| inviato il 08 Maggio 2014 ore 15:05
Indubbiamente l'ottica è eccellente!!! Concordo con te,un'ottica versatile con qualità indiscutibile. |
| inviato il 08 Maggio 2014 ore 15:12
Nessuno ha detto che lo stabilizzatore è inutile in ogni caso. Lo è sicuramente (come lo è l'autofocus) nella macrofotografia dove, a meno di tempi di scatto rapidissimi (cosa molto rara), le condizioni di scatto sono sempre tali che, scattando a mano libera senza flash, lo stabilizzatore non risulterebbe tanto efficace da evitare un visibile micromosso.
E questo te lo dice uno che tutte le macrofotografie le scatta a mano libera (e colpetto di flash) senza stabilizzatore.
Per quanto riguarda il "tele versatile", è vero, è una lente che può essere utilizzata in diversi ambiti, ma è stata concepita per la macrofotografia.
Con tutto ciò non sto certo scrutando una lente come il Canon 100 macro IS, che ho provato più di una volta, lasciandomi sempre piacevolmente sorpreso. |
| inviato il 08 Maggio 2014 ore 16:12
@Carlotaglia
Quoto e come dici tu,nella maggior parte dei casi lo stabilizzatore non serve nella macro,di fatti non è stato aggiunto per sostituire il cavalletto e/o il flash ma per otterene comunque scatti accettabili quando magari questi ultimi non si hanno a portata di mano. Ovvio che ad una distanza di 30cm a f16 non te ne fai nulla ;-) |
user36994 | inviato il 08 Maggio 2014 ore 17:37
“ Naturalmente tutti fanno come vogliono, quindi non prendere per oro colato quello che ti ho scritto, trovati un tuo modo di fotografare e divertiti. „
@Roberto Ragusa: grazie per i consigli, ne farò tesoro :))
@Carlotaglia e Alcarin: avete ragione entrambi, ho una reflex da solo 4 mesi, quindi la mia ignoranza in materia è molto più grande di quanto possa sembrare. So bene che molti in macrofotografia, in fase di scatto, sostituiscono uno sfondo con un cartoncino colorato o qualcosa del genere, ma non è quello che voglio fare.
Mi piace molto, come detto con le parole corrette da Alcarin, la minore PDC nelle foto, dove il soggetto è perfettamente a fuoco ma allo stesso tempo tutto il resto è molto sfocato. Per essere più chiaro, proprio come questo ottenuto con il 180 canon: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2351&l=it
Quello che invece non mi piace, seppur la foto sia comunque bella, è questo tipo di sfondo fatto con il 100 canon: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=634002&l=it
Mentre già il 150 sigma ed il 180 sigma/tamron sono già simili al 180 canon come tipo di sfondo (spero di essermi spiegato questa volta).
Onestamente non sapevo che, a parità di lunghezza, l'obiettivo macro avesse una minore PDC: questa cosa è molto interessante. |
| inviato il 08 Maggio 2014 ore 21:20
@Giacomo: per lo still life andrebbe bene si.
Certo, dipende sempre da quali soggetti (o oggetti, in questo caso) vuoi fotografare ed in che condizioni.
In ogni caso, anche la lente macro (magari non un MP-E, ad esempio) può essere utilizzata per altri scopi, a patto che si sappia a cosa si andrebbe incontro. |
| inviato il 12 Maggio 2014 ore 16:54
“ Onestamente non sapevo che, a parità di lunghezza, l'obiettivo macro avesse una minore PDC: questa cosa è molto interessante „
aspetta, forse mi sono spiegato male: a parità di lunghezza focale la PDC è uguale identica...
la cosa cmq "strana" a cui mi riferivo io è che in campo macrofotografico (cioè a distanza molto ravvicinata dal soggetto, e nell'ipotesi di parità di rapporto di riproduzione s'intende), i teleobiettivi possono avere maggiore PDC rispetto ai normali, cioè la PDC è direttamente proporzionale alla focale.
Questa cosa è del tutto opposta a quanto capita invece nella fotografia a distanze non macro: infatti, normalmente si suole dire che la PDC è inversamente proporzionale alla focale scelta (sempre, diciamo così, a parità di rapporto di riproduzione del soggetto).
