RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

stampare







avatarjunior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 19:31

altra cosa...epson 3880...stampa su a2+...qual'e' la differenza tra a2 e a2+?

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 19:56

La scelta è tra Epson/Canon, meglio epson secondo me, e come modello vai dalla 4800 in su se vuoi la stampa in rotolo, per gli spettrofotometri vedi x-rite, i rip invece ce ne sono un infinità, da tutti i prezzi, devi un po' vedere quello che vuoi arrivare a fare, si sale molto a seconda delle opzioni. Il DeltaE è la misura di errore che rilevi tramite spettrofotometro, la gamma è lo spazio colore che può riprodurre in questo caso la stampante.

avatarsenior
inviato il 15 Luglio 2014 ore 22:52

Masaya, non hai ancora precisato se vuoi stampare professionalmente per conto terzi o solo da fotoamatore, se preferisci il colore o il B&W, il lucido/l'extralucido o il semilucido o l'opaco, qual'è la somma che intendi investire.
Comunque se ol formato che preferisci è A2+ (43cm x 60cm circa) non hai tanta scelta: P3880 con inks K3 o P4900 con inks HDR. Canon ha in catalogo una macchina ormai obsoleta e ha mostrato di non avere più interesse a questo formato.
Se invece vuoi stampare con lato corto di almeno 50 cm devi andare su macchine A1. Qui hai più scelta: Canon ipf 6400, Epson 7890 (con i K3), P7900 (con gli HDR). Ci sono anche i plotter fotografici HP, in Italia meno diffusi. Lascia perdere tutti quelli muniti nativamente di spettrofotometro, meglio prenderlo a parte. A livello semiprofessionale c'è X-Rite eyeOne pro photo (costa quasi quanto il plotter), a livello professionale il Barbieri (costa più del plotter), a livello amatoriale X-Rite ColorMunki o Datacolor SpyderPrint. Quanto alle carte ce n'è una marea, per tutti i gusti (e di tutti i prezzi). I Rip li lascerei perdere se ti interessa solo l'uso fotografico, salvo QuadTone Rip, ottimo per il BW (50 dollari) ed indispensabile se si sceglie la strada degli inks dedicati solo al B&W.
Ma soprattutto è indispensabile approfondire la propria conoscenza, perché se l'obbiettivo è la stampa fine art non basta certa schiacciare il bottone "print". Ti segnalo il forum "photoactivity", il migliore in Italia dedicato alla stampa.
Stammi bene
Fabio Maione

avatarjunior
inviato il 16 Luglio 2014 ore 9:11

grazie ragazzi.
l'idea e' di stampare da fotoamatore ma allargando la cosa a qualche amico che fa piccole mostre locali.
per quanto riguarda colore/bw...la domanda si pone perche' alcune stampanti fanno bene una cosa e altre l'altra?non mi e' chiaro...
personalmente uso molto il colore ma non vorrei deficitare molto sul bw.
se mi potete chiarire questo punto.
per la carta a gusto personale andrei sul semilucido opaco ma ci dovrei comunque sperimentare anche con le altre.
niente tele o cose strane.
mi sembra di capire che la 4800 consigliata sia il modello precedente non piu' in commercio della 4900 giusto?
per ilbudget stampante non sforare i 2000 euro....a conti fatti questo mi scarta tutte le a1 tranne la ipf6400 che pero' viste le carattteristiche mi sembra meno definita in termine d'immagine delle due precedenti...quindi
salvo vostri recuperi sarebbe comunque in fase di eliminazione.
la scelta si chiuderebbe tra 3880 e 4900 epson.
che mi dite di queste due a parte il fatto che una usa rotolo e l'altra no...
sempre con preferenza qualita' immagine ma anche affidabilita'utilizzo ecc meglio gli inks k3 o gli hdr?
esisterebbero modelli della generazione precedenti non piu' in produzione da trovare sul mercato dell' usato meritevoli o le differenze qualitative d'immagine sono evidenti?
scusatemi la tempesta di domande ma prima o poi sorgera' il sole!...Cool

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2014 ore 9:38

allora per il b/n si usa un nero a parte su epson si chiama matte black, però dovresti andare a togliere tutte le volte il nero photo (standard) e spurgare il circuito, cosa che non è molto economica, su altri modelli invece è già predisposto il posto per il nero matte, quindi non devi togliere e mettere niente però le stampanti costano di + e la differenza non è poi così marcata, ci puoi arrivare anche senza. La 4800 non è in produzione, ma secondo me si trovano ancora modelli nuovi non venduti o sicuramente sull'usato a prezzi bassi, molto sotto i 1000, così ci aggiungi lo spettrofotometro e sei a metà strada.

avatarjunior
inviato il 16 Luglio 2014 ore 9:49

tra le due 3880 e 4900 la qualita' di stampa com'e'?ci sono differenze evidenti anche per il fatto che usano inchiostri diversi o siamo li'?
e la stessa cosa tra la 4800 e la 4900 visto che son modelli generazionali diversi?
si sosteneva in una risposta precedente che non era necessario il rip per il colore(cioe' il software di gestione dei dati forniti dallo spettrofotometro giusto?)...questo per il fatto che quello(il programma di gestione) fornito in dotazione dal munki e' gia' sufficientemente buono.....ho capito bene questa frase,e' corretto o l'ho interpretata male?

