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Beato Angelico
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Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Beato Angelico


panasonic_gx9Panasonic GX9

Pro: Dimensioni e peso, schermo tiltabile, disponibilità di comandi fisici, ergonomia eccellente con le lenti più picole, ampia disponibilità di ottiche di piccole dimensioni e di qualità, menu molto semplice, un paio di profili JPEG B/N eccellenti

Contro: Assenza tropicalizzazione, mirino scadente, IBIS non eccellente, scomoda con lenti più grandi, gamma dinamica insufficiente nelle scene ad alto contrasto.

Opinione: Dopo più di due anni di intenso utilizzo mi sento di poter scrivere una recensione completa di questa fotocamera. Utilizzando la fotocamera soprattutto nei viaggi e nelle escursioni, la mia esigenza era quella di avere un corpo compatto e discreto. In questo la GX9 è perfetta, anche grazie alla sua forma in stile rangefinder. Con gli obiettivi più piccoli la si può tenere nella tasca della giacca o comodamente nello zaino. Lo schermo tiltabile è molto utile per la street, permettendo l'uso "a pozzetto" della fotocamera, ma anche in altri generi, rimanendo in asse con l'obiettivo e permettendo di sperimentare con facilità prospettive insolite sia dall'alto che dal basso. Ho provato brevemente lo schermo totalmente articolato con la EM5, ma l'ho trovato estremamente scomodo. A differenza di altre competitor qui sono presenti tutti i comandi fisici necessari: le due ghiere per diaframma e tempi, una ghiera per i modi e una per l'esposizione (quest'ultima un po' duretta, ma fotografando in manuale non la uso mai), un selettore per la modalità di fuoco e tre pulsanti customizzabili. Ho iniziato scattando con il 12-32 Lumix, direi il complemento perfetto per questa fotocamera, piccolo, nitido e sufficientemente versatile per farci un po' tutto. Nel m43 si però la possibilità di sperimentare varie focali spendendo relativamente poco, così ho deciso di ampliare lato wide con il 9-18 Olympus, anche questo piccolo e di buona qualità, e con i fissi 15 PanaLeica e 45 Olympus, entrambi ottimi e di dimensioni tascabili. Negli ultimi tempi ho voluto tastare con mano un'altra delle caratteristiche peculiari di questo sistema: la possibilità di avere zoom di grande estensione focale in dimensioni ancora compatte. Così ho permutato il 12-32 e preso il 14-140 Lumix, lente veramente versatile e di buona qualità, forse un po' al limite come dimensioni in accoppiata con questa macchina, che con tutte le altre lenti a corredo era ergonomicamente perfetta e divertentissima da usare. Il menu è molto semplice ed è presente anche una comodissima sezione MyMenu dove inserire le funzioni più usate. Ormai utilizzo solo i RAW, ma i primi tempi scattavo solo in JPEG e devo dire che il profilo standard della Panasonic è molto realistico e piacevole, sono inoltre presenti alcuni profili in bianco e nero che ho apprezzato tantissimo: Dynamic Monochrome e Leica Monochrome. Mi stupisce che questi non siano sulla bocca di tutti come gli equivalenti Fuji. Assente la tropicalizzazione, una caratteristica che in oggetti così costosi e usati soprattutto in viaggio dovrebbe essere sempre presente, secondo me. Detto ciò, io l'ho usata in tutte le condizioni, sotto la pioggia e nel deserto giordano. Non ha mai fatto una piega e tutt'oggi funziona che è una meraviglia. Fotografando soprattutto soggetti statici o in posa per me l'AF singolo è più che buono, anche al buio. Certo, quelle poche volte che il soggetto è più dinamico le cose si fanno più difficili e l'autofocus continuo e il tracking non sono il massimo. Non la consiglierei per fotografia estremamente dinamica. Anche perché il mirino non è il massimo, serve più come soluzione di emergenza in caso di giornate particolarmente soleggiate. Una cosa che mi deluso moltissimo è l'IBIS, sopratutto sulle focali grandangolari. Con la LX100 II riuscivo a scendere a 1/4 di secondo a 24 mm equivalenti senza avere mosso, con la Olympus EM5 II potevo usare anche di più. Sulla GX9 non scendo mai sotto 1/15, altrimenti il micromosso è nettamente visibile guardando le foto su schermi 15'. In generale non scendo mai sotto lo stop rispetto al tempo di sicurezza, anche alle focali più lunghe. Questo ai miei occhi fa perdere molto del vantaggio del m43 rispetto all'APSC. Lato sensore per me il problema, più che gli alti ISO, comunque usabili fino a 3200, è la gamma dinamica. In scene ad alto contrasto, con uno scatto singolo, anche dal RAW è difficile recuperare tutte le informazioni, soprattutto dalle alte luci. Voto: 8

