| inviato il 24 Giugno 2014 ore 23:33
Il sigma art come nitidezza è superiore e paragonabile all'otus.. Ma costa mooolto più del canon |
| inviato il 27 Giugno 2014 ore 22:28
18-135 STM: ce l'ho e mi trovo benissimo. |
user47418 | inviato il 07 Luglio 2014 ore 14:03
Posseggo una Canon Eos 600D corredata con uno zoom Canon 18-200 IS (il Canon 18-135 IS ha una resa similare). Conscio dei limiti di un'ottica dalla costruzione così complessa, alfine di migliorare le sue prestazioni (e quelle del corpo macchina), ho impostato sulla reflex i seguenti parametri: a) Nitidezza +6 - Contrasto +1 - saturazione 0 - bilanciamento del colore 0 - b) lettura della luce media pesata al centro - c) utilizzo dei 400 ISO (nei limiti del possibile) - d) per quanto posso, evito di utilizzare la priorità alle alte e basse luci, alfine di avere una resa corretta dei colori, luci ed ombre. Usando tali impostazioni ho constatato un effettivo miglioramento delle immagini. Comunque, a riguardo del Canon 18-135 IS STM, posso dar ragione a Razius; infatti ho letto su Internet delle recensioni di paragone fra questa ottica e quella precedente. Effettivamente, visionando le foto ho constatato che per quanto riguarda nitidezza, contrasto e resa globale, il nuovo 18-135 è decisamente migliore. Se ti interessa un obbiettivo che offra questa escursione focale, acquistando il Canon citato vai sul sicuro, risparmiando un botto di soldi rispetto al Canon 16-85 IS USM, che seppur migliore, ha i suoi limiti, come ad esempio la scarsa luminosità, distorsione in posizione grandandolare, vignettatura (Val la pena spendere tanti soldi per avere simili limiti?). Ora, tocca a te scegliere. Ciao! |
| inviato il 08 Luglio 2014 ore 18:02
ciao salvatore, grazie per i preziosi consigli.
Devo dirti però che alla fine ho optato per il 17-55 2.8 IS USM.
Purtroppo avrò dei limiti di zoom, ma almeno so di aver acquistato il TOP in assoluto per aps-c.
Io non sono mai stato contro i "tuttofare di fascia medio-bassa": so che ottiche come il 18-135 o il 18-200 sono ottime in rapporto qualità prezzo.
Però come dici tu hanno dei limiti: 3 fattori che considero fondamentali nella resa finale di una foto: qualità, luminosità e AF.
Magari più in là prenderò il 70-200 IS 2.8 in modo da poter completare il corredo e tenerlo per anni ed anni :)
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| inviato il 09 Luglio 2014 ore 8:30
“ Devo dirti però che alla fine ho optato per il 17-55 2.8 IS USM. „
Auguri Alessio.
“ ... ma almeno so di aver acquistato il TOP in assoluto per aps-c. „
Personalmente non ho alcun dubbio.
Lo hai già ?
Facci sapere le tue impressioni.
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user47418 | inviato il 09 Luglio 2014 ore 9:02
Fai attenzione! Il possedere diversi obbiettivi costringe ad effettuare, a seconda della scena da riprendere, il cambio degli obbiettivi. Orbene, ogni qualvolta viene effettuata questa operazione, entra (specie se c'è vento) della polvere nel corpo-macchina che si deposita anche sul sensore, sporcandolo col tempo. Tale problematica si riflette sulla foto, la cui qualità diviene sempre più compromessa. Unica soluzione è quella di inviare periodicamente la fotocamera al servizio assistenza Canon, per far eliminare la polvere e/o sporcizia varia, con un certo esborso di denaro. E' bene tener presente che, anche a detta dei tecnici della Canon e non, è consigliabile non optare per il "fai da te", in quanto è molto facile danneggiare il sensore, con ovvie conseguenze. E' anche per questa ragione che, personalmente, ho acquistato il Canon 18-200 IS. Salutissimi!  |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 9:05
Quoto Fotooddo, Luca Costa e Nando-t, 17-55 tutta la vita. Ottimo davvero, AF fulmineo, nitido già a TA e soprattutto 2.8 a tutte le focali. Magari un pò corto ma la qualità vale bene i due o tre passetti. L'ho preso come tuttofare di qualità in sostituzione del secondo me pessimo Canon 18-200 e non l'ho più tirato via. Certo, non ho più lo zoom ma pace... prima buttavo 8 foto su 10 (e comunque quasi tutte quelle alle focali lunghe), al punto tale che credevo di non essere capace io... adesso non sbaglio un colpo... da apprendista ho capito che la lente di qualità è tutto! |
user47418 | inviato il 09 Luglio 2014 ore 11:09
Per Riccardo Melzi: Conscio delle limitazioni del Canon 18-200 IS, posso però asserire che non è pessimo come Lei asserisce. A parte ciò, come già scritto, variando sulla fotocamera i parametri di nitidezza e contrasto, le qualità delle immagini riprese migliora. Comunque, dinanzi alla compattezza, praticità e versatilità di questo zoom, sono stato propenso ad accettare il compromesso sulla sua qualità. Ciao!  |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 12:20
Ciao Salvatorexxx, sono d'accordo con te circa versatilità e compattezza, in realtà con il 18-200 ho fatto delle belle foto, per carità... ero anche contento, sai... finché un brutto giorno un disgraziato mi ha prestato un 70-200 2.8...
