Come conservare le foto stampate in Tecnica, Composizione e altri temi il 05 Ottobre 2017, 22:44 Come conservare le foto stampate
Ciao a tutti,
dopo l'insuccesso del thread sui
PPI ideali per stampa fineart, scrivo per un'alro quesito, molto più pratico.
Come conservare le foto stampate?
Se uno stampa, specialmente in proprio, come conserva e rende fruibili le proprie stampe?
Io vorrei stampare le foto ricordo almeno in A4 e quelle che ritengo migliori in A3/A3+ ma non vorrei dimenticarle in un cassetto.
Ho visto che ci sono le scatole PAT ma credo che bisogni mettere tra una stampa e l'altra un foglio di velina per non rovinarle, un modo perfetto per archiviarle ma scomodo per fruirle.
Poi ci sono gli album ad anelli con le buste trasparenti, forse meno indicati per la conservazione ma sicuramente pratici per vederle.
Insomma vorrei conservare le stampe ma anche ogni tanto poterle guardare.
Mi piacerebbe conoscere le vostre soluzioni...
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PPI ideali per stampa fineart in Tecnica, Composizione e altri temi il 16 Marzo 2017, 21:51 Ciao a tutti,
ho un quesito, forse semplice, ma al quale di fatto non riesco a trovare una risposta che mi soddisfi.
Provo a spiegarmi.
Le stampanti a getto di inchiostro hanno una risoluzione di stampa massima (es 2400x1200), in pratica possono spruzzare ad esempio 2400 gocce di inchiostro per ogni pollice orizzontale e 1200 gocce di inchiostro per ogni pollice verticale.
Per semplificare supponiamo che la stampante abbia una testina da 1200x1200 dpi.
Un'immagine è composta da una matrice di pixel, per comporre un pixel la stampante utilizza più punti di inchiostro per generare il colore desiderato.
Deduco quindi che il rapporto tra i ppi dell'immagine inviata alla stampante ed i dpi reali della stampante sia un compromesso tra definizione e passaggi tonali.
Se i ppi fossero uguali ai dpi avrei una stampa con una definizione di 1200 ppi ma ogni pixel sarebbe rappresentato solo da 1 dei colori disponibili alla stampante, quindi massima definizione ma di fatto pochi colori.
Se i ppi fossero la metà dei dpi avrei una cella di 2x2, quindi 4 punti di inchiostro per ogni pixel.
Se i ppi fossero 300 ed i dpi 1200 avrei una cella 4x4, e così via.
Quindi, in linea teorica, più bassi sono i ppi rispetto ai dpi e più colori la stampante è in grado di rappresentare.
Da più parti si parla di risoluzione nativa della stampante, in pratica sembra che la stampante ricampioni sempre l'immagine per stampare ad esempio a 600 ppi.
Purtroppo però questo dato, che secondo me è la base per poter gestire al meglio la stampante, non si trova nei manuali dei produttori.
Da altre parti si parla invece di come la stampante sia più intelligente e quindi come gli algoritmi di dithering non siano legati ad una risoluzione fissa.
Molti suggeriscono di stampare a 300 ppi con Canon e 360 con Epson, addirittura Schewe, nel suo libro, suggerisce di ricampionare a 300 o 360 se i ppi dell'immagine sono inferiori a questi valori mentre addirittura di salire a 600/720 se sono superiori a 300/360.
Io credo che, anche per un eventuale output sharpen, sia bene sapere come lavori la stampante.
Mi piacerebbe conoscere tra quelli che stampano a casa, le loro impostazioni magari motivandole.
In ambito Canon, è preferibile stampare direttamente da Lightroom (impostando quindi manualmente i ppi) oppure direttamente dal plugin Canon Print Studio Pro, nel quale non mi pare di aver trovato un riferimento ai ppi?
Ciao
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