inviato il 17 Settembre 2023


panasonic_leica15Panasonic Leica DG Summilux 15mm f/1.7 ASPH

Pro: Resa, luminosità, leggero e compatto, qualità costruttiva, ghiera dei diaframmi, paraluce.

Contro: Aberrazione cormatica in situazioni di forte contrasto, non tropicalizzato.

Opinione: Spesso messo a confronto con il 17mm di Olympus, in realtà quest'obiettivo si avvicina più a un 28mm equivalente che a un 35mm. Questa focale, a mio parere, è molto versatile e permette di fare quasi tutto. Leggero e molto compatto, anche con paraluce montato, non è un problema portarlo sempre con se. In accoppiata con i corpi micro 4/3 più piccoli (io lo uso su Panasonic GX9) è discreto e permette di passare quasi inosservati. L'apertura massima del diaframma consente di usarlo come "obiettivo notturno", anche perché la resa è ottima già a tutta apertura. La ghiera dei diaframmi su corpi Panasonic aggiunge quel tocco in più all'esperienza di utilizzo. Unico difetto nella resa, una certa tendenza all'aberrazione cromatica in situazioni di forte contrasto. Trovo inoltre strano che un obiettivo votato al viaggio, proprio per la sua compattezza, non sia tropicalizzato. Visto il costo sul nuovo, credo sia una caratteristica che avrebbero potuto aggiungere. Quasi perfetto, voto: 9

inviato il 21 Agosto 2023


olympus_m45Olympus M.Zuiko Digital 45mm f/1.8

Pro: Prezzo, dimensioni, resa

Contro: Nessuno

Opinione: Obiettivo acquistato a 180 euro come nuovo da nota catena di rivendita dell'usato per provare un medio tele da ritratto su m43. A mio parere, per il prezzo pagato, fa tutto quello che deve fare e lo fa benissimo. Usato su una GX9 è un accoppiata perfetta per i ritratti, la dimensione e il peso sono giusti per i corpi più piccoli del mondo m43. La resa è molto buona già a tutta apertura e a questa lunghezza focale si riesce a ottenere facilmente un bell'effetto bokeh. Io la uso durante eventi, serate tra amici o nei musei, dove ti permette di fotografare quadri e statue senza avvicinarti troppo e alzare troppo gli ISO. Non trovo reali punti negativi per questo obiettivo, forse l'assenza di tropicalizzazione, ma visti gli ambiti in cui lo utilizzo non ne sento la mancanza. Ciò detto, a mia opinione questa è una lunghezza focale molto meno versatile di quelle che vanno tra i 28 mm e i 50 mm equivalenti e difficilmente sono riuscito a usarla in ambiti diversi da quelli descritti. Ho fatto qualche prova con la street, e per quanto i risultati non siano affatto male, sono difficili da ottenere, è necessario molto spazio. Pertanto, risulta la mia lente meno usata e per i miei ambiti di utilizzo è probabilmente sostituibile da uno zoom. Voto: 9

inviato il 22 Luglio 2023


panasonic_14-140oisPanasonic Lumix G Vario 14-140mm f/3.5-5.6 ASPH OIS

Pro: Estensione focale, molto versatile, abbastanza leggero e compatto, buona qualità ottica su tutte l'estensione focale.

Contro: Parte da 28mm equivalenti, ghiera dello zoom un pochino dura, non tropicalizzato, un po' sbilanciato sui corpi più piccoli.

