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Quanti "ISO" ha l'occhio umano?


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avatarjunior
inviato il 24 Marzo 2025 ore 23:04

Ciao!
Oggi mi gira in testa questa domanda (e, qui dentro, trova un bel po' di spazio per girare MrGreen).

A quanti ISO corrisponde la sensibilità dell'occhio umano?
Qualcuno saprebbe spiegare anche il motivo?

Un grazione anticipatone a tutti coloro i quali vorranno spendere qualche parola di delucidazione.

avatarsenior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 13:20

È più appropriato parlare si latitudine di posa. Lessi da qualche parte che l'occhio umano sia attorno ai 21 ev, ben più elevato di quella dei migliori sensori in circolazione (su 14 ev a 100 iso)

Il motivo è che siamo fighi

avatarsenior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 14:05

mmmm più che iso parlerei di gamma dinamica che nel caso dell'occhio sono 20 stop +/-

avatarjunior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 14:32

forse Diumafe intendeva chiedere che capacità ha l'occhio di vedere in condizioni di scarsa luce, ecco perché il riferimento agli ISO.
Cioè, per fare un esempio, se riesce a vedere in condizioni in cui per scattare una foto che restituisca quella stessa luminosità che si vede in quella situazione (Ad esempio una stanza in penombra) si dovrebbe impostare una sensibilità ISO 6400, allora (molto approssimativamente) si può dire che l'occhio ha una sensibilità ISO di 6400 ISO. Ovviamente è un metodo empirico e molto approssimativo ma, se ho ben interpretato la domanda, è la possibile risposta al dubbio di Diumafe.
Se ho capito bene non resta che fare una prova.

avatarsupporter
inviato il 25 Marzo 2025 ore 14:41

La domanda è concettualmente priva di senso, perchè una foto in condizioni di scarsa luminosità non è influenzata solo da ISO e apertura diaframma, ma anche e soprattutto dal tempo di scatto.
Allora, qual è il "tempo di scatto" dell'occhio umano?

avatarjunior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 15:01

La domanda è molto interessante e penso che sia difficile dare una risposta. Bisognerebbe fare il calcolo della quantità di luce che cade sulla retina, aggiustare il diaframma perché sia la stessa e vedere quale sia l'iso equivalente per avere una scena che appare percettivamente simile a quanto catturato dalla fotocamera. Tuttavia penso sia difficile quantificare un "tempo di scatto" equivalente, viste le differenze tra i processi di visione e di cattura dell'immagine (c'è chi dice 1/15 o 1/20 di secondo, motivo per il quale i 24 fps sono diventati standard nel cinema, ma in realtà ci sono meccanismi più fini che rendono la visione più fluida).

Riguardo la storia dei circa 20 stop di gamma dinamica dell'occhio, che ho letto anche io, immagino che siano calcolati considerando la variazione di apertura dell'iride (corrispondente di fatto al diaframma) e anche il cambio tra la visione fotopica (a colori, tramite i coni) e scotopica (monocromatica, tramite i bastoncelli): in pratica come se una fotocamera avesse due sensori, uno RGB e uno ultransensibile monocromatico.
Se consideriamo due estremi di una macchina digitale (diciamo f/32 iso 100 e f/2 iso 12800, anche se ci può spingere oltre) guadagniamo circa 15 stop, che sommati a una decina "nativa" del sensore danno un numero vicino a 25 stop di gamma dinamica (con molta approssimazione, sia chiaro).

Comunque concordo che l'occhio umano è un portento.

avatarsenior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 17:37

Il diaframma sarebbe l'iride. Quanto si vede a tutto apertura potrebbe coincidere alla sensibilità in linea molto approssimativa. Non tutti gli occhi sono uguali e questi sono aspetti che cambiano con l'invecchiamento e da soggetto a soggetto. Unica cosa certa è che l'occhio non ha il guadagno, la iso I varianza e cose elettroniche simili

avatarjunior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 18:33

La domanda ha perfettamente senso e ci sono articoli scientifici a riguardo. L'apertura del diaframma corrisponde all'apertura dell'iride. Per il tempo di scatto, il discorso è più complesso, ma come è stato detto si stima che l'occhio acquisice l'immagine in un "tempo di esposizione" di circa 1/15 - 1/20 di secondo, oltre il quale percepiamo il movimento come sfocato.

Venendo invece alla domanda sugli ISO, l'equivalente nell'occhio umano è la sensibilità dei bastoncelli e coni nella retina. E mentre ad alti ISO si introduce rumore digitale, quando l'occhio aumenta la sensibilità perché al buio, perde la capacità di distinguere i colori. Se non ricodo male si stima che l'occhio umano raggiunga un equivalente ISO di 800.000 e anche più.

avatarsenior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 18:46

"Quanti "ISO" ha l'occhio umano?"

