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Franco Santi
www.juzaphoto.com/p/FrancoSanti



avatarImitare? perchè no!
in Blog il 17 Maggio 2020, 21:25




Sono rimasto "impressionato" da questo pittore che non conoscevo.
Cercherò di produrre delle immagini ispirandomi a queste opere.

Ma perche non mi vengono mai idee così, perbacco!!!
franco santi


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avataristantanea di un vecchio (la fotografia non è fatta di soli pixel. )
in Tema Libero il 01 Giugno 2019, 13:57


OMBRE.
Per così tanto tempo c'erano state ombre.
E per un certo periodo il passaggio fuggevole dei sogni e dei ricordi del passato era stato un conforto.
Ma ora, le ombre sono appassite e vecchie, debilitate e disseccate.
Sono state svuotate dell'interesse da molto tempo.
Ma continuano a fluttuare nella mente su ali storpiate, svolazzando brevemente nel buio ormai ristretto della coscienza, per poi svanire nelle ragnatele.
Ogni tanto una di loro, torna a muovere le ali ed al solo pensiero, escono, ombre del passato.

OMBRE, mano a mano che uno invecchia, il peso e le dimensioni del cervello diminuiscono lasciando cavità nella mente.
Gli anni che passano sono una scavatrice, un immenso scavatore che raccoglie la massa delle esperienze passate, nelle fauci della dissipazione.
La lenta, sicura evacquazione dei decenni che passano, lascia una stanza di ali nella testa per stimolare i ricordi.
Dietro gli occhi giace il vuoto dell'età; la ferita aperta degli anni sottratti.

OMBRE, in modo lento e ponderoso fluttuano attraverso il mare della mente come pezzi vaganti di sargassi sulle acque di un oceano morente.
Con la quiete delle navi abbandonate, si spostano in processione oltre la sfera della conoscenza.

OMBRE.


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avatarUn morbido...soft, soft...
in Blog il 29 Gennaio 2019, 10:27


Rispolvero dopo tanto tempo, una vecchia amicizia che non frequentavo da molto: Un obbiettivo che vi voglio presentare. Prego, Mamyia 145 mm SF !
Quanti ricordi giovanili, sfumature su volti femminili, volti maschili ingentiliti, riflessi da sogno, un mondo più dolce, felice...

Ultimamente, e veniamo all'oggi, ho acquistato un adattatore per la canon 6D, non volendo usare la 645 Mamyia, su cui si ottengono i migliori risultati, che a volte è troppo faticosa nell'uso.....non è vero sono io che, impigrito, non ho il coraggio di ritornare, se non occasionalmente, alla pellicola.

145 mm sul formato 4,5x6, sul full frame si trasforma in un quasi 230 mm.
Forse troppo per ritratti, ma il risultato, merita, altro se merita!
Una nitidezza eccellente anche con il "soft" più spinto, colori non troppo saturi, come piacciono a me, ed in equilibrio.

Un unico neo, se lo si considera tale, il dover mettere a fuoco ad ogni spostamento della prima coppia di lenti che regolano il "soft".

Non ci spaventeremo mica per così poco ?

Grazie e se c'è qualcuno che lo ha usato mi confermerà quanto detto.

Sempre vostro amico, franco santi.

www.dyxum.com/dforum/samples-mamiya-sekor-sf-c-145mm-f4-0_topic112809.

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2421438


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avatarCamera oscura in alta montagna
in Tema Libero il 17 Settembre 2018, 13:39


Philadelphia academy - the biggest school of photography in the world !

Nell'immenso building semicircolare centinaia di aule accolgono migliaia di studenti affidati a maestri di fama mondiale, o quasi.
Pare vi siano 450 ingranditori e migliaia di strumenti elettronici e non, digitali e tradizionali. Sette sale da proiezione e una quantità enorme di mostre e altro.
In ogni aula aria condizionata, luci rosse o verdi, a seconda delle carte usate, due ingranditori, due computer, telefono interno ed esterno, bacinelle di ogni dimensione, reagenti sempre termostatati. Insomma, ogni belluria, ogni ritrovato della tecnica moderna in fatto di fotografia.
Non parliamo della mia class room. Mi ci è voluto un bel po' per convincermi che fosse reale.

Certe volte, nei momenti di relax, appoggiato al grande tavolo da lavoro, alla giusta altezza, con la testa tra le mani, tanto da conciliare il sonno, mi appare una stanza nella capanna dello Yosemite National Park, in California. E sorge in me, maligno, il sospetto che tutta quella panna montata, tutta quell'immensa torta alla crema che è la biggest school of photography non valga un corridoio mal illuminato da una lucerna ad olio e una tinozza piena di acqua approssimativamente potabile, di questa capanna, dove, col mal di denti e un freddo intenso, sviluppava i suoi negativi Ansel Adams, partito da casa con i cinquecento dollari dati dal padre che in lui credeva.

franco santi


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avatarSpecializzazioni.
in Blog il 15 Giugno 2018, 17:27


Chi è lo "specializzato?" E'uno di quegli ineffabili personaggi che, pur eseguendo una stampa alla "Adams", poniamo, in maniera abbietta e contraria a tutte le regole della buona educazione fotografica, diventa il solo interprete autorizzato del Grande dello Yosemite Park: non si sa il perchè.

