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Fotografia naturalistica??


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user966
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inviato il 20 Febbraio 2014 ore 18:10

Oggi un amico ha postato in rete un video,come molti altri ne esistono nel web, che un pò fa riflettere.


Il video parla di una presunta fotografia naturalistica e come alcuni fotografi arrivino ad usare alcune scorciatoie per ottenere i propri scatti.
Da parlare ci sarebbe molto e molteplici sarebbero le direzioni da attaccare (esche vive,foto ai nidi,cattività,animali imbalsamati...............)ma mi voglio soffermare su questo video che riguarda la falconeria da vicino e chi organizza pseudo workshop di fotografia sfruttando queste povere bestie private della libertà.
Non sono un animalista convinto anche se amo gli animali e di certo non posso negare di essere anche io andato a fotografare due volte da amici falconieri appena comprai il tele,anzi,proprio per questo fatto credo di poterne parlare apertamente e oggettivamente.
Se da una parte per chi inizia a fotografare soggetti di questo tipo potrebbe esserci un vantaggio bisogna prima considerare il benessere degli animali stessi,rubati dai loro nidi,depredati dai loro genitori,costretti a vivere in misere voliere.........insomma,già andare a fotografare un animale simile,se se ne ha la minima consapevolezza,è quasi come andare a fare un reportage in un carcere di massima sicurezza.
Uno dei problemi che posso affermare che si riscontri è che spesso chi non è esperto e ha un minimo di conoscenza in materia di ornitologia viene abbindolato dai soliti discorsi "patriottici" dei signori falconieri .....lo facciamo per preservare la specie......senza di noi la specie era persa........è un arte antica.......etc etc...ma niente di più sbagliato,oltre la passione (che a volte ci può stare ) che cacciare con un falco spesso la motivazione che sta dietro ai falconieri è di business,basti pensare a chi è ingaggiato dai parchi , dagli spettacoli medievali o anche da quanto ad esempio si possa ricavare dal commercio sia legale che non dei pulli destinati a diventare gli animali da esibizione.
Altro problema, soggettivo forse,ma per me importante.
Fare foto di questo genere cosa comporta per il fotografo?cosa da al fotografo?che esperienza apporta al suo background culturale se non quella di annichilirsi dietro a un soggetto statico e prevedibile che niente ha a che vedere con un vero comportamento naturale.
Qual è il romanticismo intrinseco nel premere il pulsante di scatto in una simile situazione,quale fatica si prova e quale sacrificio si oltrepassa nell'affrontare una simile "sfida"??
FRANCAMENTE l'unica cosa che vedo in questo è un voler arrivare al traguardo prima degli altri,un cercare ad ogni modo di dimostrare a se stessi e agli altri di essere capaci o comunque di sopprimere a qualche strana carenza affettiva............ma alla fine i veri ottusi siamo noi che ci andiamo e non ci accorgiamo che i soggetti più grandi sono quelli che ci stanno a portata di mano.
O ragazzi(mi scuso per l'esclamazione) o abbiamo un gufo reale in predazione,un aquila del bonelli in picchiata magari su un piccione inchiodato vivo su una tavoletta o siamo fotograficamente inferiori??dei falliti??
La vivo come una cosa insana e che sempre più sta degenerando quando invece la chiave della soluzione sarebbe forse la cosa più semplice: INIZIARE AD APPREZZARE E VALORIZZARE LA FAUNA E FLORA CHE CI CIRCONDA ANCHE A KM 0!!
Credo in cuor mio che abbia più valore fotografare un soggetto comunissimo e magari "meno bellino" ma interpretando quella specie,calandosi nella situazione e comunque creando noi quella foto che ricorrere a un simile espediente.
Un espediente poi che come terzo problema che considero grave è l'abbassare una certa credibilità sul lavoro di quelle persone,fotografi e naturalisti,che questa passione la vivono in maniera sana e che affrontano volutamente certe sfide consapevolmente,senza certezza di riuscita,con sacrificio,a volte sorvolando problemi impossibili e superando le più disparate avversità.
La rete e anche i concorsi fotografici spesso fanno delle immagini un calderone, affiancando immagini così perfette ma create con questi soggetti in cattività ad altre meno belle ma più pure,trovo che non sia giusto,trovo che sia scorretto e immorale e trovo che se vogliamo ancora riuscire a trasmettere un qualcosa con le nostre foto,perchè una foto è anche fatta per trasmettere qualcosa,dobbiamo assieme trovare un sistema per non farci più danneggiare la nostra immagine ma bensì far scomparire queste pratiche.

user966
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inviato il 20 Febbraio 2014 ore 18:11

a rivedere il video mi fa parecchia tristezza,anche per chi è li a fare le foto......