Opinione: Preso per sostituire il 12-32 ed evitare di comprare uno zoom tele, dato che difficilmente mi spingo a focali superiori ai 70 mm equivalenti. Lo uso da qualche mese sulla mia GX9 e non posso che parlarne bene. A mio parere quest'ottica rientra perfettamente nella filosofia del micro quattro terzi, in meno di 300 grammi abbiamo in mano un'ottica che va dai 28mm ai 280mm equivalenti senza mai perdere eccessivamente di qualità a tutte le lunghezze focali. Nitidezza buona su tutto il frame sia lato wide che lato tele. Insieme al 9-18 di Olympus costituisce un corredo perfetto per ogni viaggiatore che non ha tempo o modo di cambiare ottica troppo spesso. La sua qualità è impareggiabile nelle gite in città e nei trekking, dove permette di spaziare dai panorami ai dettagli. Mi ha sorpreso positivamente anche la qualità dei ritratti, infatti, superati i 100 mm, si riesce a staccare facilmente il soggetto dallo sfondo, pur non avendo un diaframma particolarmente aperto lato tele. Chiaramente in ambienti chiusi o poco luminosi ci si ritrova spesso ad alzare gli ISO, ma questo è fisiologico per zoom di questo tipo. Se proprio devo trovargli dei difetti, direi che partire dai 28 mm equivalenti lo rende meno utile come tuttofare, la differenza con i 24 mm equivalenti è evidente, soprattutto negli interni e nella fotografia di architettura. Per me è preferibile sacrificare qualcosa lato tele ma avere i 24 mm equivalenti, ma questa è una preferenza del tutto personale. Altro difetto è la ghiera dello zoom un pochino dura, soprattutto nel superare i 50mm, delle volte mi è sembrato di essere arrivato a fine corsa. Per un obiettivo da viaggio trovo anche strana la mancanza di tropicalizzazione, ma pur essendosi preso qualche acquazzone non ne ha mai risentito. Infine, a mio parere è leggermente sbilanciato sui corpi più piccoli, come la GX9, forse in questo caso è meglio optare sul 12-60 Lumix, che tra l'altro parte anche da 24 mm equivalenti. In definitiva, un buon obiettivo, ma non il tuttofare ideale per me. Voto 8

inviato il 10 Luglio 2023


olympus_m9-18Olympus M.Zuiko Digital ED 9-18mm f/4.0-5.6

Pro: Compatezza, peso, colori, nitidezza

Contro: Meccanismo di sblocco, qualità costruttiva, aberrazioni cromatiche in condizioni di luce difficile

Opinione: A mio parere rappresenta un obiettivo molto intelligente, poiché permette di utilizzare focali ultragrandangolari con peso e dimensioni ridottissime. Non ci sono alternative così compatte nel mondo m43, e anche negli altri sistemi l'unico simile è il Canon M 11-22. L'obiettivo non è molto luminoso, ma per uso in esterni in condizioni di luce ottimale è perfetto. Otticamente molto buono, nitidissimo dai 9 ai 14 mm, poi tende a perde un pochino lato tele. I colori sono molto accesi e davvero piacevoli. Lo trovo utilissimo per la fotografia architettonica in interni, dove è possibile aumentare i tempi di scatto per supplire alla poca luminosità, e dove i 9 mm permettono di ampliare a dismisura le possibilità creative. L'obiettivo è un po' datato e ha un meccanismo di sblocco particolarmente fastidioso: per estenderlo dalla posizione di riposo, in cui è compattissimo, a quella di utilizzo è necessario tenere premuto un pulsante di sblocco. Stessa cosa quando si intende riportare l'obiettivo in posizione di riposo. Per ovviare al problema si può lasciare l'obiettivo esteso tutto il tempo, ma così è un pochino più ingombrante e meno comodo da portare in giro. Tale meccanismo è anche causa della fragilità dell'obiettivo, e i vari cicli di sblocco possono portare alla rottura dei collegamenti e all'errore "attenzione, controllare che l'obiettivo sia correttamente agganciato alla fotocamera". A me è successo, ma essendo ancora in garanzia sono riuscito a sostituirlo. Comoda la ghiera manuale di messa a fuoco, su corpi Panasonic l'autofocus ogni tanto perde colpi. Un buon obiettivo, di cui sarebbe benvenuta una versione più aggiornata, ma per ora rappresenta quasi un unicum per compattezza e qualità nel panorama delle lenti ultragrandangolari: voto 8.