Insomma, dipende da quello che vuoi. Ma la differenza è tanta, proprio tanta. Con questo: ho fatto decine di migliaia di foto con una bridge, si può fare buona fotografia anche con il cellulare... il 17-55 non l'ho ancora portato in viaggio: può darsi che finisca col trovarlo scomodo, o che mi ritrovi la macchina piena di terra a furia di cambiare lente, o che mi capiti di perdere buone occasioni perché non ho lo zoom... non lo so. Ma certamente la nitidezza, lo sfocato, la possibilità di scattare con poca luce, ritrovarsi con le foto che quasi non richiedono postproduzione, tutte queste cose sono plus che con il 18-200 mi sognavo. |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 12:24
Comunque il 18-200 mica lo butto via... almeno finché non potrò permettermi un 70-200 f/2.8!  |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 12:29
“ Fai attenzione! Il possedere diversi obbiettivi costringe ad effettuare, a seconda della scena da riprendere, il cambio degli obbiettivi. Orbene, ogni qualvolta viene effettuata questa operazione, entra (specie se c'è vento) della polvere nel corpo-macchina che si deposita anche sul sensore, sporcandolo col tempo. Tale problematica si riflette sulla foto, la cui qualità diviene sempre più compromessa. Unica soluzione è quella di inviare periodicamente la fotocamera al servizio assistenza Canon, per far eliminare la polvere e/o sporcizia varia, con un certo esborso di denaro. E' bene tener presente che, anche a detta dei tecnici della Canon e non, è consigliabile non optare per il "fai da te", in quanto è molto facile danneggiare il sensore, con ovvie conseguenze. E' anche per questa ragione che, personalmente, ho acquistato il Canon 18-200 IS. „
Sicuramente non rinuncio alla enorme qualità del 17-55 per evitare di cambiare obiettivo, la reflex è fatta per cambiare obiettivi e di conseguenza ottenere maggior qualità, altrimenti prendi una compatta ...
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| inviato il 09 Luglio 2014 ore 13:13
In effetti il tuttofare/superzoom -al di là della qualità- un senso ce l'ha, magari in situazioni limite nelle quali è importante viaggiare leggeri... Quoto Nando-t, ho fatto viaggi "difficili" con una bridge e ho comunque portato a casa gli scatti (non sono un professionista, nessuno mi paga per fare foto di qualità tecnica impeccabile), vedendo i compagni di viaggio impazzire con due corpi e sei lenti... alla fine sono scelte, che comunque dovrebbero essere consapevoli . |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 13:25
non mi pare il caso di fare terrorismo sulla questione polvere. Le reflex sono fatte per poter cambuare ottica e, salvo nel deserto e nella giungla, questo è il modo per sfruttarle.
NON è vero che la macchina vada pulita solo al service e NON è vero che sia facile danneggiare il sensore. Basta fare le cose con testa e usando i prodotti adatti.
Io sono quattro anni che mi pulisco da solo i sensori, con risultati perfetti e spesa minima.
Anche perché usare un solo tuttofare costringe a lavorare con diaframmi e qualità d'immagine non accettabili per tutti |
user47418 | inviato il 09 Luglio 2014 ore 13:45
Sono dell'opinione che la fotocamera è uno strumento atto ad immortalare determinati attimi della nostra vita. Cogliere questi momenti, può divenire difficile se non impossibile se non si ha sul corpo-macchina la focale giusta. E' per questa ragione che negli ultimi anni gli zoom hanno avuto un successo notevole, dovuto alla loro praticità e versatilità. Ma avere uno zoom dall'escursione focale limitata, seppur scelto per la sue indubbie qualità, pone degli stop alle sue possibilità di ripresa. E' per tale motivo che zoom come i 18-105, 18-135, 18-200, 18-250, 18-270 e 18-300 hanno avuto un notevole successo di vendita, che non scema. Sì, la qualità di queste ottiche non è certo ai livelli di altri obbiettivi (fissi od a focale variabile che siano) più pregiati, ma permettono in un istante di impostare la focale giusta per poter riprendere la scena desiderata nel migliore dei modi. Infine, le foto ottenute possono esser migliorate in post-produzione, elevando sensibilmente la loro qualità. Ciao a tutti! |
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