| inviato il 18 Luglio 2025 ore 10:56
Leggendo l'articolo: 1) e' una bozza 2) non e' una tassa 3) compenso per copia privata: una somma forfettaria che i consumatori pagano implicitamente ogni volta che acquistano un dispositivo o un supporto di memoria raccolto dalla SIAE e poi ripartito tra autori, editori e altri detentori di diritti, ha lo scopo di compensarli per la presunta perdita economica derivante dalla possibilità che gli utenti effettuino copie per uso personale di opere protette da diritto d'autore. 4) opinione: se sono un autore non campo d'aria. Qui ogni volta che una foto nostra viene usata senza il nostro consenso, qui sul forum, vi sono righe e righe di proteste + avvocati + pubblica gogna. 5) i contributi sarebbero di 2.2 euro per smartphone e meno di 1 euro per i pc. Per un account gratuito da 15 GB si tratterebbe di circa 5 centesimi all'anno 6) Opinione: si puo' esser d'accordo o meno con il metodi di retribuzione di lavoratori, ma chi lavora dev'essere retribuito e non derubato delle proprie fatiche, ingegno e tempo. 7) Le tasse sono altre (cfr accise che prima erano il demonio ed ora sono necessarie, non eliminabili ed al contrario aumentabili). |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 11:30
Beh, diciamo che la compensazione è a priori, prima che si verifichi la reale pirateria sull'hard disk o cellulare che sto usando. Io che non faccio pirateria sto comunque pagando un reato che non sto commettendo (ed erano le obiezioni della prima "tassa" originale su hard disk e dvd). Un pò come se ci facessero pagare un extra per ogni conto corrente per compensare i furti in banca. Poi con i cellulari che pirateria vuoi fare? Non nego che la pirateria esista ma con l'avvento delle piattaforme streaming non è più come una volta (cioè di quando è stata introdotta la "tassa"). I cd e dvd sono praticamente morti. Inoltre il meccanismo siae di compensazione è su base statistica con meccanismi che in molti punti possono fallire. I passaggi in radio e sulle piattaforme sono fatte dalle società stesse. I controlli su un mondo cosi frammentato poi è realisticamente impossibile... non è un ente benefico. d2aod8qfhzlk6j.cloudfront.net/SITOIS/Ripartizione_Musica_Regole_e_Temp |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 11:41
"Io che non faccio pirateria sto comunque pagando un reato che non sto commettendo. Un pò come se ci facessero pagare un extra per ogni conto corrente per compensare i furti in banca." Beh, ma è già così. Se chiedi un finanziamento al consumo paghi, ad esempio, l'8% di interesse anziché un equo 5% perché la finanziaria sa che, statisticamente, un certo numero di debitori non paga le rate. Al supermercato, i prodotti potrebbero costare un po' meno se gli esercenti non dovessero tener conto di chi si infila dei prodotti in tasca ed esce senza pagare. È ingiusto? Sì. Ci possiamo fare qualcosa? Molto poco. |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 12:19
“ Un pò come se ci facessero pagare un extra per ogni conto corrente per compensare i furti in banca. „ Se ti può consolare è già così. E lo è anche per l'assicurazione della macchina (paghi un fondo per chi è coinvolto in incidenti con mezzi non assicurati). Per la bolletta della luce e del gas (paghi per chi non paga le bollette), etc |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 15:46
“ Beh, diciamo che la compensazione è a priori, prima che si verifichi la reale pirateria sull'hard disk o cellulare che sto usando. „ Attenzione che formalmente quel balzello (di cui si propone l'aumento e l'estensione) non c'entra proprio niente con la pirateria: si tratta di un compenso per la copia privata, cioè per esempio la copia di sicurezza che decidi di tenere di un'opera che hai ottenuto legalmente. Per avere il diritto di far ciò, devi pagare. E se sull'hard disk tieni solo le tue foto, non importa, devi pagare lo stesso. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 7:19
“ Al supermercato, i prodotti potrebbero costare un po' meno se gli esercenti non dovessero tener conto di chi si infila dei prodotti in tasca ed esce senza pagare. „ Però questa "tassa" non è inserita direttamente dal produttore (privato) che si sta accollando un rischio d'impresa. é lo stato che sta inserendo questo compenso nel prezzo. Probabilmente nei costi di gestione delle banche stiamo già pagando i furti, ma è un calcolo e rischio che si sta assumendo l'azienda. |
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