| inviato il 24 Giugno 2014 ore 16:36
Su Canonrumors dicono che non dovrebbe essere un sensore a tre strati (meglio così, secondo me ;-))... vedremo, aspetto con curiosità! | 
| inviato il 24 Giugno 2014 ore 16:43
parla di un sensore che usa una tecnologia "diffrattiva" o qualcosa del genere, che permette in qualche modo di differenziare le lunghezze d'onda (quindi il colore) della luce, corretto ? | 
| inviato il 24 Giugno 2014 ore 16:54
“ I am sure Sony has the knowledge to fix them and also to match if not beat any new Canon sensor tech. „ Diciamo che è tutto da verificare ... Poi si loda tanto il sensore della A7s ... che però è 12mpx alla faccia del supersensore della D800 Mi pare ci sia un po di schizofrenia e molto di ignoranza ... | 
| inviato il 24 Giugno 2014 ore 17:10
Il super-sensore della d800 lo fa comunque sony....ed è presente sulla a7r.... con la a7s il progetto è evidentemente diverso... | 
| inviato il 24 Giugno 2014 ore 17:26
A mio parere con i sensori prendono ad esempio la politica da sempre adottata con le CPU dei PC, se introducono una nuova tecnologia, anche se potrebbero portarla a 10 ev di gamma dinamica in più e 2-3 stop in tenuta alle alte sensibilità tutto ciò lo concederanno un pochino alla volta, ad ogni upgrade di modello. Vi dirò un segreto: Nikon, Canon, Sony non lo fanno per i loro utenti, lo fanno per il bilancio aziendale ed i dividendi degli azionisti. Per cui qualsiasi sia la nuova tecnologia non più di uno stop di guadagno per volta (ed è già troppo, perchè di solito vanno ad 1/2). Nel campo delle CPU di solito introducono riduzione di dimensioni, cambio architettura, cambio architettura mainboard appositamente con step separati per massimizzare il marketing e solo a cicli si riesce ad acquistare un pc che abbia temporaneamente un buon compromesso trà novità, prestazioni e prezzo; di solito ad architettura matura a meno di 6 mesi dal lancio della nuova. | 
| inviato il 24 Giugno 2014 ore 17:37
Quindi a entrambe le macchine manca qualcosa Giovanni? | 
| inviato il 24 Giugno 2014 ore 17:39
Mah, la concorrenza quando c'è non permette certo di fare i calcoli sulla carta su quanti stop guadagnare da un sensore all'altro. Se canni i calcoli prevedendo che gli altri facciano lo stesso, ti freghi completamente. Quindi supponi ci sia una sorta di cartello tra le case per rimanere più o meno tutte allineate. Cosa che trovo dubbia, visto che Sony/Canon/Fuji/Sigma usano tecnologie diverse per cercare di smarcarsi il più possiible, e se potessero farlo facendo un sensore che ha, per dire, 2 o 3 stop di vantaggio sulla concorrenza lo farebbero immediatamente. Per i PC, la questione non è assolutamente come la dipingi. L'avanzamento delle prestazioni è oggi ridotto al lumicino per caratteristiche proprie della tecnologia: sia per quanto riguarda i processi di produzione, sia per quanto riguarda l'architettura x86 che non riesce più a crescere a meno di non aumetare a dismisura la quantità di transistor. E lo spazio sul silicio costa caro. Inoltre il cambio di motherboard/architettura avviene sempre in contemporanea, perché sono le nuove architetture che richiedono specifiche diverse sulle motherboard. La diminuzione delle dimensioni (e quindi il relativo risparmio energetico) avviene ad architettura matura. Questo ovviamente solo perché non c'è vera concorrenza nel mercato desktop. Nel mercato mobile ciò non è assolutamente vero e a ogni nuovo processo produttivo viene associata una nuova architettura. Chi non riesce a sostenere questo ritmo semplicemente muore. | 
| inviato il 24 Giugno 2014 ore 17:44
Aggiungo che la vera rivoluzione avverrà quando i sensori potranno estendere la gamma dinamica in maniera esponenziale alterando automaticamente il tempo di integrazione per ogni singolo punto. Dinamica pressocché infinita! | 
| inviato il 24 Giugno 2014 ore 20:39
“ Sarà una battaglia a 3 strati? :-) „ Visto quello che riporta CanonRumors sembra di no, purtroppo! A me piacerebbe avere in casa Canon un sensore che super i limiti della maschera di bayer anche se utilizzabile solo a bassi ISO. | 
user3834 | inviato il 24 Giugno 2014 ore 23:18
Meno male... Sony è riuscita a far incazzare Canon Comunque a parte le battute penso che l'unico passo avanti tecnico di Sony sia nel sensore curvo che però ha necessità di nuove ottiche quindi non lo vedremo mai su un corpo con lenti intercambiabili | 
| inviato il 24 Giugno 2014 ore 23:46
speriamo che canon si svegli un po'.... |  
| inviato il 25 Giugno 2014 ore 15:11
E infatti il succo è proprio questo ... non è che ci voglia una scenza a migliorare la resa ISO a pari tecnologia con fotorecettori grossi il doppio o quasi. Per esempio D600 (5.95 µm) e D700 (8.42 µm), viene da se che l'amplificazione del segnale con densità così diversa sarà minore nel secondo caso, ergo assai meno rumore. Un discorso di fisica che dovrebbe essere chiaro a tutti, invece tutti o quasi guardano al marketing e agli slogan delle case produttrici che una volta ci meravigliano per il sensore pari al MF (gran cappellata) e altre volte per la super resa ISO (ma con risoluzione dello scorso secolo ... che a me starebbe comunque bene). Contiamo poi che i RAW sono oramai piallati da NR prescrittura direttamente in macchina e il gioco è fatto. Secondo me se solo Canon usasse un metodo di produzione simile a quello Sony (che già ha in casa) i suoi sensori migliorerebbero automaticamente. Inoltre Sony non ha molto da perdere, se esce una ML può anche non essere "perfetta", Canon come leader questo non può farlo e deve portare le innovazioni con l'assoluta sicurezza che non pregiudichino tutto il sistema, o corre il rischio di infastidire i propri clienti, in larga parte professionisti. | 
| inviato il 25 Giugno 2014 ore 15:41
Fare i confronti di rumore tra sensori con la stessa dimensione ma densità diversa è facile: basta ridimensionare il sensore più denso a livello di quello meno denso e confrontare la qualità dell'immagine ottenuta. Secondo me si scopre che sono più o meno tutti uguali. La media del rumore creato da un sensore di una data superficie (e tecnologia) è lo stesso indipendentemente dal numero di pixel che lo compongono. In un sensore più denso ogni singolo punto è deviato e quindi ogni punto risulta puntualmente più disturbato, ma riscalando verso il basso (e quindi mediando) si riporta il rumore al livello di disturbo di una zona maggiore simile a quella di un fotodiodo appartenente ad un sensore meno denso. |
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