| inviato il 26 Maggio 2025 ore 19:51
Salve a tutti, vorrei digitalizzare vecchie dia (ma anche nuove) senza spendere cifre alte, per fare massimo stampe 30x40, o videoproiezioni. tra l altro non mi intendo molto di pp e credo avrei problemi con software di scansione che necessitano di grandi regolazioni per capacità che non ho. ripeto, senza intendermene, ho letto spesso dei Plustek : un buon usato potrebbe fare per le mie tasche, anche se non buonissimi come nikon o altri. Domande : potrebbero soddisfare le mie esigenze ? L' ir può fare veramente la differenza in caso di bisogno ? ( il modello 8100 non ce l ha ...) qualcuno li usa ? pareri ? consigli ? |
| inviato il 27 Maggio 2025 ore 11:06
L'Ir fa la differenza per la rimozione di graffi e pelucchi, riducendo la postproduzione, quindi in termini di tempo speso dopo, non per quanto riguarda i dettagli. Tieni anche presente che per bn tradizionale e Kodachrome non potresti comunque usarlo. Se non vuoi imparare ad usare software di scansione, vuoi fare stampe in A3 e sei a corto di moneta ti consiglio gli adattatori per fotografare le pellicole. E' un accrocco, ma funziona bene. |
| inviato il 27 Maggio 2025 ore 14:00
Uso il modello 8300 e ne sono soddisfatto. Fondamentale è il software (uso silverfast) |
| inviato il 27 Maggio 2025 ore 15:22
Se ho interpretato correttamente Ir come infrarossi, allora si tratta dell'Ice, cioé la rimoziona automatica di graffi e pelucchi |
| inviato il 27 Maggio 2025 ore 18:22
La rimozione dei pelucchi io l'ho sempre fatta con un pennellino direttamente sulla diapositiva. Viceversa per i graffi se la diapositiva non è stata conservata bene bisogna intervenire con il fotoritocco perché secondo me nessun software può farlo bene automaticamente. |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 12:51
scusate tanto per il ritardo e tante grazie a tutti per le risposte. qui sotto un interessante dicussione con opinioni contrastanti ... www.reddit.com/r/AnalogCommunity/comments/g4egzn/plustek_opticfilm_820 @_Alex_ : ho solo dia per cui non ho problemi con altre pellicole. Ho letto degli accrocchi, ma mi chiedevo se funzionano bene quanto gli scanner, nati per questo, e al di là del saper usare un software di scansione, cosa che non so se mi riuscirebbe bene o no. tanto bisogna far prove, difficile dirlo in anticipo. gioca a mio sfavore il non aver confidenza con la pp. comunque, per gli accrocchi, mi puoi fare un esempio di attrezzatura necessaria ? secondo te il risultato è buono quanto quello di uno scan ? @Gfirmani : grazie per la risposta . @Phsystem : grazie anche a te, la dia vira un po sul giallo ma mi pare buona. anche io inizierei con pennellino, ma nel caso di polvere o altro che non vada via con quello ? |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 13:00
inoltre l' 8200 versione Aì è corredata da una diapositiva di calibrazione, qualcuno ne sa qualcosa e sa se è veramente importante ? perchè questa versione costerebbe più della SE |
| inviato il 30 Maggio 2025 ore 13:20
Andando a spaccare il capello in 4 l'accrocco ha una qualità inferiore per le seguenti ragioni: - minore ottimizzazione dell'obiettivo (comunque ne usi uno macro, ma quello dello scanner è ottimizzato per lavorare soltanto a quella distanza, mentre quello per la fotocamera tiene un occhio anche all'uso generale) - minore risoluzione effettiva (lo scanner produce nativamente, per ogni pixel, la terna RGB, mentre la fotocamera no, ha la matrice Bayer o X-Trans, quindi per pareggiare 20Mpxl dello scanner ne servono quasi 60) - impossibilità di catturare il frame infrarosso per l'ICE - maggiore spazio colore coperto dallo scanner (raggiunge il prophoto, mentre la fotocamera supera di poco l'Srgb) - maggiori difficoltà, con la fotocamera, per la multiscansione - possibilità per lo scanner di fare la calibrazione IT8 A leggere sopra si direbbe che la differenza sia abissale, invece la verità è che, nonostante tutto, l'accrocco va molto vicino al risultato di uno scanner buono come i Nikon o i Minolta e surclassa gli scanner piani. La calibrazione IT8 non è assolutamente indispensabile, anche se aiuta molto ad avere dei colori fedeli (solo con le dia), mentre per le negative c'è da impazzire. La postproduzione devi farla comunque, ma se ti spaventa imparare i concetti base del campionamento ed hai una minima familiarità con le lavorazioni base, allora meglio l'accrocco. Questo è il Nikon, ottimizzato per i loro obiettivi 40mm, 60mm ed 85mm macro, ma devi trovare il modo di illuminarlo attraverso flash o luci abbastanza uniformi, altri, tipo i JJC, hanno un'illuminazione a led integrata. Con questo hai pochi problemi, lo avviti all'obiettivo e sei pronto a scattare, altrimenti puoi andare col faidate, ad esempio sostituendo la testa di un ingranditore con la fotocamera digitale, o costruendo qualcosa come questi: tomkyle.net/dslr-scanning/lightbox it.pinterest.com/rnp1138/diy-quick-film-scanning/ alexandermatragos.com/blog/2023/1/15/building-a-copy-stand-to-scan-fil |
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