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Su pdc diversa tra obiettivi di focale uguale


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avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 7:04

Ho chiesto a gpt se fosse possibile, io credevo dipendese solamente da focale ed apertura poi mi è venuto un dubbio.


L'inclinazione dei raggi di luce ,essendo diversa tra obiettivi telecentrici e non telecentrici, quando raggiunge il sensore causa una diversa profondità di campo anche se si usa la stessa focale?


ChatGPT ha detto:
Sì, l'inclinazione dei raggi di luce influisce sulla profondità di campo (DoF) tra obiettivi telecentrici e non telecentrici, anche a parità di focale. Vediamo perché:

Telecentrici: Negli obiettivi telecentrici (specialmente quelli oggettivi), i raggi che entrano nel sistema ottico sono paralleli all'asse ottico quando raggiungono il sensore. Questo significa che la variazione dell'angolo di incidenza sui pixel del sensore è minima, il che riduce le aberrazioni e mantiene una profondità di campo più prevedibile e costante.

Non telecentrici: Negli obiettivi standard, i raggi di luce arrivano al sensore con angoli diversi a seconda della posizione nel campo visivo. Questo effetto diventa più evidente con angoli di campo più ampi (ad esempio nei grandangolari), causando una variazione della profondità di campo rispetto a un obiettivo telecentrico.

Effetti sulla profondità di campo:

Gli obiettivi telecentrici tendono ad avere una maggiore profondità di campo apparente, soprattutto nelle applicazioni di imaging industriale o di precisione, perché minimizzano le variazioni della messa a fuoco con la distanza.
Negli obiettivi non telecentrici, la profondità di campo dipende di più dall'apertura e dall'angolo di incidenza della luce, quindi può variare più sensibilmente.
In sintesi, la profondità di campo può risultare differente tra un obiettivo telecentrico e uno non telecentrico anche se hanno la stessa focale, proprio a causa della differente inclinazione dei raggi di luce.




Io avrei detto il contrario, che il telecentrico abbia meno profondità di campo.

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 8:26

Può essere diversa anche con obiettivi della stessa focale e apertura non telecentrici, spesso la focale è approssimativa e non precisa, così come l'apertura max dichiarata, in sostanza un 50mm f1.4 può essere 52mm T1.7, ecc

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 11:49

Non penso che la tekecentrivita o meno influenzi la pdc. Contano solo focale (effettiva), distanza e diagramma (effettivo). Parlo di effettivi perché a volte esistono delle differenze tra valore dichiarato e valore reale. Da considerare anche la variazione focale effettiva anche sui fissi in base alla distanza (è un fatto di fisica sui cui non si può fare nulla)

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 12:28

Negli obiettivi telecentrici (specialmente quelli oggettivi)

Nota comunque che ben difficilmente userai obiettivi telecentrici lato oggetto per normali scopi fotografici. Di solito sono obiettivi piuttosto costosi che coprono sensori di dimensioni assai ridotte, e in ogni caso naturalmente ci si possono riprendere solo piccoli oggetti. Ricordo di qualcuno che anni fa si era divertito ad adattare un obiettivo di quel tipo per fare macro in focus stacking senza problemi prospettici (ma probabilmente oggi non ne varrebbe la pena).

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 12:33

La lunghezza focale nominale dichiarata è intesa all'infinito e li solitamente gli errori di scarto sono minimi ma quando si arriva alla minima distanza di maf ogni ottica ha la sua perdita di millimetri "personalizzata", per esempio da ottiche IF a non IF cambia e non di poco,

il confronto di verifica andrebbe fatto mettendo le due ottiche a identico quanto preciso rapporto di riproduzione e ovviamente apertura effettiva identica ( e qui l'esposimetro aiuta ), tra le due ottiche quello che perde meno millimetri è quello che da lo stesso R.R. a una distanza maggiore tra piano sensore e piano soggetto, per farlo però niente pupazzi o gatti ma soggetti perfettamente piani, un foglio di carta millimetrata è perfetta per fare una inquadratura identica.

