| inviato il 10 Luglio 2025 ore 8:14
Vorrei sfogarmi con voi parlando di un fatto successo ieri. Stavo passeggiando e facendo qualche foto per le strade di Zurigo, come faccio spesso dopo lavoro, quando ho visto in lontananza un piccolo corteo. Mi sono avvicinato e le bandiere erano quelle di uno Stato che non menzionerò ma che, diciamo, ultimamente non è proprio visto di buon occhio dall'opionine pubblica e dalla società civile. Non ho detto nulla ma mi sono limitato a scattare qualche foto, inizialmente standogli a qualche metro (c'era una signora che gli stava gridando qualcosa prima vi venire strattonata da un poliziotto) e poi dall'altra parte della strada, visto che non volevo venire confuso con loro, data la presenza di un giornalista/videografo. Essendo probabilmente meno di 100 persone ho raggiunto la testa del corteo e mi sono fermato ad aspettarli un paio di volte, scattando forse 20-30 foto. A questo punto, pur essendo dall'altra parte della strada che pullulava di gente che faceva foto coi telefoni, sono stato avvicinato da due energumeni con le bandiere attorno al collo e, abbastanza aggressivamente, mi è stato chiesto: - chi sei? per chi lavori? - Sono me stesso e non lavoro per nessuno - ma chi vuoi prendere per il culo? Hai fatto avanti e indietro scattando foto - Scatto per me stesso, come faccio sempre in zona - sei un giornalista? - no - beh non voglio che scatti foto - sono sul suolo pubblico e state facendo una manifestazione pubblica. È un problema? - fai come vuoi, se non smetti però torniamo - mi stai minacciando? - no, ti sto dicendo che torniamo. - mi stai minacciando. A questo punto si sono allotanati e li ho visti indicarmi ad altri manifestanti e scattarmi foto col telefono. Sono allora andato dalla polizia che mi stava passano accanto e ho raccontato di esser stato minacciato, solo come informazione, in caso fosse successo qualcosa. Dopo aver continuato a seguire il piccolo corteo dall'altra parte della strada, sono stato avvicinato da un poliziotto in borghese che mi hanno chiesto un documento e mi ha lasciato a due poliziotti in divisa che hanno minacciato di "scrivere qualcosa" (immagino una multa o una denuncia) se avessi continuato a seguire il corteo perché, a detta dei manifestanti, li stavo disturbando. Ripeto: non ho aperto bocca con nessuno di loro e non ho scattato in faccia a nessuno, ovviamente. Gli ho fatto notare come attorno ci fossero decine di persone che facevano video e foto coi telefoni e loro mi hanno risposto "ma tu li stai seguendo". Mi hanno quindi intimato di andare nella direzione opposta e non tornare indietro. Credo che questo sia gravissimo e dica molto su come la società giri ultimamente. Il diritto di non venire fotografato mentre si manifesta (inesistente) e la violenza verbale prevalgono sul diritto (quello sì, esistente) di scattare foto ad eventi pubblici sul suolo pubblico e di camminare dove si vuole. Si parla spesso degli Stati Uniti come un Paese tutt'altro che democratico ma per certe cose avanti anni luce a noi, da sempre. Fine dello sfogo. |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 8:56
Penso che fosse un problema di incolumità, il tuo atteggiamento è stato percepito come provocatorio, anche se non facevi niente di diverso da quelli col telefono. In questi casi, penso che non si badi tanto ai principi ma a seguire comportamenti che mirino a mantenere l'ordine pubblico. Non mi sembra una cosa gravissima, anzi, probabilmente, ti hanno tutelato. |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 9:22
Zurigo! stiamo parlando di Svizzera. Ho avuto a che fare con la polizia Austriaca (Villach) nel 1993, loro ci odiano e pertanto anche se hai ragione ti trattano da delinquente. Ho vissuto la mia infanzia in Germania, sino ad alcuni anni fa ci andavo molto spesso nonchè parlo il tedesco fluente, posso dire l'opposto della polizia tedesca molto ligia e corretta. pronti ad aiutare alla necessità. Probabilmente hanno voluto sedare una problematica prima che nascesse, è più semplice controllare una persona (nel caso tu) allontanandola, che arginare un folto gruppo in una manifestazione che dovesse perdere il controllo e darsi ad azioni facinorose. |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 9:25
è capitato anche a me in Italia, la fotocamera fa professionista. Soprattutto ora che persone con una fotocamera al collo praticamente non esistono più. Voi passeggiando per le strade o in vacanza vedete gente con la fotocamera? Io no. Vedo più gente con automobili d'epoca |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 9:56
“ Voi passeggiando per le strade o in vacanza vedete gente con la fotocamera? Io no „ Vado spesso a camminare e fare giri, più o meno fotografici, a Venezia. Sta cosa la faccio da poco più di 20 anni. Ho imparato, negli ultimi tempi, a NON fotografare MAI la gente, turisti o residenti che siano. Se vengono verso di me aspetto che siano passati. Abbastanza spesso faccio prima con lo smartphone e lascio la fotocamera nella borsa. Figuriamoci se poi vedo una manifestazione anche se pacifica e anche se religiosa tipo processione .... Il mio buonsenso, di questi tempi, mi fa cambiare immediatamente il tragitto ed evitare nel contempo di scattare foto. Ah, comunque fotocamere al collo in giro per Venezia sono rarissime .... |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 10:01
