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Islanda, l'isola dei fotografi


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Islanda, l'isola dei fotografi, testo e foto by Luciano77. Pubblicato il 07 Maggio 2013; 22 risposte, 20885 visite.


Seconda isola europea, copre una superficie di 103.000 kmq; grosso modo è l'estensione delle regioni del nord Italia, compresa la Liguria e una parte dell'Emilia Romagna. Situata nell'Oceano Atlantico, vanta la località più a ovest d'Europa, dalla quale dista quasi 1000 km dalla Norvegia e circa 800 dalla Scozia, mentre le Groenlandia è relativamente vicina; meno di 300 km. I primi coloni hanno avuto la mano pesante con la vegetazione del luogo e, come se non bastasse, hanno introdotto migliaia di pecore, ghiotte dei germogli delle giovani piante, contribuendo a formare un ambiente che, tranne alcune località, è quasi privo di alberi. La desertificazione e l'erosione sono diffuse e assieme alle condizioni climatiche e all'intensa attività vulcanica, un terzo di tutte le attività vulcaniche verificate sulla terra negli ultimi 1000 anni sono collegate a quest'isola, hanno modellato l'Islanda come nessun altro paese europeo. La conseguenza di questi e altri fattori è una grande varietà di ambienti: vaste estensioni di deserto, soprattutto all'interno, ghiacciai che arrivano a poca distanza dal mare, come il Vatnajokull, fiumi impetuosi che talvolta scavano profondi canyon e originano cascate impressionanti; sconfinate distese di sabbia vulcanica dal colore cupo localmente in forte contrasto con un piccolo fiume che le solca, contornato da una vegetazione rigogliosa; tundre a perdita d'occhio costellate da una miriade di laghi di varie dimensioni e altro ancora.



Cartina dell'Islanda. Il tracciato in rosso-arancio è quanto percorso per realizzare il servizio.

Le zone caratterizzate da eruzioni vulcaniche sono un capitolo importante: attualmente alcuni vulcani sono ancora attivi, come il Krafla presso il Lago Myvatn, l'Hekla, nel sud/ovest; alcuni sono attivi al di sotto di un ghiacciaio, come l'oraefi immerso nei ghiacci del Vatnajokull. In questo tipo di situazione, l'acqua calda che sgorga scioglie il ghiaccio formando tunnel e grotte al di sotto della calotta. Oltre ai vulcani veri e propri in Islanda ci sono circa 250 zone geotermiche con circa 780 sorgenti di acqua bollente; quest'acqua che sgorga a 75/100° C, spesso si mescola con acqua fredda e permette al visitatore un fantastico bagno caldo all'aria aperta, del tutto naturale. Ed ancora gayser, soffioni, solfatare, fonti termali, pozze dove il fango bolle in continuazione, crateri, caldere e fiumi di lava, alcuni colonizzati da licheni, altri da muschio talvolta di 10/20 cm.
Le fredde e pescose acque dell'oceano danno nutrimento a balene, migliaia di foche e un numero indescrivibile di uccelli marini che vanno ad aggiungersi a quanti frequentano laghi, zone umide e tundra.
A questo sorprendente paese aggiungiamo qualcosa che fa impazzire i fotografi, ma anche quanti preferiscono il binocolo avvertono la straordinaria bellezza che scaturisce da questa situazione: è la luce, la luce del grande nord; poco importa se l'isola principale dell'Islanda si trova a sud del Circolo Polare Artico, sono l'isola di Grimsey ne è a ridosso, quando nelle belle giornate il sole si avvicina all'orizzonte ed emana una luce calda e radente che forma ombre lunghissime, è capace di "accendere" e far risplendere una zona che poco prima era monotona e deprimente.



Islanda - Zona geotermica, ripresa notturna.

