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Il salto del toro. Ethiopia inviato il 17 Gennaio 2022 ore 9:54 da Gianni Calgaro. 0 commenti, 141 visite.
Il salto del toro. Ethiopia etnia Hamer
E' un rito di passaggio dall'infanzia al primo stadio dell'età adulta cioè è il primo balzo importante nella gerarchia di questa etnia.
Ogni giovane verso i 18/20 anni, quando decide di fidanzarsi, deve superare questa prova di coraggio. La cerimonia è preceduta da una serie di danze propiziatorie e cerimoniali che vanno avanti per tutta la giornata e che coinvolgono tutta la tribù.
Il ragazzo, dovrà saltare, correndo sulla loro schiena e senza cadere, una decina di buoi affiancati. E' una cerimonia complessa e lunghissima. Il ragazzo avrà amici e alleati: i suoi ospiti, i maz, giovani che hanno già saltato il toro ma che sono ancora troppo giovani per sposarsi e avere figli (fra i 20 e 25 anni), si riuniranno per bere, in suo onore, un interminabile caffè.
Le giovani parenti del novizio, invece, dovranno farsi frustare dai maz per dimostrargli affetto. Le cicatrici di queste frustate sono un orgoglio sulla schiena delle giovani donne Hamer.
Le donne si sottomettono senza pianti e lamenti a questa tortura, perché devono dimostrare il loro coraggio e quello della loro famiglia.
Inoltre le cicatrici sono divenute un sinonimo di bellezza.
È completamento nudo a parte un bastoncino che tiene legato al petto con delle corde e solo quando sarà lasciato andare si lancerà nella sua corsa sulla groppa dei tori: dovrà "saltare" avanti e indietro almeno per quattro volte di fila senza cadere.
Se non riuscirà a compiere questa impresa (una sola caduta è concessa) per lui non vi sarà futuro: sarà emarginato dalla società Hamer. Se la sua corsa, invece, avrà successo, il ragazzo diventa maz e comincerà il suo lungo cammino nella gerarchia sociale tradizionale.
Il viaggio è del 2015
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![[Video]](https://img2.juzaphoto.com/001/shared_files/uploads_video/video4147708.jpg)
inviato il 17 Gennaio 2022 ore 9:54 da Gianni Calgaro. 0 commenti, 141 visite.
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