| inviato il 11 Aprile 2014 ore 10:23
Scusate, buongiorno a tutti. Volevo fare una considerazione, dopo aver visto moltissime foto dell'Islanda su questo forum e aver letto molti commenti. Ce ne sono tantissime oggettivamente bellissime e tutte tecnicamente ineccepibili. Purtroppo però non ce la faccio a trattenere il mio pensiero in proposito. Non so neanche quante volte è stato affrontato questo dibattito e questa polemica, spero costruttiva che vado ad affrontare, ma essendo stato in Islanda ed amando profondamente questa terra incredibile e stupenda non posso più sopportare lo scempio e la violenza che continuamente si fa delle sue immagini fotografiche. L'Islanda non è la Luna, non è Marte....sotto le sue cascate scenografiche e potenti non ci sono luci al neon che illuminano la scena, quando non c'è il sole in Islanda (spesso) i suoi colori sono poco saturi e poco 'vividi' come in Italia. A leggere addirittura qualche commento alle foto , che qualcuno vorrebbe più saturo il cielo oppure il terreno, io che amo la fotografia, quasi come l'Islanda, sto male. Sembrano osservazioni da agenti pubblicitari davanti al manifesto di un detersivo più che di amanti della fotografia(più chiaro là più saturo qua, ecc...) L'islanda è una magnificenza unica che non ha bisogno di tutto questo eccessivo fotoritocco. Io in posti come godafoss ci sono stato! Il terreno è sconnesso e fangoso, l'erba alta e cespugliosa, gli schizzi della cascata creano una nube d'acqua costante e continua che nascondono mezzo paesaggio, e quando il sole va via è tutto grigio!!!! Ma quello è il bello !!! Lì c'è tutta la forza della natura che ti incute fascino e paura allo stesso tempo, non un paradisiaco e schiumoso fiume di bianco latte con sotto un morbido e soffice letto di muschio verde, che neanche un quadro impressionista... Insomma non contesto assolutamente le immagini per la loro qualità intrinseca ( di per se eccezionali). Io Contesto solo l'uso e l'abuso di immagini che rappresentano posti non per quello che sono, ma per quello per che noi vorremmo farli diventare. Questo vale anche per foto che vedo abbastanza frequentemente di posti come la liguria o la toscana, in cui pare esserci abbondante presenza di colline arancioni, magenta sotto cieli rosso fuoco. Scrivo questo perchè a me sembra che, mentre su molti paesaggi italiani/europei conosciuti viene dosato sapientemente il colore, il contrasto e la luminosità, sull' Islanda, pare che tutto sia permesso,pare che i cursori impazziti schizzino tutti in sù del 30-40% rispetto a un paesaggio normale. Capisco che ormai i mezzi informatici e le conoscenze cromatiche a nostra disposizione sono infinite, ma andiamoci piano... Grazie ciao a tutti. |
user16758 | inviato il 11 Aprile 2014 ore 13:33
Stai toccando un nervo scoperto... una questione che ha dato e darà origine ad infinite opinioni... Io la penso così: Esistono la fotografia e la grafica ambedue espressioni che possono assurgere all'arte.... a mio avviso quando si deforma troppo la realtà con la postproduzione si esce dal campo della fotografia e si entra in quello della grafica... la fotografia deve essere il fermo immagine della realtà ... la grafica si può esprimersi come vuole... Ci sono delle immagini forzatissime irreali che a me piacciono moltissimo ma ripeto non è fotografia è grafica... daniele |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 14:22
Fosse solo per le foto dell'Islanda ; spesso fanno a gara a chi satura di più e una giornata di nebbia in Val Padana diventa una giornata di sole ai Caraibi Te lo dice uno che ha fatto un viaggio in Islanda di 6 settimane con la propria macchina, oltre ai giorni di viaggio dall'Italia: un viaggio nel viaggio... |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 14:47
E' una nuova corrente di pensiero...impressionismo? |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 15:11
Ho letto le tue critiche nel esasperare i colori nella fotografia. Posso essere anche d'accordo con quanto dici, però non vedo postata nessuna tua foto da poter usare come termine di paragone. Un saluto Giò |
user3834 | inviato il 11 Aprile 2014 ore 15:19
Ti assicuro che anche i paesaggi italiani a volte hanno un erba così verde che sembra radioattiva! E' di pochi giorni fa una foto di un noto fotografo riconosciuto a livello mondiale, che ha un cielo molto bello (al limite del reale) ma una vegetazione sottostante chiaramente "finta" dei colori così brillanti non esistono in natura (o meglio i nostri occhi non riescono a vederli) però se ambientati in modo giusto fanno più "bella" la foto... e tutti sotto a dire che è stupenda. Si manca spesso di obiettività. |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 15:24