Visita all'Islanda
La grande varietà di ambienti, la posizione geografica e, in numerosi casi, la facilità di avvicinare gli animali, consente di praticare osservazioni e acquisire buone immagini con una discreta facilità. Di seguito la descrizione delle principali località visitate nei due viaggi e osservazioni personali relative ad alcune specie:

Lago Myvatn - è il punto di arrivo, o di passaggio di quasi tutti i viaggi in Islanda; nonostante sia una località molto visitata, più "urbanizzata" che altrove, c'è molto da vedere e da fotografare. Ancora prima di arrivare sul lago, per chi proviene da est, a poche decine di metri dalla carreggiata è impossibile non notare le solfatare di Hverir; percorrendo 7 km verso nord, se ne vedranno altre nell'area del Krafla. Sempre prima del lago, uno sterrato che si dirige a sud, porta a Grjòtagià: un piccolo campione della più lunga Dorsale Atlantica; una lunga spaccatura con all'interno grotte dove sgorga l'acqua a 80°C. Costeggiando il lago, verso sud, un'altra strada porta ad un'immenso cratere: Hverfjall, un sentiero ne permette l'ascesa. Lungo il lago, sul lato nord/est, è visitabile una piccola foresta di betulle; betulle in Islanda significa Tordo sassello, Scricciolo d'Islanda e altri piccoli passeriformi.



Islanda - Lago Myvatn, pseudocrateri.

Una delle principali attrattive della zona sono i pseudocrateri ubicati nel lago stesso; si accede tramite un camminamento presso Skùtustadir, poco più a nord si costeggia il lago con l'auto. Molte aree nei dintorni del lago sono private e recintate; proseguendo sulla 1 verso sud, si arriva all'incrocio con la 848, attraversato il ponte e parcheggiata l'auto si può percorrere liberamente le rive del fiume Laxà, emissario del lago. Per fotografie e birdwatching questa zona è molto interessante, da dedicarvi alcuni giorni: in giugno sono visibili, spesso a breve distanza, Morette arlecchino, Quattrocchi d'Islanda, Falaroppo beccosottile e tanti altri. In luglio rimangono le morette, si spostano invece i quattrocchi, sul fiume si notano molti pulcini. Proseguendo sulla 848 si compie il giro attorno al lago; verso nord si arriva ad una riserva molto conosciuta, vi nidificano 16 specie di anatre, smerghi, strolaghe e molti altri. In giugno la riserva è delimitata da cartelli; si può sostare con il veicolo, ma non scendere e tantomeno addentrarsi nella riserva. I prati attorno al lago sono popolati da specie "comuni" in tutta l'isola: Piviere dorato, Chiurlo piccolo, Pettegola e altri. In zona vi sono vari servizi: campeggi, alberghi, negozi, piscine, distributore ecc.



Islanda - Landmannalaugar, una zona splendida all'interno dell'isola

Landmannalaugar - è una zona splendida, rientra a pieno titolo tra le meraviglie d'Islanda. Intere montagne di riolite, una combinazione di minerali che sottoposta a metamorfosi hanno assunto colorazioni che vanno dal giallo ocra a tutte le sfumature di pastello, sconfinando su toni rossi. Alcuni versanti presentano sfumature azzurro piombo spesso intervallate da muschio di un verde cupo e chiazze di neve che si combinano armoniosamente con i restanti colori. Una delle zone più interessanti si raggiunge attraversando la distesa di lava, sul sentiero per Pòsmork, presso Brennisteisalva. Pochi uccelli, se si esclude qualche esemplare femmina di Moretta arlecchino e Falaroppo beccosottile, nei fiumi che solcano il campeggio. Ci si arriva percorrendo un tratto della F26 e di seguito la F208, cartine in zona. La strada è percorribile con qualsiasi mezzo; un veicolo che non sia un 4x4 dovrà fare attenzione, in caso di pioggia, ad una rampa di una cinquantina di metri. Gli unici guadi sono nelle vicinanze del campeggio; i 4x4 possono superarli, le auto normali parcheggiano e gli occupanti passano il fiume con una passerella. Nel campeggio vi sono servizi igienici, docce calde, lavabi e una piscina naturale di acqua calda.



