| inviato il 11 Luglio 2014 ore 22:43
ottimo prezzo!!! |
| inviato il 11 Luglio 2014 ore 22:51
Grazie Giuliano, il tuo parere mi conforta, il prezzo vero e proprio è di 259 euro il resto è andato per anello e spedizioni, il fornitore è questo:
stores.ebay.it/photohaus-de
Adesso dovrò ripassare il tedesco, danke shon, guten nacht meine damen und herren, e mannaggia alla tastiera con il layout italiano che non mi fa scrivere la umlaut. |
| inviato il 11 Luglio 2014 ore 23:27
Io parlo tedesco, sono un po più fortunato. |
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 9:20
“ Roberto P Stando alle statistiche INAIL gli infortuni nell'edilizia sarebbero in calo: www.inail.it/internet_web/wcm/idc/groups/internet/documents/document/u non so se perché sono migliorate le condizioni di sicurezza o è semplicemente una conseguenza del calo delle attività del settore dovuta alla crisi. Ho paura che sia la seconda che ho detto. Comunque i nostri dati restano tra i peggiori in Europa „
Sono un funzionario di Vigilanza dell'INAIL e posso confermare quanto sopra riportato da Roberto, purtroppo ! 
|
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 10:11
Ieri sono venuti in azienda alcuni artigiani per dei lavori. Il muratore era in boxer da spiaggia e ciiabatte di gomma, questa è la cultura del nostro paese. |
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 11:46
Oltretutto le statistiche non tengono conto di gran parte degli infortuni che capitano ai lavoratori "in nero".
Ovviamente i cantieri che impiegano tale manodopera sono, il più delle volte, quelli che se ne fregano delle misure di sicurezza. E non parlo solo della mancanza delle DPI (sarebbe il meno), ma anche di ponteggi non regolamentari (sembra incredibile ma c'è ancora chi li monta*), di operai mandati sul tetto spiovente senza protezioni ecc...
E quando un uno di questi poveracci si fa male, al pronto soccorso naturalmente racconta una balla tipo incidente domestico o stradale, e se l'infortunio non è grave l'inchiesta non parte dal momento che non basterebbe il personale se dovessero indagare su ogni piccolo incidente.
Io, le poche volte che un mio progetto non resta sulla carta, non assumo la direzione di cantiere dal momento che preferisco dedicarmi alla progettazione (poi più metà del tempo lo passo negli uffici tecnici e nelle sovraintendenze o compilare scartoffie per i suddetti - ma questo è un altro discorso), quindi la delego a un amico e collega di cui ho massima fiducia perché so che è di un'intransigenza più "teutonica" che "italica" riguardo alla sicurezza sul lavoro.
*
www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/rubriche-C-98/le-immagini- |
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 12:09
5 0 6 anni fa, nel mese di Luglio, io e la mia famiglia eravamo in vacanza in Trentino Alto Adige e di fianco al nostro Hotel vi era uno stabile in ristrutturazione con degli operai sul tetto, in pantaloncini, senza casco, senza scarpe antinfortunistiche, senza ganci di ancoraggio ed in bilico sulle tegole, senza le reti sui ponteggi.
Ero in vacanza, ma ciò nonostante ho chiamato la Sede Provinciale competente (senza fare nomi...), mi sono qualificato ed ho riferito quanto sopra.
Dopo 6 giorni la situazione non è cambiata e parlando con il responsabile del cantiere, potete immaginare gli epiteti che mi sono stati rivolti, sia in Ladino che, in parte, in Italiano.
Purtroppo è questione di cultura ed il fenomeno è trasversale, senza tirare in ballo il Nord o il Sud !
|
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 12:24
Addirittura mi viene il sospetto che, se un'impresario edile vuole risparmiare sulle misure di sicurezza, gli conviene anzi è quasi obbligato ad assumere in nero, dal momento che se arriva al pronto soccorso un lavoratore edile in orario di lavoro è probabile che parta l'inchiesta (presumo che i medici stessi siano tenuti a fare la segnalazione). Ma se quello lavora in nero ufficialmente figura come disoccupato, quindi se dichiara che è caduto sulle scale di casa la versione è credibile e non attira troppi sospetti. Naturalmente sono solo congetture e non ho dati precisi...
“ ...senza ganci di ancoraggio ed in bilico sulle tegole... „
Questo è pericolosissimo!!!
