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il monitor Apple va bene per postproduzione?


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avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2014 ore 16:45

Eccerto.. me ne regala così tanti che ci dormo sopra, qualcuno ne vuole un paio mi farebbe un favore perchè non entro più in casa?! Tra l'altro il 23 mi fanno testare un monitor e hanno subito specificato : da restituire entro 15 giorni! Nemmeno una calamita da frigo, un portachiavi.. niente! Triste

ps: non mi pagano ;-)

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2014 ore 16:50

Vuoi mettere la gloria?? MrGreen

avatarsupporter
inviato il 15 Ottobre 2014 ore 18:14

Poi che moltissimi pro usino apple non credo significhi che un buon monitor non serva piuttosto sono abituati ad usare quel tipo di ambiente operativo, magari da decenni.

Non posso che confermare..purtroppo;-)MrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 0:41

Quello di Olivotto non è un paradosso, prima del digitale i cromisti hanno sempre lavorato sulle pellicole delle quadricromie che erano evidentemente in bianco e nero. D'altra parte molte volte se postproduci lavorando sui singoli canali ottieni risultati migliori... Questo vale soprattutto per le scansioni e per chi ha specifiche esperienze. Provate ad osservare un cielo e poi osservatelo nei vari canali, soprattutto in CMYK che è più istintivo, noterete con più facilità le sporcature o gli "strappi". È ovvio però che un buon monitor calibrato aiuta a gestire l'insieme di un immagine, le ombre etc.
La fedeltà cromatica rimane quella più complessa soprattutto per le tinte piatte come i Pantone nelle tonalità tenui e pastello dove i vecchi tubi catodici della Barco davano il meglio di se.

avatarjunior
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 13:31

I cromisti ed fotografi grafici hanno un bagaglio d'esperienza che, purtroppo, andrà perduto. Bravo Filo63Confuso

avatarsupporter
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 17:22

Attenzione, non confondiamo i lavori di grafica con il lavori di fotografia... In grafica avere un monitor calibrato o no non cambia molto in quanto si va coi numeri, in fotografia si va con l'occhio.

Da che mondo e mondo i professionisti della postproduzione fotografica e i laboratori di stampa per ottenere risultati eccellenti hanno monitor di un certo tipo.

Si ma quanto dura? Eizo fa partire la sonda di correzione ogni 200-300 ore di utilizzo circa e consiglia di verificare il profilo spesso perchè purtroppo nessun monitor tiene la calibrazione per tutta la vita anzi, va verificata spesso almeno se vuoi restare entro deltaE accettabili. In tono del tutto non polemico ma curioso vi chiedo quanto il trattamento lucido del retina influenza la calibrazione e se gentilmente potreste postarmi una schermata di validazione.

ciao!

PS: quato è fallita. Triste


Spesso verifichi un monitor pro dopo un anno e noti che il profilo è ancora perfetto. Le 200-400 ore standard sono per sicurezza, fatto sta che il colorimetro lo devi avere e quindi ricalibrare non costa più di 10 minuti.

Non sapevo che Quato fosse fallita...in realtà vendeva poco confronto ai colossi Eizo e Nec (che poi montano pannelli LG).

avatarsupporter
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 17:26

Usare monitor con output 10 bit su un Mac "normale" è uguale ad usarlo su Mac Pro con Ati Firepro in quanto OSX non supporta l'output 30 bit indipendentemente dalle capacità della scheda. Punto.

Per ora solo su Win si può apprezzare il 10 bit per canale via DP.

