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Storia e tecnica della fotografia di Italo Zannier


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avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2014 ore 22:18

Questo è un libro che ho letto qualche mese fa ed è assolutamente interessante per chi vuole conoscere ed approfondire la storia della fotografia. E' molto discorsivo e tratta vari temi che mi hanno appassionato moltissimo e stimolano ad approfondire diversi temi trattatiMrGreenMrGreen

Se qualcuno lo ha letto, che ne pesa?

avatarsenior
inviato il 15 Maggio 2014 ore 10:08

Non lo conosco ma su questo argomento posso segnalare il sempre valido "Lezioni di fotografia" di Luigi Ghirri che contiene anche molte pagine dedicate alla storia e alla tecnica della fotografia.

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2014 ore 12:29

Io non ho letto il libro, in particolare di cosa parla?
Se mi piace lo vado ad acquistare

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2014 ore 12:32

Stefano il tuo libro invece parla della sola tecnica?

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 10:04

Io non ho letto il libro, in particolare di cosa parla?
Se mi piace lo vado ad acquistare


Cerco di riassumere un poco basandomi sui capitoli perchè altrimenti diventa duraMrGreen

Il libro apre con le invenzioni che hanno portato alla nascita della fotografia, quindi eliografia,dagherrotipia,calotipia raccontandone storia e personaggi coinvolti e le metodiche usate.
Passa a un interessantissimo capitolo sulla fotografia e le scienze che mi ha lasciato impressionato dalla descrizione di immagini , realizzate al microscopio o al telescopio, come questa (non c'è nel libro ma la cita) del 1840
www.albertina.at/jart/prj3/albertina/images/img-db/1228903212005.jpeg<

C'è poi un interessante capitolo su "fotografia e arte" ed uno sui primi reportage e la nascita del fotogiornalismo. Segue uno molto "attuale" sulla massificazione della fotografia e uno che ripercorre le tappe della ricerca dell'istantanea e della foto a colori. Il libro finisce con un capitolo sulle avanguardie storiche e del dopoguerra.

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 11:55

io ho frequentato il corso di storia della fotografia all'università con Zannier a Venezia ( anni fa) e ho anche collaborato per la creazione di schede tecniche per gli studenti. Zannier è un vero appassionato di storia della fotografia e dedica molto tempo alla prima parte della sua nascita e ai risvolti artistici e sociologici della sua evoluzione. In italia gli Alinari hanno fatto letteralmente la storia del nostro paese e lui aveva fatto diverse ricerche in merito; molto interessante.

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 12:24

Raiton si tratta di una raccolta di lezioni tenuta ad un corso universitario, si parla di storia, tecnica in senso non stretto e più in genererale di approccio alla fotografia.

avatarjunior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 14:39

Non penso di prenderlo, se è quasi tutto fondato sull'inizio della fotografa, il mio percorso formativo comincia proprio dalla nascita della fotografia, cominciando dai disegni fotogenici di talbot, passando dalla prima foto di njepss a Daguerre, passando dal calotipo fino alla fotografia di massa.
Dal punto di vista cronologico sono arrivato agli inizi del 1900.
Al momento mi piace il pittorialismo, Stieglitz e Steichen rappresentanti del pittorialismo sono fotografi molto interessanti, sto pensando di voler fare un progetto fotografico basato sul pittorialismo, ma ancora non ho molte idee su qualcosa che non sia una semplice emulazione.

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 15:30

A me ha appassionato conoscere le prime fasi della ricerca sulla chimica.
Se è vero quello che ho studiato al corso di fotografia la prima soluzione che stabilizzò l'immagine permanentemente sulla lastra fu definita per caso! ( quasi per caso).
nell'armadio dove venne riposta le soluzioni degli altri contenitori si sostanze reagirono e la fissarono. Dopo ripetuti esperienti empirici selettivi Niépce trovò la formula. fantastico!!!

a tutti gli interessati suggerisco di cercare info su NADAR, un fotografo ( pazzo) francese della prima metà dell'800 che ha fatto i ritratti dei personaggi più famosi della corrente dell'impressionismo e della vita politica e artistica di quel periodo. Se volgiamo cercare ispirazione e non solo appagare la curiosità allora vale la pena dargli un occhio.

