| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 14:21
Mi chiedo semplicemente... Pernici bianche allo Stelvio (più confidenti di galline allevate) Volpi in Valle d'Aosta (più addomesticate di un cane da appartamento) ..........e potrei proseguire .......... come mai la stragrande maggioranza dei fotografi "naturalisti" inseguono solo il risultato finale? Che c'è di naturalistico in questi soggetti se li scova chiunque senza una minima conoscenza del territorio e del soggetto?? Si è ridotta al solo scopo di ottenere l'immagine la fotografia NATURALISTICA??? |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 17:45
Discorso molto complesso. Da un lato molti hanno magari poco tempo da dedicare alla fotografia e cercano di ottimizzare i tempi in modo da avere risultati immediati, a volte spendendo anche dei bei soldini. Altri hanno bisogno della gratificazione da instagram e fotografano animali "facili" per poi fare editing spintissimo per effetto wow. Io ho bazzicato spesso il parco del Gran Paradiso, la volpe l'ho vista qualche volta. L'importante è non darle da mangiare. La vedi, se si avvicina fai qualche foto e fine. C'è da dire che con poco impegno la si fotografa anche altrove. |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 17:51
Non farei di tutta l'erba un fascio. Non direi che la stragrande maggioranza dei fotografi naturalisti sia interessata esclusivamente a inseguire il risultato finale e abbia come scopo unico di ottenere l'immagine. Quando vado nell'ambiente naturale ho certamente come primo obiettivo quello di portare a casa fotografie che mi soddisfino, ma non è l'unico motivo che mi spinge a inoltrarmi in una foresta, arrampicarmi su per una montagna o incamminarmi per i sentieri di una zona umida e sono abbastanza sicuro che moltissimi altri la pensino come me. Chi va a fotografare da svariati decenni animali selvatici in ambiente naturale, non lo fa solo per condividere un'immagine sui social, magari ottenuta con facilità secondo le eventualità che hai indicato tu e quindi con lo scopo di far vedere quanto è bravo. Altrimenti, una volta raggiunto lo scopo, avrebbe già smesso da tempo. Secondo me c'è anche molto altro. |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 18:24
Se fai uno sfogo del genere devi avere nomi in mente e devi anche essere sicuro che i risultati ottenuti siano arrivati mediante scorciatoie e non per bravura nell'avvicinarsi ai soggetti tramite conoscenza degli stessi e del loro ambiente. Quindi, fuori i nomi e le situazioni reali di supposta "falsa naturalistica". Altrimenti ... Molto meglio far chiudere il topic. |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 20:24
“ molto meglio far chiudere il post „ cos'è, la santa inquisizione!? Di situazioni ne ho indicate un paio, le più eclatanti che chi fotografa non da ieri conosce benissimo, e nella maggior parte dei casi ne avrà anche approfittato...per i nomi, segui l'elenco degli iscritti juza che fotografano quei soggetti ed escludine un 10% max ......... |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 21:05
Mi sono avvicinato alla fotografia naturalistica in modo spontaneo, grazie al mio percorso di studi in biologia evoluzionistica e conservazione della biodiversità. Credo sia importante avere una conoscenza almeno minima delle specie che si fotografano. Chiaro che l'obiettivo è sempre quello di ottenere uno scatto, ma senza disturbare, alterare e in generale è sempre meglio ridurre al minimo le interazioni con la fauna. La fotografia naturalistica ha un'etica! |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 21:24
non posso che condividere ed apprezzare le parole di Andrè e Alb83 ... |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 21:41
Secondo me sono due gli aspetti che entrano in gioco. Da un lato quello che André ha detto, relativo ad un tema anche di conservazione e tutela delle specie e dei loro habitat, che è imprescindibile qualsiasi sia l'atteggiamento del fotografo: “ Alla fine va bene che ci siano posti del genere dove la massa si concentra, almeno le aree veramente buone e delicate restano quasi incontaminate, zone conosciute solo da chi ha la passione e la voglia di cercarsele. „ Dall'altro lato, una eterna regola della fotografia, di qualsiasi genere essa sia, dice che non si deve assolutamente ripetere le foto già fatte se si vuole essere interessanti, e su questo tema che si sta discutendo ben si applica. Soprattutto se intendiamo la fotografia naturalistica nel senso più ampio che parte dalla ricerca delle specie, delle opportunità, fino allo scatto. Detto questo ho imparato a non giudicare, per cui non mi esprimo, ognuno è libero di accontentarsi di quello che lo gratifica di più, e del livello di coinvolgimento che è disposto a dare. Sempre che venga rispettato il primo aspetto, quello della tutela e conservazione di quanto si va a fotografare. |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 21:44