Oltretutto nelle località di montagna le falde sono parecchio inclinate... |
user12181 | inviato il 12 Luglio 2014 ore 14:50
“ Io non sono lontanamente alla costa altezza ma se avete un paio di consigli riguardo qualsiasi cosa per la foto che ci sarà qui sotto ve ne sarò molto grato! D7100 + Leica Elmarit R 90mm f2.8 (1/500 - f10 - ISO 125) „
Consigli: 1) Lascia perdere le cautele, "non sono all'altezza ecc. ecc.", nessuno è all'altezza di nulla.
2) Chiama subito il 118 o altro numero d'emergenza: c'è un principio d'incendio a sinistra (anche se
probabilmente ti risponderanno che sono già stati allertati).
3) scatta con una luce migliore, in sua mancanza cerca almeno di dare una piccola scaldatina alla foto e più
contrasto, soprattutto al monte, l'istogramma è molto lontano dal margine sinistro, è bene che in una
foto di paesaggio ci siano anche dei neri profondi, comunque con una curva ad esse puoi sia tirar su le
parti più chiare del bosco, sia tirar giù un poco le parti in ombra.
Addirittura la foto migliora di molto con i semplici livelli automatici, fanno un po' quello che ho detto io, anche se evitano il taglio delle ombre. |
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 15:40
Sì Roberto, i medici sono assolutamente tenuti a fare la segnalazione in caso di infortunio, anche con il solo sospetto di causa di lavoro (nesso eziologico).
Quello che hai detto risulta ancora più triste, se si pensa che per mettere in opera queste condotte illegali ci vuole la compiacenza di altre persone (leggasi: Datore di Lavoro, Responsabile per la Sicurezza, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, Medico competente ecc.).
Purtroppo è la solita cultura italiana del "una mano lava l'altra e..." |
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 16:05
Purtroppo in Italia è più conveniente violare la legge che rispettarla. L'Inail vuole scaricare i costi della sicurezza sulle imprese, le imprese a loro volta vogliono scaricarli sulla collettività, i controlli come sempre non esistono (mai visto uno in tren'anni di lavoro nella stessa azienda), come se ne esce? Da un lato occorrono incentivi fiscali che rendano convenienti gli investimenti nella sicurezza, le risorse si troverebbero con il risparmio dovuto al numero minore di infortuni da rimborsare, Dall'altra si devono fare controlli seri e multare adeguatamente gli inadempienti. Vanno puniti tutti a tutti i livelli.
Marmunto potresti postarci qualche esempio? Grazie.
|
user12181 | inviato il 12 Luglio 2014 ore 18:07
Non ho bisogno di dimostrarti nulla, tutti i miei "esempi" Sono sul Web, ma non certo per quelli che me li chiedono come legittimazione di quel che dico. |
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 18:24
Datti una calmata perché le maniere brusche non mi intimoriscono, specie quando vengono usate da gente che non è in grado di provare quello che dice. Io non sono affatto convinto che i livelli automatici siano una buona soluzione, quindi se i tuoi esempi sono sul web posta i link per me è gli altri amici del topic. |
| inviato il 12 Luglio 2014 ore 21:15
“ Stefano Pelloni
Purtroppo in Italia è più conveniente violare la legge che rispettarla. L'Inail vuole scaricare i costi della sicurezza sulle imprese, le imprese a loro volta vogliono scaricarli sulla collettività, i controlli come sempre non esistono (mai visto uno in tren'anni di lavoro nella stessa azienda), come se ne esce? Da un lato occorrono incentivi fiscali che rendano convenienti gli investimenti nella sicurezza, le risorse si troverebbero con il risparmio dovuto al numero minore di infortuni da rimborsare, Dall'altra si devono fare controlli seri e multare adeguatamente gli inadempienti. Vanno puniti tutti a tutti i livelli. „
Infatti Stefano, l'Inail attua degli "sconti" sui premi assicurativi delle aziende con andamento infortunistico positivo (nel triennio) e per le aziende che provino l'adozione di dispositivi sulla sicurezza.
E' ovvio che il costo del denaro e l'altissimo costo del lavoro non aiuta nel rispetto delle norme.
Per me le sole sanzioni pecuniarie non bastano e l'accertata responsibilità del DL nei casi di infortunio mortale, per mancata adozione dei DPI , dovrebbe comportare anche una pena detentiva certa... (poi vedrai come i DL correrebbero ad assicurarsi e di conseguenza i premi scendere...).
Ovviamente si dovrebbero dare, come dici tu, incentivi fiscali per chi investe sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Concludo dicendo che non é il premio assicurativo INAIL a spaventare i DL ma il ben più oneroso contributo previdenziale dell'INPS !
|
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