E'spesso un depositario della vera maniera di realizzare una solarizzazione alla Man Ray.
Oggi, poi, lo specializzato ha fatto un passo in avanti. Stampa alla Bresson, Newton, Penn.

Spesso lo specializzato è specializzato in due o tre modi di stampa soltanto.

Incancellabile in me il ricordo di due buffi personaggi che nella pausa di un corso di tecniche di stampa fotografica si scambiavano gli allievi: "Ho detto che gli insegnerai a stampare i bianchi di Avedon", e l'altro di rimando: "Grazie collega, e io gli dirò che gli insegnerai a stampare i neri di Koudelka"

Non l'abbiano a male gli specializzati.


franco santi


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avatarrichiesta d'aiuto tecnica del perossido (acqua ossigenata)
in Tecnica, Composizione e altri temi il 31 Maggio 2018, 11:31


Chiedo un aiuto !
La tecnica del perossido, conosciuta effettivamente da non molti, io l'ho usata parecchie volte per compensazione durante lo sviluppo di negativi b\n ecc.
Dovendo terminare una pubblicazione sulle tecniche di camera oscura e sulle fotografia in generale, non riesco a trovare bibliografie a riguardo.
L'ho descritta minuziosamente, ma necessita (se possibile) di una bibliografia per completezza d'opera.

Se qualcuno la conosce, ma sopratutto l'ha letta da qualche parte e si ricorda il testo di riferimento, me lo trasmetta; sarò riconoscente.
A chi è interessato, posso descrivere la metodica nei suoi particolari.

Anticipatamente grazie, come sempre vostro amico.

franco santi


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avatarmontaggio fotografia a caldo
in Blog il 23 Dicembre 2017, 12:53





Sequenza per il montaggio a caldo di una stampa fotografica su di un supporto.


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avatarConsiderazioni
in Tema Libero il 08 Novembre 2017, 16:47


L'invidia che proviamo per i fotografi più illustri non dovrebbe impedirci di provare meraviglia per come, a volte, ciascuno di noi ha idee e fotografie nuove.

Forse ci aggrappiamo alle nostre superstizioni sulla creatività per far apparire più perdonabili le nostre deficienze.

Infatti quando ci diciamo che le capacità dei maestri sono semplicemente inesplicabili, in fondo non facciamo che consolarci con l'idea che questi super-fotografi vengono al mondo dotati di tutte le qualità che noi non possediamo.
Pertanto i nostri insuccessi non sono da ascrivere a nostra colpa, nè le virtù di questi ultimi a loro merito.

Magari fosse così............


franco santi



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avatarRiccardo Toffoletti
in Tecnica, Composizione e altri temi il 03 Novembre 2017, 13:36





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avatarFotografia Amatoriale
in Blog il 26 Ottobre 2017, 13:10


Nelle moderne Camere Oscure, dove tutto è bianco e ben illuminato, si alternano alle pareti fotografie in copia di Stiegliz con gli ultimi astrattisti del momento a volte originali.

In questo biancore tenue e senza ombre, una macchia di eclisse: il nero Durst 805.
Una pennellata di scuro dona: ed è già molto che si attribuisca al vecchio re degli strumenti fotografici questa funzione decorativa in luoghi dove il vero sovrano fotografico oggi, è il monitor con computer annesso.
Questo, più insidioso e subdolo del pachidermico ed innocente ingranditore si cela sotto lamierini color crema, si maschera dietro superfici satinate. E dalle bocche ben dissimulate di stampanti modernissime vengono fuori quelle immagini dette ancora impropriamente "fotografie".
Non più destinate al godimento di stampatori o di ammiratori, esse sono divenute pretesto per la bravura dei fotografi specializzati, autentici campioni del frazionamento dei pixel.
Sterilizzandosi ogni giorno di più, passano dai freddi fondali da ripresa ai surriscaldati processori dei calcolatori (detti computer), raggelando nella carta plastificata.

Questa spettrale sopravvivenza della camera oscura che fu non assolve neanche un po' le funzioni che solo poco tempo fa aveva: più o meno ampia, destinata a raccoglier attorno all'ingranditore, a qualche bacinella e forse ad un termometro, un gruppo di amatori vogliosi di conoscere in via diretta la fotografia chimica, confortati dall'attenzione di parenti e amici. I quali, per la loro schietta e semplice curiosità fotografica e la bonomia delle loro esigenze tecniche, non potrebbero essere ragguagliati agli amatori di oggi, dediti, più che al piacere di osservare esteticamente, all'indagine tecnica della stampa digitale ed al severo commento di elaborazioni esaminate al lume del moderno esperanto interpretativo.

