| inviato il 18 Aprile 2014 ore 16:41
C'è una ricorrenza particolare ogni volta che torno a casa dopo uno shooting fotografico, prendo, passo le foto sul pc, e inizio la valutazione sullo schermo... il rapporto foto buone/foto scartate è qualcosa di imbarazzante, sulle foto che posso scattare in un pomeriggio 3-4 mi soddisfano appieno e le ritengo ottime (dove per ottima intendo in base ai miei standard, alla consapevolezza dei pregi e dei difetti della mia attrezzatura, ma soprattutto in relazione alla consapevolezza dei miei attuali limiti come fotografo, non certo in senso assoluto), Una ventina possono andare, mentre il resto è mediocre o comunque da scartare, il problema, se di problema si tratta è che la cosa NON cambia in relazione al numero di scatti, grossomodo che in un pomeriggio esegua 2/300 o 1000 scatti, i numeri delle buone/ottime rimangono quelli. Ho l'impressione di avere una media molto bassa, ma la mia teoria è che l'autocriticità aumenti proporzionalmente al numero di foto scattate, più foto scatto più sono critico, meno foto scatto più sono incline a "farmele piacere". Con la conclusione che da amatore, al mio livello più di 5 foto (ripeto "per me") OTTIME in un pomeriggio non sia possibile ottenere. La cosa la noto mettendo a confronto sessioni diverse, foto che avevo scartato come mediocri in un set magari da 500 scatti, riguardandole a posteriori risultano sullo stesso piano di foto considerate "buone" di set da 200 scatti. Succede anche a voi lo stesso? |
| inviato il 19 Aprile 2014 ore 13:09
Ciao Silver, secondo me il problema sei tu non le tue foto, nella tua galleria vedo delle belle riprese, ben fatte anche tecnicamente ma tutte un po monotone, forse è proprio il tuo modo di concepire le selezioni che è sbagliato. Sarà una coincidenza ma i tuoi scatti sono quasi tutti mezzibusti, prova ad aprire un po il tuo indice di tolleranza. Saluti. |
| inviato il 19 Aprile 2014 ore 13:17
credo che il rapporto sia legato anche ai soggetti ritratti, se fai paesaggi di collina probabilmente porterai a casa un miglior rapporto tra numero di scatti e numero di scarti, se fai foto dinamiche, persone in genere, bambini o sport il numero di scarti sale vertiginosamente. pero' con la pratica troverai il giusto assetto uomo-macchina, del resto le reflex moderne offrono una tale quantita' di personalizzazioni che conoscerle a fondo e' cosa affatto facile. luca. |
| inviato il 20 Aprile 2014 ore 14:33
Un grazie sentito ad entrambi, in realtà la "monotonia" è una critica che mi è già stata mossa dalla modella, le sue parole esatte sono state (non valorizzi la location) ma a pensarci bene ora direi che il significato è lo stesso. Credo che parte del limite possa risiedere nella lente o meglio nel mio modo di interpretarla, uso solo il cinquantino (nonostante possieda anche un 17-50 2.8) che sulla 30d diventa abbastanza lungo, e per quanto mi sforzi finisco sempre sul mezzobusto, ok cambio illuminazione, posing, maf, ma avete ragione, sono monotone. Qualche consiglio su come migliorare? |
| inviato il 20 Aprile 2014 ore 17:46
Ciao Silver, é giusto essere autocritici ed é giusto scartare le foto che non reggono. Comunque personalmente sono per scattare poche foto ben ponderate e alzare la percentuale di foto riuscite. Riguardo a quello che dici, non é che con le focali medio-lunghe non si possano fare immagini meno strette. Fai un giro nelle gallerie delle varie lenti dal 50 al 135 e vedrai un sacco di figure intere, anche qualche piano medio. Dal 135, un paio di esempi: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=182142&l=it www.juzaphoto.com/galleria.php?t=693171&l=it |
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