| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 15:13
Giorni fa dopo aver comprato una confezione di caffè italiano per moka sono andato a leggere dove viene prodotto. Mi sarei aspettato di leggere una località italiana e invece ho scoperto che lo stabilimento dove viene prodotto si trova in Francia, più esattamente a Ruen. A questo punto la domanda sorge spontanea: che vantaggi ci sono a produrre in Francia un prodotto di eccellenza italiano come il caffè? |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 17:49
Costerà meno farlo la. |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 17:52
Probabilmente , infatti , per il puro e semplice costo : purtroppo , sappiamo bene che la produzione di beni in Italia diventa sempre più cara (segnatamente per i costi dell'energia) e gli imprenditori logicamente vanno a produrre dove costa meno . |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 17:59
Leonardone, sei stato infettato dalla virgolite del Sommo? |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 18:35
Perché è contagiosa |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 18:46
“ che vantaggi ci sono a produrre in Francia un prodotto di eccellenza italiano come il caffè? „ Al massimo quel caffè è torrefatto in Francia non prodotto, e di certo non perché la costa meno farlo, la manodopera francese è meglio pagata di quella italiana, a Rouen ci sono trai più moderni stabilimenti di torrefazione del caffè al mondo, ed uno dei più noti marchi italiani produce la molte delle sue miscele, ma su "ricetta" italiana. |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 19:06
? |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 20:12
Non mi pare Rombro , solo tre in tutto il periodo , il "soma..." chiedo scusa , "il sommo" abbonda assai di più ! Ribadisco il concetto , comunque : se è lavorato in Francia , non vedo altra ragione che il minor costo . Non c'è solo il costo della manodopera , quello che incide particolarmente , ripeto , è il costo dell'energia che notoriamente in Italia è elevato , forse il più elevato in Europa . |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 20:26
No ma intendevo gli spazi dopo la punteggiatura... perché? |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 20:55
Hai ragione ; è un mio "vezzo" , diciamo così , mi pare che in questo modo la punteggiatura venga meglio evidenziata e lo scritto se ne avvantaggi , nient'altro . |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 21:15
Ah ok, credevo fosse a causa di un correttore da smartphone un po' atipico |
user264361 | inviato il 10 Febbraio 2025 ore 22:57
Potrebbe darsi che il torrefatore francese abbia acquistato il solo marchio di un caffè italiano. È una pratica commerciale abbastanza diffusa fra le piccole e medie imprese. |
| inviato il 11 Febbraio 2025 ore 3:41
Troppi caffè fan male, ne so qualcosa io che veleggiavo sulle 12-15 tazzine al giorno in tutt'Italia e anche all'estero, senza distinzione alcuna; l'amico Rombro conosce il seguito. Quanto al "prodotto di eccellenza italiano" ho parecchi dubbi vista la probabile diffusione dalla penisolla arabica della pianta del caffè, certamente non italica. |
| inviato il 11 Febbraio 2025 ore 4:47
Che discorsi, l'eccellenza sta nella trasformazione della materia prima e nella preparazione per il consumo. Già che sei un amante del caffè e l'hai bevuto ovunque avrai ben sentito la differenza tra quello italiano e quello estero. Questa cosa vale per il caffè come per i derivati dal cacao e vaniglia. Anche se non si coltivano in Italia i prodotti dolciari che ne derivano sono tra i migliori al mondo. |
| inviato il 11 Febbraio 2025 ore 7:22
In Italia vengo o serviti molti caffè di qualità bassa, il mito che beviamo i migliori caffè al mondo é appunto un mito. Molte miscele soprattutto quelle robuste spesso partono da un prodotto di qualità scarsa |
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