| inviato il 17 Settembre 2025 ore 11:17
Jura 162 Contest (scad. 08/10/2025): Interpretare 'Biografia XIII' IN QUESTA DISCUSSIONE VANNO SOLO LE FOTO , tutto il resto (dubbi, domande, discussioni, ecc) va in quest'altra discussione. In questo messaggio è spiegato come si inserisce la foto. Questa discussione vi consiglio di inserirla nei preferiti (E NEI SEGNALIBRI DI JUZA FORUM) per non perdervi tutte le news. Qua c'è la PRIMA PARTE della Hall of fame con i vincitori dei contest passati. Qua c'è la SECONDA PARTE della Hall of fame con i vincitori dei contest passati. Qua ci sono tutti i video dei contest (grazie a Mirkopetrovic). Qua ci sono tutti i tabellonzi dei contest (grazie a TheBlackbird). Qua ci sono tutte le STATISTICHE storiche del Jura (grazie a Lorenzo Crovetto). ======================================================================================= introduzione su vincitore precedente, chi ha scelto l'argomento e sul giudice TITOLO: Interpretare 'Biografia XIII' BIOGRAFIA XIII Credo potrei stare giorni a cercare un argomento senza riuscire a trovarlo. Ho deciso di semplificarmi la vita e, forse, di dare a voi il modo di lavorare in modo leggermente diverso dal solito proponendovi di interpretare fotograficamente una poesia. Non ho idea se qualcosa di simile sia già stato proposto e se l'idea possa piacervi, se ne può comunque parlare nella discussione relativa al contest. Il testo è breve, "semplice" ed a mio parere molto "fotografico". La poesia si intitola Biografia XIII ed è di Nasos Vaghenàs, un poeta greco anzianotto ma ancora in vita, eccovela: Tante cose per aria. Carte. Giornali. Un albero rovesciato. Un tavolo. Una macchina fotografica. La maniglia di una porta. La porta. Dalla quale entra ed esce la morte. Buon divertimento e buon contest a tutti! REGOLAMENTO Regolamento 1) la scadenza del contest è specificata nel titolo della discussione; 2) una sola foto (propria) per ogni partecipante (a meno che non sia esplicitamente consensito l'inserimento di più foto da inserire comunque in un solo post). La foto può essere cambiata una ed una sola volta! 3) la foto usata nel contest deve essere caricata tassativamente nelle proprie gallerie su Juza (o esservi già presente nel caso si ricorra a una foto già pubblicata) e deve essere inserita nella discussione del Contest con le modalità riportate alla fine; non sono ammessi link o anteprime di foto esterne a Juzaphoto; 4) la foto deve essere lasciata nella propria galleria per un tempo ragionevole (almeno un mese) dopo la conclusione del contest; 5) non è possibile partecipare con una foto che abbia già vinto un qualsiasi Jura Contest; 6) alla scadenza il giudice proclamerà il vincitore a suo * insindacabile * giudizio. Si invita il giudice di turno a scegliere almeno le prime 3 posizioni con un breve commento esplicativo della scelta fatta. Detta scelta si può commentare ma non contestare ; 7) il vincitore diverrà il nuovo giudice e dovrà mandare ad Ash Settantuno, a TheBlackbird oppure a Maila, via MP, il nuovo argomento entro 48 ore; 8) in caso di rinuncia del giudice i "gestori" del Jura si riservano di decidere personalmente cosa fare per sostituirlo; 9) no ai fotomontaggi; 10) no a foto che compaiono nella sezione di nudo del sito. E' cosa gradita (anche se non obbligatoria) che le foto partecipanti vengano taggate con #Jura (nella descrizione nella pagina della foto, non in questa discussione). Se poi riportate anche il link al contest fate un po' di pubblicità... COME INSERIRE LA FOTO: TITOLO: XYZ (opzionale ma gradito) COMMENTO: blah blah (opzionale, dovesse servire per rendere più chiaro il contenuto della foto) Ora scrivete [IMG2] 1234567[/IMG2] (togliendo lo spazio) 1234567 è il numero che compare alla fine dell'indirizzo della pagina che contiene la vostra foto. Faccio un esempio: l'indirizzo è www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1706616 il numero è quindi 1706616 . Scriverò quindi [IMG2] 1706616[/IMG2] senza nessuno spazio (qua non posso toglierlo altrimenti mi mostra la foto). Attenzione: ricordatevi di aggiungere il numero 2 al classico tag IMG, nel caso di utilizzo dell'apposito tasto. Indirizzo foto ( obbligatorio come da richiesta di Juza ): www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1706616 |
| inviato il 10 Ottobre 2025 ore 16:50
