| inviato il 25 Luglio 2014 ore 23:54
Premesso che il maledetto bollino rosso Tedesco genera non poca attrazione nei miei confronti, con tutto ciò che ne deriva, dalla diversa filosofia di scatto e di approccio, al riconoscimento ed apprezzamento di nuovi parametri, ha iniziato a balenarmi nella testa l'idea di abbandonare tutto il corredo Canon e tentare un approccio verso il mondo telemetrico. Dopo minime ed abituali esitazioni iniziali, la nuova modalità di MAF mi ha conquistato, iniziando a capire l'intuizione che, in casa Leica, va di pari passo con la riflessione. Prenoto una demo al Leica Store di Firenze con M Monochrom (FOLLE, amore a prima vista) ed M Typ 240. Quest'ultima decisamente bella, in accoppiata con un notevole 28 f2. Teoricamente indirizzato verso un sensore di tipo CCD, convinto che riuscisse ad incarnare al meglio la filosofia Leica, colgo l'opportunità di prenotare una prova con una M9, potenziale prossimo acquisto. Bene, eccoci al punto: la macchina mi ha lasciato un attimo contraddetto. Con questo non voglio assolutamente insinuare niente di negativo, ci mancherebbe. Ma la scarsa resa agli "alti" ISO (1600) mi è sembrata peggio del previsto e, soprattutto, le tanto acclamate doti di cui il CCD di produzione Kodak dovrebbe esser forte (graduali passaggi tonali, sfumature naturali di colore, ?) non mi sono purtroppo saltate all'occhio rispetto ad un eventuale CMOS montato sulla Typ 240. Ecco, adesso necessito delle vostre personali esperienze per riuscire a schiarirmi le idee, confrontando la mia misera prova di soli 30min contro le vostre fortunate uscite abituali, eventualmente con prove sul campo e scatti da voi realizzati, e cercare di capire come stanno effettivamente le cose in un utilizzo a 360º!
Grazie mille, aspetto numerosi commenti.
Gianluca |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 11:53
Non ho esperienze tali da esserti di significativo aiuto.
Dopo la M8 ho desistito a passare alla M9 temendo che quest'ultima avesse potuto presto fare la fine della M8: irriparabile , persino presso la casa madre a Solms, in caso di necessità di sostituzione di LCD e/o CCD. E le notizie che leggo su forum specializzati mi confermano che il sensore della M9 spesso necessita di sostituzione. A mio modestissimo parere non un grande investimento quindi... Credo che, ad oggi, l'unico modello recente (e perciò riparabile) che monta un CCD sia la M-E, ora in "offerta" con il Summarit 50mm.
Ho chiesto alla sempre cortese assistenza Leica Italia informazioni riguardo alla disponibilità di ricambi per la M-E oltre il periodo di garanzia e ne ho ottenuto una risposta sicuramente rassicurante: " ... la questione della M8 è stato fino ad oggi un caso isolato nella storia di Leica .... si certo abbiamo ricambi disponibili molto ben oltre il periodo di garanzia, questo è senza ombra di dubbio. " |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 12:18
Il sensore della M9 è garantito a vita da Leica, per il problema della "varicella" (polvere che si infiltra sotto il vetro del sensore). E' stato cambiato in piena garanzia anche su M9 che avevano cinque anni di vita.
Chi legge i forum dedicati lo sa.
La ME è una M9 a cui hanno tolto alcune cose e hanno cambiato la finitura superficiale per renderla più economica. Monta la stessa elettronica, sensore compreso, della M9. Anche la Monochrom (il sensore è lo stesso CCD Kodak senza filtro bayer) è molto simile.
La M8 ha rappresentato un triste capitolo, per quanto riguarda l'assistenza Leica. Ne hanno vendute molto poche e per loro è diventato fortemente antieconomico continuare a ripararle. Alla mia si è bruciato l'LCD e da Solms mi hanno proposto qualche anno fa una M9 nuova a meno di metà prezzo del nuovo. E l'ho comprata. |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 12:44
A mio parere, chi dovesse prendere una Leica M9 per farne un utilizzo a 360 gradi, sarebbe il primo a sbagliare. Diventerebbe una cosa frustrante.
Non va bene per foto sportive, e per un sacco di altre applicazioni (ad es. macro). Nel paesaggio molti altri modelli potrebbero essere preferiti.
Eccelle invece in altri campi, come ad esempio la foto di strada, di teatro, la foto rubata, il reportage.
Quindi, a mio parere, questo è il primo punto da chiarire quando si è attratti dal marchio: cosa devo farci con la Leica M?
