| inviato il 28 Luglio 2014 ore 1:06
Le ammiraglie sono coservative anche su altri aspetti: quando cxxxo lo metteranno il monitor orientabile?! |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 1:26
La Sony lo ha fatto mi sembra.
Comunque credo sia logico mantenere il filtro AA su sensori poco densi; specialmente per macchine pensate per avere già scatti pronti come la D4.
Chi scatta con una Leica di certo non fa migliaia di foto; punta piuttosto a scatti ragionati. Oltretutto chi scatta con una Leica si suppone che poi presti attenzione alla PP come una volta avrebbe posto grande attenzione allo sviluppo.
Della serie poche, ma buone.
In quest'ottica togliere il filtro AA può essere un vantaggio anche se talvolta insorge il moiré. |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 9:01
“ Chi scatta con una Leica di certo non fa migliaia di foto; punta piuttosto a scatti ragionati. Oltretutto chi scatta con una Leica si suppone che poi presti attenzione alla PP come una volta avrebbe posto grande attenzione allo sviluppo.
Della serie poche, ma buone. „
C'entra poco con il marchio, questa e' una forma mentis, un modo di concepire la foto.
Chi ci arriva scatta in quel modo comunque.
Quando la pianteremo di attribuire a Leica i miracoli, aggrappandoci a un'immagine giustamente conquistata ma che oggi ha meno senso rispetto al periodo analogico, finiremo di dare occasioni al marketing di applicare un valore aggiunto mostruoso a macchine che potrebbero umanizzarsi sotto tutti i punti di vista. |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 9:21
Max, io invece su questo punto devo dare ragione a Raamiel: il target per il quale sono progettate le ammiraglie Canikon è quello del professionista che scatta parecchio per lavoro, ovvero un fotografo che non può permettersi di ritoccare per il moirè 5.000 scatti; leica invece viene usata per un numero minore di scatti pensati, quindi il problema è superabile.
Non è un caso che una d4 faccia 10 fps in af ed abbia un batteria da 4.000 scatti mentre la leica per farne altrettanti probabilmente ha bisogno di 5 batterie.
Nessuno poi ti impedisce di prendere una d4 ed usarla per pochi scatti ragionati e super curati in PP, semplicemente però non è quello il target cui la macchina è destinata... il suo utilizzatore medio però è disposto a cedere un 5% di qualità per avere un file senza problemi.
Questo non significa che chi usa leica per forza faccia scatti ragionati e curi al massimo la PP, semplicemente che Leica nello scegliere di non mettere un filtro AA aveva in mente un fotografo che scatta poco, punta alla massima qualità possibile e può permettersi di passare tempo in PP mentre Nikon per la D4 aveva in mente qualcuno che scatta molto e spesso ha bisogno dei file già pronti out of camera. |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 9:31
“ ammiraglie Canikon „
Sempre li si casca, esistono ed esistevano altre marche, soprattutto oggi, e non parlo delle mie fotocamere, e soprattutto altri modi di scattare.
“ semplicemente che Leica nello scegliere di non mettere un filtro AA aveva in mente un fotografo che scatta poco „
Mica solo Leica ci e' arrivata.
Mi pare inoltre che il moire' sia come il colesterolo. Prima si crea la malattia e poi la cura !! |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 9:44
Max, io non ho detto che esistono solo quelle... ho detto semplicemente che le ammiraglie Canikon sono pensate per un certo tipo di utenza e quindi hanno il filtro AA, tutto qui.
Allo stesso modo non ho detto che solo Leica ha tolto il filtro AA, ma semplicemente che Leica lo ha fatto perchè le sue macchine sono pensate per un certo tipo di utenza. |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 10:24
Appunto, marketing. E noi dentro con tutte le scarpe! Un corpo voluminoso e pesante al collo = quello e' un professionista...
Un corpo vintage....quello e' un'artista a volte un po' snob ( a volte questa e' proprio vera!)
I markettari lo sanno e alimentano il mito, e noi dentro ! |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 11:50
Che Leica viva anche di marketing è indubbio; i corpi macchina costano una cifra non giustificabile in nessun modo.
Ma le scelte sui filtri AA sono prima di tutto tecniche. |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 11:51
Scusa, non per fare polemica, ma dove lo vedi il marketing nel fatto che gli oggetti siano progettati in funzione dell'uso?
La mia 1d3 è pensata per il mio utilizzo: è un carroarmato, ha una raffica veloce, un ottimo af, è tropicalizzata, è perfettamente bilanciata con i tele, ha una batteria infinita, ha un ottimo jpeg, ha il doppio slot per i backup....