Islanda - Scogliere di Làtrabjarg, colonia di Urie

Làtrabjarg - un viaggio nel viaggio; dalla circolare dista circa 340 km, attraverso fiordi e insenature che pare non finiscano mai. Il premio per chi ci arriva è una delle più grandi colonie di uccelli marini d'Islanda: 12 km di scogliera con altezze che vanno da 50 a 500 metri. Ospita milioni di uccelli, tra i quali Pulcinella di mare, Urie, Gabbiani tridattili, Gazze marine, Cormorani e tanti altri. In questa località, è abbastanza facile osservare il Gabbiano glauco (Larus hiperboreus), presente solo in Islanda e Groenlandia. Ha dimensioni leggermente superiori al Gabbiano reale; assieme al Gabbiano d'Islanda è l'unico che non presenta colorazione scura sulle ali e sulla coda. Da lontano appare quasi completamente bianco; una più attenta osservazione rivela un grigio pallido sul dorso. Becco giallo con macchia rossa. La spiaggia e il mare della baia che si attraversa poco prima di arrivare alla scogliera, accolgono una miriade di Edredoni (Somateria mollissima), limicoli, qualche Beccaccia di mare e nei rivoli d'acqua che si gettano in mare il Falaroppo beccosottile (Phalaropus lobatus). Sulle rocce e nei terreni ghiaiosi sono presenti rispettivamente lo Zigolo delle nevi (Plectrophenax nivalis), e il Corriere grosso (Charadrius hiaticula). In luglio si comincia ad osservare qualche maschio di Moretta arlecchino (Histrionicus histrionicus), che ha raggiunto il luogo di svernamento, al termine della stagione riproduttiva. Sotto il faro, con la bassa marea, spesso si possono osservare un gruppo di foche pigramente adagiate sugli scogli. Verso sera quando tutti i visitatori si sono ritirati, la Volpe artica preda gli uccelli che stazionano nella sommità della scogliera: Pulcinella di mare, Fulmari e talvolta Urie, come testimoniano i resti nelle vicinanze. Cacciata dai locali è estremamente diffidente. Poco prima della scogliera un prato è stato adibito a campeggio, ci sono i servizi, ma spesso con poca acqua.



Islanda - Myrdalssandur, delta sabbioso a sud dell'isola

Myrdalssandur - Sandur, termine islandese che identifica vasti delta sabbiosi formati da materiale eroso da ghiacciai e trasportato a valle dai fiumi, o per ablazione.
Breidamerkursandur, è abbastanza conosciuto come terreno di riproduzione degli Stercorari. Questi uccelli nidificano anche a Myrdalssandur, con il vantaggio di qualche pista che arriva fino al mare. Ad una ventina di km da Vik, si notano in direzione del mare degli strani isolotti: l'erba ha fermato la sabbia e il terreno circostante si è eroso; sopra di essi nidificano gli Stercorari. Per le loro abitudini, sono degli eccellenti soggetti per immagini dinamiche, infatti qualsiasi creatura che si sposta anche solo nelle vicinanze del territorio viene fatto oggetto di attacchi aerei che culminano con un passaggio radente al capo.

Heradssandur - Delta sabbioso a nord di Egilsstadir, si raggiunge percorrendo la 94. Zona molto interessante per le numerose specie nidificanti: Labbi, Oche selvatiche, Pittime reali, altri limicoli, Cigni selvatici e molti altri. Passato Eidar talvolta si osserva il Girfalco ai bordi della strada, è presente la Volpe artica. Poco prima dell'abitato di Unaòs, uno sterrato conduce a due laghetti: in luglio sono presenti Strolaghe minori. Tra Borgarfjordur e il piccolo porto alla fine della 94, Pernice bianca nordica. Dal porticciolo, con alcuni gradini, si accede ad una piccola ma numerosa colonia di Pulcinella di mare e Gabbiani tridattili. A Borgarfjordur, possibilità alloggio e servizi.