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2014 ore 10:10

allora, io per rip intendo il software di gestione colore, poi se fa anche da imposition per la stampa tanto meglio, però non conosco il munki non ti so aiutare. tra 4800 e 4900 non vi sono differenze, usano gli stessi colori, ce ne sono soltanto due diversi dedicati alla 4900, il resto è la stessa macchina, mentre la 3880 la scarterei perché usa le cartucce piccole da 80ml, sulla 4800 puoi usare le cartucce da 220ml

avatarjunior
inviato il 16 Luglio 2014 ore 14:02

cercando la 4800 e' uscita anche la 4880...e questa?

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2014 ore 15:04

Come ti ho già detto la P3880 è una macchina per fotoamatori, mentre la P4900 è una macchina costruita diversamente, per funzionare sopportando anche grandi volumi di stampa ed è dotata di rotolo, cartucce più capienti (e quindi c'è un costo proporzionalmente minore dell'inchiostro), piano aspirante della carta.
La differenza tra gli HDR e i K3 sta tutta nel gamut (leggi quantità di sfumature di colore), che con i primi è decisamente superiore, grazie a due colori supplementari (anche se nella pratica la differenza non sempre è visibile ad occhio, dipende dalla scena fotografata; sui tramonti, nei ritratti e nei paesaggi con molti verdi si vede di più).
Il RIP (raster image print) è un software con cui è possibile eseguire una calibrazione particolarmente precisa della stampante in funzione delle singole carte da utilizzare. Lo spettrofotometro, oltre ad essere indispensabile per usare il RIP, serve per profilare la stampante in funzione della carta da usare. Calibrazione e profilazione non sono la stessa cosa.
Normalmente per la stampa di fotografie è sufficiente avere il semplice profilatore (spettrofotometro e relativo software per creare il profilo sulla base delle letture di uno o più targets eseguite con lo strumento); infatti per la calibrazione si usa quella già predisposta dal fabbricante per la sua stampante per le sue carte.
Ad esempio, se si vuole fare una stampa con la P3880 usando la carta semiglossy della Canson (ottimo fabbricante di carte) si utilizza il driver della stampante per calibrarla in funzione di tale carta ricopiando le impostazioni che Epson ha studiato per la sua carta semiglossy, la quale ha una grammatura, un colore di fondo, uno spessore assai simile alla corrispondente carta della Epson. Nel driver è prevista la possibilità di salvare queste impostazioni dando il nome, ad es. Canson Semiglossy. Si stampa quindi il target con questa impostazione, si crea il profilo ICC con lo spettrofotometro e, per il futuro, sarà sufficiente per ogni stampa richiamare ogni volta la calibrazione della stampante salvata come detto sopra e servirsi del profilo creato con quella calibrazione per la carta Canson Semiglossy.
Se si acquista un buon RIP, ma il costo è assai elevato, il fabbricante di tale software ha già provveduto lui ad individuare la migliore calibrazione e, spesso, anche a creare il profilo ICC (che però sarà generico e non quello della tua personale stampante). Però va tenuto conto che i migliori produttori di carte sul proprio sito pubblicano già per i loro prodotti i dati da utilizzare per la calibrazione delle stampanti più diffuse. In verità spesso pubblicano anche i profili ICC, ma questi non sempre sono il massimo. Se si guardano 10 televisori uguali in fila in un supermercato capita sempre di vedere delle piccole differenze. Eseguire il profilo ICC per la propria stampante personale è l'unico modo per spremerne al massimo le potenzialità.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Ciao
Fabio

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2014 ore 17:08

quindi per un ottimo lavoro avrei bisogno di stampante spettrofotometro e rip.

Il rip ti copre di norma da solo il costo della stampante più lo spettrofotometro (o quasi. Mille euro di un A2 + altri 1000 di uno spettrofotometro.... Il mio rip costa da solo 4500 euro. (efi)... o costava, ora non sono aggiornato sulle ultimissime versioni e prezzi.
Ma cmq con stampante e spettrofotometro+ licenza rgb puoi senza ombra di dubbio lavorare benissimo in casa senza RIP.
Poi va detto che ci sono software anche se leggermente ostici all'inizio che sono gratuiti ma molto potenti. O altre soluzioni di NON RIP ma che per creare profili o letture varie sono piuttosto validi, per non dire ottimi.

