| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 14:11
Pare che l'onnipresente Elon stia organizzando l'acquisizione di Intel per salvare almeno le fonderie e farle restare in USA. Sara' mai vero ? |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 17:24
Sta partendo il saccheggio Americano... come gia' fu per l'Italia? |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 17:58
Tipo Telecom ? Baffetto doveva dimostrare di essere pienamente convertito al liberismo piu' sfrenato. Anche se la divisione NUC e' andata ad ASUS e i modem 5G ad Apple vedo queste manovre piu' come un "arrocco" della politica statunitense per riportare in patria ed al sicuro la produzione di semiconduttori. Ai posteri l'ardua sentenza. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 18:34
Ci vogliono anni per costruire quel tipo di fabbriche nel frattempo gli altri vanno avanti. Taiwan trema. Per una probabile invasione. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 18:49
“ Pare che l'onnipresente Elon stia organizzando l'acquisizione di Intel per salvare almeno le fonderie e farle restare in USA. Sara' mai vero ? „ guarda che Musk parla per conto del governo. Io ho anche scommesso su Intel perché credo, per le politiche di Trump, soprattutto in chiave internazionale, che non lascarà mai che l'azienda di processori nazionale crolli o che le sue fonderie chiudano. Non credo che il governo si appoggerà ad AMD perché fa produrre in Taiwan quindi renderebbe gli USA fragilissimi e ricattabilissimi. Quindi una ipotesi è che veramente ci metta Musk - ovvero di traverso l'intelligence USA - i soldi. Può anche essere che Musk abbia fatto la sparata per impedire che altri soggetti comprino Intel: da settimane vedo che negli USA ci sono degli articoli di finanza da veri imbonitori televisivi che stanno addirittura dileggiando in modo scomposto Intel, con il chiaro intento di danneggiarla. In USA si può fare, in Italia per es. abbiamo regole che tutelano molto di più dalla manipolazione via media del mercato. Pur avendo toppato le ultime due generazioni di processori e non essere ancora riuscita a tirare fuori performance decenti da quella appena uscita, FORSE recuperabili da alcuni miglioramenti bios e del sistema operativo - che tuttavia ha avuto notevoli miglioramenti sul lato dei consumi - Intel sta ampliando i suoi progetti in ambito mobile, sta continuando a sviluppare schede grafiche medio economiche che costano poco - in USA - e hanno buone prestazioni ecc. e sicuramente migliorerà i ricavi. La mia impressione è stata che Qualcomm che aveva già fatto una offerta abbia qualche "amico" nella stampa per tenere il titolo sotto i 20 dollari e provare a scalarlo. Oppure qualche altro soggetto. Da quando Musk ha fatto uscire quella voce il titolo ha ripreso un po' fiato. “ Anche se la divisione NUC e' andata ad ASUS e i modem 5G ad Apple vedo queste manovre piu' come un "arrocco" della politica statunitense per riportare in patria ed al sicuro la produzione di semiconduttori. „ è quello che penso |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 19:03
Le tecnologie per produrre i microprocessori più avanzate del mondo sono a Taiwan. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 19:04
Stanno cercando un acquirente. Pare che anche Apple sia stata contattata l'anno scorso ma si "accontenta" di TMSC. Per conto di chi parli Elon non lo so. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 19:08
“ Le tecnologie per produrre i microprocessori più avanzate del mondo sono a Taiwan „ Pare siano pronti ai 2nm e stiano verificando e pianificando 1.4nm ed 1nm, su richiesta della mela morsicata. Edit. Pare che anche i cinesi siano arrivati ai 4nm ed hanno brevettato un processo di fabbricazione a 3nm. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 19:19
Solo gli europei sono ancora a 200nm.... |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 19:55
“ Solo gli europei sono ancora a 200nm.... „ questo gioco all'auto svalutazione è una meravigliosa eredità di chi ha indottrinato gli italiani dopo la seconda guerra mondiale. Ti informo che STM - per la quale non simpatizzo perché è una azienda teoricamente itlaiana e francese ma nei fatti, PER ADESSO, controllata dai francesi pro domo loro - ha il processo produttivo 18nm - che non è 16nm distante dal 2nm come sembrerebbe dai numeri - e sta costruendo processori abbastanza complessi. E' solo una questione di scelte politiche e industriali, che peraltro sono catastroficamente rivolte soprattutto l'auto elettrica e quindi in perdita. La tecnologia dai 14nm in giù non ha delle piste di quelle dimensioni ma si basa su uno sviluppo in una dimensione in più dei transistor. Potendone mettere di più hanno equiparato le performance a teorici processori che avessero piste da 14nm , 10nm ecc. fino a 2nm ma le piste NON sono a 14, 10...2 ma ancora a 20nm Quindi una tecnologia reale a 18nm reali è tutt'altro che scarsa. Continuare a ragionare da sfigati come Italiani o come Europei o come qualsiasi categoria che divinizza altri e sminuisce il proprio gruppo, non fa guadagnare punti con nessuno. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 20:20
