partecipa e'passivo.nella seconda i soggetti e lo spettatore cominciano a comunicare e si scambiano emozioni.questo non e' reportage,ma street e' solo un metodo(tra i tanti) per fermare le immese possibilita' che la strada ci propone,ci sono decine di modi di fare street quella proposta e' sono una di queste tra l'altro una tra le piu' difficili da realizzare.bisogna solo farsi meno beghe mentali(tutti quelli che denigrano la street e' perche' non sanno farla o se la fanno la fanno banale e non hanno la giusta conoscenza) e cominciare a studiare non solo la tecnica e le macchine fotografiche ma i propi soggetti.vi e' una linea sottilissima tra una foto banale e una buona foto di street,per farle e giudicarle bisogna avere la conoscenza,uscite e cominciate a crearla.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2016 ore 10:15

Sono più o meno d'accordo con Miguelandiaz.
Il discorso che se non sei notato è una Street e se sei notato è un reportage secondo me non regge.
Non è che in un reportage tu debba scambiare per forza quattro chiacchere col soggetto, vedi ad esempio i reportage di guerra. Cioè se il soldato non ti nota è Street? Non credo ;-)
Se vieni notato e il soggetto ti guarda e la foto inizia a raccontare "la persona" al limite può diventare un ritratto ambientato...
Faccio anche un controesempio (anche se Miguelandiaz è stato molto chiaro). Uno dei fotografi Street più famosi e rinomati è Bruce Gilden. Penso che lui di solito venga notato visto che una delle sue tecniche più famose è comparire improvvisamente davanti al soggetto sparandogli una flashata in faccia ;-) Credo ci sia anche qualche video su youtube che mostra come lavora...
Poi effettivamente ci sono dei casi un po' borderline in cui il fotografo interagisce in maniera ancora più pesante e diventa difficile discriminare se è Street e non Street. Ma come dicevamo prima i confini nelle classificazioni non sono sempre netti...

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2016 ore 13:27





Che capolavoro!Sorriso



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