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Photostock, microstock e chi più ne ha più ne metta: opinioni ed esperienze


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avatarjunior
inviato il 30 Ottobre 2017 ore 14:47

Io ho provato con eyem, ho una 15ina di foto nel premium market ma niente da fare, zero incassi (sarà anche perchè chiedono 20 dollari per una foto mi par di aver capito). Magari proverò con altro

avatarsenior
inviato il 31 Ottobre 2017 ore 19:28

Le fotografie "pagate" sono quelle pubblicate nei massmedia che producono reddito. Ad esempio, negretti affamati piangenti ecc... anche se al fotografo impressionano, interessano in ambito caritas e qui si spera di averle gratis. Scenari violenti, impressionanti, a meno che siano esclusive di eventi particolari, ne vengono scattate a migliaia "di equivalenti" e non c'è bisogno di scegliere quelle più costose... Fiori idem... Nel 1994 portai una selezione di una ventina di diapositive di scenari di lavoro campestre a un'agenzia in Duesseldorf, ("Laenderpress", non so se esiste ancora con quel nome), per capire un po' i parametri in cui un fotografo "freelance" poteva muoversi. Le foto gli piacevano, ma mi avvertì di non farmi illusioni. Se volevo sopravvivere fotografando in quel modo, dovevo produrre più che potevo e cercare i contesti più originali possibili, considerando che migliaia di fotografi cercavano di fare lo stesso (ed eravamo ancora nell'era analogica). All'agenzia conveniva che sempre più fotografi gli portassero materiale, per fronteggiare la concorrenza con le altre agenzie, ma per il fotografo l'ambizione al guadagno era molto più complicata. Mi diede della documentazione per consentirmi di cooperare con loro, ma l'impegno era troppo gravoso, evevo due figli piccoli e in breve dimenticai la cosa. Devo avere ancora le carte da qualche parte, e a volte penso che dovrei scrivergli per sapere se mi hanno venduto qualcosa, ma mi vergogno...

user134039
avatar
inviato il 01 Novembre 2017 ore 9:33

Il microstock potrebbe avere un'altra e non trascurabile convenienza circa la quale ancora non mi è capitato di leggere commenti in rete e solo recentemente o iniziato a considerare. Confuso
Forse proprio perché Eeeek!!! "dovrebbero" mancarmi pochi anni al pensionamento, vedo nel microstock non lavorato a tempo pieno la possibilità di una integrazione al reddito pensionistico.
Un'interessante e qualitativamente valido archivio di clip e foto, costantemente incrementato, anche se non composto da migliaia di file, se ben selezionato, taggato e esposto sulle principali agenzie microstock, a suo tempo certamente renderà dei periodici incrementi al reddito pensionistico.
Se poi (malauguratamente MrGreen MrGreen) nel tempo dovesse generarmi un reddito annuo superiore ai 5.000 euro, senza preoccuparmi di aprire la Partita I.V.A., rimanderei l'incasso dell'eccedenza a quegli anni futuri economicamente meno proficui. ;-)
Personalmente mi accontenterei di ricavarne all'incirca una quattordicesima o quindicesima mensilità.
E comunque anche quando perderò la voglia di caricare del nuovo materiale, per alcuni anni seppur sempre più occasionalmente, continuerò a incassare le provvigioni sulle nuove vendite generate.



avatarjunior
inviato il 01 Novembre 2017 ore 11:58

Ma foto riguardanti persone richiedono liberatoria...ok

Monumenti? Ho letto che se sono stati costruiti più di 120 anni fa non è necessario richiedere autorizzazione...voi come vi comportate?

E sugli oggetti di marca a cui vogliamo dare un significato (esempio: personaggio lego che costruisce qualcosa che può essere utilizzato da qualche blog per pagine in costruzione o altro) dobbiamo chiedere alla Lego l'autorizzazione?

user134039
avatar
inviato il 01 Novembre 2017 ore 12:41

Personalmente escludo dal mio microstock tutto quanto richiederebbe delle liberatorie.
Escludo anche i soggetti di marca in quanto fondamentalmente non interesserebbero ai loro competitor e questo ne limiterebbe le potenzialità di vendite multiple, caratteristiche del microstock.
A mio avviso il microstock certamente non si limita a proporre con buone possibilità di riscontro solo questo genere di soggetti.

