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Sedici anni appena. Sedici anni e già la guerra nel sangue . Non per scelta, non per vocazione, ma perché un destino crudele e implacabile lo ha gettato in una battaglia che non avrebbe mai dovuto essere la sua. Combatteva contro l'M23 , quei ribelli di cui forse sentite parlare oggi, ma che infestano il Congo da decenni. Un gruppo armato sostenuto dal Ruanda per servire interessi esterni nella corsa ai minerali preziosi.
Il Ruanda, sotto il pugno di ferro di Paul Kagame , stringe d'assedio il Kivu. Non per la pace, non per la libertà, ma per ciò che si cela sotto quella terra: risorse minerarie di inestimabile valore. E sopra quella terra, si sparge il sangue di chi non ha mai avuto una possibilità.
Quel ragazzo non c'è più. È stato ucciso poche settimane dopo la mia intervista, trafitto dalle stesse armi che l'Occidente fornisce in nome della stabilità. Non è stato un errore, né un incidente: è il meccanismo ben oliato del potere che si ripete. Perché l'Africa è questo, agli occhi del mondo: un supermercato da cui attingere ricchezze e un cimitero da ignorare.
Si parla di aiutare l'Africa, come se fosse un mendicante perennemente in attesa di elemosina. Ma l'Africa non ha bisogno della nostra carità. Ha bisogno di essere lasciata in pace. Perché nessuno ci mostra immagini di cinesi denutriti? Eppure, di poveri in Cina ce ne sono miliardi. Ma non vediamo UNICEF , né Save the Children , né le pubblicità strappalacrime. Perché l'Africa deve sempre essere raccontata solo nella sua miseria?
Secondo l'UNICEF, si stima che nel 2011 circa 30.000 bambini fossero ancora coinvolti in gruppi armati nella Repubblica Democratica del Congo . Tra il 1º gennaio 2012 e il 31 agosto 2013, la Missione delle Nazioni Unite nella RDC ha verificato fino a 1.000 casi di reclutamento di bambini da parte di gruppi armati, descrivendo il fenomeno come "endemico".
Vi chiedo cinque minuti. Cinque minuti per ascoltare la storia di questo ragazzo, che non ha mai potuto giocare, che non ha mai avuto un'infanzia. Cinque minuti per capire che la fortuna più grande che abbiamo avuto non è stata nascere migliori, ma semplicemente nascere altrove.
Buonasera Gerardo, ho un figlio della sua età che ha avuto la grande fortuna di nascere, forse, nella parte giusta del mondo. Ho ascoltato questo ragazzo, avrei voluto avere la possibilità di portarlo con me a casa mia per farlo star bene assieme al mio. Mentre raccontava lo sentivo come parte della mia famiglia gli volevo già bene! Forse adesso ha la pace che meritava, lontano dai suoi terribili incubi. Spesso mi capita di vergognarmi di appartenere al genere umano.
Ahimana ha ucciso ed è stato ucciso dalle armi che il nostro democratico occidente fornisce, non certo gratuitamente, a causa di quelle maledette terre rare che servono ai nostri cellulari che molti cambiano ad ogni nuovo modello. Dobbiamo vergognarci, caro Bruno, ma ancor più non lasciarci anestetizzare dal vuoto di valori del nostro consumismo capitalista.
Dopo tutto quello che sta avvenendo in questi ultimi anni e soprattutto in questi ultimi giorni il mio senso di repulsione verso la finanza e la politica aumenta vertiginosamente. Purtroppo non sono riuscito a cambiare nulla nell'arco della mia vita malgrado mi sia sforzato di vivere con dignità, nel rispetto degli altri, combattendo democraticamente i soprusi ma non demordo.
La Cina è un regime, tante immagini non possono uscire e tante cose della Cina a noi non arrivano e non le vedremo mai. Le associazioni umanitarie non hanno la stessa libertà di agire in Cina come ce l'hanno in Africa. Amnesty International segue il tema della pena di morte in Cina, con enormi difficoltà ovviamente, perché i dati sulle esecuzioni non trapelano.
L'avrebbe fatto lo stesso, con pietre, arco e frecce! È un continente ricchissimo ma chi ci abita non è capace di sfruttarle o di vivere in pace tra di loro. Non credo più alla favoletta del povero continente africano sfruttato, anzi, contrariamente a quanto pensavo in passato mi convinco sempre più che l'unico modo per farli stare bene era sotto il controllo del primo mondo.cinuco politicamente scorretto, lo so, ma i fatti parlano da soli.
“ Non credo più alla favoletta del povero continente africano sfruttato, anzi, contrariamente a quanto pensavo in passato mi convinco sempre più che l'unico modo per farli stare bene era sotto il controllo del primo mondo.cinuco politicamente scorretto, lo so, ma i fatti parlano da soli. „
da notare anche il numero di discussioni chiuse nel forum su questo canale youtube. mi chiedo se succede anche altrove ma credo dipenda dai toni delle discussioni più che dai contenuti, per quanti alcuni si intreccino con la politica che è appunto un tema vietato.
@Gerry888800 posso chiederti che tipo di riscontri hai sui video del canale se pubblicati anche dove il target di utenti è giovane? in questa platea raccoglierà più di frequente pareri allineati con visioni basate sulla differenza genetica. grazie
Purtroppo oggi non si accetta l'idea (o semplicemente non la si dice anche se la si pensa) che popolazioni diverse hanno caratteristiche fisiche e intellettuali diverse! È evidente che un nero africano statisticamente è mediamente fisicamente molto superiore a un bianco europeo, per non parlare del loro pisello, nessuno direbbe il contrario, no? Però non si può dire che un uomo bianco europeo è mediamente più intelligente di un africano! Perché possiamo dire che hanno il pisello grosso ma non possiamo dire che sono poco intelligenti? Perché certe caratteristiche possono essere differenziate tra popoli diversi mentre altre dobbiamo far finta che siano equamente distribuite? Questa cosa non trovate che sarebbe innaturale? Perché secondo i benpensanti le caratteristiche fisiche si sono differenziate (basti vedere che uno svedese è diverso da un italiano, ancor più da un nordafricano, per non parlare di un cinese, un aborigeno, un indiano, peruviano, ecc.) mentre quelle intellettuali non si sono differenziate e sono uguali per tutti? A me sembra impossibile e innaturale.
Per il pisello non c'e' molto da fare ed alcuni invidiosi direbbero che la differenza di dimensioni si puo' compensare con l'abilita' nell'arte amatoria ma sarei curioso di sapere cosa ne esce dall'incrocio della mappa del quoziente intellettivo medio con la mappa dell'alfabetizzazione.
“ ? Questa cosa non trovate che sarebbe innaturale? Perché secondo i benpensanti le caratteristiche fisiche si sono differenziate (basti vedere che uno svedese è diverso da un italiano, ancor più da un nordafricano, per non parlare di un cinese, un aborigeno, un indiano, peruviano, ecc.) mentre quelle intellettuali non si sono differenziate e sono uguali per tutti? A me sembra impossibile e innaturale „
Ritornando al tema del video, l'interpretazione del fenomeno sociale denunciato nel video, deve contenere ipotesi basate anche sulle differenze genetiche, è corretto o mi sbaglio?
“ Perché possiamo dire che hanno il pisello grosso ma non possiamo dire che sono poco intelligenti „
Dire e dimostrare sono cose differenti, a loro come dimostrazione basta che si abbassino i pantaloni, ma tu che siano poco intelligenti come lo dimostri?