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2014 ore 18:36

IMBARAZZANTE come al circo.....non aggiungo altro !!!!!

Ciao

Daniele

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2014 ore 18:49

In questo forum la falconeria è da sempre oggetto di discussione. Il problema principale quasi non investe tanto il falconiere quanto chi si umilia a scattare in circostanze simili. Ritengo però si debba andare oltre e parlare delle tantissime possibilità attualmente a disposizione di chi voglia in Europa fotografare a pagamento animali assolutamente selvatici ma attirati in un contesto direi fin troppo ovvio (non trovo aggettivi più appropriati). Ho fatto qualche esperienza in tal senso (due volte ad Hortobagy, una nell' ex Germania Est) e devo dire di averne tratto buone foto ma scarsa soddisfazione. La valenza estetica non si discosta da quella del filmato; credo non ne valga la pena. Non manca naturalmente qualche eccezione; in Norvegia ad esempio è possibile fotografare dall'interno di un battellino monoposto con motore elettrico lo svasso cornuto con i nuovi nati. La cosa un pò mi interessa; troppi 200 euri per 10 ore? Forse no. Di recente, in una discussione sostanzialmente analoga, avevo detto che in Finlandia si è forse toccato il fondo; da quanto mi ha riferito una persona al corrente di una certa situazione mi viene da pensare che il popolo dei fotonaturalisti è ormai considerato un insieme di ×, fonte di ottimi e facili guadagni. In conclusione, non tutti sono propriamente dei marchettari ma un pò di attenzione all'offerta è veramente il minimo.


avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2014 ore 18:56

patetici!!

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2014 ore 19:14

Le foto in chiusura sono firmate da tale Javier Fernandez Sanchez. Javier in Spagna è un nome comunissimo ma è anche quello di un fotografo personalmente ben conosciuto, per quanto ne so, da più di un utente di questo sito. Così fosse sacro e profano non sarebbero veramente più distinguibili Triste. Non ci posso credere ma mi informo subito.

user966
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inviato il 20 Febbraio 2014 ore 20:01

bhè,Francesco per quello che mi riguarda hai pienamente ragione anche sul discorso dei capanni affittati ma credo che la cosa sia un pò diversa,li alla fine i soggetti sono liberi e a volte,come mi è capitato con i bisonti,il successo non è garantito.penso che quelal sia un altra cosa,un pò più grave dove si attirano con le esche vive.......il problema è che poi ste foto vanno a svalorizzare quelle reali

avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2014 ore 21:15

Le esche vive sembrano essere problema essenzialmente spagnolo. La giustificazione sarebbe che questo genere di iniziativa non risponde ad esigenze fotografiche ma a necessità connesse alla conservazione di alcune specie; che io sappia tutte le aquile sono più o meno spazzine e mi riesce difficile pensare che quella del Bonelli non lo sia.

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2014 ore 8:04

Che tristezza, video che dovrebbe far riflettere!
Condivido appieno il tuo pensiero Lorenzo.

user966
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inviato il 21 Febbraio 2014 ore 8:58

Ragazzi forse come al solito ho esagerato,ma io sono quello dell'aquila che è riuscito ad autodenunciarsi e di fronte a certe cose ,visto che mi impegno molto in quello che facci e ci tengo anche parecchio non è difficile che prenda delle posizioni fisse.
Allora sto tipo ,un certo Daniel Castaneda Revuelta dopo aver commentato il video che è suo si è adirato su facebook iniziando ad insultare varie mie foto affermando che sposto soggetti,creo set, metto i martin pescatori sui posatoi :-P