Dire che è pensata per le esigenze del professionista è una constatazione banale, non è marketing.
Poi per carità, un professionista (solo in certi ambiti) può benissimo scattare con una leica, ciò non toglie che la seria1 è pensata per l'uso pro, la leica per un uso diverso.
Non ci capiamo perchè partiamo da prospettive opposte... sono d'accordissimo con te che il fatto di avere una d4 al collo non ti rende un professionista esattamente come avere una leica m9 non ti rende un artista... ci mancherebbe altro!
Io però non parto dalla macchina fotografica che uno ha al collo per dire che tipo di foto fa, affermo semplicemente che le serie 1 sono pensate per l'uso pro... questo non toglie che possano essere usate anche solo per fotografare i gatti
Se però con la fotocamera ci lavori la differenza fra una d4 ed una d610 la vedi in molti ambiti... scatti anche con la seconda ma con la prima lavori meglio, più comodo e più sicuro.
Per capirci meglio: guidare una ferrari Enzo non è indice di essere un gran pilota, solo di avere un poderosissimo conto in banca... questo però non toglie che la Enzo sia stata progettata per rendere al meglio in pista e per assecondare le esigenze di grandi piloti.
Marketing è convincerci che se compriamo una serie1 siamo pro e una leica ci rende artisti, questo è verissimo e succede.
Il progetto di una serie1 però non dipende dal marketing ma dalle esigenze reali di chi la userà per lavoro. |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 11:56
Marketing una pippa! Il filtro AA nelle Leica M non c'è dal 2006. Cioè da quando è uscita la prima M digitale. Se non è scelta tecnica questa... |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 12:14
“ Il moire nella pratica non esiste. E se ne stanno accorgendo un po' tutti.
Quattro anni di scatti con sensori senza filtro Anti Alias e il moire l'ho riscontrato su UNA sola foto.
Peraltro, ampiamente risolto con una manovra in post produzione piuttosto semplice.
Io non so se avete esperienze diverse, ma la mia è questa.
Quando sento parlare di rischio di moire, mi viene da ridere di gusto. Piuttosto, è molto più probabile che il vostro autofocus "canni" la messa a fuoco. MrGreenMrGreen „
Diffatti, tu mica l'hai comperata per quello. |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 12:48
Non ho capito cosa intendi, poi se vuoi me la spieghi |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 12:58
“ Mica solo Leica ci e' arrivata. „
Vero.
Ma c'è arrivata otto anni fa, Leica. |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 13:10
Anche il dorso Leica DMR (10MP 1.37x) del 2005 non aveva filtro AA, come praticamente tutti i dorsi digitali.
Molti a dire il vero avevano la possibilità di montare filtri AA opzionali, per applicazioni in cui potevano essere utili (es. fotografia di tessuti).
C'é anche da dire che un buon filtro AA costa, e su produzioni in piccola scala già costose in sè, non mettere il filtro aiuta nel contenimento dei costi. Mi ricordo che i filtri AA opzionali per certi dorsi potevano arrivare a costare anche 1'500 Euro.
Nel caso di Leica M poi c'é anche il discorso del dover ridurre all'osso quello che é posizionato sopra al sensore, per evitare problemi con i raggi inclinati, ma in generale, anche per camere con specchio, lo spessore dei vetri davanti al sensore può influenzare moltissimo la resa con ottiche progettate per la pellicola o per spessori diversi: www.lensrentals.com/blog/2014/06/the-glass-in-the-path-sensor-stacks-a
Qui un database con gli spessori dei vetri posti davanti ai sensori di varie camere: www.lensrentals.com/blog/2014/06/sensor-stack-thickness-when-does-it-m |
| inviato il 28 Luglio 2014 ore 13:51
Spiego subito:
Leica non e' adatta a paesaggio, macro, foto sportiva, si adatta solo a street o simili, mal si pone nei confronti degli alti iso, e non lo dico solo io, ma allora per lo street non esiste solo Leica, oggi, nell'era digitale, ci sono altre marche molto performanti, magari di piu', mirino compreso, e che risultano dimensionalmente gestibilissime, e che costano una porzione.
Oggi, nell'era digitale, si scatta in raw, quindi vi sono i programmi di fotosviluppo che intervengono sulla resa finale.
Poi, ti diro', saro' io che sono fatto male, ma oggi, pur da vecchio utilizzatore del marchio, (vendute e adesso ne sto vendendo sul mercatino anche di un amico) quando leggo Leica, sovraimpresso ci vedo scritto ostentazione e snob.
Porta pazienza, ognuno e' fatto male a modo suo.
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