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fotografia nell'era digitale


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avatarjunior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 17:27

ultimamente ho letto tanti post che condivido ma....... sempre la stessa storia "i grandi fotografi del passato con i loro capolavori" ma vi scordate tutti una cosa elementare: tutti i grandi fotografi avevano una cosa in comune - la pellicola - e non mi riferisco alla qualità, ma al al lavoro di sviluppo che c'era dietro, al numero limitato di fotogrami in un solo rullino, alle limitazioni della tecnologia di quei tempi..... etc. sara forse questo il motivo per qui uno passava ore e ore a comporre mentalmente la scena??
con il digitale nessuno ragiona piu in quel modo, io per primo ogni volta che esco mi porto acasa 200 scatti "tanto che me frega ho la scheda da 16 gb" ma poi quando vado a revisionare le foto solo 2-3 son accetabili .....e il resto??? il resto e sempre uguale " quasi capolavori " ma sempre con gli stessi rimipanti: ah.. se solo avessi aspettato un pò, se avrei inquadrato diversamente,... e tanti altri errori come questi.
Sono quasi convino che non sono l'unico che mi comporto in questo modo, vorrei anche proporvi una soluzione ma non saprei da dove cominciare... per questo chiedo a voi sopratutto a quelli che prima scattavano con la pellicola, voi quanti scatti portate acasa??? quanto tempo perdete in un solo posto per una sola composizione??come posso rimediare a qesto mio modo di scattare?

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 18:17

Compra (ed esci) con una scheda da 512 MB ... così torni "idealmente" al rullino.

avatarjunior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 18:32

Picola soluzione che in qualche modo potrebbe stimulare il mio lato artistico :D

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 18:56

ultimamente ho letto tanti post che condivido ma....... sempre la stessa storia "i grandi fotografi del passato con i loro capolavori" ma vi scordate tutti una cosa elementare: tutti i grandi fotografi avevano una cosa in comune - la pellicola - e non mi riferisco alla qualità, ma al al lavoro di sviluppo che c'era dietro, al numero limitato di fotogrami in un solo rullino, alle limitazioni della tecnologia di quei tempi..... etc. sara forse questo il motivo per qui uno passava ore e ore a comporre mentalmente la scena??


Secondo me no. I grandi erano grandi perché la fotografia non era ancora un'arte matura di massa, le tecniche (soprattutto per lo sviluppo) erano per pochi "alchimisti" ed in ogni caso perché i grandi hanno sempre qualcosa da dire al di la della tecnica.

con il digitale nessuno ragiona piu in quel modo, io per primo ogni volta che esco mi porto acasa 200 scatti "tanto che me frega ho la scheda da 16 gb" ma poi quando vado a revisionare le foto solo 2-3 son accetabili .....e il resto??? il resto e sempre uguale " quasi capolavori " ma sempre con gli stessi rimipanti: ah.. se solo avessi aspettato un pò, se avrei inquadrato diversamente,... e tanti altri errori come questi.


Beh, se ci sei arrivato da solo a capirlo è già un grande risultato. Ora però metti in pratica ciò che hai realizzato... ;-)

Sono quasi convino che non sono l'unico che mi comporto in questo modo, vorrei anche proporvi una soluzione ma non saprei da dove cominciare... per questo chiedo a voi sopratutto a quelli che prima scattavano con la pellicola, voi quanti scatti portate acasa???


A volte migliaia, a volte nessuno. In genere sono parsimonioso. Sarebbe però una bugia dire che col digitale scatto lo stesso numero di immagini che a pellicola. E sarebbe altrettanto falso dire che tutti gli scatti a pellicola erano buoni...

quanto tempo perdete in un solo posto per una sola composizione??


A volte ore, a volte si coglie l'attimo. Magari con uno scatto solo ed irripetibile...

come posso rimediare a qesto mio modo di scattare?


Come detto, ci sei arrivato da solo nel dire di curare di più la fase di scatto.... MrGreen

Saluti
Roberto

avatarjunior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 19:56

Chiacchiere....solo chiacchiere.....io non ho mai letto di qualcuno che ha portato a casa one shot one masterpiece.....
Per arrivare al grande scatto tutti hanno fotografato la scena più di una volta, cambiando inquadratura, avvicinandosi, allontanandosi.....
Oggi si imputa al digitale la mancanza di capacità di comporre...questa mancanza è colpa di chi fa la foto, non del mezzo....dire che scattare con la pellicola ti costringe a pensare a quello che fai, perchè la pellicola costa è una emerita idiozia.....e questo una persona che ragiona lo vede..ma forse chi ha scattato in analogico e poi è passato al digitale lo sa....basta prendere la macchina che hai e pensare....basta.....che c'entra il mezzo con cui si impressiona la scena? Questa cosa non la capirò mai abbastanza....
Ma che uno per fermarsi e pensare alla scena ha bisogno dello spauracchio del costo della pellicola?
Giovanni