Dubbia a volte era la riuscita della stampa in bacinella, ma sicuro l'amore per la fotografia.

franco santi


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avataritaliano\inglese - inglese\italiano. Un vocabolario difficile.
in Tema Libero il 18 Giugno 2017, 16:57


Qualche tempo fa, a Londra, per partecipare come membro di giuria ad un "contest" fotografico di un certo rilievo, e in quell'occasione salutare il vecchio amico Chris P. grande fotografo e stampatore anche lui di giuria, mi è sembrato giusto, il giorno dopo con lo stesso e davanti ad una birra, mantenere alto il livello dei patrii fotografi che si erano piazzati direi con merito.

L'amico con una anglosassone tranquillità, mi faceva notare che noi Italiani siamo forse troppo narcisisti nei nostri stessi riguardi (e questo è vero) e che non depone bene nei nostri riguardi in senso fotografico.

Io ho risposto che bisogna separare la valutazione artistica dall'indole personale del fotografo (per mia fortuna dovevo decidere solo il lato tecnico) e che questo nulla ha a che vedere con i risultati finali.
Se riesco a riconoscere uno stile, (come nel caso del nostro novello Salgado italiano), questo non dovrebbe influenzare la valutazione, ma...se anche fosse...? se le fotografie dimostrano una buona mano...!

SOSPETTO: ...era forse a conoscenza dei nomi prima delle valutazioni?

Ci siamo lasciati come sempre da buoni amici. Lui, inglese io, italiano.


franco santi


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79 anni, prov. Udine, 331 messaggi, 93 foto

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Attrezzatura: Canon F-1, Linhof Technika, Mamiya 645 Super, Canon 6D, Canon 450D, Mamiya Sekor 80 mm f/2.8, Zeiss Sonnar 180mm f/2.8 (C/Y), Zeiss Planar 100mm f/2 (C/Y), Canon EF 24-105mm f/4 L IS USM II, Canon EF-S 17-85mm f/4-5.6 IS USM, Zeiss Planar T* 50mm f/1.7 (C/Y), Zeiss Jena Flektogon 20mm f/2.8 (Per vedere le statistiche di fotocamere, obiettivi e ISO più utilizzati da Franco Santi, clicca qui)

Occupazione: farmacista-fotografo-bibliofilo-scrittore-pianista(scarso)- e tanto altro...

Interessi: Chimica fotografica-pianoforte-camera oscura-arti figurative.

Franco Santi nasce ad Udine il 23 maggio 1945, comincia a fotografare a 12 anni con una Voigtlander folding 6x9 regalata dalla madre e forse appartenuta ad uno zio.
Qualche anno dopo entra i possesso di un esposimetro marca i.c.e che gli permette di produrre esposizioni più precise.

Nel 1959 il padre gli regala una Leica III C (usata), che tuttora possiede dopo averla una volta inspiegabilmente venduta e poi, fortunatamente ricomprata dalla stessa persona.

Nel 1971 acquista una Canon F1 che tuttora, anche se raramente, è in uso assieme ad un corredo di ottiche di varie focali. Usa anche una Linhof technika 70 6x9 e (attualmente) due Canon eos: 450d e 6d con varie ottiche.

Nel 1977, a cinque anni dalla laurea in farmacia, apre senza grande successo, uno studio fotografico cittadino che chiuderà dopo tre anni. Collabora in quel periodo anche con la ditta Ornano fino al 1978 e si occupa di chimica fotografica a puro titolo personale. Conosce nello stesso anno Lennart Nilsson.

Si dedica con attenzione al ritratto di artisti legati al mondo musicale in special modo pianistico. Michele Campanella (pianista) Laura De Fusco (pianista) Gianfranco Plenizio (dir. orch.RAI di Roma) Nino Gardi (pianista) Vincenzo Vitale (didattico musicale) Enrico Renna (compositore) Damiana Bratus (pianista) Ennio Morricone (compositore) e altri; gli sono organizzate mostre personali (Udine, Roma, Trieste, Abu-Dhabi) e tiene svariati corsi (tecnica) per professionisti e dilettanti.

Si dedica inoltre alla soluzione di problematiche legate alla fotografia ospedaliera (fluorangiografie) e scientifica in genere, lavorando per svariati ospedali e per l'Università di Udine. Scrive e fotografa per "Plein-Air, Airone ed altre riviste italiane.

Ma la passione per la stampa fotografica aumenta considerevolmente con l'approfondimento (1980) delle tecniche di Ansel Adams che lo spingono verso un miglioramento tecnico ed estetico.
Nel 1994, apre un laboratorio di stampa fotografica che presto si fa conoscere per la qualità e precisione del lavoro. Il laboratorio (per motivi di salute) chiude nel 2006.

Spera inoltre di potersi dedicare alla sua grande passione per molti anni ancora.



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