inviato il 24 Settembre 2022


panasonic_12-32oisPanasonic Lumix G Vario 12-32mm f/3.5-5.6 OIS

Pro: Leggero, compatto, parte da 24mm equivalenti, nitido, zoom manuale

Contro: Assenza ghiera di messa a fuoco, perde un po' sulle focali più lunghe

Opinione: Lo uso con soddisfazione da tre anni in coppia con una GX9, compagno perfetto per i viaggi in tutte le zone del mondo. Le sue principali qualità sono la leggerezza, la compattezza e la discrezione. Con questo obiettivo la fotocamera sarà poco più grande di una compatta e potrete metterla nella tasca di una giacca senza pensarci troppo. Sebbene non sia molto luminoso, è la scelta migliore per viaggi ed escursioni in condizioni di buona luce. La possibilità di lasciarlo esteso alla focale desiderata e le sue dimensioni lo rendono anche ottimo per la street, dove nessuno vi noterà troppo. Io lo uso prevalentemente per panorami, naturali e cittadini, e reportage, e in questa tipologia di foto una buona profondità di campo è preferibile, per cui non si sente la mancanza di un diaframma più aperto. Rispetto alla controparte Olympus (il 14-42) ha due importantissimi vantaggi: il meccanismo di zoom manuale e non elettrico, che io trovo più piacevole da usare e più preciso, e il lato wide che arriva a 24 mm equivalenti, una delle mie focali preferite per i paesaggi e che spesso viene utile anche in interni. Nitidezza più che buona fino ai 50 mm equivalenti, tende un po' a perdere lato tele. Vista la lunghezza focale massima (64 mm equivalenti) e l''apertura lato tele (5.6) non è di grande aiuto nella ritrattistica. La stabilizzazione un po' aiuta, ma non fa miracoli. Aumentando i tempi di oltre due stop rispetto al tempo di sicurezza si comincia a vedere del micromosso, pertanto non è un obiettivo da utilizzare con poca luce, anche con soggetti statici. Il diaframma potrebbe limitare le vostre capacità creative, che dovranno fare affidamento soprattutto su utilizzo della luce e composizione, ma la comodità di poterlo portare sempre con se bilancia ampiamente i suoi limiti: voto finale 8.

inviato il 24 Settembre 2022


panasonic_lumix_lx100iiPanasonic Lumix LX100 II

Pro: quasi perfetta come soluzione all in one, qualità immagine degna, se non superiore, di una mirrorless m4/3 con obiettivo kit. Buona tenuta fino 1600 ISO, anche i 3200 si difendono. Obiettivo luminosissimo su tutta la lunghezza focale e con buone capacità macro. Escursione focale sufficiente nella maggior parte dei casi. Interfaccia utente pratica e abbastanza facile da padroneggiare, comandi fisici e ghiere che permettono di impostare i parametri di esposizione anche a macchina spenta. Sta nella tasca di una giacca. Profili b/n

Contro: Assenza di tropicalizzazione, schermo posteriore non reclinabile, zoom elettrico un po' lento, ghiera sul retro della macchina di qualità un po' scadente, avrebbe fatto comodo una ghiera posteriore standard per la selezione dei tempo di scatto.