Ciao a tutti e complimenti ai (pochi) partecipanti. Direi che l'idea non si è rilevata un successone ma se dovessi trovarmi nuovamente a coprire questo ruolo insisterei sulla strada della libera interpretazione, magari non più di una poesia. La fotografia per me è più un passaggio che una documentazione, è qualcosa che nasce dal silenzio e lì torna, amo le fotografie sospese, "trasparenti", capaci di accogliere il mistero senza scioglierlo, non voglio vedere tutto e vederlo chiaramente, preferisco osservare attraverso. Ho scelto questa poesia di Vaghenàs perché nella sua semplicità aveva il potenziale per farmi "giudicare" (che brutta parola!) questo tipo di scatti. Le foto sono poche, ma forse proprio per questo non ve ne sono fuori tema. La foto di Arconudo è una delle fotografie che preferisco dell'Arco a colori, se prese singolarmente decontestualizzandole è la miglior foto del lotto a mani basse. Qui la luce è respiro, agisce come una lama dolce: incide le superfici, ne rivela la sostanza intima. La finestra è un confine, il vetro un velo tra due silenzi. Un'immagine in bilico tra compostezza e perdita, ci vedo qualcosa che potrei descrivere come dignità nella scomparsa, nel lutto, come anche un trattenere il proprio silenzio per paura di svanire del tutto. Il forte contrasto la rende molto "solenne" e rappresentativa, forse troppo rispetto alla fragilità della poesia. Nella foto di Alcenero a parlare è il silenzio, in equilibrio tra ordine e rovina. Sembra in qualche modo come se il mondo fosse in sospensione: le cose stanno per alzarsi ma restano a terra un attimo ancora, giusto il momento dello scatto. Fbr, la tua foto è quella che mi convince meno, più che tante cose troppe cose, e tutte sembrano voler raccontare qualcosa. Il burattino potrebbe essere una buona intuizione ma avrebbe dovuto essere più protagonista. E' una fotografia che conserva, mentre la poesia disperde, ma resta comunque a tema andando in qualche modo a contrarne i versi: la morte qui non entra e non esce ma il suo respiro è incollato alle pareti. Ci avrei visto bene una luce leggermente meno calda e un un po' di vignettatura. Mirkopetrovic, la tua immagine è un piccolo rito di passaggio e di accettazione: un abito attaccato alla parete attende, come un corpo dimenticato dal suo stesso gesto, mentre la vita indugia sulla soglia chiedendo al tempo un istante di esitazione prima di farsi assenza. Qui la porta evocata da Vaghenàs diviene in qualche modo visibile sotto forma di membrana sottile tra presenza e dissolvenza. Avrei forse preferito un'inquadratura un po' più obliqua, con meno rigidità frontale, e non riesco a capire se quel pacco dorato mi attragga o mi respinga. Remember, la tua è tra tutte l'interpretazione più "libera" e trovo un peccato che sembri un po' buttata lì. Già solo delle ombre più profonde ed una luce meno piatta avrebbero dato alla foto una vibrazione diversa e messo più in risalto la mano e l'immagine nel suo complesso. Resta comunque una buona immagine, ci sono materia e leggerezza che si fronteggiano e c'è tensione verso l'altrove che riprende quella tra aria e materia della poesia (alla quale trovo sia concettualmente aderente, per quanto non riesca a scorgere la parte più labile). Tutto questo tradotto in soldoni significa: 3° posto ex aequo: Alcenero e Remember 2° posto: Arconudo 1° posto: Mirkopetrovic Au revoir :) |
| inviato il 10 Ottobre 2025 ore 17:44
azz 1° su ben 5 concorrenti, grazie  |
| inviato il 10 Ottobre 2025 ore 18:14
Vai immediatamente a togliere quel vestito dal muro così diventi 4°.. ;) |
| inviato il 10 Ottobre 2025 ore 18:42
No, lo scatolone |
| inviato il 10 Ottobre 2025 ore 19:28
Ebbravo Michè! Ora pensa al nuovo tema e mandamelo in emmepì! |
| inviato il 11 Ottobre 2025 ore 3:47
Così... Tanto per chiarire un po' i diversi punti di vista e le personali interpretazioni. La stragrande maggioranza penso che ritenga in modo evidente, se non scontato o addirittura ovvio, che nell' immagine avrebbe visto di miglior occhio la drammatizzazione della scena, con aumento dei contrasti e ombre profonde per una più cupa e angosciante immedesimazione del fatal momento. Ma al contrario, la mia scelta ed interpretazione è volutamente andata nella direzione opposta piuttosto quella di sposare la più scontata... Anche se immaginavo non sarebbe stata colta. Ovvero prediligendo toni tenui, alleggerimento delle ombre e dei contrasti, per indurre al momento una suggestione tale da evocare un maggiore senso di calma e tranquillità... Nel percorso da intraprendere verso la Luce... Piuttosto che cedere alla paura e alle "tenebre", verso ciò che è il senso della fine e dell' ignoto per i più. |
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