Islanda - Interno dell'isola percorrendo la strada F35

F 35 - Strada interna che inizia a sud di Blonduòs arrivando alla cascata di Gulfoss passando per Hveravellir (Kjolur): una zona geotermica dove in un piccolo pozzo è possibile fare un bagno caldo. Taglia in due l'isola e spesso viene usata come scorciatoia da autobus e camion. Percorribile con qualsiasi mezzo da momento che non ci sono guadi; le sospensioni delle auto non 4x4 verranno sollecitate nel tratto da Gulfoss/Kjolur per un'abbondante presenza di sassi nella carreggiata. Paesaggio abbastanza monotono e scontato nelle ore centrali; splendide le cime dei ghiacciai se illuminate da una luce radente, con il deserto e alcuni laghetti che arricchiscono il primo piano. Le ore più indicate sono tra le 21,30 e le 23. A Kiolur è presente un campeggio e carburante esclusivamente come emergenza.

Hraunfossar, Geysir e Gulfoss - Località molto visitate e, per motivi ovviamente diversi, tutte molto interessanti. A nord/est di Borganes si raggiunge Husafell e circa 4 km prima le cascate laviche dovute al fiume Hvità, le cui acque di un intenso color smeraldo, scorrono appunto nella lava. Sempre a nord/est, ma in questa occasione di Selfoss, si visita un po' il simbolo dell'Islanda; il gayser e dieci chilometri oltre la notevole cascata di Gulfoss. La zona offre varie possibilità di alloggio e servizi. A Gulfoss c'è un ufficio per documentarsi sulla viabilità delle strade interne.



Islanda - Falaroppo beccosottile, numeroso sui fiumi dell'isola

Laguna di Jokulsarlon - Vicinissima alla circolare: numerosi iceberg si staccano dal ghiacciaio Beidamerkurjokull, per poi immergersi nella laguna ed infine, lentamente, dirigersi verso il mare. Non l'ho mai vista con il bel tempo, peccato perché è abbastanza singolare come scenario, ed inoltre nelle acque della laguna e, dove essa sfocia in mare, pescano migliaia di Sterne artiche; nella massicciata ai bordi, quest'anno uno Zigolo delle nevi vi ha costruito il nido.

Kverkfioll - Uno sperone di roccia situato tra due lingue del ghiacciaio Vatnajokull, nella parte settentrionale del paese. Comunemente si intende la grotta che si forma allo sgorgare di acqua calda al di sotto della calotta; la strada migliore per raggiungerla parte dalla circolare nei pressi di Modrudalur, indicazioni e cartine in zona. Un centinaio di km di sterrato, a tratti anche impegnativo con grosse pietre da superare, inoltre quattro guadi e obbligo di fermarsi all'apposito campeggio. La grotta in effetti è un tunnel e a mio avviso è meno interessante della zona vulcanica che si attraversa pochi chilometri prima. Tutta l'area è abbastanza piovosa e fredda.



Islanda - Campo di lava nei pressi del Lago Myvatn, ripresa notturna

Skaftafell - Parco Nazionale molto frequentato, a sud dell'isola; indicato per passeggiate in alta montagna. Un sentiero conduce alla cascata di Svartifoss; non particolarmente grande o impetuosa, ma ha il pregio di essere fiancheggiata da bellissime colonne verticali di basalto. Lo stesso prosegue in direzione nord/ovest o nord/est, con ampie vedute sul territorio

Asbyrgi - Parco Nazionale: una profonda gola con pareti alte un centinaio di metri hanno riparato dal vento e permesso di svilupparsi ad una bella foresta di betulle che raggiungono altezze di una decina di metri; non poco in queste zone. Presente la Pernice bianca nordica*, molti Tordi sasselli, Scriccioli d'Islanda e altri. Sulle pareti nidificano Fulmari e il Girfalco; alcune anatre nel laghetto in fondo alla gola. Vasto campeggio con vari servizi.circostante. Il campeggio è ampio e gode di molti servizi, tra cui docce calde a gettoni e supermarket.



