| inviato il 08 Giugno 2014 ore 10:50
Molte delle cose che hai detto sono giuste, il flare che è difficile da eliminare, anche se dipende dall'entità dello stesso; il filtro polarizzatore non riproducibile in postproduzione; la micro regolazione AF è utile per ovviare da se ai possibili problemi di messa a fuoco degli obiettivi, senza passare per i centri assistenza. Per quanto riguarda il flare non sempre è un difetto, conoscendo l'obiettivo si può sfruttare per creare degli effetti difficilmente riproducibili in post, alcuni esempi nelle mie foto: 1, 2, come vedi il flare aggiunge qualcosa in più, crea più atmosfera, se ben gestito e utilizzato. Altri consigli in fase di scatto... Ad esempio scatta il più dritto possibile, anche se potrai raddrizzare la foto, inevitabilmente dovrai tagliare porzioni di immagine; cerca di comporre, già in fase di scatto, nel modo più preciso possibile, vero che si può sempre ritagliare e croppare, ma ti ritroveresti a non sfruttare al meglio tutti i mpx del sensore, e questa cosa vale soprattutto con reflex con pochi mpx rispetto agli attuali 20, 24, 36mpx. Se hai altri quesiti proverò a rispondere |
| inviato il 08 Giugno 2014 ore 11:50
Per evitare il flare è consigliato il paraluce, io non c'e l'ho, credo possa evitare o almeno diminuire questi riflessi sulla lente per lo meno quando il sole o la luce si trovano lateralmente a noi, ma se abbiamo il sole già un po più avanti per non dire proprio di fronte, non credo possa bastare. Però sono molte suggestive queste macchie di luce nelle foto, se giustamente vogliamo toglierle e non sono troppo grandi o vaste si può intervenire con lo strumento cerotto o clona , strumento che trovi su programmi come photoshop, gimp, picasa, ma anche su DPP se usi canon. |
| inviato il 09 Giugno 2014 ore 1:24
Per il flare a meno che non sia voluto come nelle belle foto artistiche di egix90 è meglio evitarlo come consiglia intelligentemente Carmelo S. Perché fa perdere altrimenti contrasto alla tua foto se non addirittura la rovina con segni di luce circolare visibili nella foto. Altro problema che si riscontra con le ottiche sono le aberrazioni soprattutto quelle marginali. Come ben saprai gli obiettivi come il nostro occhio sono curvi, questo fa si che quello che si vede o si fotografa appaia in prospettiva curva (e non in prospettiva lineare come quella architettonica o geometrica che altro non è che una costruzione astratta della nostra mente). A proposito dicevano gli antichi greci quando costruivano gli antichi templi che "ogni linea curva ci appare diritta contro pupilla, ed ogni linea diritta ci appare curva" proprio perché noi vediamo in prospettiva curva. Per ovviare a questo problema il grande Fidia progettò il partenone con degli accorgimenti che correggevano le aberrazioni ottiche alla vista costruendo colonne curve in modo da farle apparire diritte. Avrai riscontrato maggiormente tali problemi con ottiche grandangolari (per non parlare dei fisheye) che accentuano l'incurvatura della lente, mentre di meno coi tele. Il nuovo Photoshop ad esempio o anche il programma che fornisce la canon per modificare i file raw è capace di correggere tali distorsioni in quanto riconosce dai dati di scatto con che obiettivo hai scattato e li corregge se l'obiettivo è tra quelli inseriti nel software.. (Ma non è detto che tutti vogliano correggere tali distorsioni che potrebbero esser volute anzi) Saluti |
| inviato il 09 Giugno 2014 ore 6:38
" ............. Quali sono quelli correggibili e quelli non in post produzione ........... " In fotoritocco si corregge: - Aberrazione cromatica laterale (differenza d'ingrandimento) e con qualche tipo di software anche la longitudinale (differenza di fuoco). - Micro contrasto - Perdita di nitidezza ai bordi e curvatura di campo (solo parzialmente) - Vignettatura - Distorsione geometrica - Tipo ed intensità dello sfocato (bokeh), praticamente sempre meglio che nella realtà. - Eventuali dominanti cromatiche. - Macrocontrasto ( ombre più o meno chiuse) Non correggi astigmatismo pronunciato, coma sagittale. Riflessi e flare qualche volta si correggono bene, altre volte no. In fotoritocco riflessi e flare si riproducono benissimo, dunque è sempre bene che le ottiche non producano in modo significativo riflessi e flare: riflessi e flare in ottiche buone sono ridotti al minimo. In fotoritocco, si riproduce il cielo fotografato con il polarizzatore, meglio del polarizzatore reale (perchè non si introducono dominanti cromatiche settorializzate, tipiche dell'uso del polarizzatore coi grandangoli spinti), e si toglie, in pratica tutto, il velo atmosferico, assai meglio che col polarizzatore vero. In fotoritocco, si tolgono male i riflessi sull'acqua, l'immagine riflessa sui vetri, e non si aumenta in modo naturale, sempre credibile, la trasperenza dell'acqua in presenza di riflessi: in quei casi è meglio usare il polarizzatore vero. Saluti cordiali |
| inviato il 09 Giugno 2014 ore 15:20
la microregolazione delle ottiche dipende anche da che tipo di fotocamera hai, le mirrorless per esempio non ne hanno alcun bisogno... |
| inviato il 09 Giugno 2014 ore 15:23
ciao Dynola grazie per la tua precisazione |
| inviato il 10 Giugno 2014 ore 7:47
"............ mi sfuggono questi difetti " non correggi astigmatismo pronunciato, coma sagittale." ConfusoConfuso me li puoi spiegare meglio?;-) ........ " L'aberrazione astigmatica, o astigmatismo, distorce l'immagine su una direzione privilegiata, e gran parte della caduta di nitidezza ai bordi delle ottiche grandangolari, di solito, è dovuta ad astgmatismo. Se c'è dell'astigmatismo leggero verso i bordi, che abbassa risoluzione e contrasto, con una maschera di contrasto, anche robusta, data solo sui bordi, si fornisce all'immagine un maggiore microcontrasto, e questo inganna l'occhio, la foto è più nitida, è nitida abbastanza da mascherare il leggero astigmatismo, ma la risoluzione è in realtà aumentata di ben poco, per non dire nulla: hai ovviato alla caduta di nitidezza per un leggero astigmatismo incrementando l'acutanza, non la perdita di risoluzione dovuta all'astigmatismo: ma la foto è nitida e nessuno, anche occhio esperto vede nulla, se non con una lente d'ingrandimento. Se l'astigmatismo è forte, la maschera di contrasto non ce la fa a recuperare la perduta di nitidezza, l'"impastamento" dell'immagine, e la caduta di nitidezza resta visibile. Il coma sagittale si ha verso i bordi su ottiche molto luminose ( e fatte male) , al centro non c'è mai: il coma sagittale trasforma luci puntiformi in forme luminose con geometria a coda di rondine, e degrada l'immagine verso i bordi sempre e comunuqe, anche non in presenza di luci puntiformi: la deformazione geometrica e cromatica assume contorni anche molto evidenti, e non ci si fa nulla, non la si riprende in fotoritocco. Da NON DIMENTICARE MAI quello che tanti, tanti anni fa disse un collega ingegnere della Zeiss, con il quale lavoravamo: in fotografia, QUELLO CHE NON SI VEDE NON CONTA NULLA. Alla fine, conta solo quello che si vede con gli occhi, e se ce la fai a recuperare un astigmatismo fregando l'occhio con aumentata acutanza, la foto è bella e stop. Saluti cordiali |
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