Opinione: Ho adorato la prima versione di questa fotocamera, che mi ha fatto entrare nel mondo della fotografia, allo stesso tempo mi ha fatto dannare per il problema della polvere sul sensore. Dopo un anno di mirrorless mi sono reso contro che non esiste una soluzione a lente intercambiale che offra uno zoom altrettanto luminoso e allo stesso tempo "tascabile" (intendo nella tasca di una giacca), per cui sono tornato alla LX100, convinto dall'assenza di lamentele per polvere sul sensore a un anno dall'uscita. Che dire, se si cerca una soluzione all in one di qualità e che possa essere portata con facilità nella giacca, questa è una delle possibilità migliori. La qualità d'immagine è pari a quella ottenibile con una mirrorless m4/3 con obiettivo kit, aggiungendo però un'ottima luminosità su tutta l'escursione focale che permette di fotografare in situazioni di luce non ottimali e avere un po' di controllo sulla profondità di campo. Oltre a questo, l'obiettivo ha anche delle buone capacità macro. Il sensore è ottimo per le mie esigenze, permette di scattare senza rumore fino ai 1600 ISO, ma anche i 3200 si difendono bene. Oltre, vista la luminosità dell'obiettivo e la buona stabilizzazione, difficilmente andrete. Non eccezionale la gamma dinamica. L'autofocus singolo è molto buono, anche in condizioni di scarsa luminosità. Sul continuo non posso esprimermi perché non lo uso mai. Tutte le ghiere presenti la rendono molto divertente da usare, lasciando il pieno controllo dei parametri di esposizione all'utente. A mio parere è una macchina ottima per chi vuole imaprare a fotografare, avere a disposizione tutte le ghiere numerate rende più fisica e comprensibile l'esperienza di impostazione dello scatto. Qualità che manca ad altre compatte sul mercato. Per chi già è esperto avere a disposizione tutti i parametri a vista, anche a macchina spenta, è sicuramente comodo e funzionale in alcuni generi (street). Adoro i profili bianco e nero preimpostati, danno un certo impulso alla creatività senza dover passare tempo in post produzione. Anche i profili colore sono decisamente migliorati rispetto al passato. L'interfaccia utente è molto facile da padroneggiare. Infine, tutto questo ben di dio sta nella tasca di una giacca ed è sempre a disposizione. Ma ci sono anche note dolenti in questa fotocamera, cose che Panasonic avrebbe facilmente potuto correggere senza stravolgere la bontà del progetto. Prima fra tutte l'assenza di tropicalizzazione, è verò che si può mettere nella tasca di una giacca, ma viste le passate esperienze io non l'ho mai fatto, inoltre ci si sente limitati a scattare in condizioni ambientali ottimali. Secondo, l'assenza di schermo posteriore tiltabile, caratteristica che ho adorato nella GX9 e che permette di ampliare le proprie possibilità creative, aggiungendo nuove prospettive e permettendo di scattare ad altezza pancia. Terzo, avrei preferito uno zoom manuale come quello avuto sulle mirrorless, molto più veloce e preciso rispetto a quello elettrico. Senza contare la perdita dell'attimo dovuta al ciclo di estensione dell'obiettivo a ogni accensione e spegnimento della fotocamera (si può evitare dalle impostazioni, ma non mi fido a tenerlo sempre fuori). Ritengo poi che, avere a disposizione una ghiera dei tempi standard oltre a quella simil analogica (come sulle fujifilm), potrebbe essere utile in alcune situazioni. La ghiera simil analogica passa da intervalli temporali abbastanza distanti tra loro e se si vuole più precisione è necessario aggiustare il tutto con un'altra ghiera. Poi ci sono alcuni dettagli meno curati, come la ghiera posteriore, di qualità abbastanza scadente. Concludo dicendo che la macchina è ottima come primo corpo per chi voglia imparare e come secondo corpo da viaggio per chi vuole viaggiare leggero, ma ha alcuni limiti, più evidenti per chi ha usato una macchina a ottiche intercambiabili, che spero Panasonic risolva nel prossimo modello. Voto 8,5 PS a tre mesi dall'acquisto niente polvere

inviato il 13 Marzo 2020


lg_g6LG G6

Pro: Dimensioni, versatilità fotocamera, facilità d'utilizzo, prezzo, resistente ad acqua e polvere

Contro: Batteria dopo un anno, qualità immagine in condizioni difficili, svalutazione