La mia oltre che essere una battuta (la faccina che ride serve proprio a questo) era anche un'amara valutazione della volonta' politica di NON creare un mercato locale dei semiconduttori, appoggiandosi agli americani prima, ai venusiani tra qualche secolo, senza divinizzare nessuno. Per fare le cose ci vogliono i picciuli, e l'Italia e l'Europa preferiscono non investirli, anche a fondo perduto, nei mercati che pare siano di pertinenza estera. I processori le cui performance sono equiparate a teorici processori con piste da 3nm o 2nm in Italia o in Europa non li abbiamo e quel che piu' e' peggio, non ne sentiamo la mancanza. Preferiamo difendere le nostre piccole fabbriche che prima o poi chiuderanno perche' sara' piu' conveniente comprare altrove processori piu' veloci e meno costosi. |
| inviato il 26 Gennaio 2025 ore 20:23
Beh, insomma tra CMOS 18nm (di STM), FINFET 5nm e GAA 1,6nm (di TSMC) di differenza direi che ne passa un po' tanta, dimensioni, consumi, connessioni!!!!!! Diciamo un abisso. Peraltro la stessa SpaceX fa produrre da TSMC, effettivamente magari non gli farebbe schifo diventarne indipendente, ma mettere in piedi una fabbrica a 1nm/2nm non costa un pò di decine di miliardi di dollari. |
| inviato il 27 Gennaio 2025 ore 17:15
“ Beh, insomma tra CMOS 18nm (di STM), FINFET 5nm e GAA 1,6nm (di TSMC) di differenza direi che ne passa un po' tanta, dimensioni, consumi, connessioni!!!!!! Diciamo un abisso. Peraltro la stessa SpaceX fa produrre da TSMC, effettivamente magari non gli farebbe schifo diventarne indipendente, ma mettere in piedi una fabbrica a 1nm/2nm non costa un pò di decine di miliardi di dollari. „ come detto sopra: certo chi produce processori generici ha sviluppato l'architettura cmos in 3 dimensioni mentre quelli tradizionali sono in 2 ma STM che non produce processori così complessi ma controllori e processori 32bit, in confronto ha piste daa 18nm che quelle tecnologie pseudo 2nm non hanno. Per dire che non è che chissà che differenze di capacità ci siano ma non potendo competere per i processori dei pc per questioni economiche ha più senso ottimizzare le dimensioni delle piste. “ Per fare le cose ci vogliono i picciuli, e l'Italia e l'Europa preferiscono non investirli, anche a fondo perduto, nei mercati che pare siano di pertinenza estera. I processori le cui performance sono equiparate a teorici processori con piste da 3nm o 2nm in Italia o in Europa non li abbiamo e quel che piu' e' peggio, non ne sentiamo la mancanza. Preferiamo difendere le nostre piccole fabbriche che prima o poi chiuderanno perche' sara' piu' conveniente comprare altrove processori piu' veloci e meno costosi. „ a chi li vendi? chi ti compra dei processori per pc nuovi di una azienda che non li ha mai fatti? qual è il tuo mercato potenziale? una limitata frazione degli europei? non ha senso. mi piacerebbe, non dico di no anche perché ricordo che il capostipite degli intel è stato progettato da un veneto. |
| inviato il 27 Gennaio 2025 ore 17:54
“ come detto sopra: certo chi produce processori generici ha sviluppato l'architettura cmos in 3 dimensioni mentre quelli tradizionali sono in 2 ma STM che non produce processori così complessi ma controllori e processori 32bit, in confronto ha piste da 18nm che quelle tecnologie pseudo 2nm non hanno. Per dire che non è che chissà che differenze di capacità ci siano ma non potendo competere per i processori dei pc per questioni economiche ha più senso ottimizzare le dimensioni delle piste. „ Mi sono un pò perso. Comunque 18/2nm indica effettivamente la sola dimensione del canale, seppur nel secondo caso diciamo "farlocca". Per identificare le tecnologie si fa convenzionalmente riferimento solo appunto a quello, ma anche tutto il resto si è evoluto, anche le connessioni, che credo siano quelle che chiami "piste", quelle della 18nm non sono confrontabili con quelle anche solo della 5nm. |
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