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iMac, come abbassare il contrasto?


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avatarjunior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 17:18

Perchè calibrare un monitor di casa?
Quale utilità c'è?
Se si va in stampa si deve calibrare in base alla stampante, se si vuole mettere la foto in internet non esiste il motivo visto che ognuno ha il suo monitor...non capisco proprio...
(un conto se abbiamo un monitor complentamente fuori, ma per sottiliezze non capisco)

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 17:43

Ilpenna scherzi vero?
Riprendo una risposta già data (da me e da altri qui sul forum) almeno un centimilamigliaio di volte

Calibrare un monitor significa portarlo ad uno "stato noto" di cromaticità, punto di bianco e gamma. La fase ultima è la creazione di un profilo ICC. Questa operazione non rende un pessimo monitor un monitor migliore. Diciamo anche che non è necessario farlo se non avete a cuore la fedeltà del colore delle immagini che trattate . Inoltre non ha nulla a che fare con la fedeltà di stampa e non renderà le vostre immagini migliori o più fedeli (ma fedeli a che cosa?) o simili a come le vede un vostro amico fotografo sul suo monitor. Con un monitor calibrato NON otterrete stampe più simili a quello che vedete a monitor, questo è un passo successivo e riguarda solo il processo di stampa.

Detto questo, ogni monitor (iMac compreso) può essere tranquillamente calibrato. Conviene farlo? La risposta è dentro di voi....Nel dubbio fatelo, con 130 euro si compra un colorimetro e di certo un monitor calibrato sarà sempre meglio di un monitor così come esce dalla fabbrica. Il processo è inoltre da ripetere regolarmente ed è meglio creare più profili, a secondo delle condizione di utilizzo, ad esempio a luce naturale per il giorno o a luce artificiale per la sera.


Ha senso tarare gli strumenti che, ad esempio, analizzano la qualità dell'aria che respiriamo, o dell'acqua che beviamo? E' la stessa domanda che hai posto tu, secondo te cosa dovremmo rispondere?

Un monitor è spesso e volentieri l'output finale delle nostre immagini, spendiamo migliaia di euro in ottiche e fotocamere ultimogridofinedimondo e poi non ci sforziamo di spendere 150 euro e 10 minuti del nostro tempo per calibrare il monitor (che deve essere quantomeno decente)?? No, dai non ci voglio credere... ;-)

avatarjunior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 17:57

Pisolomau, non scherzo....
"Diciamo anche che non è necessario farlo se non avete a cuore la fedeltà del colore delle immagini che trattate" non trovo questa cosa necessaria visto che a me interessa la fotografia detta come stampa è questo il mio ultimo passo, non sicuramente la visualizzazione a monitor. (fermo restando che il ditale lo uso veramente poco e scatto e stampo in analogico)
"Ha senso tarare gli strumenti che, ad esempio, analizzano la qualità dell'aria che respiriamo, o dell'acqua che beviamo? E' la stessa domanda che hai posto tu, secondo te cosa dovremmo rispondere?" non credo che c'entri proprio niente, scusa la franchezza e non trovo nulla in comune tra il tarare un monitor e tarare strumenti di misura.
"Un monitor è spesso e volentieri l'output finale delle nostre immagini" forse non capisco questo discorso perchè non è il mio caso, penso che la fotografia sia una stampa non un'immagine su di un monitor....
Non voglio essere polemico ma spesso mi son trovato a parlare con fotografi pubblicitari professionisti e anche loro mi hanno detto che se lo scopo è stampare delle brochure per esempio regolano la stampante in base alla resa, se lo scopo è la visualizzazione su monitor basta che il monitor di partenza non sia complentamente fuori e il lavoro funziona. Tempo addietro si calibravano i monitor ogni mattina prima di lavorare, mi raccontava, erano monitor professionali ma erano monitor "vecchi" che si staravano molto più facilmente, ora il discorso è cambiato.
Detto tutto questo, grazie comunque della spiegazione ma trovo molte cose superflue e "troppo" fini per i MIEI scopi.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 18:06

Nessun problema, io ho lavorato anni con monitor non calibrati e profilati, e sono sopravvissuto... MrGreen
è 40 anni che mi occupo di fotografia e dall'avvento del digitale ho imparato molte più cose che non nei restanti 25 di analogico, una di queste è appunto che è importante avere un monitor calibrato.
Come sempre poi ognuno si regola come crede.

