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Sono fresco reduce dalla visita della mostra in oggetto, presso la Villa Reale di Monza. Sinceramente l'opera di Vivian Maier, che ammetto di non conoscere in profondità, non mi ha mai colpito molto. Sono andato a visitare questa mostra per cercare di saperne di più del lavoro di questa fotografa che, almeno mi pare, non raccoglie comunque un consenso unanime da parte della critica, come invece succede con altri fotografi. Dopo la visione della mostra la mia opinione non è cambiata: qualche bel ritratto e poco altro. Sicuramente si tratta della testimonianza di un certo periodo, il che comporta certamente un valore storico delle immagini ma è un valore che è intrinseco di tutte le foto scattate in quell'epoca. Direi anzi che altri fotografi hanno saputo fare meglio anche da questo punto di vista... Probabilmente il limite sta dalla parte di chi osserva le immagini (in questo caso il sottoscritto). Aiutatemi a capire, cosa rende la Maier una grande fotografa? Io ci vedo poco, sia dal punto di vista compositivo che contenutistico. Un saluto a tutti!
Vivian mayer è un personaggio mitico e le sue foto vanno viste in maniera un po' diversa rispetto a un personaggio reale. Non che non abbia vissut realmente, ma scattare foto e metterle nel cassetto non è la stessa cosa di chi lavora per far vedere agli altri i suoi progetti. Il progetto, nel caso della Mayer, è stato di altri che ha messo insieme una serie di scatti coerenti che riescono a far vedere, con una street che di faceva a quei tempi, uno spaccato di America per strada. Con queste considerazioni può darsi che riesci a vederla con occhi diversi. Facci sapere
user269986
inviato il 21 Aprile 2025 ore 21:13
Vivian Maier. Una Signora che ha regalato al mondo meravigliose fotografie. Vivian Maier si manteneva facendo la bambinaia. La fotografia è stata per lei una passione che oltretutto le permetteva di evadere dalle impegnative giornate dedicate ai bambini. Vivian Maier non intendeva divulgare le sue opere fotografiche. La storia della sua vita e delle sue vicissitudini e le sue splendide fotografie realizzate con cuore, con raffinata classe ed intelligenza, si possono apprendere e rimirare sulle pagine del bellissimo libro " Vivian Maier una fotografa ritrovata". In breve, Vivian Maier è stata una magnifica fotografa non professionista che però ha realizzato tante fotografie più interessanti delle fotografie fatte da professionisti. Vivian Maier utilizzava la biottica Rolleiflex 6X6 e Leica a telemetro; ovviamente solo pellicola.
La mostra in questione è la peggiore di quelle viste, sempre Maier. A presciendere del fatto che sono mostre organizzare da altri e non dall'autore per ovvi motivi, quindi probabilmente anche alle precedenti c'erano scatti, tagli e lavorazioni (parlo delle foto stampate dopo la morte), che l'autrice non avrebbe approvato. Ma tralasciamo questi aspetti e torniamo alla mostra. La mia personale impressione è stato l'aver preso una decina di scatti famosi e veramente belli, per poi attorno piazzare altre foto non meritevoli con il fine di tirare su una mostra. L'allestimento è simpatico, ma la mostra non sta in piedi.
Nel caso di Vivian Maier le foto non vanno guardate solo cercndo un punctum sulla sigola fotografia o la bellezza della composizione (che comunque è buona). Bisogna capire che fotografava "a sensazioni" e mostra con le sue fotografie qualcosa che cerca dentro. Dire che è famosa per marketing è quantomeno indegno anche di commenti, quindi ci ho dedicato fin troppa attenzione con queste poche righe. Tornando all'autore e al post, ti consiglio il documentario "alla ricerca di vivan maier" che spiega molto bene a mio avviso il punto di vista della fotografa e dopo riguardare le foto, tenendo in considerazione ciò che hanno già detto altri, non è una mostra allestita dall'autore ma pur sempre da terzi.
Grazie a tutti per gli interessanti commenti! Avevo visto il documentario "Alla ricerca di Vivian Maier" ma, sinceramente, non è servito a far scattare la scintilla.
“ La mia personale impressione è stato l'aver preso una decina di scatti famosi e veramente belli, per poi attorno piazzare altre foto non meritevoli con il fine di tirare su una mostra „
Questo è oggettivamente vero, non per niente la mostra di Monza si chiama "Vivian Maier Unseen". Quindi ci sta la considerazione che non si tratti del meglio della produzione di questa fotografa. Visionando le gallerie a questo link www.vivianmaier.com/gallery/street-1/ ricavo senz'altro un giudizio migliore sulla sua opera. In ogni caso i giudizi sui lavori di questa fotografa sono piuttosto discordanti, segno che non convince proprio tutti. A me pare un'artista un po' sopravvalutata ma si sa che i giudizi sono soggettivi. Di sicuro dai suoi scatti, nonostante ci siano anche alcune immagini che dimostrano un certo senso dell'umorismo, mi arriva un senso di angoscia e oppressione che sono giustificati dalla vita sfortunata e non facile che ebbe la Maier. A scanso di equivoci, questa componente non rappresenta necessariamente un limite per le sue opere.
Ma non era un'artista. Lo è diventata forse ora dopo la grande operazione mediatica che c'è stata. Fosse dipeso da lei, le sue fotografie non le avrebbe viste nessuno e tanti rulli non li aveva neppure sviluppati. Quello che giudichi ora non è solo Viviana Maier ma una ricostruzione operata da altri partendo dai suoi scatti. Lei non c'è stata né nella stampa né nell'editing. In pratica la sua presenza è molto parziale
@stylo semplicemente perché non esisteva (nel senso che non faceva vedere le sue foto). L'arte non esiste di per sé ma in ragione dell'effetto che provoca negli altri
E a che serve un'arte non condivisa? Te la dai da solo la patente di artista se nessuno te la riconosce? Cosa intendi per arte?
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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