PS: lo shopping rate della prima camera ( una scatola di legno con obiettivo) era di 8 ore per foto... poi ci lamentiamo che la 5DII è lenta :)

avatarjunior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 18:50

Si ho visto un po di foto di nadar, quasi tutti ritratti molto puliti senza sfondo, mi pare che fissava su lastre di vetro.
Ho letto qualcosa, curiosa la storia di aver ritratto Baudelaire, proprio lui che definì immonda la fotografia.

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 20:57

Michelangelo hai ragione, il nome che tutti ricordano e Daguerre ma Niepce è arrivato prima, e nel libro di Ghirri che ho citato prima si parla anche di lui e delle sue lunghe esposizioni. Almeno riparmiava sui filtri NDSorriso


Raiton se sei all'inizio del 1900 ci sarebbe August Sander (1876-1964) che era un ritrattista non pazzo come quello citato da Michelangelo ma comunque molto interessante.

avatarjunior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 21:17

La storia parla di Niepce come il primo uomo ad aver fatto la prima fotografia, poi fecero una società con daguerre, ma solo dopo la morte di Niepce, daguerre migliorò la ricettta, riducendo la fissione a poco più di un ora.
La cosa più bella è che daguerre si becco una pensione a vita per aver ceduto i propri diritti allo stato Francese.
Però anche daguerre fu il primo in qualcosa, fece la prima foto dove compariva un essere umano.
Alla fine daguerre visse di più si prese tutti i meriti.
A volte non vi viene voglia di ricreare un dagherrotipo?
Se sapessi dove trovare tutti gli elementi...
Grazie Stefano per avermi segnalato Sander, un fotografo interessante, di lui conosco solo la foto del ragazzo con i mattoni sulle spalle.

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 21:19

Michelangelo hai ragione, il nome che tutti ricordano e Daguerre ma Niepce è arrivato prima...

io parto da chi ha per primo impresso qualcosa su un foglio o su una lastra. Altri prima erano riusciti a farlo ma non permanentemente.
prima c'è T. Wedgwood che sperimentava divertimenti per oggetti in ceramica e che ha creato una impressione permanete con la luce del sole.

per me è FANTASCIENZA più avvincente della tecnologia di una reflex moderna :)

Daguerre ha avuto il merito di creare la prima macchina fotografica "consumer" con i Dagherrotipi ( nome assurdo alle mie orecchie per una camera :) in produzione seriale.
Se non sbaglio si parla di una cifra intorno ai 2000€ di oggi.

Altra cosa FANTASTICA è che allora nella mentalità del tempo la fotografia non era vista come tale ma come un automatismo delle tecniche pittoriche manuali per la ritrattistica.

Si parlava infastidii "dipinto automatico" e non di foto, lo trovo veramente romantico.

Le pose, le posture e le espressioni delle prime foro le persone le facevano nell'ottica di farsi fare un dipinto e non una foto; è per questo che sembrano tutti un po imbalsamati :)

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2014 ore 21:21

Forse un dagherrotipo no, ma il foro stenopeico mi attira e ho anche trovato qualcosa di fatto bene:
www.adrianololli.com/articolo.asp?ID=3243
Mi frena solo il fatto che, anche senza arrivare alle otto ore di Niepce, i tempi di esposizione sono lunghissimi e i risultati poco e per nulla prevedibili.
Grazie a te, buona serata.

user35943
avatar
inviato il 18 Maggio 2014 ore 10:28

Grazie Nicola per la segnalazione. :-)
Il libro da te specificato non l'ho letto, ma ricordo di aver studiato qualcosa di Zannier quando frequentavo l'Accademia di belle arti.
Credo che per 30 euro (questo è il prezzo che ho trovato online) si può acquistare. ;-)

@Michelangelo
Ti quoto: anche per me la storia della fotografia, con i suoi pionieri e l'influenza che ebbe nella pittura, la trovo avvincente.

PS: forse (forse) Thomas Wedgwood aveva trovato un modo per stabilizzare le immagini; leggi il link qui sotto.

www.repubblica.it/2008/03/sezioni/spettacoli_e_cultura/foto-sotheby/fo

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