| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 17:37
Mi scuso in anticipo per aprire una nuova discussione su un argomento più volte trattato, ma ho un dubbio che non riesco a chiarirmi. Ho provato a chiedere in coda ad un'altra discussione, ma il mio quesito è passato inosservato. Io possiedo una canon 600d e in un test ho letto che ha gamma dinamica 11,5 mentre la concorrente nikon d5100 ha 13,6. Se è vero mi sembra una differenza notevole. In termini pratici però vorrei sapere che differenze avrei scattando la stessa foto con entrambe le fotocamere. Vi propongo una foto che ho scattato con 600d esponendo per il cielo e che risulta molto scura nel resto dell'immagine. Se nelle stesse condizioni avessi usato la nikon d5100 avrei potuto avere molti più dettagli nelle ombre o non ho capito nulla su cosa sia effettivamente la gamma dinamica?
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| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 19:08
Non vedevi alcuna differenza, zero, stessa fotografia presentata a monitor. E se andavi in fotoritocco ad aprire le ombre, stessa scena, non vedevi differenze pratiche come leggibilità delle ombre. Questo perchè: . il monitor oltre 10 Ev non ci va, come gamma dinamica, nemmeno uno buono, non ti presnta dinamiche sopra il 10 (EV) dunque 11 EV bastano ed avanzano. - aprendo le ombre in fotoritocco, stessa cosa, due EV di più di gamma dinamica danno un contributo aggiunto di segnale utile che è trascurabile, invisibile, e lo danno sui bassi livelli di luminosità, ossia nelle ombre, ma è trascurabile, non si riece a vederlo. In stampa, la cosa si appiattisce ancora di più, dato che su carta oltre 7 Ev di gamma dinamica non si stampano. Detta in altre parole, 11 EV bastano ed avanzano per tutti i tipi di presentazione immagine odierni, carta e monitor, e se la fotocamera ne ha di più, meglio, ma purtroppo non si riesce a vederli in immagine finita praticamente mai. Saluti cordiali |
| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 19:15
Ma allora che senso ha parlare di gamma dinamica superiore di una macchina rispetto ad un'altra se è vero che non si vedono differenze? |
| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 19:38
Neldan rispondo non perchè io sia un esperto di queste cose, ma perchè ho una D5100. Vorrei lasciarti tranquillo, secondo me scattando così la differenza non la vedi. La si sarebbe potuta, forse, vedere se tu avessi esposto più a destra aprendo di più le ombre in fase di scatto, forse di 2/3 di stop, per poi recuperare le luci dopo. In quel caso si dice che il sensore sony delle Nikon permetta qualcosa di più, ma mi limito ai si dice perché non ho mai fatto confronti personalmente. La D5100 recupera bene ma se la aiuti esponendo bene in fase di scatto, ancora meglio. |
| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 21:15
non vorrei che adesso pensassi che la tua 600d più di questo non riesce a fare perché secondo me con una PP accurata si tira fuori qualcosa in più da quelle ombre, dato che sotto un po' di dettaglio lo vedo. è solo un ipotesi, bisognerebbe vedere il file non lavorato. mi pare che questa foto sia scattata in raw e se così fosse ha più informazione di quel che vedo. può essere che l'esposizione non sia del tutto accurata e chiaramente partendo da una buona esposizione risulta tutto più facile. |
| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 21:38
“ Non vedevi alcuna differenza, zero, stessa fotografia presentata a monitor. E se andavi in fotoritocco ad aprire le ombre, stessa scena, non vedevi differenze pratiche come leggibilità delle ombre. Questo perchè: . il monitor oltre 10 Ev non ci va, come gamma dinamica, nemmeno uno buono, non ti presnta dinamiche sopra il 10 (EV) dunque 11 EV bastano ed avanzano. - aprendo le ombre in fotoritocco, stessa cosa, due EV di più di gamma dinamica danno un contributo aggiunto di segnale utile che è trascurabile, invisibile, e lo danno sui bassi livelli di luminosità, ossia nelle ombre, ma è trascurabile, non si riece a vederlo. In stampa, la cosa si appiattisce ancora di più, dato che su carta oltre 7 Ev di gamma dinamica non si stampano. Detta in altre parole, 11 EV bastano ed avanzano per tutti i tipi di presentazione immagine odierni, carta e monitor, e se la fotocamera ne ha di più, meglio, ma purtroppo non si riesce a vederli in immagine finita praticamente mai. Saluti cordiali „ non è vero. in teoria, con due foto esposte nello stesso modo avresti potuto schiarire maggiormente le ombre in quella della nikon, senza ritrovarti il rumore che invece ti ritroveresti con la canon, adottando la stessa PP. Il fatto che il monitor visualizzi 10 stop e quindi 11 bastano e avanzano è altrettanto scorretto, dipende dalla scena che inquadri e da come la vuoi rendere in post. |
| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 22:00
Grazie alle vostre risposte, anche se a volte un po' contrastanti, inizio a chiarirmi le idee. @ Robertoferrero Sono solo due mesi che ho la 600d e ne sono molto soddisfatto (vengo da una compatta!). La foto che ho pubblicato è un jpeg come è uscito dalla fotocamera però ho provato a sviluppare il raw con DPP e anche se la mia esperienza in sviluppo è praticamente nulla (avrò sviluppato sì e no 15/20 Raw), sono soddisfatto di quello che si riesce ad ottenere. Quando avrò preso dimestichezza con tutte le possibilità di sviluppo i risultati potranno essere ancora migliori. Ecco quello che sono riuscito ad ottenere, anche se ho esagerato con il recupero delle ombre solo per vedere fin dove si poteva arrivare. In uno sviluppo regolare terrei comunque la barca più scura.