“ Credo che questo sia gravissimo e dica molto su come la società giri ultimamente. „ Direi piutttosto che questo dica molto su come un certo stato goda di trattamenti di favore, anche nell'europa "casa dei diritti civili". |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 10:15
Soprattutto all'estero eviterei di imbattermi in situazioni strane. Che me ne viene in fondo a fotografare Una manifestazione? |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 10:42
Purtroppo, sempre più spesso, la democrazia gira al contrario, quindi hanno ragione le minoranze e i ricchi. Detto questo, se scattavi in continuazione, li insospettivi. Penso che un giornalista sarebbe stato digerito ma un amatore non sia proprio concepibile... quindi sicuramente un pericoloso terrorista filoarabo. |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 10:47
Oltre al fatto che, come hanno scritto altri sopra, sarebbe opportuno riconoscere le situazioni prima di buttarsi a scattare, chiedendosi sempre quale sarebbe l'utilità di quelle foto. |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 10:48
Come ti ha detto @inCinoVeritas probabilmente l'intervento della polizia è servito più a tutelare te e ad evitare tensioni che ad altro. È vero che è lecito fotografare una manifestazione pubblica, ma da come racconti questa era già "ad alta tensione". Hai fatto foto da un marciapiede, dall'altro, davanti al corteo anticipandoli due volte...forse era il caso di limitarsi a meno scatti? Carlo |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 10:52
Io in Svizzera né ci andrò mai, né con la Svizzera vorrò mai averci a che fare. Mi basta che non mi perdano i dati Cloud che gli ho affidato, poi per il resto che se lo menino pure fra di sé con la loro favoletta del posto "civile". Ad ogni modo sarebbe potuto succedere ovunque a mio avviso. |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 11:12
Siamo al paradosso: se si manifesta è per fare in modo di rendere pubblico e diffondere il più possibile il messaggio che si vuole dare. Se non si accettano foto è per motivi opposti. |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 11:21
 Non mi stupirei se in futuro (breve) si modificasse la legge sul diritto a fotografare manifestazioni come quella descritta, dicendo di voler proteggere “fotografi incauti”. |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 11:32
“ Soprattutto all'estero eviterei di imbattermi in situazioni strane. Che me ne viene in fondo a fotografare Una manifestazione? „ Eh ma ci vivo qua, che posso fare? Sul perché.. beh alcuni dei miei scatti migliori (chiaramente dal mio punto di vista) li ho fatti in certi contesti. E il mio intento era proprio seguire il corteo per vedere se fosse successo qualcosa. Non ci vedo nulla di male ad essere curiosi “ un giornalista sarebbe stato digerito ma un amatore non sia proprio concepibile... „ Questo non so. Dal tono delle loro domande e dalle loro risposte hanno inteso proprio il contrario, come se lavorassi per qualcuno. Infatti fino al "chi vuoi prendere per il culo?" ero molto tranquillo. Però se mi dici così allora stai traquillo che non me ne vado... “ Come ti ha detto @inCinoVeritas probabilmente l'intervento della polizia è servito più a tutelare te e ad evitare tensioni che ad altro. „ Uhm sì, può effettivamente essere vero. Lo ritengo in ogni caso parecchio inopportuno dato che non stavo provocando proprio in nessun modo, per quanto loro potessero percepirmi diversamente. Credo che il tutto sia nato dal fatto che non mi abbiano creduto quando gli ho detto che ero semplicemente curioso. “ Siamo al paradosso „ È quello che ho pensato anche io. Chi manifesta vuole farsi vedere. Se ci si vuole nascondere vuol dire che si è lì per altri motivi. Ad ogni modo, non voglio fare allusioni che sarebbero campate in aria né parlare di politica. |
| inviato il 10 Luglio 2025 ore 11:33
Israele,diciamo pure,Israele Comunque se ti può consolare qui in Italia puoi essere identificato se provi a estrarre una bandiera Palestinese o addirittura se provi ad esporre fuori casa uno striscione antifascista La cosa aberrante è leggere qui sopra chi giustifica l'operato della polizia Svizzera di cui hai raccontato.Ma anche questo non mi stupisce. Un comportamento normale,in uno stato di diritto,sarebbe stato quello di andare a chiedere i documenti a coloro che nel corteo ti hanno intimidito. Comunque caro Gkorg l'unica è essere ben consci dei propri diritti e farli valere a muso duro,però mi rendo conto che vivere in uno stato estero si è psicologicamente più inclini a cedere,per non avere poi eventuali ripercussioni. E' normale | |

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