E' una riflessione condivisibile e comunque può essere estesa anche ad altri luoghi...vogliamo parlare dell'India?? D'altro canto va detto che essendo la fotografia un "interpretazione della realtà" è normale che ognuno di noi intervenga sulle proprie immagini cercando di avvicinarsi il più possibile alla propria concezione di quella realtà. |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 15:24
Purtroppo questo forum soffre di "effetto wow" più di altri... bisogna semplicemente chiarire dove sta per ognuno di noi il confine tra fotografia e... qualcos'altro. |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 15:25
“ Esistono la fotografia e la grafica ambedue espressioni che possono assurgere all'arte.... a mio avviso quando si deforma troppo la realtà con la postproduzione si esce dal campo della fotografia e si entra in quello della grafica... la fotografia deve essere il fermo immagine della realtà ... la grafica si può esprimersi come vuole... „ parole sante. personalmente la " grafica " la trovo anche in alcune foto di alcune ML magari anche senza PP ... |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 15:36
“ Ho letto le tue critiche nel esasperare i colori nella fotografia. Posso essere anche d'accordo con quanto dici, però non vedo postata nessuna tua foto da poter usare come termine di paragone. Un saluto Giò „ |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 17:39
Non sei il primo che solleva il problema, ogni tanto qualcuno lo fa. Il "gusto" si è evoluto verso l'ipersaturazione, e non solo dell'Islanda, c'è poco da fare. |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 17:59
Giò, hai ragione, ma sono un nuovissimo iscritto, e per questioni di tempo e lavoro e non ho ancora preparato bene le foto da postare, torna a visitare, prossimamente la mia pagina, grazie.(anche se non è che dovevi per forza cercare di prendermi in castagna per qualche mia photoscioppata). "Stai toccando un nervo scoperto... " Infatti, ed essendo appunto iscritto da poco ho contato fino a 100 prima di scrivere queste cose, so che molti fotografi sono 'sensibili' a questo argomento e non volevo attirarmi subito inimicizie. Anche a me piace sentirmi dire bravo, anch'io mi sento gratificato quando una mia immagine viene apprezzata dagli altri. Ma quando questo apprezzamento avviene grazie e soltanto a una pesante postproduzione, attuata anche in buona fede un pò mi dispiace. (Anch'io ne faccio largo uso cosa credete?) Come però giustamente dice Imago, l'interpretazione della realtà secondo una propria concezione che si ha di essa, è l'essenza del mio discorso. Peccato che però spesso si preferisce intervenire pesantemante in PP per falsificarla, non per questo alto motivo,ma soltanto per ottenere consenso personale o peggio ancora successo commerciale, snaturando così questa arte bellissima che muove dal profondo anche tutti voi. Per Alvar, è vero che il discorso è un pò trito e ritrito, ma ormai sembra proprio che su Toscana e Islanda uno possa permettersi qualsiasi sfumatura e qualsiasi effetto. |
| inviato il 11 Aprile 2014 ore 21:43
Secondo me il problema è il digitale. Quando scatti in raw la foto è piatta e va sviluppata. In questa fase c'é il rischio di esagerare. Con la pellicola invece la saturazione, della Velvia ad esempio, anche se carica non era irreale. |
| inviato il 12 Aprile 2014 ore 0:53
io sono stato in islanda 20 giorni nel 2010 e scorrevano 4 stagioni da un giorno all altro... dalla neve ...alla nebbia al sole pazzesco con colori stupendi a l grigio... e una foto grigia non la fai diventare a colori facilmente...certo caricare troppo le foto di saturazione non sara il max ma è sempre un espressione di arte che puo o non piacere...ma sempre un espressione è. |
| inviato il 12 Aprile 2014 ore 9:05
Perché la Venere di Willendorf ha le forme così esasperate? Oggi diremmo che è una bella donna? Sicuramente no. Non è né bella né reale. E' irreale. Non esistono donne così e se esistessero comunque oggi non le considereremmo belle (e forse nemmeno allora). Probabilmente si tratta di un'esagerazione voluta e cercata per richiamare l'attenzione su delle caratteristiche fisiche che a quei tempi venivano considerate importanti e auspicabili (seno, pancia, sedere): di conseguenza belle. La stessa cosa succede con l'esagerazione dei colori. Si cerca di rappresentare in un modo ancor più bello quello che al nostro occhio è già bello. Vogliamo che piaccia ancora di più. Vogliamo farlo diventare ancora migliore. Ed ecco che arriva l'eccesso, esattamente come la Venere di Willendorf. Quindi si tratta di rappresentazioni della realtà mediate dall'interpretazione personale (e/o del periodo). Nulla di più. Sarà esagerato ma è sicuramente umano. Sono i nostri schemi di pensiero. Miglioriamo quello che già di per sè apprezziamo, per dimostrare e condividere anche con gli altri, un'esperienza di piacere. |
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