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| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 22:20
@Neldan vedi quanta informazione c'è sul file. ovviamente, come dici anche tu, hai esagerato e questa foto non funziona. se questo è il 21esimo raw che hai elaborato allora di tempo ne hai ancora...io ne ho fatto qualche migliaio, anche ripetutamente, e non ho ancora imparato (bene come dico io) attenzione a non esasperare i cieli per tirare su le ombre. |
| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 22:33
Quella sulla gamma dinamica del monitor è una cosa senza senso. Un sensore con ampia gamma dinamica ti consente di catturare più dettagli, cioè avere una entropia più alta; sempre. Se il monitor ha meno stop di gamma dinamica di quanti ne sono presenti nella scena la compensazione a monitor si incaricherà di mappare gli EV della foto negli EV del monitor. Ovviamente più è estesa la gamma dinamica del sensore e meno saranno le probabilità che in alcune parti dell'immagine si sia persa informazione, o nelle alte luci e nelle ombre profonde. Un segnale particolarmente pulito nelle ombre profonde consente inoltre di fare un tonemapping di qualità più alta potendo aprire le medesime senza un decadimento della qualità dovuto al rumore. Inoltre per calcolare quanti stop ha il proprio monitor basta sapere i valori di massima e minima luminanza. Per esempio mettiamo di aver ottenuto nella calibrazione un valore di 140cd/m2 e 0.02cd/m2 il rapporto è 140/0.02=7000 ora si deve normalizzare il valore sulla scala logaritmica del due che corrisponde a 12,77 stop. I numeri che ho preso di esempio sono alla portata di un buon Eizo. |
| inviato il 27 Febbraio 2014 ore 1:22
Scusatemi ma non ho resistito
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| inviato il 27 Febbraio 2014 ore 16:54
Hochwart, non devi scusarti, anzi hai fatto benissimo a dare il tuo contributo.... solo che adesso mi devi spiegare su che parametri hai operato e che procedura hai seguito. I colori delle barche sono tornati alla loro colorazione originale, solo il cielo è un po' esagerato, perchè nella realtà era un tramonto un po' pallido come nella prima immagine che ho pubblicato. Il tuo intervento mi dimostra che anche da uno scatto che sembrerebbe compromesso si possono ottenere ottimi risultati.... e mi conferma anche che ho bisogno di molto, ma molto impegno nello sviluppo dei Raw se voglio raggiungere risultati apprezzabili. Se fossi stato capace di sviluppare il raw come hai fatto tu avrei potuto aggiungere lo scatto nella mia galleria, invece mi limito a dire a te "Mi piace" |
| inviato il 27 Febbraio 2014 ore 18:44
@Neldan questa è un interpretazione, è la visione interessante di Hochwart, non è detto che tu debba farla allo stesso modo. può essere interessante in un modo diverso. di sicuro elaborazione dopo elaborazione verrà fuori il tuo stile. qui si è alzata notevolmente la gamma dinamica, non credo ci sia solo uno sviluppo del raw in termini di bilanciamento degli algoritmi. poi Hochwart potrà confermarci se c'è una PP più complessa. |
| inviato il 27 Febbraio 2014 ore 20:31
La post produzione che ho fatto qui è stata fatta con photoshop a partire dal primo jpg, quello scuro. Non ricordo bene i passaggi in quanto l'ho fatta in fretta e non ho salvato il lavoro ma mi sembra di ricordare che ho usato 7 o 8 livelli che comprendevano modifiche riguardo a: -parte superiore della foto (scurita) -parte inferiore (schiarita) -scogli (non ricordo se per schiarita o no) -saturazione (in positivo per accentuare i colori) -mezzitoni (per tirare su le ombre) -neri (per scurire) -bianchi (per sbiancare le alte luci) -contrasto (in generale per il cielo) -desaturazione del blu (troppo intenso) -filtro arancione per colorare "oro" il tramonto Più o meno mi sembra questo, comunque come dice Roberto questa è solamente una mia interpretazione per giusta fatta anche in poco tempo. La cosa importante secondo me, non è muovere i cursori e cercare il proprio stile ma è cercare il proprio stile e di conseguenza muovere i cursori. E' un po' come fare una foto. In genere si fa la foto e successivamente si decide se è bella invece bisognerebbe averla già in mente e scattarla in base a cosa si vuole ottenere. Da qui poi esitono diverse ottimizzazioni per accentuare questo o quello, farla antica, farla seppia, farla contrastata eccetera. Un caro saluto a tutti voi. |
| inviato il 27 Febbraio 2014 ore 21:00
quoto la seconda parte di Hochwart chiaramente la tua interpretazione è la più interessante, lo dice anche Neldan, per giunta il file è un jpg che sappiamo tutti che lascia poco spazio agli interventi interpretati e tecnici. un saluto a te Hochwart. |
| inviato il 27 Febbraio 2014 ore 21:07
@ Robertoferrero @ Hochwart Sono d'accordo con voi che quella di Hochwart è una sua interpretazione e che ognuno sviluppa le proprie foto secondo il proprio stile, ma visto che per il momento la fase di sviluppo è per me ancora molto carente non riesco ancora ad ottenere i risultati che vorrei e restano solo nella mia testa. Per questo ero ammirato dal risultato di Hochwart anche se io, a esserne capace, farei la parte bassa uguale, ma il cielo lo farei più simile a com'era realmente e quindi con colori più tenui, perchè mi piace che le mie foto si avvicinino il più possibile alla realtà. Comunque grazie dei vostri interventi perchè tutto aiuta a crescere. P.S.: non credevo che da un jpeg come quello iniziale si potesse ottenere un simile risultato...chissà se avevi per le mani il Raw... |
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