Islanda - Quattrocchi d'Islanda in volo

Foche - La penisola di Vatnsnes, a ovest di Blonduos, è considerata una delle migliori località per avvistare foche. L'area dove sono più numerose è una fattoria privata chiamata Illugastadir; si raggiunge da Hvammstangi sulla 711, poco prima dell'abitato di Tjorn. Le foche sono pigramente adagiate su scogli ad una distanza di 50/70 m circa dalla riva. La coppia di anziani attualmente residenti non ha nessuna difficoltà a concedere una visita alla loro proprietà; oltre alle foche, nella vicina baia, si osservano Urie nere, Corriere grosso, Beccaccia di mare, Edredoni, cormorani ecc. Sul prato una discreta colonia di Sterne artiche, Pettegole, Beccaccini. Alloggio e servizi presso Hvammstangi.

Girfalco - Unico falco presente in Islanda; ha una colorazione più scura rispetto ai cugini nordamericani. Molto diffidente nei confronti dell'uomo. Avvistato un adulto sulla penisola di Tjones; a oltre 500 metri non ha dato il tempo di fermare l'auto e inquadrarlo con il binocolo. Avvistato un giovane e un adulto nei pressi della cascata di Godafoss, sull'ultimo pezzo della F 26 (tra Akureyri e L. Myvatn); avvistato per due volte anche nel delta sabbioso di Heradssandur. Nel primo viaggio notato a mezzanotte sul bordo della strada, tra il Lago Myvatn e il Lago Masvatn. A nord/ovest del Lago Myvatn, entrando nella Laxàndur con la n° 856 e costeggiando il fiume, la strada all'inizio sale, dopo la discesa che ne segue, a sinistra su una roccia si nota una macchia bianca: sono gli escrementi espulsi dal nido del Girfalco che si trova immediatamente sopra, a circa 200 m dalla strada. A fine giugno risultava vuoto.



Islanda - Landmannalaugar, interno dell'isola

Pernice bianca nordica - La si osserva con maggior facilità fino alla prima metà di giugno, quando, ancora in mezza muta, sembra "mettersi in mostra" nelle località più disparate: durante il primo viaggio l'ho trovata, a quote abbastanza basse, sulle pendici del Parco Skaftafell; nei pressi della strada che conduce a Làtrabjarg, a pochi metri dal mare; nelle vicinanze dell'aeroporto internazionale di Keflavik, forse in questo caso approfittando della relativa protezione dovuta alla vicina base militare americana; sulla strada 864 che dalla 1 porta alla cascata di Dettifoss, intenta a farsi un salutare bagno di polvere. È indicata come presente anche nel Parco di Asbyrgi*. In luglio, il piumaggio estivo la rende maggiormente mimetica e scovarla è più difficile. Nel secondo viaggio, incontrata casualmente in una piccola pista laterale, tra Borgarfiordur e il piccolo porto al termine della strada.

Volpe artica - è l'unico mammifero terrestre originario d'Islanda; ha dimensioni simili ad un gatto domestico, in estate il pelo assume una colorazione marron scuro. Inizia l'attività tra le 10 e le 11 serali. È presente in tutti i luoghi dove può predare qualcosa; sulle scogliere, nei delta sabbiosi, nelle oasi dell'interno dove nidificano cigni e Oche selvatiche. Molto diffidente nelle zone popolate, meno vigile all'interno. Avvistata a Làtrabjarg, nel delta sabbioso di Heradssandur. Indicata in località Adalbòl*, al fine della 704 a sud di Hvammtangi, nei pressi di una fattoria abbandonata. Un altra zona interessante per la volpe è il Lago Hvitarvatn*, sulla F 35 dopo la cascata di Gulfoss. Nella riserva adiacente al lago si riproducono Oche selvatiche; un'abbassamento del terreno permette alla volpe di avvicinarsi alle prede.



