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Ritratto, post produzione, no grazie


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avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2014 ore 17:30

Tre anni fa ho messo piede nella fotografia digitale con la reflex. Dopo una fase iniziale nella quale sono stato attirato dalle bellezze tecnologiche di macchine e obiettivi, nonché dalla conoscenza della post produzione, ho fatto delle serie e profonde riflessioni. Ho riflettuto dell'uso, anzi abuso della post produzione, specie nel ritratto.
Ho letto decine di argomenti cartacei e online, qual è la reale necessità di rendere la pelle diversa o di far brillare gli occhi? Al di là dell'invasività della post produzione e della necessità di rendere talune foto adatte a determinate pubblicazioni, a cosa serve un ritratto, se il risultato non rappresenta la realtà?
Tra vent'anni quando guarderò una foto di mia moglie o dei miei figli, cosa penserò se la foto non mi fa vedere la realtà dei fatti ma è solo il frutto di un lavoro fatto al pc?
Non sto dicendo che il software di fotoritocco non debba essere usato, ma il suo utilizzo deve essere un affinamento del file originale, una spinta quasi inavvertibile che deve coadiuvare il lavoro fatto in fase di preparazione e studio dello scatto. Per questo il mio sforzo principale deve essere quello di valutare le condizioni di luce e di ambiente, e dosare gli elementi in fase di scatto. Addirittura preparare la macchina affinché mi dia un file già pronto anche se scatto in Raw.
L'ispirazione mi viene da tanti "vecchi" della fotografia. Mi sto intestardendo, ma vedo la luce da quel lato.
Perdonate il soliloquio, non critico chi segue un'altra strada, ma cerco di dare un senso alla mia.
Francesco

avatarjunior
inviato il 27 Aprile 2014 ore 22:29

Riflessione condivisa. Ci sno approcci diversi alla fotografia, ciscuno deve trovare il suo, comunque se il ritratto non ha scopi pubblicitari non si dovrebbe, secondo me, eccedere con la PP, anche se chi lo fa per vivere si pone giustamente il problema di vendere le foto e a molti spesso piace apparire meglio di come si è in realtà.
A mio parere, nell'epressione artistica, si può scelgire se persegure il realismo o esprimersi con più estro, ma è sempre sterile fare dell'estetismo fine a se stesso.

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2014 ore 22:41

Una foto e' un 'istante del nostro tempo, che non ritorna, perchè modificarlo, non sara piu' quell 'istante. E' un po' come le donne... la sera a cena fuori ed al mattino al risveglio.
Anche se delle volte il ritocchino aiuta a correggere alcune sviste.

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2014 ore 22:42

Francesco, sono d'accordissimo con te.

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2014 ore 22:49

d'accordo niente da dire. bisogna solo stabilire il "proprio" limite e confine. ognuno "vede" la propria realtà sia prima che dopo lo scatto. quello che per te è ritoccato per altri potrebbe non esserlo e viceversa. hai mai notato che molte donne si truccano in modo molto vistoso ed altre non si truccano affatto? come stabilire il giusto limite. non penso ci sia una formula esatta. certo lo stravolgimento è un'altra storia, ma credo che il ritoccatore medio punti a migliorare. nel mio caso vorrei imparare non tanto a ritoccare quanto a ritoccare bene.

luca.

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2014 ore 22:55

Ciao a tutti.

Il discorso è vecchio...............

Quante cose sono cambiate con la Tecnologia ma come tutte le cose............... ci sta Si e ci sta NO.

Siamo abituati a determinate Immagini, e saper Vedere, cambia il nostro modo di capire.

O per meglio dire.............. ci hanno abituati a vedere in questa maniera.

Lasciamdo da parte le foto hai Parenti........... provate a fare un ritratto a una persona (donna) che non conoscete, poi mostratele una foto Originale e una con qualche Ritocchino, quale sceglierà !?!?!

Altra prova................ fate sempre un ritratto, ma questa volta NON fate nessun ritocco, tranne che rovesciare l'immagine, invertendo destra con Sinistra, poi chiedetegli quale sia la foto che preferisce CoolCool

Ciao,
Virginio
IZ2WUO

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2014 ore 23:07

Concettualmente posso anche condividere, ma se non puoi permetterti una MUA o per dirlo con parole nostre, truccatrice, con i giusti prodotti adatti alla fotografia non ci vedo grosse alternative alla post. Devo ancora trovare una ragazza/signora che voglia gli inestetismi della pelle visibili, almeno tra le amiche che ho fotografatoMrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2014 ore 0:38

Truccatrici, inestetismi della pelle specie se il soggetto è femminile...
conosco donne che non vanno neanche a buttar via il sacchetto dell'immondizia se non si sono sottoposte precedentemente a una sessione di make-up.
Evidentemente la pp ha la stessa funzione nella foto di ritratto.
Francesco dice: A cosa serve un ritratto se il risultato non rappresenta la realtà?
Una foto viene svilita ad essere solo il frutto di lavoro davanti al pc?
Credo che la vanità di un paesaggio sia inferiore a quella femminile.
Se diamo valore ai discorsi fatti prima allora la pp non avrebbe ragione d'essere nella foto di paesaggio, eppure...
sono solo le donne alle quali si mostra il ritratto ad essere vanitose o, in una certa misura, lo è anche il fotografo?