L'esempio era per far capire a chi legge che ogni strumento utilizzato deve essere ricondotto ad uno stato noto per fornire misure/prestazioni attendibili e questo vale per ogni cosa.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 18:37

@Ilpenna: ha senso bilanciare le gomme dell'automobile se non corri in F1? Ha senso avere la convergenza a posto se non corri in F1? Se ha senso ha anche senso avere un monitor calibrato se lo usi per la fotografia anche non professionale.

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 21:11

Oggi mi hanno prestato il colormunki e ho provato a calibrare l'imac 27... È tempo che provo a cercare una soluzione alla calibrazione ma senza risultato: non riesco a stampare con i colori che vedo.
Avevo lo spyder 3 pro ma tutte le volte che provavo a calibrare ottenevo risultati diversi così oggi ho provato col munki che di solito utilizzo per i profili carta.
Vi chiedo: posso solo scegliere tra gamma 1.8 e 2.2, quale uso?
Stesso discorso temperatura: d65, d55,d50 quale imposto?

avatarjunior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 21:59

Marcorik, ha senso far quei lavori sui pneumatici perchè il volante che traballa non è bello e le gomme si consumano male ma soprattutto la sicurezza è importante, ripeto, secondo ME non è così importante calibrare il monitor... Preferisco "perder tempo" ad imparare ad esporre guardando l'esposimentro come un suggeritore a posto e ragionando su cosa voglio esporre piuttosto che lasciar decidere lui per esempio o ancora più interessante ragionare su quando e cosa fotografare! Poi ognuno usa il suo tempo come vuole..

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 22:08

Sarebbe una via di mezzo di tutti i parametri postati, ovvero D58 gamma 2.0! Quello che usi per i profili carta è uno spettrofotometro e non va bene per il video, non è preciso come un colorimetro. Questo perché lo spettrofotometro lavora per riflessione (emette uno spettro luminoso dal quale legge il valore riflesso), mentre il colorimetro lavora per luce immessa in questo caso dal monitor da calibrare. Ora se hai un colorimetro cerca un programma adatto che in linea di massima è quello che fa la differenza

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 22:10

Ilpenna, oggettivamente calibrare il monitor è la prima cosa da fare, a meno di non avere la fortuna di possedere un computer abbastanza corretto di suo.
Il mio macbook retina era praticamente perfetto di fabbrica, sull'imac (un vecchio 2007) invece la calibrazione è stata davvero utile... dov'è il senso secondo te di lavorare i colori in un immagine con un monitor sballato?
Magari correggi quella che ti sembra una dominante calda quando in realtà la foto è perfetta e non stai facendo altro che introdurre una dominante fredda!

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 22:19

Cioè non va bene nemmeno il colormunki? Sembrerebbe uno tra quelli abbastanza affidabili.
Con lo spyder 3 non li sono trovato molto bene...

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 22:35

Non conosco il colormunki, ma ho visto che è xrite, se è un colorimetro per il monitor va bene, con che programma lo usi?

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 23:00

Il software xrite perché mi sembra che gli altri siano a pagamento, compreso icolor display (tra l'altro non compatibile con la sonda colormunki).
Cosa potrei utilizzare?

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 23:17

Si icolor display è a pagamento o free se hai un monitor quato, puoi provare eye-one non so che versione o nome sia l'ultima versione o se è a pago. Controlla magari se puoi impostare i valori che ti ho scritto. D58 e gamma 2.0

avatarsenior
inviato il 04 Giugno 2014 ore 23:30

No quelli non posso selezionarli... Solo 1.8 o 2.2 e d65, d55, d50.

avatarsenior
inviato il 05 Giugno 2014 ore 0:13

Eh allora D55 e gamma 2.2

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