Islanda - Luce radente e arcobaleno dopo un temporale

Notizie utili
Come arrivarci - Aereo: più veloce rispetto al traghetto, ma anche più dispendioso, oppure in base alle scelte, limitativo. Attualmente il costo del passaggio a/r è di L. 1.000.000 circa, ai quali va aggiunto il costo del noleggio di un'automobile e una certa dipendenza da strutture quali pensioni e alberghi. Oltre a non sempre vicini alle zone di maggior interesse, i prezzi per il pernottamento ed eventuale colazione sono abbastanza elevati; la più economica delle pensioni non prenderà di meno di 70/80.000 Lire a persona. Anche l'approvvigionamento di viveri, o qualsiasi altro articolo, in Islanda è piuttosto caro: da due a tre volte i prezzi praticati in Italia, dal momento che quasi tutto viene importato. Traghetto: abbastanza lungo in termini di tempo, ma nel complesso, se la visita si protrae a lungo, molto più vantaggioso; la maggior quantità di materiale trasportabile con l'auto consente una maggior indipendenza. I traghetti per l'Islanda imbarcano a Bergen (Norvegia), Aberdeen (Scozia) e ad Hanstholm (Danimarca). Bergen e Aberdeen richiedono un percorso più lungo in auto, ma evitano la sosta sulle isole Far Oer. Da Hanstholm (1580 km ca. da Milano, 1600 km ca. da Verona), attualmente l'imbarco avviene alle 20 del sabato; il lunedì alle prime ore del mattino sbarca tutti alle isole Far Oer, e rimbarca il mercoledì alle ore 18. l'Islanda si raggiunge il mattino del giovedì. Il ritorno è più rapido: l'imbarco avviene il giovedì alle 12 e, senza ulteriori scali, si arriva a Hanstholm alle ore 16 circa del sabato. La tariffa base a/r del traghetto (da Hanstholm), è di L. 800.000 circa per auto e due persone. Il percorso per arrivarci è quasi interamente autostradale. Dal Brennero: Innsbruck, Monaco, Wurzburg, Hannover. Dalla Svizzera: Basilea, Karlsruhe, Francoforte, Hannover. Da Hannover si prosegue per Amburgo e di seguito Flensburg, e poco prima di Kolding si devia per Esbjerg, a questo punto la costiera (11) ci condurrà fino ad Hanstholm. Sia in Svizzera che in Austria si paga un ticket per l'autostrada, mentre per Germania e Danimarca l'accesso è libero. In Islanda, un'auto alimentata a gasolio, versa una tassa settimanale in base al proprio peso che compensa in parte il minor costo del carburante rispetto ad altri paesi europei.



Islanda - Landmannalaugar, montagne di riolite, interno dell'isola

Le strade - spesso sono più alte rispetto al terreno circostante; le protezioni generalmente sono assenti, tranne pochi tratti con forte pendenza e in coincidenza di una curva. Nelle vicinanze di città e centri abitati, localmente anche minuscoli, sono asfaltate; per le rimanenti il percorso può variare dal terriccio, sabbia ben battuta, terriccio con presenza di sassi di varia grandezza ecc. Le strade secondarie, generalmente di minor ampiezza, quasi sempre presentano ghiaia sui bordi e al centro. La Hringvegurinnn, o circolare contrassegnata con il n°1 (1260 km circa), è la strada principale: compie il giro dell'isola e congiunge i centri di maggior importanza; Reykjavik, Selfoss, Egilsstadir, Lago Myvatn, Akureyri ecc. Per molti tratti è asfaltata e, come le secondarie, è percorribile con qualsiasi mezzo. Le auto non 4x4, moto e biciclette possono aver qualche grattacapo quando trovano sul percorso un tratto con lavori stradali: una camionata di terriccio con pietre, in alcuni casi anche di discrete dimensioni, viene rovesciata sulla carreggiata e una ruspa la sistema quel tanto che basta ai veicoli di proseguire. La numerazione delle strade contrassegnate con una "F", sono considerate strade interne e, tranne alcuni casi di difficile, o impossibile, percorrenza per un'auto che non sia 4x4, data la presenza di buche o solchi profondi, scanalature da cingolato, oppure per la mancanza di ponti sui fiumi.

