| inviato il 31 Maggio 2025 ore 10:13
Buongiorno, è da un po' che cerco di stampare alcune foto, ma purtroppo senza successo: non riesco a controllare la gestione del colore. Il mio setup: - macbook pro schermo retina e schermo esterno (non fotografico, ma entrambi calibrati) - SW Lightroom Classic 14.1.1 - Epson SureColor P-600 - Inchiostri ConeColor Vivid k3 - Carta Hahnemuhle photo pearl - Profilo .icc dedicato, scaricato da sito ConeColor per Epson P-600 e carta Hahnemuhle Capisco che lo schermo non sia l'ideale, ma i viraggi che vedo nella foto non sono spiegabili con quello, essendo entrambi i monitor calibrati. Ho provato a controllare la gestione colore nel software: nel pannello stampa->processo di stampa->gestione colore -> profilo scelgo il profilo .icc scaricato dal sito e nei driver (impostazioni di stampa->opzioni stampante-> opzioni stampante->supporto) imposto carta fotografica ultra premium photo paper luster (come da indicazioni Hahnemuhle). Non credo ci siano altre impostazioni rilevanti (quando imposto il profilo .icc in automatico la gestione colore diventa ColorSync e non Epson e la modalità colore è OFF = nessuna gestione del colore da parte della stampante). Sono giunto alla conclusione che o sto sbagliando qualcosa nella gestione colore (qualche impostazione che mi sta sfuggendo) o gli inchiostri non rispettano la calibrazione di fabbrica (forse perché sono stati acquistati 5 anni fa). Il mio dubbio ora è se con una profilazione dedicata della mia stampante con un sensore tipo SpyderPRINT riuscirei a risolvere finalmente il mio problema. Visto il costo non indifferente del sensore, volevo poi chiedervi se qualcuno conosce un servizio di prestito/noleggio del sensore. Per un hobbista come me non ha molto senso acquistare uno strumento che si usa una volta e poi viene lasciato nel cassetto (per molti anni almeno). Qualsiasi consiglio è molto apprezzato, ottenere delle buone stampe purtroppo sta diventando un'esperienza molto frustrante! Grazie |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 10:49
Con lightroom attivi il softproofing per vedere la simulazione carta a monitor? |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 15:13
"Profilatore per calibrare stampante" Hai una Epson SureColor P-600: è una stampante molto andante e dunque io non credo proprio che sia possibile calibrarla, ma mi potrei sbagliare, io non ce l'ho. 1) I monitors, con quali valori di calibrazione (= punto del nero, punto del bianco, gamma di contrasto e luminosità) li stai usando? 2) Che gamut di presentazione hanno i monitors? 3) Hai fatto un confronto tra gamut dei monitor e gamut di stampa? 4) Come correggi eventuali i fuori gamuts cromatici di stampa? 5) Hai fatto una verifica stampata con la carta che usi dell'ampiezza dei grigi stampabili dalla tua stampante? Non si stampano tutti toni di grigio da 0 a 255, sopra 240 - 242 i grigi chiari danno bianco bruciato, e sotto i 15, di solito, i grigi scuri danno nero tappato. 6) Come correggi i fuori gamut di grigi, dinamici, o di luminosità che dir si voglia? 7) Tra 80 e 135 si può presentare del metamerismo e dunque e nelle stampe B&N è bene correggerlo in quella gamma di grigio: la verifica la fai? e se sì, come lo correggi? Se non sai di che cosa parlo, manca conoscenza: fatti un corso di stampa. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 16:57
Grazie ad entrambi delle risposte, @Najo78, sì, utilizzo anche la prova colore (soft proofing), con lo stesso profilo icc che uso per la stampa. Devo dire che alcune differenze in visualizzazione si notano attivanto il soft proofing, ma non sono niente in confronto alla differenza che trovo tra immagine su schermo e stampa. @Alessandro 1) ho calibrato entrambi i monitor con Calibrate Display Pro HL, ho lasciato al software gestire i valori di calibrazione 2) Uno dei due monitor è P3 Wide Color e copre 100% sRGB, per l'altro, al momento non ho le info sotto mano 3) no 4) non li correggo 5) no 6) non li correggo 7) non è una stampa in bianco e nero, ma a colori. Cosa intendi per 80 e 135? Sicuramente manca conoscenza, ma il mio problema è che uno sfondo giallo nel monitor in stampa mi viene con una dominante verde... per quanto i gamut di stampa e di display possano essere diversi credo che il problema sia molto più "macroscopico"....Ma perché dici che non è possibile calibrare la stampante? Io pensavo che tutte le stampanti fossero calibrabili... In ogni caso, se mi sai consigliare qualche buon corso di stampa te ne sarei grato |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 7:37
".. ho lasciato al software gestire i valori di calibrazione.." Ed il software come fa a saper se tu le foto le stampi o le guardi sul monitor o le invii sul web? Per la stampa calibra coi seguenti parametri il monitor: Punti del nero a 0, Bianco a 5500K, gamma 2,2, luminosità 89 - 90 cd/m2 (meglio 80). "....copre 100% sRGB...." per la quella Epson, non basta, la stampante stampa più colori di sRGB, e dunque ti devi accontentare, va quasi bene. Le stampanti da casa, non si tarano, nessuna: chi dirige la musica, in stampa, è la stampante, e per stampare bene è il fotoritocco che deve essere adattato a quello che la stampante stampa, non viceversa. Ma ti manca tanta conoscenza: io fossi in te mi comprerei un bel libro di Fotoritocco digitale, ce ne sono tanti, rufola su Google, ad esempio quelli di Skott Kelby sono buoni, e fatti una conoscenza approfondita sulla gestione colori. In particolare per la stampa, studiati questo: The Digital Print - Preparing Images in Lightroom and Photoshop for Printing" di Jeff Schewe - Edito da Peachpit Press ed impara ad usare bene le Maschere di Luminosità e lo Sharpening, per la stampa sono essenziali. Un corso serio di stampa costa un sacco di soldi e lo trovi solo in città grandi, difficilmente in città piccole (io abito in una piccolina): prima prova coi libri. Roma non fu fatta in un giorno, e.....nessuno nasce "imparato", ma tutto si impara! Saluti, buon studio e fatti buone foto! |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 11:10