Cambia sensore dalla luce alta alla luce bassa e dunque gli ISO sono elevatissimi, tanto che in pratica, non ce li ha, non si parla di ISO equivalenti per l'occhio umano.

Con la fotografia computazionale e diverse fotocamere (= di sensore diverso) che inquadrano la stessa scena, oggi i telefonini scimmiottano l'occhio umano, e sono ancora molto lontani dall'eguagliarlo, ma comunque molto, molto, estremamente più vicini delle fotocamere per uso fotografico normali.


avatarjunior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 18:50

seguo con curiosità.

La mia sensazione a pelle è che OGGI i sensori ci "vedano" meglio di noi. In condizioni dove si fatica a vedere una R3 con una lente f/1.2 riesce a dare una rappresentazione più completa di una stanza quasi buia di quanto riesco a percepire dopo aver fatto abituare l'occhio al buio. Senza voler scomodare sensori che consentono di vedere al buio generando foto in BN....(che ovviamente sappiamo esistere MrGreen)

Credo comunque l'impostazione corretta sia quella suggerita da DarthLeder dove fa riferimento ai tempi equivalenti di percezione del movimento e, aggiungerei, dei colori, che alla fine è quel che conta anche in fotografia (se si parla di tempo di scatto equivalente si vuole un'immagine nitida). Si potrebbe fare un esperimento fondato sulla minima luminosità alla quale riusciamo a vedere con precisione il movimento casuale di due oggetti piccoli di diverso colore in modo da poterne afferrare uno di un colore prestabilito. Partendo da quella luminosità ambientale e dalla lente più luminosa a disposizione (forse un f1 o f 1.2) si potrebbe provare, sulla base di un tempo di scatto equivalente a quello assunto per l'occhio umano (vedi oltre), a determinare l'iso necessario a distinguere il movimento in modo nitido (per afferrare uno stuzzicadenti serve una certa precisione, che si potrebbe approssimare con una certa nitidezza dell'immagine).

Sulla "frequenza di lettura del movimento" dell'occhio umano, cercando un po' su coni e bastoncelli sembra sia anch'essa influenzata dalla quantità di luce:
journals.biologists.com/jeb/article/224/15/jeb222679/271103/Temporal-v

servirebbe un modo per tradurre tutto ciò in numeri e soprattutto qualcuno veramente esperto che abbia tanto tempo da perdere.... CoolMrGreen



MrGreenMrGreenMrGreenMrGreen

avatarjunior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 18:55

Venendo invece alla domanda sugli ISO, l'equivalente nell'occhio umano è la sensibilità dei bastoncelli e coni nella retina. E mentre ad alti ISO si introduce rumore digitale, quando l'occhio aumenta la sensibilità perché al buio, perde la capacità di distinguere i colori. Se non ricodo male si stima che l'occhio umano raggiunga un equivalente ISO di 800.000 e anche più.


sembra anche a me cosi però non sono molto sicuro sul tema ISO equivalente perchè è un po' spinoso (dipende dal tempo di scatto e quindi, al suo limite, dai frame al secondo, quel che serve a cogliere il movimento) e il valore, sinceramente, mi sembra altino. Conta che in liveview una fotocamera, che non penso esca dal range 24-60fps, restituisce un'immagine spesso piu ricca di quanto si vede ad occhio nudo...... (dovrei provare ma a memoria mi sembra sia cosi...ovviamente parlo di lenti MOLTO luminose)

avatarsenior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 19:03

"..i sensori ci "vedano" meglio di noi.."

Dipende quali.

Un sensore di tellururo di cadmio e mercurio ci "vede" perfettamente anche nel buio più profondo, assenza perfetta di luce illuminante, perché raccoglie l'emissione quantica termica del bersaglio/soggetto, mentre, ad esempio un normale sensore fotografico CCD in luce nemmeno tanto bassa va a donnacce.

La Natura ci fa scuola: anche in sensoristica d'immagine, per la luce o per il buio è bene usare sensori con tecnologie diverse.

avatarjunior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 19:13

Se si parla di luce si parla di fotoni. L'occhio umano è capace di reagire a singoli fotoni. Ovviamente a questo livello stiamo parlando di percezione di luce, non di un'mmagine definita.

avatarjunior
inviato il 25 Marzo 2025 ore 19:31

0Grazie a tutti per i commenti.
Argomentazioni molto intressanti.
Complementi a chi ha posto la domanda. :-)

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2025 ore 8:06

La retina umana accoglie due tipi di fotoricettori, i coni ed i bastoncelli.
Hanno diversa sensibilità e diversa distribuzione sulla retina..
www.sedesoi.com/occhio-vista-meccanismo/

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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