Periodo della visita - La visita ideale, per vedere un po' tutto, sarebbe di tre mesi e oltre. Fine maggio e giugno sono indicati per il Girfalco in riproduzione, per osservare le dispute territoriali delle varie specie. Fine giugno, ma soprattutto in luglio molte specie hanno terminato la cova e stanno allevando la prole, ed inoltre a luglio iniziano ad essere transitabili le strade dell'interno. Ad agosto le giornate si accorciano e fa più freddo, gli uccelli sono già partiti, o si apprestano a farlo, come le Oche selvatiche, in compenso da metà mese circa si comincia ad osservare l'aurora boreale.
Documenti - L'Islanda aderisce al trattato di Schenkel; per precauzione si porta un documento valido per l'espatrio, ma generalmente non viene richiesto da nessun paese attraversato nel viaggio.
Attrezzatura fotografica - Dai grandangoli, per le numerose immagini di paesaggio, ai lunghi tele per le specie più diffidenti; ottiche intermedie per immagini selettive e specie confidenti. Indispensabile un buon cavalletto, soprattutto stabile per ovviare all'azione del vento, non solo per le ottiche lunghe: durante la notte, si possono ottenere immagini molto interessanti, ma la debole luce e la diaframmatura obbligano l'impostazione di otturazioni lente.



Islanda - Cigni selvatici sul Lago Myvatn, ripresa notturna

Consigli per il viaggio - In genere un viaggio rappresenta l'opportunità di acquisire immagini diverse dal solito, di fotografare specie non presenti nel territorio dove si vive, ma spesso è l'occasione di fare delle fotografie "facili"; pochi giorni talvolta sono più produttivi di sei mesi di frequenti uscite in Italia. Oltre ai normali preparativi, vanno considerati altri aspetti che possono avere un'influenza sulla buona riuscita del viaggio. In Islanda, ad esempio, ben oltre la metà degli abitanti vive nell'area metropolitana di Reykiavìk; un'altra buona percentuale in altri centri come Akureyri, la rimanenza è disseminata in fattorie in tutto il paese, escluso l'interno che di fatto è l'unico grande deserto europeo. La conseguenza, come facilmente prevedibile, è che non è raro percorrere decine, o addirittura centinaia di chilometri prima di incontrare un'abitazione e altrettanti per la successiva. L'aspetto solitario e remoto di molti luoghi può far nascere nel visitatore un certo disagio e un senso di solitudine che può essere aggravato da altri fattori, quali l'ambiente eroso, o "lunare" del paesaggio e ancor più dalle condizioni climatiche che non sempre sono benevoli. Questo disagio può tradursi in impazienza, ossia la poca disponibilità a fermarsi aspettando, ad esempio, le condizioni di luce più favorevoli per registrare delle immagini.
Le ore più indicate per fotografare in Islanda vanno dalle 19/19,30 del pomeriggio in poi, per arrivare alle 23,30/24, quando il sole, se presente, indugia a lungo prima di scomparire oltre l'orizzonte, per poi invertire la marcia e regalare altre ore di luce radente e "calda", fino alle 7/8 del mattino seguente.



Islanda - Solfatare di Hverir, c/o Lago Myvatn

Indirizzi utili - Per prenotazioni e prezzi dei traghetti per l'Islanda, con partenza dalla Danimarca, Norvegia, oppure dalla Scozia e altro ancora, insostituibile il servizio dell'Agamare s.r.l. - Viale Tunisia 38, 20124 Milano. Tel. 02 67391049 www.agamare.it
Un agenzia specializzata per viaggi in Islanda è l'Island Tours - Piazza Garibaldi 30, 23864 Malgrate, Lecco, tel. 0341 201860 www.islandtours.it/
Guide - Islanda, Guide EDT-Lonely Planet. Islanda, Guide APA.

Questo servizio è stato realizzato interamente in pellicola negli anni 1993 e 1995; in quel periodo si fotografava rigorosamente con la Velvia (50 ISO) e occasionalmente con Kodachrome 64; raramente si usavano sensibilità maggiori, salvo immagini di atmosfera, dove il disturbo era tollerato. Tutte le osservazioni ed indicazioni sono riconducibili allo stesso periodo e dopo parecchi anni, con ogni probabilità, molte di loro si riveleranno poco attendibili, a cominciare dai prezzi, ancora in Lire.