Dipende comunque dallo schema di progettazione e pertanto di funzionamento di ciascun obiettivo, pertanto è un comportamento che possono avere ma anche no: non c'è una regola generale valida per tutti gli obiettivi.
Dipende dai parametri di progetto specifici.
Cmq MAGGIOR FOCALE, MINORE PDC in macrofotografia non vale :-) |
| inviato il 12 Maggio 2014 ore 19:01
E' chiaro che un 200 sfocherà sempre meglio di un 100...lo sfondo sarà più indistinto. |
| inviato il 13 Maggio 2014 ore 11:25
“ E' chiaro che un 200 sfocherà sempre meglio „
Il "Meglio" dipende naturalmente che tipo di sfocato piace o interessa per una determinata foto. Sul fatto che sia più indistinto invece nesun dubbio. |
user36994 | inviato il 13 Maggio 2014 ore 11:51
Grazie, adesso è più chiaro :))
Non avevo considerato il 100 macro non L, ovvero questo: www.amazon.it/Canon-EF-100mm-Macro-Obiettivo/dp/B00005KHRX/ref=sr_1_2?
foto di esempio 1: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=154384&l=it
foto di esempio 2: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=135908&l=it
Alla fine in alcuni casi sembra offrire uno sfocato molto vicino a quello che cerco, quindi volevo chiedervi: a parte la riga rossa e la stabilizzazione, cosa cambia (e di quanto) con la serie L? mi riferisco specialmente per quanto riguarda la qualità finale della foto (eventuale tropicalizzazione non mi interessa eccessivamente).
Un'ultimissima domanda, poi non vi scoccio più: nei due esempi riportati sopra, a parte i dati di scatto visibili che mi fanno già avere un'idea di come si usa quel tipo di obiettivo a quella focale (iso bassi, diaframma molto chiuso e treppiede), per ottenere quel tipo di foto/ingrandimento/dettaglio, quanta distanza c'era tra il soggetto e l'obiettivo? (se è possibile capirlo, ripeto che sono molto ignorante ed estraneo all'argomento). Più che altro per sapere se bisogna sempre essere molto vicini oppure no, perché so benissimo che sicuramente 50 cm sono meglio di 20 quando si tratta di insetti e farfalle che possono volar via spaventati. |
| inviato il 13 Maggio 2014 ore 12:23
Per quanto riguarda il secondo scatto, quello della "forbice", suppongo che la distanza dal soggetto fosse molto inferiore rispetto a quella della prima foto: il motivo è sempre lo stesso, ovvero, la farfalla è molto più grande (parlo sempre in termini macrofotografici) di un insetto come la forbice, per cui le variabili come lo sfocato cambiano.
La distanza dal soggetto è si importante, ma come ho scritto in un mio precedente messaggio, contano anche il momento ed il modo in cui ci si avvicina ai soggetti.
Per la qualità finale della lente, non ho provato così a fondo l'L da poterti fare un confronto con il 100 macro non IS, ma posso dirti che la qualità di quest'ultimo è assolutamente eccezionale, esattamente come la costruzione: ci fotografo quasi sempre sotto alla pioggia e non ho mai avuto problemi. |
| inviato il 13 Maggio 2014 ore 12:43
Il 100 macro Canon non is è stato il mio primo obiettivo che acquistai per la dsMk2.
Un obiettivo che sicuramente non va peggio dell'altro che pure ho avuto ma che poi ho restituito per problemi allo stabilizzatore.L'unica differenza che ho trovato è nella resa del colore che nel modello L è un filino più bella.
Uno vale l'altro,stabilizzatore a parte. |
| inviato il 28 Maggio 2014 ore 17:40
lo sfocato è direttamente proporzionale alla lunghezza della lente e all'apertura del diaframma,
ossia con più lunga è la lente e con più apri, più si presenta lo sfocato,
uno dei miglior macro secondo il mio parere è il nuovo sigma 150 |
| inviato il 28 Maggio 2014 ore 20:09
Canon 100 2,8 normale
f. 4,0 |
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