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 12:38

In ogni caso, se ti interessa approfondire gli aspetti tecnici relativi alla profondità di campo, ti consiglio di dare un'occhiata qui:

lenspire.zeiss.com/photo/app/uploads/2018/04/Article-Bokeh-2010-EN.pdf

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 14:23

Per gli obiettivi fotografici, che non sono e non potrebbero essere telecentrici, la PDC non cambia al variare di quanto i raggi provenienti dalle zone periferiche del campo inquadrato cadono inclinati rispetto alla perpendicolare al sensore.

Questo, cioè l'inclinazione di raggi periferici, in rete viene spesso indicata come telecentricità di un obiettivo, ma non ha niente a che vedere con la definizione e le proprietà degli obiettivi telecentrici; inclinazioni diverse dipendono da schemi ottici diversi nell'ambito di obiettivi non telecentrici.


avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 14:23

"Nota comunque che ben difficilmente userai obiettivi telecentrici lato oggetto per normali scopi fotografici"

Non sapevo di questo, grazie;-)

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 14:32

Praticamente coprono un campo inquadrato pari alla dimensione della lente frontale, qui c'è una buona spiegazione:

www.edmundoptics.com/knowledge-center/application-notes/imaging/advant


avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 15:01

Io credevo che gli obiettivi per il digitale avessero tutti una proiezione telecentrica per non svantaggiare la qualità ai bordi, invece il vero telecentrico è un'altra cosa vedo.

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 16:49

Ricordo di qualcuno che anni fa si era divertito ad adattare un obiettivo di quel tipo per fare macro in focus stacking senza problemi prospettici (ma probabilmente oggi non ne varrebbe la pena).

Il Nikon repro Nikkor 85mm f/1, un obiettivo fatto per fotografare diapositive per poterle poi stampare era telecentrico usato ad 1:1 (il rapporto per cui era costruito anche se poteva essere utilizzato tra 0,9:1 ed 1,1:1). Nonostante di base sia un obiettivo da riproduzione alcuni l'hanno usato anche come macro 1:1 andando decisamente bene (anche se i costi ed il fatto di essere costruito solo per l'1:1 non ne giustificano l'acquisto per questo utilizzo. Inoltre non può neanche essere chiuso molto per la profondità di campo, ora non ricordo bene ma la massima chiusura mi sembra fosse f/8 se non addirittura f/5.6).

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 17:50

Nikon repro Nikkor 85mm f/1

Molto interessante! Qui c'è un articolo di Marco Cavina su quell'obiettivo: www.nital.it/nikkor-historical/repro-nikkor85mm.php .

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2025 ore 23:47

Diciamo che a uno non serve avventurarsi in ottiche difficilmente reperibili per una più che buona duplicazione di negativi/dia già un buon obiettivo da ingranditore debitamente montato su soffietto fa il suo buon lavoro.

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2025 ore 7:22

C'entra di striscio, però il consorzio m4/3 aveva parlato di telecentrici per le sue ottiche originali. Coerentemente aveva anteposto un filtro al sensore di spessore inusitato. In pratica aveva frenato chi volesse adattare obiettivi foresti non telecentrici.
Infatti, contrariamente a Sony che agli albori della serie A7 aveva favorito il montaggio di obiettivi non originali (perché di suoi ce n'erano pochi sul mercato), non si sentono molti quattroterzisti che usano i loro corpi come 2x per obiettivi non originali.
Le mie Nikon 1 hanno lo stack Nikon e montano tranquillamente i Nikkor con crop 2.7(2).
Invece non c'è verso di fare andare d'accordo il Carl Zeiss Biogon T* 28/2.8 di provenienza Contax G2 (telemetro elettronico) con la A7R. Tuttavia a cavalletto qualcosa si rimedia con f/22, se non si bada alla diffrazione.

avatarsenior
inviato il 21 Marzo 2025 ore 7:49

"Ho chiesto a gpt se fosse possibile.."

E ti sei beccato quattro chiacchiere, solo quello.

Se vuoi spaccare il capello in 4 sulla PdC, leggiti un libro di ottica oppure l'ottimo articolo Zeiss di H. Nasse che ti ha suggerito il buon Ironluke, il compianto Dr. Nasse oltre che preparatissimo, spiegava molto bene.


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