Quindi se si costruisce un capanno con mangiatoie allo scopo di osservare e fotografare... ha un Etica? |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 21:51
Se si rimane nelle "regole" si, aiutare gli uccelli in inverno è anche consigliato dalla Lipu. Ci si potrebbe chiedere se esista ancora l'inverno |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 22:22
Io ho fatto di peggio fotografando allo Zoo di Lignano Riviera... ... e a casa mi sono anche 'goduto' a rivedere le foto. |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 9:31
E' un argomento sempre interessante da discutere. Per me la risposta sta nella domanda. La fotografia naturalistica è un genere molto molto difficile se inteso nel senso "purista" e che richiede importanti sacrifici dal punto di vista economico (attrezzatura) e di tempo dedicato. Se per il primo punto (grazie alla qualità degli zoom moderni ed al mercato dell'usato) se ne viene a capo, riuscire a ritagliarsi il tempo necessario compatibilmente con il lavoro, famiglia e salute è solitamente molto complesso. Se escludiamo le foto fatte a questi soggetti "facili", le foto fatte nei capanni a pagamento, quelle in cui gli animali sono attratti con esche/richiami e le foto "mediocri" le categorie fauna e uccelli di Juza sarebbero decisamente ridimensionate . Beninteso le foto "naturalistiche" in buona parte si sono fatte così anche in passato, ma un tempo c'era molta meno gente che praticava il genere.. In ogni caso anche fotografare questi soggetti a mio avviso può essere soddisfacente, serve comunque a fare pratica ed a migliorarsi potendo studiare luce e composizione ed a produrre immagini valide dal punto di vista del risultato finale. Trovo invece che sia molto più ridicolo chi fotografa questi soggetti e finge che sia tutto super wild. Queste considerazioni sulle foto "facili" a mio avviso valgono per tutti i generi, dal ritratto, alla "finta street" alla paesaggistica.. Con questo non voglio assolutamente insinuare che non ci siano bravi fotografi che riescono ad ottenere ottime foto con un approccio etico "ed originale" al proprio genere, ma sono rare eccezioni e rare fotografie. |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 10:57
“ Trovo invece che sia molto più ridicolo chi fotografa questi soggetti e finge che sia tutto super wild. „ Questo è l'imbarazzante trend di instagram: fotografi/fotografe che si riprendono mentre sollevano a mano libera 600 f/4 duplicati da 6kg seduti contro un albero e poi mostrano foto a rallentatore di orsi o altra fauna cool. Ovviamente le foto sono in realtà fatta da capanno con vetro o sulle jeep da safari. “ ottime foto con un approccio etico "ed originale" al proprio genere, ma sono rare eccezioni e rare fotografie. „ L'approccio originale se lo può permettere solo chi ha tempo, l'approccio etico dovrebbe essere una regola che vale per tutti. |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 11:15
“ Questo è l'imbarazzante trend di instagram: „ Vero, Instagram non ha certo aiutato questo genere fotografico.. tuttavia personalmente mi ha permesso di conoscere ed apprezzare fotografi e fotografie che non avrei mai "scoperto" “ L'approccio originale se lo può permettere solo chi ha tempo „ Su questo non sono d'accordo, semplicemente ci sono fotografi più bravi e che hanno "più occhio" (parlo anche in generale, non solo di naturalistica) |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 11:38
Quindi il 90% di chi fotografa quei soggetti sono "sporchi" secondo te. Bene. Ti consiglio di scrivere sotto alle foto incriminate, o di fare i nomi qui (per quanto non sia consono), invece di gettare il sasso nel fontone sperando che qualche pesce venga a galla. È una questione di eleganza e correttezza anche questa, visto che sei iscritto al sito dal 2015. | |

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