Il RIP va bene perché è come una vettura base alla quale puoi aggiungere tutti gli accessori che vuoi. dalla schermata per assemblare le immagini , alle letture di qualità, alla creazione e modifica profili, al taglio delle immagini (per plotter che lo permettono o per centri taglio) etc. etc.....



avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2014 ore 18:24

Se non mi sono perso qualche passaggio non hai dato indicazioni sul budget nè sulla finalità delle stampe. Tra plotter, rip e spettrofotometro stiamo parlando di un prezzo di partenza difficilmente sotto i 4.000,00 Euro.
Io stampo per diletto ed ho un plotter Canon IPF6450 senza sw rip e senza spettrofometro e ritengo di ottenere risultati di buona (ottima) qualità. Canon ha un plugin per Photoshop (compatibile anche con CC 2) che stampa a 16 bit.
Per darti indicazioni più precise il budget di spese è fondamentale perchè altrimenti si rischia di dare consigli sbagliati e non pertinenti.

user15476
avatar
inviato il 22 Luglio 2014 ore 19:27

ottimo per il BW (50 dollari) ed indispensabile se si sceglie la strada degli inks dedicati solo al B&W.


Gli inks dedicati al b&w sarebbero quelli a pigmenti di carbone?

avatarsenior
inviato il 22 Luglio 2014 ore 21:13

Si, sono proprio quelli ai pigmenti di carbone. Hanno nativamente una tonalità calda inconfondibile, ma vengono venduti anche con tonalità neutra (in questo caso i produttori aggiungono la giusta dose di ink blu per neutralizzare appunto il tono caldo). Le stampanti Epson e Canon utilizzano inks grigi ai pigmenti di carbone. Quelli di Epson sono un po' più caldi; per stampare un B&W con tonalità neutra il driver fa entrare in gioco gli inks ciano e magenta (che insieme danno appunto il blu). Ma, come ho già detto, è possibile sostituire agli ink originali solo quelli grigi (in diverse sfumature), neutri o caldi che siano. Allora per stampare si rende necessario il RIP. La costruzione di una giusta curva di risposta dei vari inks grigi non è cosa semplice e richiede uno strumento (spettrocolorimetro o spettrofotometro), ma per cominciare è possibile servirsi delle curve già predisposte nel RIP o fornite dal produttore degli inks. La resa di una stampante dedicata solo al B&W con tali inchiostri era un tempo enormemente superiore al B&W consentito dai drivers delle più diffuse stampanti. Da quando Epson, e poi HP e Canon, hanno iniziato a dotare le loro migliori stampanti di 3 o addirittura 4 inks grigi (vedi Pixma Pro 1) le differenze si sono fatte meno evidenti.
Fabio Maione

user15476
avatar
inviato il 24 Agosto 2014 ore 17:47

Ma il RIP si occupa di "creare" i pixels dove mancano (oltre alla calibrazione e profilazione colore della stampante)?

Ad esempio se una stampante che stampa ad una risoluzione specifica si aspetta un file da 300 DPI e gli arriva un file con minore densità di pixel, in questo caso è il RIP che si mette a fare interpolazione?

Dopo qualche scambio di mail con laboratori di stampa specializzati in archival print mi sembra di capire che un file nativo da 300 DPI risulterà più lento da stampare pesando un pò di più sul software che elabora l'immagine.

Inoltre, mi viene ribadito più volte che nessuna carta in circolazione regge veramente 300 PPI e che il tutto dipende dalla distanza di visione.

In questo caso per stampare un 120x90 me la cavo con un file da 7087x9449 pixel (200 DPI) a 8 bit e lascio fare il resto al RIP.

Per me è importante accertare questo dato perché non mi posso spingere oltre i 3200 PPI quando scansiono la pellicola medio formato quindi ho un massimo ingrandimento di (3200/200) x16 che mi sembra cmq buono.

Meglio fare interpolare il RIP ho farlo tramite Photshop con bicubic smoother ?

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2014 ore 0:58

Inoltre, mi viene ribadito più volte che nessuna carta in circolazione regge veramente 300 PPI e che il tutto dipende dalla distanza di visione.


Il discorso nella sua semplicità è un pelo più complesso.
300 ppi non c'entrano (per esempio) niente con 2880 dpi.

Ad esempio se una stampante che stampa ad una risoluzione specifica si aspetta un file da 300 DPI e gli arriva un file con minore densità di pixel, in questo caso è il RIP che si mette a fare interpolazione?


no.
La densità di pixel non c'entra nulla con la risoluzione nativa della macchina e tanto meno con la risoluzione di stampa.

(è ovvio che il parametro ha un senso in realtà. mica puoi stampare un 1200x800 px a 300 dpi a 1440 x 800 ppi grande 50x75)

Ma il RIP si occupa di "creare" i pixels dove mancano (oltre alla calibrazione e profilazione colore della stampante)?


no. Il rip non solo non si occupa di creare i pixel ma , non è nemmeno detto che sia in grado di calibrare o profilare una stampante.
dipende da che RIP hai e soprattutto che opzioni hai nello stesso.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me