avatarjunior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 20:52

Sebastiao Salgado, nonostante i settanta anni, per l' ultimo suo immenso lavoro dal nome "Genesis" dichiara di essere passato al digitale e sostanzialmente sostiene che il suo "linguaggio" non è cambiato ma è mutato soltanto il suo supporto, ovvero se prima i suoi assistenti trasportavano valige di 28 kilogrammi, di materiale ora ne trasportano una da 700 grammi dovuto alle schede di memoria ... Semmai la sua preoccupazione sono gli hard-disk. Post scatto gli sono rimasti gli usi e le consuetudini dell'analogico, normalmente stampa provini 13X18 di tutte le foto ed esegue una prima selezione. Conclude in un suo libro: "Dalla mia Terra alla Terra" .... Se vent'anni fa avessi avuto il digitale,oggi avrei il doppio delle foto! ...soprattutto per le immagini in interni.
Ciao, Luca

avatarjunior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 21:04

Infatti.....leggo spesso filippiche sul come era bella la pellicola, perchè un rullino ti durava 6 mesi....ergo una foto che facevi era l'unica in quella ipotetica sessione....ma per caritâ....la pellicola era bella perchè allora c'era solo quella....se volevi farti un po'di bianconero e avere qualche risultato, dovevi sviluppare e stampare da solo (allora non si chiamava post produzione, solo lavoro in camera oscura ). Stampare, ti stampavi le 10x15 da mettere nell'albumino (forse l'equivalente del computer)...ma se volevi una bella stampa dovevi rivolgerti ad uno studio e pagare qualche soldo....oggi hai in più la grande possibilitá di decidere tu stesso come vuoi che sia il tuo scatto finito...e vi assicuro che non è cosa da poco....
Poi se si ha nostalgia della pellicola, beh!!! Secondo non si parla più di fotografia....si parla di altro...come quando c'erano le mezze stagioni!
Giovanni
Cosa

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 21:29

io scatto molto poco sono quasi rimasto all' approccio da pellicola
diciamo che grosso modo ho (solo) raddoppiato le foto che faccio...
ancora ora sto cercando di ridurre

rimango sempre dela filosofia qualità e non quantità

avatarjunior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 21:42

I grandi del passato, da Salgado (appena citato) , a Scianna , scattavano tonnellate di rullini. Helmut Newton nelle sue sessioni usava la Polaroid per pre visualizzare gli scatti che sarebbero usciti dalla sua Hasselblad.
Loro erano pagati e sono pagati per farlo, quindi usavano più materiale possibile per avere il miglior risultato ottenibile.
Noi fotoamatori ,talvolta e mi ci metto anche io, pensiamo che dalla quantità alla fine venga fuori la qualità , e qualche volta succede. Se scatto 10000 foto almeno una buona esce fuori, poi via a comprare hard disk Cool
La fotografia è ricerca, conoscenza della tecnica, manualità e pratica , purtroppo non essendo professionisti non ci commissionano progetti, e non sempre è facile trovare ispirazione,non tutti i giorni abbiamo la macchina fotografica in mano.
Soluzioni?
Una sola ... Continuare a fotografare

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 21:57

Resta il fatto che secondo me, nonostante il digitale non sia responsabile di questa mancanza di capacità nel comporre, ha innegabilmente cambiato il modo di scattare (sia detto in generale). Dato che qualcuno ha simpaticamente parlato di "chiacchiere", per me sono chiacchiere che quanto ho appena esposto sia negato.

l'ESP, il cambio doppia frizione, l'ABS hanno innegabilmente cambiato il modo di guidare, e nonostante non si a"colpa" di tali tecnologie ne sono innegabilmente le principali fautrici. Con questo non voglio dire cosa sia meglio o peggio, resta il fatto che i cambiamenti ci sono e sono sotto agli occhi di tutti.

Voglio proprio conoscere un amatore (per quanto evoluto) che a pellicola scattava 30.000 o 40.000 fotografie in pochi mesi - foss'anche un anno - come si vede ora sbandierare su tutti i forum di fotografia con una DSLR...

Resta il fatto che io, nato e cresciuto a pellicola (son passato al digitale poco più di due anni fa) 200 fotografie le faccio in 2 settimane di viaggio e solo se sono ispirato e se il posto mi piace.. anzi spesso lascio il display della 60D chiuso e nemmeno guardo quello che ho scattato. Anche qui, non voglio dire cosa sia giusto o sbagliato o meglio o peggio, semplicemente scatto ancora come se dovessi spendere il sacco di soldi che ci volevano quando scattavo esclusivamente a pellicola.
Però a me sembra, anzi ne sono certissimo, che pur seguendo assiduamente i due più grandi forum di fotografia che ci sono in italia attualmente (uno chiaramente questo, l'altro non lo dico perchè non so se posso) non leggo MAI MAI e sottolineo e ripeto MAI che qualcuno parli ancora del DIVERTIMENTO di fotografare.. del fatto che si può soprassedere sul rumore, agli alti ISO all'ottica buia o ad altre mille cose, perchè il bello di fotografare è FOTOGRAFARE.. mettersi in gioco, affrontare e superare i limiti dell'attrezzatura..

