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Barbagianni a rischio d'estinzione


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avatarjunior
inviato il 14 Gennaio 2014 ore 13:35

Ciao ragazzi,
mi sembra giusto segnalare che il barbagianni, che prima era un rapace notturno abbastanza frequente nelle nostre campagne, è invece ormai considerato a rischio d'estinzione.
Si calcola che nel 2013 in Italia abbiano nidificato solo 1.000 coppie (invece di una media di 4.000 annui negli anni passati) e non si hanno notizie sull'effettivo successo riproduttivo.
La colpa? Molto probabilmente (diciamo quasi sicuramente) tutte le schifose sostanze chimiche che si utilizzano in agricoltura e che si riflettono a catena sui predatori, che poi sono quelli a farne maggiormente le spese.
Stiamo attenti prima di fotografare questo animale, soprattutto evitiamo di fotografare i nidi e i pulli perchè ogni covata è davvero importante per la sopravvivenza di questa specie che continuerà a diminuire.
Ciao

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2014 ore 0:38

Un altro motivo importante è la mancanza di cavità idonee alla nidificazione , che invece erano presenti in campagna sino a pochi anni fa , ora le ristrutturazioni delle case coloniche non prevedono più buchi di aereazione ai sottotetti, mettere nidi artificiali in natura è vietato e son guai se ti beccano ....se ti beccano ;-)

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2014 ore 16:13

per quale motivo è vietato mettere nidi artificiali?

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2014 ore 17:47

per quale motivo è vietato mettere nidi artificiali?

perche ti trovi in italia...semplice.

mettere nidi artificiali in natura è vietato e son guai se ti beccano ....se ti beccano ;-)

se mi beccano gli rido in faccia...e li mando aff****o;-)


avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2014 ore 12:20

Dove lo avete letto che è vietato installare nidi artificiali? A me non risulta... Io ad esempio ho un libro che tratta i nidi artificiali, dall'etica, alla costruzione e infine ai metodi di approccio... E' marchiato LIPU... Se fosse vietato non sarebbe in commercio altrimenti sarebbe un gran controsenso...

avatarjunior
inviato il 29 Gennaio 2014 ore 12:41

@jurigab. posso con sicurezza affermare che per i mammiferi i pesticidi/erbicidi/fungicidi usati attualmente in agricoltura non hanno nessun effetto negativo, cosa completamente diversa per quanto riguarda api ed invertebrati utili e pesci. questo era vero quando si usavano ddt e simili.
IL problema è come giustamente dice maurizio è che lo spazio di nidificazione e l'areale di caccia si riduce sempre di più causa l'influenza antropica, questo vale anche per tutti quei predatori che necessitano di una foresta primariale o di tot ettari di spazio " tranquillo" nel quale nidifcare.
Sono in costante aumento le cornacchie che disturbano occupando ogni nicchia dell'habitat urbano e non, compreso quello del barbagianni. La ristrutturazione di sottotetti e case/ cascine abbandonati ha contribuito alla sua diminuzione.
Non mi risulta siano illegali i nidi artificiali. Ci sono anche agricoltori che utilizzano nidi artificiali per rapaci notturni come rimedio naturale al controllo della pop di roditori.


avatarjunior
inviato il 29 Gennaio 2014 ore 19:29

mi viene in mente ora, che l'università di Pavia ha monitorato i barbagianni nel parco di monza, che vanta una delle comunità più grandi d'italia... hanno anche installato dei nidi artificiali che però hanno avuto poco successo , sono stati usati perlopiù come dispensa e dormitorio occasionale

avatarsenior
inviato il 30 Gennaio 2014 ore 17:33

Posso confermare che nel nostro Paese, non ci sono mai stati divieti di installazione dei nidi artificiali. Vi ricordo che è vietato prendere o detenere uova, nidi di uccelli selvatici (Legge n.157).

A differenza di altre specie, è molto difficile che i barbagianni accettano di nidificare in cassette o nidi artificiali.

avatarjunior
inviato il 31 Gennaio 2014 ore 12:56

il fatto è che una diminuizione così rapida, difficilmente si può spiegare solo con la diminuizione dei siti adatti alla nidificazione. Purtroppo il problema dei pesticidi, sebbene possa non influenzare significativamente i piccoli mammiferi, è molto più accentuato sui predatori a causo del bioaccumulo di sostanze tossiche.
Spero davvero che si faccia qualcosa e che si possa invertire questo trend che potrebbe portare all'estinzione del barbagianni in italia entro la fine di questo decennio. :(

avatarjunior
inviato il 03 Febbraio 2014 ore 12:27

forse il problema dei pesticidi si riflette su predatori di insetti , che possono essere colpiti direttamente o indirettamente dai pesticidi e quindi diminuire una risorsa alimentare. Ad oggi la biomagnificazione di pesticidi la vedo improbabile. Era vero per insetticidi organoclorurati (ddt) , per il methyl mercurio, PCB e diossine( altamente lipofili).
la giustificazione di una diminuzione della popolazione la vedo più per motivi di areale disponibile ( che comprende un vasto numero di variabili, tra cui il disturbo antropico ). La rarefazione dei siti riproduttivi è uno dei fattori limitanti in alcune regioni ( toscana, umbria e marche) . Nell'italia settentrionale il barbagianni evidenzia un altro limite: resistenza alle basse temperature e innevamento che possono provocare un alto tasso di mortalità. [cesare della Pietà, Marco Mastrorilli, Quelli della notte, maina margherita bulgarini editore] .
Le cause di mortalità indiretta sono sopratutto l'impatto col traffico veicolare ( roadkill, bellissimo articolo di Forman, te lo consiglio, se già non lo hai letto ) .. L'uso dei rodenticidi è così diffuso da causare una riduzione della popolazione? C'è qualche studio in merito?
secondo il Barn Owl Trust la minaccia più grave a livello mondiale è proprio il roadkill...
PS: ti invidio per quello che fai , ho dato un'occhiata al tuo sito :)
Sono uno scienziato ambientale, sto per laurearmi alla magistrale e sto seguendo l'ultimo corso di conservazione della natura con un tuo " collega" che si occupa di avifauna, Luciano Bani.
( da "grande" vorrei fare l'ecotossicologo)



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