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2014 ore 4:27

Francaren: penso che ci sia un equilibrio tra l'uso vergognoso e sgraziato che molti fanno della pp nei ritratti al punto da produrre immagini ridicole - che poi prendono magari anche un editor's pick o tanti like ma la realtà è quella a prescindere - e il rifiuto totale della stessa. Dove sta questo punto di equilibrio forse è soggettivo: personalmente penso che la pp debba non essere mai evidente e operare quei miglioramenti che aiutano la valorizzazione dell'interpretazione. Oppure può anche essere evidente dove non c'è un intento di fare un ritratto realistico ma si va nell'onirico o nel fantastico ecc. Quando invece vedo ritratti di tipo tradizionale con occhi con sharpening selettivo grottesco, occhi la cui cornea sembra smaltata con il bianchetto, pelle che neanche litri di acido glicolico potrebbero piallare così, personalmente mi viene la nausea.

Poi bisogna anche dire che ci sono tanti scopi per cui si scatta un ritratto: quello di rappresentare un aspetto del carattere, uno stato d'animo, in un clima confidenziale - che può essere trasmesso anche a chi non conosce il soggetto - oppure quello pubblicitario o estetico glamour ecc. nel primo caso forse che si veda qualche difetto, neo o brufoletto te ne puoi fregare ma anche nascondere una macchietta provvisoria sulla pelle non falsa la realtà espressiva ed emotiva. nel secondo la modella è usata come strumento per altro e quindi il fine interpretativo e comunicativo del fotografo prescinde dalla natura di quella, che diviene uno strumento. In entrambi i casi comunque la pp visibile è grottesca. Infatti se vedi le pubblicità in cui conta una estetica tagliente, c'è tantissima pp ma è discreta, fine; non vedi le patacche di contrasto e di pelle piallata e innaturale che vedi in foto di amatori o professionisti dozzinali che fanno foto un tanto al kilo - e tutti dietro a dire "oooh" perché la bocca ha un rosso sparato, gli occhi hanno un contorno che neanche se lo disegni a carboncino viene così e i colori sono più simili a quelli di un clown. ci può anche stare una foto così se è manifestamente intenzionale l'artefazione e comunica qualcosa. nella solita composizione frontale NO eppure alcune di queste proprio QUI sono viste come capolavori.

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2014 ore 6:42

Escluso il discorso pubblicitario nel quale entrano in gioco altri fattori, tempo fa feci una foto a mia moglie, che in quel periodo aveva delle macchie sulla pelle dovute all'esposizione solare e che grazie ad un tutorial feci sparire, rendendo la pelle morbida. Dopo gli entusiasmi suoi e le espressioni di entusiasmo, abbiamo guardato la foto pensando ad un falso. Sembrava avere dieci anni in meno. Alla fine solo un esercizio tecnico. Ma a che serve schiarire il bianco dell'occhio aumentare lo sharpness nelle sopracciglia? quando a distanza di tempo guarderò la foto pensando: come era realmente?
Il trucco è in ogni caso qualcosa di questo mondo. E se un dannato brufolo spuntato il giorno del matrimonio ha senso clonarlo, come si fa a raddrizzare un naso in un album di matrimonio? scatto foto o faccio il chirurgo estetico? sprrmo le meningi e cerco la luce migliore, mi occupo di dare un po ' di luminosità o di contrasto in pp, oltre no

avatarjunior
inviato il 28 Aprile 2014 ore 6:58

Ma veramente si crede che prima del digitale non ci fosse pp?


Mah!!!!!!!
Giovanni

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2014 ore 7:04

Giovanni, chi l'ha scritto? e comunque non è questo il punto, il quando ma il come

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2014 ore 7:10

Ma veramente si crede che prima del digitale non ci fosse pp?

Cool Cè sempre stata......... solo che non era alla portata di, +/- tutti, come l' è adesso.

Tutto ha un senso, se utilizzata nei modi e luoghi appropiati.

personalmente penso che la pp debba non essere mai evidente e operare quei miglioramenti che aiutano la valorizzazione dell'interpretazione.

E' anche ovvio che, per chi è del settore, vede, gli altri non ci faranno caso ma, se ben eseguita, apprezzeranno il lavoro, magari dicendo Voglio anche io la reflex, così farò miracoli

Ciaooooo
Virginio
IZ2WUO


avatarsupporter
inviato il 28 Aprile 2014 ore 7:17

Condivido il discorso per molti ambiti.

A volte tuttavia il ritratto diventa arte, non solo il fermare un momento.

Li, a mio avviso, la pp è come l'aerodinamica per le auto. L'ultimo affinamento.

Mai peró che diventi operazione essenziale.

Personalmente sono molto soddisfatto che nessuno, guardando le mie immagini, mi abbia mai detto: bhè ma le ritocchi!

Un saluto
Daniele

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2014 ore 7:53

Come in molti casi credo che la verità stia nel mezzo, ma non dimentichiamo che si può modificare pesantemente l'aspetto di una persona anche senza pc, basta variare il punto di ripresa o l'illuminazione. In fondo la fotografia non deve essere una fotocopia della realtà, ma una sua interpretazione filtrata dall'occhio e dalla sensibilità di chi la riprende.



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