Alla fine non è quello che fa sceglere un monitor pro o consumer, bensì la fedeltà cromatica, la quantità di colori riproducibili e la capacità di simulare gamut di macchine da stampa per fare softproofing.


avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 18:49

Max, speriamo che su yosemite abbiano risolto, o risolveranno, mi pare assurdo tenere in catalogo una workstation come il macpro con una o due ati fire pro e non avere il supporto ai 10 bit Confuso

avatarsupporter
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 19:12

Lo dici a uno che nel 2010 ha preso per il suo Mac Pro la Quadro 4000 (pagata 3 volte la versione per PC) perchè dava per scontato che, visto che la scheda era capace dell'output a 30 bit, sarebbe andata alla grande col suo Eizo... Ma la cruda realtà fu un'altra MrGreenTriste

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 19:37

A questo punto mi viene anche da pensare che siano talmente impegnati a pensare ad un sacco di minchi@te inutili per i nuovi osx da dimenticarsi di noi poveri cristi. Oppure che siamo davvero in pochi ad avere queste esigenze per cui non vale la pena di darci ascolto Confuso

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 20:13

"Spesso verifichi un monitor pro dopo un anno e noti che il profilo è ancora perfetto. "

Questo non mi è mai capitato e i manuali eizo dicono di riverificare il profilo ogni tot. Purtroppo anche i led degradano certo meno delle lampade ccfl. Per il resto son molto d'accordo quando dici che un monitor di qualità non si sceglie per i 10 bit ma per tutta una serie di fattori che fin quando non lo provi fai fatica a capire. 20 anni fa presi un barco usato, da allora non riesco più a lesinare sui display..

È un peccato che nei negozi si faccia fatica a trovarne uno in modo da provarlo e rendersene conto

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 21:44

E di questo ne parliamo ?

www.tomshw.it/mobile/cont/news/nuovo-imac-da-27-pollici-che-spettacolo

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 22:25

Ne stiamo parlando qui www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1056108

avatarsupporter
inviato il 16 Ottobre 2014 ore 23:42

I 10 bit sono un effettivamente un plus. Un buon monitor si sceglie per la possibilità di essere calibrato la punto di bianco desiderato, per la perfezione del bilanciamento dei grigi, per la quantità di colori riproducibili, per la possibilità di fare softproofing accurati.
Il 10 bit per canale permette solo di avere transizioni più graduali tra una sfumatura e l'atra e in condizioni particolari evita l'effetto banding.

io post-produco e ritocco anche per professione e ho due CG243W, uno attaccato ad un Pc via DP con output 10 bit attivo e l'altro attaccato ad un Mac via DVI, con output normale. Le volte che ho notato effettivamente differenze nelle transizioni tonali le conto sulle dita di una mano.

Ovvio che se ne avessi la possibilità credo che, come te, li sfrutterei sicuramente.

Questo non mi è mai capitato e i manuali eizo dicono di riverificare il profilo ogni tot.


Io ricalibro i miei monitor ogni 400 ore, quindi non ho mai provato sulla mia pelle a fare verifiche profilo dopo tanto tempo, ma ho avuto modo di parlare con colleghi che curano la profilazione dei monitor in diversi laboratori e mi hanno assicurato che la maggior parte dopo anche un anno di tempo mantiene alla grande la calibrazione.

Ma comunque non vedo dove sia il problema: Eizo ora, con gli ultimi modelli, si ricalibra da solo e sia basICColor di Nec che Color Navigator di Eizo al massimo ti rubano 10 minuti del tuo tempo per essere ricalibrati.Sorriso

avatarsupporter
inviato il 17 Ottobre 2014 ore 0:19

In tono del tutto non polemico ma curioso vi chiedo quanto il trattamento lucido del retina influenza la calibrazione e se gentilmente potreste postarmi una schermata di validazione.


Non ho notato differenze apprezzabili di calibrazione tra il Display Retina del mio macbook pro 13 e il vecchio monitor antiglare del mio 17. Alla fine tutti diventano tendenti al rosso/magenta e c'è poco da fare...

Nello specifico il mio Retina 13 oltre ad avere uno shift verso il rossiccio del punto di bianco e di tutti i colori, ha i blu che in generale sono violacei, quindi, a mio modo di vedere, totalmente sbagliati.
Ma non credo sia un problema legato alla superfice lucida, è proprio il pannello.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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