Mi inserisco per una domanda Il libro The Digital Print - Preparing Images in Lightroom and Photoshop for Printing" di Jeff Schewe può essere proficuo anche se si usano altri software? Cioè dà informazioni anche generali e di metodo oppure è focalizzato pesantemente su Adobe? Uso Dxo Photolab. grazie |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 12:36
Ma ho capito male io o gli ink non sono originali? |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 13:06
Infatti secondo me il problema è lì: probabilmente in 5 anni sono degradati. |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 13:22
Ti direi anch'io di usare inchiostri originali, è tassativo soprattutto se sei all'inizio perché elimini una variabile fondamentale da un processo che non padroneggi. Il profilo della carta per la tua stampante COI SUOI inchiostri ORIGINALI poi lo scarichi dal sito del produttore della carta. All'inizio, studiati il driver della stampante in modo da stampare direttamente da lì. EDIT Conclusione: ti suggerisco di ripartire da quello che ti ho detto, puoi procrastinare con l'acquisto del calibratore (spettrofotometro). |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 14:52
Photoactivity.com e contatti Alberto Maccaferri per farti fare il profilo inviandogli la stampa dei pattern per la profilazione. Il profilo ConeColor potrebbe essere sbagliato. Prova però così: Visto che hai Lightroom, installa PS e apri il file da li, converti l'immagine in AdobeRGB. In Visualizza -> Imposta Prova e su Personale, li scegli il profilo della carta/stampante/inchiostro di ConeColor e imposta in Intento di Rendering -> Colorimetro Relativo e flagga compensazione punto di nero. Ora dovresti vedere a monitor un soft Proofing della stampa e correggere fuori gamma e errori ( li correggi con gli strumenti di PS sul colore e luminosità ). Quando stampi, in PS, nel pannello di Gestione del Colore in impostazioni di Stampa, devi applicare il profilo ConeColor con l'intento su Colorimetro Relativo e flaggare la compensazione del punto di nero. Ricorda che l'immagine deve essere nello spazio colore AdobeRGB ( come descitto nel PDF sul sito di ConeColor ). |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 19:11
"..può essere proficuo anche se si usano altri software? ..." Io uso maggiormente Adobe Camera RAW oppure Capture One (ed un tempo anche DxO Photolab) sempre però complementati da Adobe Photoshop, e non ho mai installato Lightroom, pur avendocelo pagato. La risposta mia alla tua domanda è che sicuramente è proficuo come concetti di base, mentre per la parte operativa, la mia risposta è che non so , perché non ho mai stampato senza usare Photoshop, e gli altri software gli strumenti per la stampa come li ha Photoshop non ce li hanno, o almeno io non li ho trovati (= parlo di intervallo colori su livello separato, fusione in Moltiplica, Maschere di Luminosità molto precise, strumenti di Sharpening tipo Filtro Accentua Passaggio,Soft Proofing, etc, sono tanti). |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 19:20
" ... inchiostro di ConeColor.." Cercare di fare stampe di alta qualità usando inchiostri non originali, io lo vedo un errore strategico, oltretutto per risparmiare alla fine, per un fotoamatore, solo quattro soldi. L'intento di rendering va poi scelto in funzione dell'immagine, è un altro errore strategico usarne solo uno, quando giustappunto Photoshop ne mette a disposizione diversi. Mahhh... Comunque, ciascuno lavora come gli pare, tanto poi alla fine contano solo i risultati. |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 20:46
grazie Alessandro |
| inviato il 01 Giugno 2025 ore 21:32
“ L'intento di rendering va poi scelto in funzione dell'immagine, è un altro errore strategico usarne solo uno, quando giustappunto Photoshop ne mette a disposizione diversi. „ Ti stai sbagliando, perché l'intento di rendering si sceglie in base alle specifiche del prodotto usato per la profilazione dell'accoppiata stampante/carta/inchiostri. Se il produttore, es Datacolor di spyderPrint, specifica che in fase di stampa si deve impostare l'intento Saturazione, tu usi Saturazione, perché i profili vengono generati seguendo quelle specifiche. Infatti con lo SpyderPrint per avere le stampe "coerenti" con il profilo si deve impostare l'intento "Saturazione", parlo da possessore di SpyderPrint. Xrite ne adotterà altri ( cosa che deve trovare nel manuale operativo ). Se ConeColor, che non è l'ultimo arrivato nella progettazione degli inchiostri, consiglia il Colorimetro Relativo, si deve usare quello. Con gli inchiostri compatibili, soprattutto quelli a Pigmenti, si può risparmiare molto e non vedo il perché non utilizzarli. Diverso per quelli Dye, dove gli originali sono gli unici a mantenere la resistenza allo sbiadimento, dove invece i compatibili falliscono. Per i Dye si può siparmiare andando a pescare in alcuni inchiostri delle Ecotank che hanno le stesse specifiche di quelli "fotografici" di tipo superiore. |
| inviato il 02 Giugno 2025 ore 10:56
Anch'io ti consiglio di scrivere ad Alberto Maccaferri che, oltre ad essere molto esperto, è una persona molto gentile. Eventualmente farti fare un profilo da lui ti costa molto molto meno che acquistare un hardware dedicato. |
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