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Regola del '600'







avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2014 ore 23:50

Ciao a tutti!
Dopo aver letto un po' di articoli su internet e anche qui nel forum, ho voluto fare un paio di scatti alle stelle.
Giusto un paio di scatti veloci (per modo di dire), giusto per capire se avevo capito il metodo.
Primo problema la messa a fuoco: se non hai una torcia potente e oggetti su cui focalizzare alla distanza giusta, non c'è verso di mettere a fuoco all'infinto perché non corrisponde all'"infinito" che c'è sulla scala delle distanze dell'obiettivo, e qui mi chiederei "perché lo mettono, allora?", ma non è questo il dubbio che volevo porvi.

L'altra cosa da impostare è il tempo di esposizione (scatto singolo) e per questo ho trovato la formula t (in sec) = 600/F, dove F è la focale apparente, nel mio caso quindi devo moltiplicare la focale nominale per 1,5.
Per farla breve imposto il sigma a 2,8, focale = 20mm (per facilitarmi i calcoli) e quindi imposto un tempo di esposizione di 20s = 600 / (20x1.5), risultato... stelle "strisciate".
Allora penso, forse la formula giusta è l'altra che ho trovato e cioè 500/(20x1.5) = 16.7 s... ok, imposto 15s, risultato... stelle "strisciate", un po' meno.
Allora faccio ruotare la ghiera dei tempi di uno scatto e provo con un'esposizione di 13s... risutalto... stelle quasi puntiformi.

Mi chiedo: sbaglio qualcosa o forse dipende dal fatto che ho la fotocamera col sensore "più denso del mondo" e quindi con una maggior capacità di rilevare movimento e che pretende tempi ancora più corti? Esiste una formula che tiene conto anche della "risoluzione spaziale" del sensore?

Grazie e buonanotte!

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 0:21

Ciao. Per la messa a fuoco dovresti controllare quanto è precisa e se non lo è segnarti il punto in cui è veramente il punto giusto.
Per le stelle leggo che c'è chi dice di dividere 500 per la focale effettiva, e chi 450... Su dx con 16mm dividi 450/500 per 24 e arrivi intorno ai 20"...

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 0:25

Non credo checsia questione sensore. Che macchina hai? Perchè io cond 800 ho fatto un po di prove con le stelle e tenevo un tempo di 15" con focale 24 e andava benissimo. Ho scelto di stare piu basso perchè comunque 20" sono il limite ultimo per avere stelle puntiformi...

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 7:50

Ciao Alessandro. Grazie per la risposta.
Io uso una D7100 (quindi la fotocamera col sensore più denso del mondo ;-)) e il Sigma 17-70 Contemporary impostato a 20mm, dove mantiene ancora f/2.8.
Mi son fatto l'idea che avendo una capacità (teorica) di registrare maggiori dettagli avesse anche la caratteristica di rilevare spostamenti più piccoli, altrimenti non mi spiego perché vedo foto con stelle perfettamente puntiformi con gli stessi parametri usati da me.
Appena le nuvole ci ridaranno un po' di tregua, proverò a fare qualche altra prova riducendo ancora i tempi a 10s e meno...

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 8:05

A 17mm avresti un tempo di 19,6", quindi 15" dovrebbero essere più che giusti.
Ho capito cosa intendi riguardo al senssore, ma non credo che possa essere quello perchè a me non succede e abbiamo corpi che hanno piu o meno la stessa densità..

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 8:16

Beh, essendo una regola empirica, si può dire che dia semplicemente una traccia, non è mica il vangelo.

Detto questo è normale che una macchina con sensore più denso esiga tempi più rapidi per evitare strisciate... è una semplice questione geometrica ;-) (spostamento delle stelle e relativo spostamento della loro immagine proiettata sul sensore).

Inoltre più le stelle sono distanti dalla stella polare, maggiore sarà la loro velocità lineare, quindi necessiteranno di tempi ancora più brevi. Non a caso, se leggi in giro, troverai sia la regola del 600, sia quell del 550, sia quella del 500... sono tutte giuste! MrGreen
Magari con la D7100 serve la regola del 450 :-P

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 8:21

Alla distanza dalla stella polare non avevo proprio pensato e desso che lo dici non posso fare altro che darti ragione.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 8:26

Primo problema la messa a fuoco: se non hai una torcia potente e oggetti su cui focalizzare alla distanza giusta, non c'è verso di mettere a fuoco all'infinto perché non corrisponde all'"infinito" che c'è sulla scala delle distanze dell'obiettivo, e qui mi chiederei "perché lo mettono, allora?", ma non è questo il dubbio che volevo porvi.
Confermo che è la prima cosa da sistemare.
Se non hai riferimenti ti tocca fare un po' di foto di prova e fare micro-aggiustamenti finché non trovi la MAF perfetta. Io adesso ho uno Zeiss 21mm manuale col quale è un piacere mettere a fuoco, lo mandi a fine corsa e il gioco è fatto MrGreen

Inoltre più le stelle sono distanti dalla stella polare, maggiore sarà la loro velocità lineare, quindi necessiteranno di tempi ancora più brevi. Non a caso, se leggi in giro, troverai sia la regola del 600, sia quell del 550, sia quella del 500... sono tutte giuste! MrGreen
Quoto ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2014 ore 11:06

Grazie Roby, Alessandro e Stefano per i contributi aggiuntivi Sorriso

Detto questo è normale che una macchina con sensore più denso esiga tempi più rapidi per evitare strisciate... è una semplice questione geometrica ;-) (spostamento delle stelle e relativo spostamento della loro immagine proiettata sul sensore).
è esattamente quello che pensavo io.