Per quel che riguarda la resa della M9 e del suo CCD, non ci si deve cercare di fotografare ad alti ISO. A 1600 siamo al limite, anche se il rumore del CCD è comunque gradevole ed assimilabile alla grana di una pellicola.
Per il resto, per quella che è la mia esperienza, sulla M9 posso dire che:
l'accoppiata lenti Leica (ma anche le Zeiss ZM) e CCD kodak senza, anti alias e con filtro IR ridotto, ha una resa completamente soddisfacente. Sia per i colori che per il bianconero. La qualità d'immagine è a livelli professionali, probabilmente raggiungibili in maniera confrontabile anche attraverso l'uso di corredi professionali delle altre case.
Cambia il modo di lavorare e di scattare, questo di sicuro. E se quello ti piace, poi non vedi altro.
Personalmente, per ottenere i migliori risultati dalla mia M9 non mi devo accontentare del Jpeg on camera. L'unico modo soddisfacente che conosco per tirare fuori ottimi files dalla M9 è quello di scattare in RAW e convertire (senza neppure troppe cose da fare) attraverso un convertitore di buon livello: Capture One, Lightroom... Soprattutto se si scatta a colori.
Il CMOS che monta la nuova Leica M è sviluppato su specifiche ben precise e sembra funzionare adeguatamente. Visto che la casa tedesca le cose le fa piuttosto bene, non mi stupisco che questo nuovo sia all'altezza del CCD Kodak, con l'aggiunta di una maggiore possibilità di utilizzo di ISO elevati.
Io, visto che la M9 e le lenti che ci attacco sopra soddisfano pienamente le mie esigenze (che a parte quelle legate alla produttività - che non ho- non sono affatto trascurabili) credo che penserò ad un cambio con un altro modello solo il giorno in cui avrò voglia di spendere del denaro per la Monochrom. Ma sarebbe uno sfizio.
|

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 12:51
Vi ringrazio molto per questo vostro appunto, decisamente utile. Se potreste inoltre fornire maggiori informazioni circa le vostre esperienze personali con la M9 ve ne sarei grato, indirizzandomi maggiormente al sig. Pierfranco che ne è proprietario e magari ad altri possessori. Certo è che, facendo un simile investimento e pensando a Leica come quell'oggetto che "spesso oltrepassa la vita dello stesso possessore in termini di longevità", non mi aggrada assolutamente il fatto di dover portare il sensore, o altro componente che sia, in riparazione, sebbene sia garantito a vita... Decisamente una cosa tanto irritante quanto ridicola per un marchio come Leica, sono sincero.
Aspetto maggiori aggiornamenti, grazie di nuovo. |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 12:51
(Ho visto solo adesso la seconda risposta, pardon) 
Rettifico il sopra citato da me "utilizzo a 360 gradi", effettivamente fraintendibile. Con ciò intendevo un utilizzo a 360 relativo ai campi di applicazioni al sistema M più congeniali, come per l'appunto street, reportage, etc. Chiedo scusa. |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 13:17
La Monochrom monta CCD. |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 13:29
Chiedo venia, ho scritto una grandissima cavolaia. Edito.  |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 14:13
Vabbè, non tutte le M9 hanno avuto il problema al sensore (cambiato in garanzia dalla casa madre). Solo qualcuna. |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 14:32
Io ho 5 obiettivi leica, e sicuramente camperanno più di me. Per quanto concerne i corpi... dal momento in cui entra in gioco l'elettronica non si può più pensare a qualcosa di eterno, ma ad uno strumento che va bene fino a che va bene, poi si cambia. Non è un investimento, è un mezzo di lavoro o di piacere...ed il piacere non dura mai troppo!. Poi leica è una casa seria e farà il possibile per aiutarti (ho perso il maledetto coperchio di una lente fuori produzione e mi ha sorpreso piacevolmente poterlo comprare nuovo nel leica store di milano) ma non ti aspettare da un corpo digitale l'affidabilità la riparabilità e la durata di un vecchio corpo tutto meccanico. |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 14:48
E' chiaro che, quando c'è di mezzo l'elettronica, non si può certo parlare di eterno, tutt'altro... Il fatto è che su un oggetto tipo M9 anche il solo pensiero, se sfortunati nell'imbattersi in uno di quei corpi difettosi, di doverlo portare in assistenza per un cambio di sensore, a dirla tutta, non mi sembra proprio all'altezza del livello a cui viene spacciato. Ad ogni modo, trattasi di considerazioni prettamente personali e non intendo affatto alimentare ulteriori considerazioni a riguardo, cedendo magari il passo a qualcosa di più "interessante". 