da una parte non vi nascondo che mi roda,detto poi da uno spagnolo che come fotografi sono tra i migliori al mondo ma fanno per la foto delle atrocità che se le fai in italia e ti beccano c'è la galera.............e questo è risaputo
I suoi attacchi e i suoi commenti(per me degli insulti visto che le foto me le sono cercate,studiate,sudate e mi ci sono voluti mesi per realizzarle,in natura etc.....)non fanno altro che confermare l'altra mia teoria,cioè che dietro a queste pratiche c'è del vero business e che l'interesse stesso dell'animale trattato viene sempre al secondo posto.
Comunque mi viene da ridere,gli ho proposto di venire ad un mio workshop di fotografia,potrebbe imparare qualcosa anche se è difficile che una persona che non ama la natura riesca ad imparare,il possesso è un amore morboso e tutt'altra cosa è l'amore vero,il lasciare libero nel proprio ambiente,e questo vale sia per la falconeria che per la fotografia.

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2014 ore 9:53

Che tristezza......non capisco che soddisfazione si provi a fare foto in queste situazioni, è capitato anche a me di andare in oasi con capanni a pagamento, ma gli uccelli sono sempre liberi di venire o di andarsene, anche se il cibo messo è una forte attrazione, sono pur sempre animali liberi, nel contesto del filmato è come fotografare in uno zoo.....alla faccia della foto naturalistica.

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2014 ore 12:20

Che pena, poveri ×, ci vorrebbe la patente anche per usare la macchina fotografica.

avatarsenior
inviato il 21 Febbraio 2014 ore 13:49

Lorenzo,ho capito chi sei...mi ha parlato di te un comune amico,Simone Guidotti quando gli dissi che andavo in spagna.
mi ha raccontato delle esche x le aquile....
orbene io non sono stato in extremadura ma in andalucia dove ho fatto un sacco di foto anche belle ma assolutamente a soggetti wild.infatti sono magari in controluce o fatte col duplicatore vista la distanza.
con una guida che ho avuto abbiamo parlato dell'extremadura e lui mi ha detto che....
è il miglior posto x i rapaci ma li hanno organizzato un business discutibile per i fotografi in quanto prima viene la foto e poi il rispetto.anche secondo lui l'eccesso di carnai,capanni dedicati con esche ed altre tecniche creano una situazione di assuefazione degli animali che dovrebbero essere selvaggi...
a donana dove sono stato io queste tecniche sono proibite e non usate.
questo è uno dei motivi per cui ho cancellato il mio progetto extremadura.
a maggio torno in spagna nelle steppe vicino barcellona e nei pirenei .
userò una guida locale ma mireremo a soggetti wild.
magari riporto poco a casa ma la soddisfazione personale sarà comunque appagata.
io in quel video mi sentirei davvero ridicolo!!!!

user966
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inviato il 21 Febbraio 2014 ore 15:02

Grazie Steff dell'intervento,credo che ci siano posti in Estremadura validissimi e comunque una cosa è utilizzare un esca viva e un altra avvalersi di un carnaio......purtroppo nella mia esperienza ho peccato solo di ingenuità perchè mi sono documentato bene su certe cose ma non su altre dandole per scontato ma evidentemente mi sbagliavo perchè come tu dici ti posso confermare che laggiù in moti posti è una pratica ricorrente usare esche vive.Ma non vorrei andare fuori dal seminato.il punto rimane sempre quello che una foto se la guardi come foto non ti potrà mai dire se è stata fatta in cattività,con esche,con altro e di persone oneste che lo ammettono ce ne sono poche,io la vedo come una sorta di t*fa ai danni di chi davvero si impegna ed ha una passione pura.
il discorso è complicato,ci sono molte fazioni poi,già in poche righe anche su fb stiamo arrivando quasi a scannarci,c' è anche molta invidia,molta competizione insana(non con se stessi per migliorarsi ma col proprio compagno per essere più bravo),molta saccenteria.insomma,mi sembra di tornare sempre alle solite regole dettate dall'ego umano in generale SorrySorry

user966
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inviato il 21 Febbraio 2014 ore 15:06

La mia riferita agli spagnoli non vuole essere un offesa ma molte delle più belle foto fatte a rapaci sono fatte in Spagna e se si inizia a fare delle ricerche,googlando il nome dei tizi che le pubblicano,molto spesso saltano fuori magagne come questa del video o anche peggio e anche la dove magari la foto è dovuta al sacrificio,la passione e la conoscenza del soggetto magari ti ci viene da pensare se sia un inganno o no,per me questa è una cosa controproducente.tutto quì

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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