E logicamente non metto in relazione questo mio personale approccio con la "qualità" delle mie foto che è dopotutto alquanto bassa.. chi le sa fare è bravo sia scattando una foto al mese che scattandone 10000 se si diverte a farlo, però negare che chi è nato a pellicola ed ora usa il digitale abbia lo stesso approccio alla fotografia di chi ha cominciato direttamente in digitale mi sembra quantomeno strampalato.. anche perchè poi a leggere gli interventi si vede che si elencano decine di cose che "prima non si potevano fare"...
benissimo, è vero, ma se prima "non si potevano fare" ed ora si, sta esattamente a significare che il digitale cioè il MEZZO ha davvero cambiato il modo di affrontare la fotografia stessa.. cioè alla fine ciò che inizialmente si vuole negare, viene accreditato dalle stesse motivazioni che vengono portate...

Va bhe chiedo scusa per la "filippica", ma la passione che ho per la fotografia mi porta spesso a straparlare ed andare OT nelle rare volte che intervengo...


avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 0:35

pensate quando dipingevano (nel senso che non c'era ancora altro). Mesi di duro lavoro, pigmenti tossici e pestello e lacche e si doveva ancora cominciare... per terminare un'unica immagine, in genere composta in maniera maniacalmente perfetta.
Sono stato ad una conferenza mesi fa, sulla prospettiva alla scuola del Verrocchio, mi ha colpito l'affermazione: 'Questa era gente che non commetteva errori'. Leonardo o Michelangelo sarebbero rimasti inorriditi a vedere cosa usciva da un 'buon' rullino formato 135 con 4 o 5 belle immagini. Adesso col digitale va pure peggio, io cerco di scattare con attenzione e pazienza ma e' piu' forte di me, 'tanto si butta se non e' buona'. Alla fine del giorno non sono molte di piu' le immagini valide, per cui uso ancora la pellicola, talvolta. Certo mi piacerebbe capire quante ne scattava Ansel Adams per salvarne una, ma sospetto che l'uso di enormi formati (ed i relativi costi delle lastre) fosse un ottimo stimolo a far bene da subito, prima ancora di mettere in stazione lo stativo...

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 1:11

le varie discussioni sono quelle che riguardano atrezzatura & co. dove puntualmente vengono tirati in ballo i grandi con la loro atrezzatura obsoleta.

nella prima parte del mio post voglio sottolineare questo: i "grandi" prima sono stati "piccoli" e in quell periodo i costi della pellicola e dello svillupo erano abbastanza alti, quindi non venire a dirmi che Bresson da giovane usciva un pomerigio e scattava 5 rullini, secondo me lui e gli altri sono diventati grandi fotografi grazie al fatto (come dice anche Duna) che non potevano permetersi di sbagliare.

nella seconda parte parlo di "me" che il primo contatto con la fotografia l'ho avuto con il digitale, e sono quell tipo che prima scatto e poi ragiono...MrGreen di solito questo succede nella fase di postproduzione dove cerco disperatamente di rimediare ai miei errori!!!!

nel mondo digitale mi manca una cosa che dovrebbe essere instintiva in fase di scatto: "sono sicuro che ho pensato a tutto" "voglio tramettere un messaggio"
e poi ci sono le foto "cogli l'attimo" ma li e questione di fortuna

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 6:46

Vedi cynabal, continui a dare la colpa al digitale invece di assumerti le tue responsabilitá..che significa ti manca? Quella fase instintiva deve essere tua non te la da il mezzo....non ti aggrappare al fumo della pipa per salire, per favore....
Poi sul fatto che Bresson scattasse 5 rullini, ti posso dire che forse li scattava davvero quando era piccolo fotografo (?) e dopo forse diventato grande ne scattava di meno (ma sono certo che stiamo dicendo una stupidaggine)...ho visto su un libro gli scatti di un famoso shot di Dorotea Lange (la donna con i due bambini durante la grande depressione). Per arrivare a quello scatto la Lange di scatti ne ha fatti 5 e tutti banalissimi....
Quindi per concludere, esci, pensa e scatta qualunque sia la macchina che hai in mano....
Ti ripeto, per me il grandissimo valore aggiunto del digitale è quello che puoi seguire in prima persona tutta la vita del tuo scatto....dallo scatto alla stampa,finale...senza delegare a nessuno gli interventi....
Giovanni

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 7:00

Comunque leggendo i vari interventi, colgo qui e la che i costi siano stimolo a fare bene....che volete che vi dica...continuate a pensarlo...
Io penso invece che siano solo scuse per mascherare una mancanza di attenzione verso la scena....ed una incapacitá nel sapere prima cosa si vuole....
Aggiungo che questi signori scattavano ed avevano anche una idea di cosa dovesse essere la fotografia...prima di scattare....vogliamo dare la colpa al digitale anche di questo?
Giovanni

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 7:50

I grandi del passato erano grandi per la capacità di prevedere esattamente il risultato senza display, istogramma e tutte le possibilità di intervento date dal raw.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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