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2017 ore 13:03

microstock lo fai per lavoro, non per hobby, farlo caricando due foto così a caso su un sito è una perdita inutile di tempo e una svalutazione del tuo lavoro.
Ti consiglio di vedere questo video dei ragazzi di tauvisual



o entri nella mentalità di iniziare a farlo di lavoro, seguendo i trend e dedicandoci seriamente tanto tempo non a livello fotografico, ma a livello di pianificazione e studio del mercato, o se no seriamente tanto vale mettere due foto su una galleria senza cessione di diritti e ciao.

avatarjunior
inviato il 01 Novembre 2017 ore 13:30

Io ho provato con eyem, ho una 15ina di foto nel premium market ma niente da fare, zero incassi (sarà anche perchè chiedono 20 dollari per una foto mi par di aver capito).


Perché sono troppo poche. Anche io all'inizio avevo fatto l'errore di pensare carico solo quelle che penso possano vendere. Dopo un po' ho iniziato a vedere qualcosa e ho notato che spesso erano foto che io stesso ritenevo scarse*.
Comunque io ho guadagnato circa 150$ in due anni, è più la soddisfazione che qualcuno sia disposto a pagare per le tue foto che ti fa andare avanti che il valore monetario in sè. Anche perché alla fine se vendi tramite Getty (io non ne ho venduta nessuna tramite il market interno) alla fine prendi il 10% di quanto pagato.

*Ad esempio questa ho venduto due licenze, 0 composizione o regola dei terzi o questa in cui a differenza di tante altre che ho caricato ha la transenna in vista dietro oltre il fatto che la seconda maschera non è neanche perfettamente a fuoco.

user134039
avatar
inviato il 01 Novembre 2017 ore 13:32

Premesso che visto la sua durata, il video lo guarderò in serata, condivido pienamente il punto di vista di Matteo.
Nel mio caso ho già pronte alcune centinaia di foto, a mio avviso potenzialmente commerciabili in ambito microstock.

Esse saranno il punto di partenza della mia nuova attività in epoca pensionistica.
Come tale ci lavorerò a tempo pieno e nonostante attualmente non voglio riconsiderare l'apertura della partita IVA, come già detto, ambirei a crearmi un fondo pensionistico incassabile frazionalmente nel corso degli anni futuri.

user134039
avatar
inviato il 01 Novembre 2017 ore 13:56

Per Nicolò.

Anch'io in passato per curiosità inviai circa 300 foto a Istock e li mi feci una prima idea sulla stranezza di questo mercato.
All'epoca non avevo tempo per dedicarmici a tempo pieno e quindi lasciai stare.

avatarsenior
inviato il 01 Novembre 2017 ore 14:31

carlo sì lo so è lungo, ma al pari di tutti i video di tauvisual merita ogni singolo secondo.

Peraltro sempre tauvisual lo consiglio come approfondimento per tutti quelli che si approcciano al mondo della vendita di foto e dei concorsi, in quanto sono un faro in un mondo profondamente ignorante (nel senso che non sa) e che porta a ragionare e a pensare prima di fare certe cose.
Perchè quello che oggi passa per molti per ignoranza come un onore (come una foto pubblicata aggratis su una rivista o la partecipazione ad un concorso con cessazione totale dei diritti sullo scatto) non sono assolutamente una cosa di cui vantarsi, ma anzi una cosa di cui bisognerebbe vergognarsi e un elogio all'ignoranza e un modo per far marcire ulteriormente un mondo che è quello della fotografia professionale già ampiamente in crisi, motivo per cui editori poco seri ci marciano alla grande per prendere foto gratis da poi vendere (anche alcuni inaspettati per cui non faccio nomi).

Le logiche di microstock alla fine cmq non sono così astruse, sono diciamo le logiche dei social come instagram o FB dove non va di più il contenuto di qualità, ma quello venduto meglio, più d'impatto o più richiesto, tutto ciò che non è nessuna delle tre cose o che spesso ne contempla solo alcune non va avanti.
Con le stesse logiche in posti come FB crescono dei fotografi che sono dei castelli di carta che finiscono a far workshop e corsi quando sarebbero loro a doverli seguire viste le carenze riscontrabili negli scatti, solo che il mondo social vive di impressioni e non di qualità in senso assoluto, quindi ad ognuno il suo, o meglio quel che si merita.


user134039
avatar
inviato il 02 Novembre 2017 ore 7:18

Hai ragione Matteo!
Quel video merita proprio ogni secondo. Eeeek!!!
Lo sto ascoltando e riascoltando con attenzione da ormai due ore e non sono arrivato neanche a metà.

Se mi permetti, per chiunque interessato al microstock, confermo l'importanza che hai dato circa il visionarlo con attenzione.

avatarsenior
inviato il 02 Novembre 2017 ore 11:58

Tutti i video di tauvisual sono così, dalle pillole di tomesani di pochi minuti fino alla intervista ai professionisti da quasi 2 ore.
Sono penso gli unici in Italia a diffondere certi tipi di contenuti e a farti ragionare prima di fare certe cose.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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