Grazie molte. |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 15:18
Si maledetto il red dot... passano gli anni ma continua ad esercitare un fascino che nn credo in questo ambito altri abbiano.
Triple la prima cosa da stabilire per chi passa ad M è il feeling che si ha con il telemetro, salvo Typ 240 scattando in LV o in FP ma onestamente perderesti proprio il significato di Messsucher.
Preso atto che il feeling c'é la qualità dove ti butti la trovi. M9 una gran macchina, resa colore a mio avviso inattivata dopo 5 anni dall'uscita enne è poca cosa... costi sull'usato oramai sotto i 3k, nn mi entusiasma fare da nuova la M-E, visto che il problema della varicella è riconosciuto in garanzia.
Lenti? Beh qui entriamo in un mondo praticamente unico tra sferiche ed ASPH, se ne potrebbe parlare fino a domani... a quale focale pensavi?
Poi c'è la Monochrom... |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 16:43
“ Il fatto è che su un oggetto tipo M9 anche il solo pensiero, se sfortunati nell'imbattersi in uno di quei corpi difettosi, di doverlo portare in assistenza per un cambio di sensore, a dirla tutta, non mi sembra proprio all'altezza del livello a cui viene spacciato „
A me, il fatto che in caso di "varicella" la Leica sostituirà a proprie spese il sensore in qualsiasi momento della vita della mia macchina fotografica, a prescindere dai due anni di garanzia ufficiale, sinceramente mette molta tranquillità e non sembra affatto una cosa da poco.
Concordo con Billo e Garciamarquez per il resto. |

| inviato il 26 Luglio 2014 ore 22:56
Da anni utilizzo corpi leica m a telemetro.
Sono passato da M7 (pellicola) a M8, M9 e ora M.
Sono rimasto sempre soddisfatto della qualità Leica, ma sicuramente l'attuale M è l'apparecchio Leica più versatile e performante che abbia utilizzato.
La M9 ha un sensore ottimo, ma limitato agli alti iso, inoltre il mirino elettronico esterno aiuta molto chi, come me, ha vari difetti di vista che con il tempo rendevano difficile focheggiare con il telemetro.
Visto che le immagini dicono più di mille parole, posto una foto di pochi giorni fa realizzata con M240 e Summilux 50 1° tipo (obiettivo di circa 50 anni fa).
Consiglio di ingrandire la foto per apprezzare in pieno la fantastica qualità dello sfuocato del summilux.
ELENA-LEICA13072014_L1007019-3-EL di sanpit1, su Flickr
L'attrezzatura Leica convive con quella Canon, basata su 1DX e molti obiettivi L.
Le due attrezzature sono complementari, non ho mai pensato di rinunciare alla versatilità della reflex.
Un saluto.
|

| inviato il 27 Luglio 2014 ore 1:27
Massimo, come già detto ho avuto la fortuna di provare la M240 per una mezz'oretta e, magari perché è stata la prima telemetro provata, magari per la sua completezza, mi ha stregato, sono sincero. Purtroppo, con altrettanta sincerità, non mi ha suscitato la stessa reazione la M9, motivo di apertura di questo thread. Magari sarà un'impressione personale, ci mancherebbe, ma ha suscitato non pochi dubbi nella scelta, seppur fossi pressoché convinto di fare il passo. A questo punto, essendo un corpo Leica un oggetto che deve calzare a pennello per la persona, sarei più propenso a mantenere il corredo Canon ed affiancarlo ad un'ipotetica M6, per godere appieno di quella che è vera la scuola di pensiero Leica, sfruttando anche una maggiore longevità del corpo, aspetto quest'ultimo indubbio.
Billo, ti ringrazio molto per la tua opinione. Sulle lenti tedesche so bene che siamo ai vertici assoluti della Fotografia. Per il resto, ero convinto, a quanto pare erroneamente, che il CCD potesse superare il CMOS alle medio-basse sensibilità. Invece, mi sembrano assolutamente equivalenti, senza considerare lo stacco netto che il sensore della M240 si prende in termini di elevate sensibilità rispetto alla sua antecedente. Peccato.
Una cosa che non riesco proprio a smettere di ammirare è quella resa tonale che Leica riesce a rendere, quei colori leggermente desaturati, molto vicini alla resa analogica. Oltre alla capacità di passare inosservati e riuscire a rubare scatti con una facilità e spontaneità imbarazzanti. Decisione ardua. (La Monochrom è poesia, punto.)
Grazie a tutti! |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