In effetti avendo provato con Orione che è abbastanza "basso" avrei dovuto tener conto anche della velocità lineare diversa...

avatarjunior
inviato il 20 Settembre 2015 ore 18:56

altra cosa da impostare è il tempo di esposizione (scatto singolo)


Per ciò che ne so si chiama "Regola del 600".

La regola del 600 indica quali sono i tempi (in secondi) da utilizzare prima che il movimento delle stelle sia percettibile nelle foto. Questo valore si ricava dividendo il numero 600 (full frame) per la lunghezza focale dell'ottica che state utilizzando.

per FX questo è il calcolo:
Tempo di scatto = 600 / Lunghezza focale

per APS Nikon questo è il calcolo:
Tempo di scatto = 400 / Lunghezza focale

per le APS Canon questo è il calcolo:
Tempo di scatto = 375 / Lunghezza focale

un esempio

con un obiettivo 8mm
su FX:
600/8 =75 sec

su APS Nikon:
400/8=50 sec
su APS Canon:
375/8=46,9 sec



avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2016 ore 12:44

Scusate ma, da 'aspirante stregone' che non ha mai effettuato TL o ST (ma a cui piacerebbero), mi chiedevo se la luminosità della lente ha la sua importanza: un 12mm f2,8 non ha la stessa luminosità di un 12mm f5.6...

Quindi mi chiedevo se questo influenzasse anche il rapporto Tempo di scatto / Lunghezza focale.

S

avatarsenior
inviato il 29 Luglio 2016 ore 13:17

non ho letto tutto.. ma la regola del 600 è vecchia e al giorno d'oggi errata, visto i sensori con così tanta risoluzione. Considera la regola aggiornata a 300 per le foto alle stelle, così funziona.;-);-)

avatarjunior
inviato il 01 Novembre 2016 ore 1:42

Concordo con l'ultima affermazione. Questa regola è troppo rozza. Intanto non conta la dimensione del sensore, ciò che fa testo in relazione alla focale è SOLO il pixel pitch. Se si ragiona un attimo, è logico che il solo crop non può far diventare la foto più o meno mossa! ;-)
Propongo un calcolo matematico invece di uno empirico. Basta valutare quanto tempo impiega la rotazione terrestre per strisciare di 1 px.
Un arcosecondo è pari a circa 1/206000 di radiante. Ergo, per calcolare la scala dell'immagine in "/px basta fare:
pitch[µm] /(focale[mm] *206)
Esempio: con un pitch di 5 micrometri e 30 mm di focale viene un campionamento di 34"/px
La velocità angolare di rotazione della Terra è 15"/s.
Con l'esempio di prima si ha quindi una strisciata di 0.44px/s.
Ognuno può definire arbitrariamente una tolleranza massima alla strisciata, io suggerisco 8 px. Dunque 8px/(0.44px/s)=18 s.
Riassumendo: data F la focale in mm, PP il pixel pitch in µm, T la tolleranza al mosso in pixel, il tempo massimo di posa è dato da:
13.7*PP*T/F
Questo è il caso più sfortunato in cui si fotografi all'equatore celeste. La velocità della strisciata è proporzionale al coseno della declinazione, per cui il tempo di posa può essere allungato dividendo ulteriormente per questo valore.
Ad esempio a 45° (Cigno o Andromeda per capirsi) di può fare 18/0.7=25 s
Todo claro? Sorriso

avatarjunior
inviato il 07 Gennaio 2017 ore 2:00

Concordo con l'ultima affermazione. Questa regola è troppo rozza. Intanto non conta la dimensione del sensore, ciò che fa testo in relazione alla focale è SOLO il pixel pitch. Se si ragiona un attimo, è logico che il solo crop non può far diventare la foto più o meno mossa! ;-)
Propongo un calcolo matematico invece di uno empirico. Basta valutare quanto tempo impiega la rotazione terrestre per strisciare di 1 px.
Un arcosecondo è pari a circa 1/206000 di radiante. Ergo, per calcolare la scala dell'immagine in "/px basta fare:
pitch[µm] /(focale[mm] *206)
Esempio: con un pitch di 5 micrometri e 30 mm di focale viene un campionamento di 34"/px
La velocità angolare di rotazione della Terra è 15"/s.
Con l'esempio di prima si ha quindi una strisciata di 0.44px/s.
Ognuno può definire arbitrariamente una tolleranza massima alla strisciata, io suggerisco 8 px. Dunque 8px/(0.44px/s)=18 s.
Riassumendo: data F la focale in mm, PP il pixel pitch in µm, T la tolleranza al mosso in pixel, il tempo massimo di posa è dato da:
13.7*PP*T/F
Questo è il caso più sfortunato in cui si fotografi all'equatore celeste. La velocità della strisciata è proporzionale al coseno della declinazione, per cui il tempo di posa può essere allungato dividendo ulteriormente per questo valore.
Ad esempio a 45° (Cigno o Andromeda per capirsi) di può fare 18/0.7=25 s
Todo claro? Sorriso

Mi sono perso all'arcosecondo....ma per prove fatte...FF, 16mm, D750, 25secondi viene ottimamente (regola del "400") quindi :PP


avatarjunior
inviato il 07 Gennaio 2017 ore 12:34

Chi ha parlato di arcoseno?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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