| inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:04
@the misfits È inevitabile che, in una discussione sullo sfocato, si vada anche a parlare del ritratto e delle sue regole... |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:04
Eccomi risintonizzato! |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:14
“ È inevitabile che, in una discussione sullo sfocato, si vada anche a parlare del ritratto e delle sue regole... „ Credo anch'io. E sopratutto se si pretende di screditarne l'usabilità (dello sfocato degli obiettivi a fuoco corto e normale) prendendo a pretesto l'uso di prospettive "non corrette". |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:15
Paolo: noi non vediamo così,punto. Ribadisco però,in accordo con Viper,che per scopi creativi uno possa usare qualunque ottica. Ad alcuni il messaggio può piacere,ad altri un po meno,ad altri inesorabilmente no. |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:19
“ Paolo: noi non vediamo così,punto. „ Oibò. Quando dici così incuti terrore. Però mettendo da parte la paura e sedendoci ad un metaforico tavolino tranquilli con relativo canonico bicchiere (mi piacerebbe anche dal vivo, ma tu sei ad Ivrea ed io a Pescara...), sapresti argomentare quello che sostieni? Perché dovremmo vedere diversamente da così? La fisica fa un'eccezione? Se hai letto Feininger, ti richiamo all'"occhio del fotografo". Lui parla de "gli occhi dell'anima". E se ne parla lo fa per sensibilizzare al fatto che se è vero che "la macchina fotografica non mente" si relizza spesso un divario tra ciò che che si è realmente visto e ciò che hanno visto "gli occhi dell'anima". Ma quando dice questo intende mettere in guardia da possibili delusioni, se ciò che vediamo in foto non corrisponde a quello che ricordiamo. Non ha lo scopo di dire: riconduciamo tutto agli stereotipi. Anzi. Lui dice che per fare una fotografia è necessario "usare" le regole, intendendo con questo anche il trasgredirle. Se ti sembra superato, dimmi il perché. |
user39791 | inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:30
“ E sopratutto se si pretende di screditarne l'usabilità (dello sfocato degli obiettivi a fuoco corto e normale) prendendo a pretesto l'uso di prospettive "non corrette". „ Perchè????????? Io faccio foto quasi solo con ottiche superluminose tra 24 e 50 perchè mi piace lo sfocato che danno, ma se vedo un primo piano di una persona con il testone posso dire che non sempre mi piace oppure è vietato? |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:36
“ Perchè????????? Io faccio foto quasi solo con ottiche superluminose tra 24 e 50 perchè mi piace lo sfocato che danno, ma se vedo un primo piano di una persona con il testone posso dire che non sempre mi piace oppure è vietato? „ Ho detto che è vietato esprimere un giudizio sul valore di una foto? Ho detto invece - se rileggi - che non si può insinuare un giudizio negativo sullo sfocato di un ultraluminoso di focale corta o normale usando come argomento la "non correttezza" della prospettiva delle immagini. È tutta un'altra cosa. Riassumo. Giuliano dice: obiettivi più corti del 100mm non vanno bene per fare ritratti perché non posso fare il faccione senza "eccessiva distorsione prospettica" (macrocefalo). Io dico: l'eccessiva distorsione pretesa è solo un canone estetico, soggettivo e transitorio come tutti i canoni. Quella prospettiva può essere usata in modo significativo ed espressivo, e non solo caricaturale. E poi è possibile ambientare i ritratti in contesti più intimi, cosa che la prospettiva del tele non consente. |
user20032 | inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:44
“ che non si può insinuare un giudizio negativo sullo sfocato di un ultraluminoso di focale corta o normale usando come argomento la "non correttezza" della prospettiva delle immagini. È tutta un'altra cosa. „ +1 |
user39791 | inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:44
Ma chi ha detto che lo sfocato è brutto a causa della non corretta prospettiva? Non mischiamo capre e cavoli! |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:51
Si stava discutendo della diversità degli sfocati tra fuoco corto normale e lungo. Io sostenevo che una delle differenze più importanti è il RR dello sfondo nei tele, che mal si presta ad ambientazioni... intime in quanto lo sfondo enorme incombe sul primo piano e richiama piuttosto spazi molto aperti. Da lì Giuliano ha detto che però l'uso del 35mm da distanza ravvicinata è da escludersi a priori in quanto dà luogo ad una prospettiva "non corretta". Semmai è questa affermazione ad essere OFF TOPIC. Ma io ho inteso replicare perché le "esclusioni a priori" basate su presunte norme etiche, a mio modo di vedere, non hanno ragione di esistere. Cosa del tutto diversa dal pronunciare un'esclusione per "ragioni estetiche". Qui naturalmente tutte le tesi hanno la stessa importanza, se sono supportate da "giudizi di fatto" di pari efficacia. Paolo |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 10:59
Continuo a leggere in loop le stesse cose. La convenzione è la convenzione e la libertà è dominio comune. Cito Machiavelli: "Il fine giustifica i mezzi". Alebergamini scatta gran parte delle sue foto con 35 e 135. Sa come si fanno i classici ritratti ed è tecnicamente preparato. A prescindere da lui, credo che si possa fare ciò che meglio si creda in ogni occasione. Io posso anche leggere altre dieci pagine di "guarda ha il testone, era meglio con l'85, beccati 'ste centotrentasette foto super corrette fatte con l'80, il 100 e il 180" e di "sì, ma l'emozione che trasmette, l'intensità... va bene il 35!", lo farei volentieri, davvero, ma... se ci scrostassimo e facessimo evolvere la discussione in qualcosa che vada oltre? |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 11:04
Anche secondo me è meglio. Ma chi è continuamente preda della tentazione di far prevalere la sua tesi perché "sarebbe fondata su un dato oggettivo" dovrebbe forse rinunciarci. Altrimenti si risponde anche per educazione e per contrastare il fatto che tesi del genere possano far presa sugli inesperti. |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 11:05
quoto Pdeninis... Giuliano tecnicamente sei davvero molto ferrato, ordine e rigore sono le parole che userei per descrivere i tuoi lavori. però fermo restando che le focali corte a distanza ravvicinati creano distorsioni, é anche vero che non comprimono i piani come i tele, dando uno sfocato più leggibile,più caratteristico ( per i miei gusti ), e che avvolge il soggetto contestualizzandolo, dando anche l'idea dell'ambiente circostante. ma la cosa importante è anche il punto di ripresa,il taglio e il legame con il soggetto. il ritratto di Ale con il 70-200 é comunque molto emozionante, crea un contatto tra spettatore e soggetto immortalato. tra l'altro la compressione dei tele sui lineamenti del viso non mi piace.... in tutto questo lo sfocato é importantissimo |
| inviato il 07 Maggio 2014 ore 11:06
“ tentazione di far prevalere la sua tesi perché "sarebbe fondata su un dato oggettivo" „ Invece gli altri tipi di argomentazioni sono benvenute ed anzi auspicate. |
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