Pubblicato anche sul mio sito:

www.lucianovinco.com

con altre immagini fotografiche. Nelle stesse pagine è visibile anche un filmato di 25 min. con commento, musica e audio ambientale, realizzato nello stesso periodo. Non aspettatevi un'opera della National Geographic, è il mio primo filmato e guardandolo adesso presenta alcune mancanze, ma credo aggiunga molte informazioni a quanti possono essere interessati alla visita di questo magnifico lembo di Europa. Sul sito, inoltre, troverete test di fotocamere, compresi esempi video, e prove per compatibilità delle stesse con la tecnica del digiscoping.



Luciano Vinco scrive di sè: "Ho iniziato a fotografare nel 1977. Le mie immagini sono state pubblicate su varie riviste italiane ed estere. Dal 1984 collaboro con l'Agenzia Panda Photo di Roma. Nel 1999 ho ideato, fondato e diretto per 3 anni la rivista di fotografia naturalistica "Asferico", attualmente pubblicata dall'AFNI, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani. Tra le numerose attività, nel 2005, membro della giuria del Campionato Italiano di Fotografia naturalistica."



Risposte e commenti


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avataradmin
inviato il 07 Maggio 2013 ore 11:53

Una bella guida! Quest'anno ho in programma di visitare l'Islanda e il tuo articolo mi tornerà sicuramente utile.

avatarjunior
inviato il 07 Maggio 2013 ore 11:58

direi tempismo perfetto, siamo quasi in partenza!!! :D
Grazie mille :)

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2013 ore 14:34

Io sto mettendo in cantiere per il prossimo inverno !

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2013 ore 15:20

Bellissimo racconto e foto. Il video non è da NG , ma è fatto veramente bene. Complimenti!!

avatarjunior
inviato il 07 Maggio 2013 ore 15:39

Grazie a tutti

avatarsupporter
inviato il 07 Maggio 2013 ore 17:17

Bravo Luciano! Onore al fondatore di Asferico! ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2013 ore 17:57

Bel racconto e bellissime immagini..ottime informazioni..la tua visita per quanto tempo si é prolungata?

avatarjunior
inviato il 07 Maggio 2013 ore 22:18

grazie per le preziose informazioni

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2013 ore 0:13

Quest'anno ho in programma di visitare l'Islanda


Anche io!!

avatarjunior
inviato il 08 Maggio 2013 ore 10:25

@pipe - Due viaggi, circa un mese cada. Vi vedo molto interessati all'Islanda, fate bene è un bel posto per fotografare, basta non farsi scoraggiare nei giorni di cattivo tempo

avatarjunior
inviato il 08 Maggio 2013 ore 19:36

Bellissima, ci sono tornato da poco; ottima guida!

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2013 ore 18:50

aggiungo un consiglio (io l'ho usato molto): un filtro ND graduato. Le distese di lava sono spesso molto scure e si fa fatica a gestire la differenza di luminosità rispetto al cielo.
Dal punto di vista operativo, io nell'estate 2012 ho noleggiato una Ford Kuga e sono andato sostanzialmente ovunque, incluse la F26, la F225 (Landmannalaugar) e Askja. Ho evitato (peraltro sono vietate nel contratto di affitto) solo le piste con guadi profondi o quelle che necessitano di vecioli con marce ridotte.

avatarjunior
inviato il 10 Maggio 2013 ore 19:43

Sicuramente, non le solite foto dell'ISLANDA ... intendiamoci, io non ci sono stata e mi strapiacciono anche le foro più usuali e gettonate, ci mancherebbe altro....ma queste sono di una delicatezza e di un fascino...insomma, incomparabili!! Momenti unici, da centellinare e da vivere come un buon liquore...
Dovessi riuscire a farci un giro, in questa magnifica Terra, terrò sicuramente presente le tue indicazioni.

avatarsenior
inviato il 12 Luglio 2013 ore 20:28

a fine febbraio ..sarò la !!!!

avatarjunior
inviato il 20 Agosto 2013 ore 10:21

Io sono appena tornato e devo dire che il percorso e' molto simile a quello fatto da me...due settimane dure ,intense ma stupende perché li la natura e' stupenda e stravince sull uomo..complimenti bel servizio e bella guida Cool





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