Opinione: Posseggo questo telefono da quasi due anni e devo dire di esserne enormemente soddisfatto. Comprato durante un black friday a un prezzo veramente vantaggioso. Una delle caratteristiche degli LG è, infatti, il calo di prezzo vertiginoso dei suoi top di gamma a pochi mesi dall'uscita. Vi piace un LG? Aspettate 6 mesi dall'uscita e lo troverete ovunque a prezzi di saldo. Il rovescio della medaglia è che se mai aveste voglia di rivenderlo non ci guadagnerete chissà che. Il dispositivo è davvero funzionale, uno dei pochi top di gamma usabile con una mano, leggero e tascabile, con schermo inferiore ai 6'. Software eccellente e facile da usare. Probabilmente i 32 gb di memoria interna sono considerati scarsi al giorno d'oggi, ma è possibile aggiungere giga inserendo una micro SD fino a 128 gb. La batteria per il primo anno arriva tranquillamente fino a sera, ma poi sarete costretti a caricarlo in mezzo alla giornata per non rimanere a secco di energia. Passando al comparto fotografico, davvero versatile, mi ha fatto innamorare del fish eye (mai avrei immaginato potesse piacermi), dando spazio alla vostra fantasia nella composizione. La lente principale non è male e si comporta molto bene in situazioni di luce ottimale. In situazioni di luce non facile però escono fuori i primi problemi. La grandangolare di notte o in interni è praticamente inutile, la qualità di immagine è buona solo per facebook, ma non osate aprirle sullo schermo di un PC. La fotocamera principale regge bene l'arrivo del tramonto, ma la presenza di luci molto più forti rispetto al contesto ambientale (vedi lampioni in strada buia) porta il telefono a sbagliare completamente l'esposizione, vi ritroverete con delle belle esplosioni nucleari in un bel quadro granuloso. Con molta pazienza si può provare a risolvere, usando la modalità manuale, ma non avreste grandissimi risultati. Io l'ho usato in alcuni viaggi a causa della dipartita della mia fotocamera principale e come strumento di emergenza ha fatto il suo lavoro. Anche perché a differenza di molte fotocamere dal mid range in giù è tropicalizzato, quindi, non teme sabbia, polvere e pioggia. Attualmente lo potete trovare a meno di 200 euro, regalato direi.

inviato il 17 Agosto 2019


panasonic_lx100Panasonic Lumix LX100

Pro: Obiettivo luminosissimo, ergonomia, versatilità, peso, ghiere per impostare qualsiasi parametro, estetica

Contro: La facilità con cui la polvere riesce a depositarsi sul sensore, non esattamente tascabile come alcune sue concorrenti

Opinione: La mia prima fotocamera di un certo livello dopo una compattina Sony e un Galaxy S3. Mi ha fatto innamorare veramente della fotografia. La possibilità di impostare tutti i parametri con le ghiere mi ha permesso di capire, viaggio dopo viaggio, cosa vuol dire avere il pieno controllo dei parametri di scatto e quanto questo renda la fotografia molto più divertente e ispirante del semplice punta e scatta. Presa per il suo obiettivo luminosissimo, non posso che confermare la bontà dello stesso in ogni situazione. Per quanto forse un po' limitato nello zoom, per le mie esigenze è andato più che bene, permettendomi splendide foto in notturna o in interni poco illuminati. La stabilizzazione poi da una mano supplementare. Non esattamente tascabile ma comunque portatile, al collo quasi la si dimentica e comunque può stare tranquillamente nella tasca di una giacca. Dopo un anno di grande amore e passione veniamo alle note dolenti: dopo un viaggio nel deserto del Wadi Rum sono cominciate a comparire delle macchie nere nelle foto. Evidenti specialmente nelle foto con sfondo chiaro e uniforme (come può essere un cielo azzurro) a diaframmi superiori a 5. Ho scoperto con rammarico di non essere l'unico ad aver riscontrato questo problema: la facilità con cui la polvere viene risucchiata dallo zoom e si deposita sul sensore. Sono stato a far pulire il sensore dal servizio assistenza Panasonic circa 4 volte in un anno, ma il problema si è sempre ripresentato dopo poche sessioni di utilizzo, seppur sempre protetta e utilizzata in luoghi molto meno polverosi di un deserto. Dispiace molto perché altrimenti sarebbe stata la camera compatta perfetta. Dispiace ancor di più che per la sua erede non siano state prese contromisure di rilievo. Voto 7

inviato il 30 Dicembre 2018




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